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VII.

Guerra dei veneziani contro il duca di Ferrara (1482). —Intervento della lega. — II Papa si unisce alla lega. —Lodovico Sforza procura la pace di Bagnolo. — Morte di Sisto IV ed elezione di Innocenzo Vili. — Impresa di Sarzana e conquista di Pietrasanta.

Fatta questa pace, stette Italia in quiete insino all’anno 148[2J; nel qual tempo sendo nate alcune discordie tra e’ viniziani ed Ercole duca di Ferrara rispetto a’ confini ed antique convenzione loro, e non potendo e’ viniziani sopportarle, si per la loro superbia naturale, si etiarn per essere usi a disporre molto di quello stato; e da altra parte Ercole faccendo piú renitenzia che pel passato, per confidarsi in essere genero del re Ferrando e nella lega aveva con lui, con Milano e Firenze; ed ultimamente sendo el vicedomine che stava in Ferrara per la signoria di Vinegia scomunicato dal vicario dello vescovo, lo effetto fu che e’ viniziani deiiberorono rompergli guerra, con consiglio e consenso ancora di papa Sisto. E parendo loro che la vittoria consistessi nella prestezza, disegnorono una armata grossa in Po e due campi per terra, uno dalla banda di Ferrara sotto el signore Ruberto da Sanseverino, l’altro in Romagna sotto el magnifico Ruberto Malatesta, e cominciorono potentemente a infestare lo stato di Ferrara. Da aitra banda e’ signori collegati risentendosi non tanto per gli oblighi della lega, quanto pel pericolo commune a tutta Italia se e’ viniziani si insignorivano di quello stato,