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Peccioli, Marti, Buti e alcune castella di poco momento, non sforzando Vico, Cascina, Librafatta e la Verrueola; l’altre cose erano in preda, e quando si pigliavano e quando di nuovo si ribellavano. Mandossi ancora a Milano due imbasciadori a congratularsi col nuovo duca, messer Luca Corsini e Giovanni Cavalcanti; principio debolissimo, e che apresso a quello signore tolse riputazione assai alla cittá, parendogli fussi governata dalla moltitudine, la quale non avessi elezione da uomo a uomo. E cosi passandosi le cose, sopravenne uno accidente nuovo, perché e’ montepulcianesi si ribellorono e dettonsi a’ sanesi; per la quale cosa sendosi rotta guerra fra noi e’ sanesi, s’ebbe a volgere parte delle gente verso Montepulciano, e per fare pruova, benché invano, di recuperarlo, e per guardare el Ponte a Valiano e le altre cose nostre. Perdessi ancora Fivizzano e gli altri luoghi nostri di Lunigiana, che ne andorono in mano di quegli marchesi Malespini; lasciossi la raccomandigia di Faenza, non sendo noi atti a difendere noi medesimi.