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fatto strignere el papa dagli oratori sua che residevano a Roma, che manifestassi la sua intenzione. Dal quale però non si traeva se non risposte dubie ed ambigue, perché el papa e Valentino sagacissimamente considerando di avere acquistato con favore del re di Francia lo stato de’ Colonnesi, Imola, Furli, Faenza, Rimino, Peserò e tanti stati in Romagna, el ducato di Urbino, Camerino, Fermo e gran parte della Marca, Perugia, Piombino, gli stati degli Orsini e Cittá di Castello; e che col favore suo non poteva piú acquistare, perché cosi era la voluntá del re, e n’aveva fatto pruova prima nelle cose nostre, di poi in Bologna, nello stato di Gian Giordano ed in Siena; e considerando ancora che se el re otteneva la impresa del reame, lui e tutta Italia rimaneva a sua discrezione, ed e converso che, accordandosi cogli spagnuoli, loro gli farebbono partiti larghi e favorirebbonlo a acquistare Siena, Bologna e dello stato nostro, si risolveva a non volere seguitare piú la amicizia del re di Francia; da altra parte considerando quanto grande e potente era questo esercito, e con quanti apparati veniva a questa impresa, e cosi certificandosi piú ogni di che e’ viniziani, se bene desideravano che el re di Spagna avessi vittoria, pure si starebbono neutrali, o se pure favorissino el re di Spagna, sarebbono favori piccoli ed occulti, gli pareva entrare in troppo gran pericolo. Pure gli dava animo el vedere essere nel reame pel re di Spagna uno esercito assai potente, ed esserne capitano Consalvi Ferrante, uomo di grandissima virtú e riputazione; avere a soldo e’ Colonnesi; aspettare di Spagna, el quale di poi venne, un grosso rinfrescamento; essere in pratica di condurre o di giá avere condotto Bartolomeo d’Alviano Orsino, el quale, sendo riputato de’ primi condottieri di Italia, si era partito da’ soldi de’ viniziani, o per non essere di accordo delle convenzione, o perché loro sotto questo colore ne volessino accomodare sanza loro carico el re di Spagna; in modo che congiunto a queste forze da per sé grande l’esercito suo e del Valentino, gli pareva essere gran momento alla vittoria, in modo che, fatti questi discorsi, è opinione che in ultimo, vinto dalla ambizione che gli era