<dc:title> Di M. Camillo Agrippa Trattato di scienza d'arme. Et un dialogo in detta materia </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Camillo Agrippa</dc:creator><dc:date>1568</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Agrippa - Di M. Camillo Agrippa Trattato di scienza d'arme, 1568.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_di_scienza_d%27arme/Parte_Prima&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20181221123017</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_di_scienza_d%27arme/Parte_Prima&oldid=-20181221123017
Di M. Camillo Agrippa Trattato di scienza d'arme. Et un dialogo in detta materia Camillo AgrippaAgrippa - Di M. Camillo Agrippa Trattato di scienza d'arme, 1568.djvu
Oſi cominciando, propongo Quattro Guardie principali per l'uſo di queſto eſercitio: Prima, Seconda, Terza, & Quarta: quali ſi moſtrano per li mouimenti diuerſi che ſi uedono nele ſequenti figure come s'habbino a fare, ciaſcuna notata cō la ſua littera: la prima per A. la Seconda per B. la Terza per C. la. Quarta per D. accioche ſeruino per il ſucceſſo de l'opera in ſcambio di dire Prima, Seconda, Terza, & Quarta guardia: & perche ſiano coſi dette la cauſa mi par che ſia, perche eſſendo qual perſona ſi uoglia che porti ſpada à lato, ſtimulata da proprio furore, ouero da qualche eſterior prouocatione di parole o di fatti, poi che hauerà tratta la ſpada in tutto fore del fodero uiene ſtendendo la mano in alto à formar'una guardia, la quale per eſſere la prima che ſi facci ſubito cauata la ſpada ſi chiamerà pur coſi, cio è la prima: & ſuſſequentemente abbaſſando un poco la mano, col braccio in piano, eguale à la ſpalla, formarà la Secōda: Dipoi piu baſſo mettēdo la mano dela ſpada preſſo al ginocchio per di fore uia, uenirà à farla Terza, Et l'ultima di queſte, portando la mano pur dela ſpada dentro al ginocchio, farà la Quarta. Sono le Principali perchè da loro procedono & ſi formano diuerſe altre Guardie ſecondo le più neceſſarie conſiderationi & occorrentie di queſto eſſercitio: De le quali poi (di hauere diſcorſo particolarmente le botte Generali, defenſiue, & offenſiue di ciaſcuna di quelle) ſi ragionerà conueneuolmente anchora, dechiarandole, con le ſue figure, come ſtanno queſte: & ſignandole con le ſue littere, per l'ordine del'alphabetto: come, da la littera D, quale è l'ultima de le quattro Principali, fino à quante ne faranno biſogno per tante figure, o ſiano guardie, ouero atti o mouimenti di uita, ne li quali deuerà l'huomo uariar coſi, & eſſercitarſi, per diffender ſe, & offender il nemico: come faria di Prima in Seconda, di Seconda in Terza, di Terza in Quarta, o per il contrario: ouero di Prima in Terza, o Quarta: o di Seconda in Quarta, o Prima, o diuerſamēte, in altro modo, Secondo parerà ali intereſſati che li torni meglio come dale principali, ſopradette, mutarſi in qualche altra ch'io
dico, deriuate da loro: Et ben che alcuni di queſti atti pareranno difficili in uiſta, nondimeno uolendoſi ponerui cura, & eſſercitaruiſi bene, tutti reuſciranno facili aiutandoſi l'huomo con certe auertentie di punti, linee, tempi, & miſure, con le quali ſole, al fine queſta profeſſion ſi gouerna, & l'oſſeruatione ſi uederà nele doppie figure, che ſeguiranno doppo queſte ſimplice, poſte anchor'eſſe in ordine, à poſta, & in contraſto, per contraſegno di lettere, meſſe alli piedi & al capo, di dette figure, per dar'à conoſcer quelli effetti, che da le guardie principali, & da le prodotte da loro, & dale ſue botte deriuano regolati con li ſopra detti mezzi, cioè punti, linee, tempi, & ſimili. Nele figure ſimplici benche ſi uederanno piu A. piu. B. & piu C. & altre littere duplicate, non ſia però che ſiano noue guardie o noui atti, o mouimenti di uita diuerſe dale Principali, ouero dale deriuate da loro: ma à queſto fine ſaranno coſi poſte, per dar'à ueder’à ciaſcuno la cauſa deli errori, che ponno naſcere fra le perſone per li uarii pareri che ſe li imprimeno tal uolta ne la mente, uedendo combattere doi nemici, perche à l'uno de li circonſtanti, ritrouandoſi da una parte del ſteccato, ouero loco qual ſi ſia, parerà uedere una ſorte di guardia ò botta: & à l'altro, che ſarà da l'altra banda, parerà uedere un'altra botta, & un'altra guardia: che ſaranno però una medeſma, & fatta da un ſolo, una ſol uolta. Doue conſiderandoſi bene per l'infrapoſti atti notati con le ſopradette littere, facilmente potrà ciaſcuno diſingannarſi da qual falſa impreſſione, che li foſſe nata nel
capo, ò li poteſſe naſcere di nouo: li quali atti per la circonfe-
renza de li lochi diuerſamente ſi moſtrano à li circon-
ſtanti: come che ogni coſa la qual ſi pò ueder di-
O detto che, in fine queſta Profeſſione ſi gouerna ſolamente con punti, linee, tempi, miſure, & ſimili, & naſcono in certo modo da conſideration’mathematica, o ſia pur ſola Geometria. Hora accioche più facilmente s’intenda quanto ho uoluto inferire: Prima che ſi proceda più oltre, m’è parſo in prepoſito douer dechiarare, come in queſt’Arte ſi uenghi ad effettuar’quella auertentia di punti, linee, & altre ſopradette. Et per intelligenza migliore, ho propoſto la antecedēte mezza figura con le tante linee che ſi uedono, à fine di moſtrar com’in un’modo ſi farà una botta maggiore, o più lunga (come uogliamo dire) che in un’altro per ciò ſi dice, per le linee tirate dal braccio dritto in piano, ſignate da l’origine ſua ſin al fine con medeſime littere, che quando uno ſi trouerà con la Spada in mano, col braccio ſteſo, come ſta la detta figura, potrà aggiungere tanto più innanzi, con la punta, quanto farà più retta linea, & più lunga da l’angolo che reſtarà ne la piega, tra’l corpo, & la coſcia, formato da la linea che ua à la punta de la ſpada, & da quella che uà à la pianta del piede, lungo à la gamba, con la quale farà il mezzo paſſo, o’l paſſo, integro ordinario, o’l paſſo sforzato, ſegnati pure in queſta mezza figura, (come dirò adeſſo) ſempre andando di A. in A. di B. in B. & coſi d’una littera in un’altra, cio è reſtando ſempre la medeſima lunghezza di linea, tra l’una littera ſimile, & l’altra: dico quanto al mouerſi de la uita perche quanto paſſarà innazi col mezzo paſſo portando ancho la perſona del pari à l’innanzi, tanto creſcerà la punta de la ſpada, & quanto farà l’angolo ſopradetto più acuto, tanto più creſcerà la punta ſopra detta, di modo che ſempre ſtarà la medeſima miſura di linea, cio è, quanto di più ſi ſpingerà co’l paſſare, & con l’abbaſſare, tanto di più n’andarà contra il nemico. Li quali paſſi, ordinarii, mezzi paſſi, & paſſi ſtraordinarii ſi metteranno in uſo come ſi moſtrarà per li atti, auertendo ch’io chiamo acuto quello Angolo riſpetto à la forza de le due linee de la ſpada, & del piede tra le quali ſta formato, non ch’io non ueda ch’in tutto il ſuo ſpacio, non ſiano, un’angolo ottuſo &
doi acuti, ma coſi ho detto per dar'à conoſcere quanto importi l'abbaſſarſi piu, & manco. De le littere duplicate l'un loco moſtra l'origine de la linea quale uà creſcendo con tanto d'auantaggio quanto li uien dato da la uirtù del paſſo, & del piegar de la uita: L'altro loco moſtra doue finiſce col detto auantaggio, Et quello da baſſo dinota l'aiuto che li porge il paſſar più inanzi, & come la ſpinge al ſuo termine. Il mezzo paſſo ordinario è quel ſpatio che ſi uede fra la prima, et la ſeconda punta, andando innanzi, di tante linee tirate da la metà del corpo di detta figura in piramide, in ſcambio d'una gamba, coſi meſſe per non ſignare un'moſtro con tante gambe, uolendo dechiarare il fatto noſtro: L'altro mezzo è quel ſpatio che ſta fra la ſeconda punta, & la terza, & tutti doi quelli mezzi fanno un paſſo integro ordinario: L'altro ſpacio poi quale è tra la terza, & l'ultima punta, non mouendoſi la prima dal ſuo loco uiene ſignato per un terzo del paſſo sforzato, che ſaria la metà dell'ordinario, quando ſi moueſſe la prima punta, & ueniſſe ne la ſeconda. Doue, che tre mezzi paſſi ordinarii, fanno un paſſo ſtraordinario, & un terzo del ſtraordinario uiene à eſſere un mezzo de l'ordinario.
D'un'altra figura di Geometria.
CAP. III.
L
A qual coſa ſi uede piu ſpecificatamente in quella antecedēte figura (che forſe non ſaria potuto uederſi coſi facilmente per quelle linee ſoprapoſte & deſcritte per tal coſa) doue qui ſi puo meglio intendere, ch'il piegar'un poco la gamba fa creſcere più inanzi una linea, che non ſaria tenendola: diritta, & piegandola un'poco più giungerà ancor'piu innanzi & coſi quanto piu ſi piegara (ſtendendo però la linea del braccio, di che ſi parla) tanto piu creſcerà uerſo il nemico, auantaggiando ſempre con la punta de la ſpada tanto, quanto uiene augumentando col piegar'del ginocchio, di ſorte che reſta ſempre la medeſma lunghezza d'una litteta al altra, come di ſopra, cio è di B. A. B.di C. à C. & coſi del'altre. E'l braccio che conſeguentemente qui ſi uede ſia poſto per contrapeſo di quello s'è detto già, cio è per moſtrar'ſe piegando il ginocchio, & ſtendendo il braccio de la ſpada creſcerà la linea per rata de l'
Osi cominciando, propongo Quattro Guardie principali per l'uso di questo esercitio: Prima, Seconda, Terza, et Quarta: quali si mostrano per li mouimenti diversi che si uedono nele sequenti figure come s'habbino a fare, ciascuna notata con la sua littera: la prima per A. la Seconda per B. la Terza per C. la. Quarta per D. accioche servino per il successo de l'opera in scambio di dire Prima, Seconda, Terza, et Quarta guardia: et perche siano cosi dette la causa mi par che sia, perche essendo qual persona si voglia che porti spada à lato, stimulata da proprio furore, overo da qualche esterior provocatione di parole o di fatti, poi che haverà tratta la spada in tutto fore del fodero viene stendendo la mano in alto à formar'una guardia, la quale per essere la prima che si facci subito cavata la spada si chiamerà pur cosi, cio è la prima: et sussequentemente abbassando un poco la mano, col braccio in piano, eguale à la spalla, formarà la Seconda: Dipoi piu basso mettendo la mano dela spada presso al ginocchio per di fore via, venirà à farla Terza, Et l'ultima di queste, portando la mano pur dela spada dentro al ginocchio, farà la Quarta. Sono le Principali perchè da loro procedono et si formano diverse altre Guardie secondo le più necessarie considerationi et occorrentie di questo essercitio: De le quali poi (di havere discorso particolarmente le botte Generali, defensive, et offensive di ciascuna di quelle) si ragionerà convenevolmente anchora, dechiarandole, con le sue figure, come stanno queste: et signandole con le sue littere, per l'ordine del'alphabetto: come, da la littera D, quale è l'ultima de le quattro Principali, fino à quante ne faranno bisogno per tante figure, o siano guardie, overo atti o movimenti di vita, ne li quali deverà l'huomo variar cosi, et essercitarsi, per diffender se, et offender il nemico: come faria di Prima in Seconda, di Seconda in Terza, di Terza in Quarta, o per il contrario: overo di Prima in Terza, o Quarta: o di Seconda in Quarta, o Prima, o diversamente, in altro modo, Secondo parerà ali interessati che li torni meglio come dale principali, sopradette, mutarsi in qualche altra ch'io
dico, derivate da loro: Et ben che alcuni di questi atti pareranno difficili in uista, nondimeno volendosi ponervi cura, et essercitarvisi bene, tutti reusciranno facili aiutandosi l'huomo con certe avertentie di punti, linee, tempi, et misure, con le quali sole, al fine questa profession si governa, et l'osservatione si vederà nele doppie figure, che seguiranno doppo queste simplice, poste anchor'esse in ordine, à posta, et in contrasto, per contrasegno di lettere, messe alli piedi et al capo, di dette figure, per dar'à conoscer quelli effetti, che da le guardie principali, et da le prodotte da loro, et dale sue botte derivano regolati con li sopra detti mezzi, cioè punti, linee, tempi, et simili. Nele figure simplici benche si vederanno piu A. piu. B. et piu C. et altre littere duplicate, non sia però che siano nove guardie o novi atti, o movimenti di vita diverse dale Principali, overo dale derivate da loro: ma à questo fine saranno cosi poste, per dar'à veder’à ciascuno la causa deli errori, che ponno nascere fra le persone per li varii pareri che se li imprimeno tal volta ne la mente, vedendo combattere doi nemici, perche à l'uno de li circonstanti, ritrovandosi da una parte del steccato, overo loco qual si sia, parerà vedere una sorte di guardia ò botta: et à l'altro, che sarà da l'altra banda, parerà vedere un'altra botta, et un'altra guardia: che saranno però una medesma, et fatta da un solo, una sol volta. Dove considerandosi bene per l'infraposti atti notati con le sopradette littere, facilmente potrà ciascuno disingannarsi da qual falsa impressione, che li fosse nata nel
capo, ò li potesse nascere di novo: li quali atti per la circonfe-
renza de li lochi diversamente si mostrano à li circon-
stanti: come che ogni cosa la qual si pò veder di-
O detto che, in fine questa Professione si governa solamente con punti, linee, tempi, misure, et simili, et nascono in certo modo da consideration’mathematica, o sia pur sola Geometria. Hora accioche più facilmente s’intenda quanto ho voluto inferire: Prima che si proceda più oltre, m’è parso in preposito dover dechiarare, come in quest’Arte si venghi ad effettuar’quella avertentia di punti, linee, et altre sopradette. Et per intelligenza migliore, ho proposto la antecedente mezza figura con le tante linee che si vedono, à fine di mostrar com’in un’modo si farà una botta maggiore, o più lunga (come vogliamo dire) che in un’altro per ciò si dice, per le linee tirate dal braccio dritto in piano, signate da l’origine sua sin al fine con medesime littere, che quando uno si troverà con la Spada in mano, col braccio steso, come sta la detta figura, potrà aggiungere tanto più innanzi, con la punta, quanto farà più retta linea, et più lunga da l’angolo che restarà ne la piega, tra’l corpo, et la coscia, formato da la linea che va à la punta de la spada, et da quella che và à la pianta del piede, lungo à la gamba, con la quale farà il mezzo passo, o’l passo, integro ordinario, o’l passo sforzato, segnati pure in questa mezza figura, (come dirò adesso) sempre andando di A. in A. di B. in B. et così d’una littera in un’altra, cio è restando sempre la medesima lunghezza di linea, tra l’una littera simile, et l’altra: dico quanto al moversi de la vita perche quanto passarà innazi col mezzo passo portando ancho la persona del pari à l’innanzi, tanto crescerà la punta de la spada, et quanto farà l’angolo sopradetto più acuto, tanto più crescerà la punta sopra detta, di modo che sempre starà la medesima misura di linea, cio è, quanto di più si spingerà co’l passare, et con l’abbassare, tanto di più n’andarà contra il nemico. Li quali passi, ordinarii, mezzi passi, et passi straordinarii si metteranno in uso come si mostrarà per li atti, avertendo ch’io chiamo acuto quello Angolo rispetto à la forza de le due linee de la spada, et del piede tra le quali sta formato, non ch’io non veda ch’in tutto il suo spacio, non siano, un’angolo ottuso et
doi acuti, ma cosi ho detto per dar'à conoscere quanto importi l'abbassarsi piu, et manco. De le littere duplicate l'un loco mostra l'origine de la linea quale và crescendo con tanto d'avantaggio quanto li vien dato da la virtù del passo, et del piegar de la vita: L'altro loco mostra dove finisce col detto avantaggio, Et quello da basso dinota l'aiuto che li porge il passar più inanzi, et come la spinge al suo termine. Il mezzo passo ordinario è quel spatio che si vede fra la prima, et la seconda punta, andando innanzi, di tante linee tirate da la metà del corpo di detta figura in piramide, in scambio d'una gamba, cosi messe per non signare un'mostro con tante gambe, volendo dechiarare il fatto nostro: L'altro mezzo è quel spatio che sta fra la seconda punta, et la terza, et tutti doi quelli mezzi fanno un passo integro ordinario: L'altro spacio poi quale è tra la terza, et l'ultima punta, non movendosi la prima dal suo loco viene signato per un terzo del passo sforzato, che saria la metà dell'ordinario, quando si movesse la prima punta, et venisse ne la seconda. Dove, che tre mezzi passi ordinarii, fanno un passo straordinario, et un terzo del straordinario viene à essere un mezzo de l'ordinario.
D'un'altra figura di Geometria.
CAP. III.
L
A qual cosa si vede piu specificatamente in quella antecedente figura (che forse non saria potuto vedersi cosi facilmente per quelle linee sopraposte et descritte per tal cosa) dove qui si puo meglio intendere, ch'il piegar'un poco la gamba fa crescere più inanzi una linea, che non saria tenendola: diritta, et piegandola un'poco più giungerà ancor'piu innanzi et cosi quanto piu si piegara (stendendo però la linea del braccio, di che si parla) tanto piu crescerà verso il nemico, avantaggiando sempre con la punta de la spada tanto, quanto viene augumentando col piegar'del ginocchio, di sorte che resta sempre la medesma lunghezza d'una litteta al altra, come di sopra, cio è di B. A. B. di C. à C. et cosi del'altre. E'l braccio che conseguentemente qui si vede sia posto per contrapeso di quello s'è detto già, cio è per mostrar'se piegando il ginocchio, et stendendo il braccio de la spada crescerà la linea per rata de l'