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Jj uri altra prima guardia fornata per N. CAP. XXV. Auendo io ragionato fin qui del procedere ordinario co’l pie dritto innanzi,hora difcorrerò al quanto de le Guardie col pie finiltro, elfendo uariede opinioni (opra ciò, allegando alcuni edere anco profìteuole, &auantaggiofo il procedere col detto pie finiltro, ponendoli con quello innanzi,in Prima Guardia, co me ne la feguente figura, onde fecondo il parer’mio, & per le ragio ni,|le quali à tal propofito giudico elfer migliori,;dico che limili forti di Guardie ponno accettarli in parte,& con le conditioni giultmcate & necelfarie,che di fiotto fi diranno, ma non già, quando combattelfe uno co’l nemico, quale folfie di pari forza, & fi ritroualfero amendoi in camifa,e’l detto nemico fe li prefientalfie contrain detta Guardia di Prima, co’l pie finiltro innanzi, perchè fermandoli Que~ fio uerfio lui in Quarta ordinaria larga, col pie deliro innanzi (ubico giunto, li andarebbe incontro firmandoli in Terza Uretra, & non mouendofirauerfiario infino à tanto, che Quello ancora folle arriuato in detta Terza, fpingerebbe di Seconda foprailfuo pugnale, ciò è de l’auerfario, doue udendo alzarli la punta con det to pugnale per mandarla fore conanimo di trapalfar’uerfo luterebbe da fe à.firmarli la fpada ne la perfona la quale ne l’approfimarfi, tanto mag dormente anco fi difcoprirebbe, & olferirebbefi al colpo. 11 chele pure occorrelfe à Quello, ritrouandofi per cafo ne la detta Guardia di Prima come llaua l’altro coi pie finillro innanzi, uolgerebbe alquanto in dentro lafpalla finiltra, fidamente per féhifar il parare,elìcendo prohibito per le ragioni già dette, accompagnando la ipada del nemico in fore i&palTatauiafe luilaltalfe indietro lo leguitarebbe con la punta d’imbroccata d.eftra in Quartalarga,& lunga.