Pagina:Agrippa - Di M. Camillo Agrippa Trattato di scienza d'arme, 1568.djvu/55

44 P Tfv;i M *5 offendere il nemico, & defendèrfi cM’^uTècondo i lochi, tempi,& oc cafioni. Et quello baftarà quanto allugìr’aTmt’à, corl’gìi altri atti limili,& quanto àia Ammonitione di douerfene preualcre,quando li bifogni ci sforzano,& farà folamente per fodisfare à le ragioni de l’u fo, in che per.l’auantaggio fuole effercitarfi quell’Arte làfciàndo il reffantein arbitrio di fortuna. De la quale, quanto polline l’arme non occore che li ragioni rapportadomi quanto à gli effetti de le for ze fue,à che più, ne 1 a,& à quei che l’hanno prouata.Et accio s’inten danoleallegate ragioni, dico che in la fopradettafigura il corpo è fermo folamente fopra il pie dritto,aiutato,& foftenuto da la punta del finillro,fe non per quanto li regge ftando fiflo,talmente che amé doi fanno un polo, à limiglianza del centro di detta Palla in atto però da girarli,fecondò che da la fua contrarietà farà fpintb,o.prouo cato ronde benché io habbia detto di fopra ne le dechiarationi de le Guardie, li modi del fuggir’di uita.o perfona, noi? ho già ragiona to anchora di quello particoIare,che premendolrcon l’arme del nemi co uiene à mollrare,anzi quali per uera, & ordinaria regola, fpingére i corpi nollri di cedere à le percofle, o cólpi quali contra di loro ueggonomouerfi, mentre Hanno in atto di poterli fchifare,àguifa che li uede ne la fudetta Palla, & le ragioni fon le feguenti, perchè udendo il nemico intrar’per forza di fore,& contraltando con la fpa dacontraria,Quello fenza mouerfi punto dal primo loco girarebbe il corpo,folamente,mollràdoli il fianco dellro,& uòlgendo la mano in Quarta alta,manterebbe Tempre la punta contra ditello > fi che potrà come altra uolta dilli, inuellirfi da le ne la fpada di quello, fcorrendo la fuafenzà offenderai: &però fi uede per certa proua che le maggior forze,& li corpi più grandi uengono tal uolta da loro mede fimi à prouocarfi reliando fuperiori le minori. Et quello ballaria per una ragione - Ma fe pur’fi rifolueffe d’intrar di drento il nemico per forza Quello medefimamente, lenza mouerfi, come di fopra girarebbe la perfona da l’altra parte, & inoltrandoli il fianco limitrofi firmarebbe in Seconda, con la punta uerfo il nemico, il che farebbe folo per ceder’à la maggior forza lenza dubitar’che l’auerfario 1 offendefle, mentre fi ritroualfe come la fopradetta Palla in atto di poterli diffóndere, folamente co’l girare de la perfona: & quello farà per la feconda ragione onde fi conofce, & per le già dette caufe ch’il parar’è prohibito fapendo, & uedendo che da elfo non può