Vengono sciolti da Sancio Panza i dubbii promossi dal baccelliere Sansone Carrasco; e restano soddisfatte le sue dimande; con la giunta di altri successi degni di esser saputi e raccontati|||
Maravigliose cose vedute dal celebratissimo don Chisciotte nella profonda grotta di Montèsino e da lui raccontate, la cui grandezza e impossibilità va a stabilire per apocrifa la presente ventura|||
Si fa sapere chi fosse maestro Pietro e lo scimiotto, ed il mal successo di don Chisciotte nella ventura del raglio dell’asino, che non la finì com’egli avrebbe voluto, e com’erasi immaginato|||