Nuovo vocabolario siciliano-italiano/AU
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Auccisàgghia. (Scob.) s. f. Strage, uccisione.
Auceddu. V. aceddu, e tutti i derivati.
Auci. Così a Piazza. V. schifu.
Aucìdiri. V. ocidiri. (A. V. aucidere, Fra Guittone).
Aucisa. V. ocisa.
Aucisioni. s. f. V. ammazzatina.
Audaci. add. Che ha audacia: audace. Sup. audacissimu: audacissimo.
Audàcia. s. f. Soverchio ardire: audacia.
Audacimenti. avv. Con audacia: audacemente.
Audenzia. V. udienza.
Audienti. add. Udente. || Prov. li lagrimi di l’audienti su li laudi di li pridicaturi: le lagrime degli ascoltanti son vere lodi all’oratore.
Audìri. v. a. Ricever il suono coll’orecchio, sentire: udire. (A. V. ital. audire, Fra Guittone). Prov. audi, vidi e taci, si voi campari ’n paci: l’uomo vede, ode e tace, se vuol vivere in pace. (Tavola Rotonda).
Audituri. s. m. È quel ministro che rende ragione o consiglia il principe in materia di grazia o di giustizia: auditore.
Aùgghia. V. agugghia.
Augurari. V. agurari.
Augurru. s. m. T. bot. Pianta che nasce spontaneamente in Sicilia. Salix caprea L.
Augustali. add. Nome di moneta antica d’oro di due lire e mezzo circa, da una parte v’era l’impronta dell’imperatore Federigo, dall’altra un’aquila a mo’ de’ Cesari Augusti onde ebbe nome: agostaro.
Augustaru. V. augustali.
Augustu. add. Titolo de’ sovrani: augusto.
Auliva. V. oliva. || aulivi! esclamazione: capperi!
Aumentabbili e Aumintabbili. add. Che può aumentarsi: aumentabile. Sup. aumentabbilissimu: aumentabilissimo.
Aumentamentu. s. m. Aumentamento.
Aumentari, Aumintari e Augumentari. v. a. Crescere per addizione di cosa a cosa: aumentare, augumentare. P. pres. aumentanti: aumentante. P. pass. aumentatu: aumentato, augumentato.
Aumentativu. add. Che ha forza d’aumentare: aumentativo.
Aumentaturi –tura. verb. Chi o che aumenta: aumentatore –trice.
Aumentazioni. s. f. L’aumentare: aumentazione.
Aumentu. s. m. Il crescimento: aumento.
Aumidda. V. camumidda.
Àura. s. f. Leggerissimo e piacevole venticello: aura.
Aurata. V. orata.
Auratu. (Veneziano) add. Dorato: aurato.
Auretta. dim. di aura: auretta.
Aùreu, add. Simile all’oro: aureo, e si dice dello scrivere e del parlare.
Auricchia. V. oricchia.
Auriculari. add. Appartenente all’orecchio: auricolare. || Aggiunto dato al dito mignolo: auricolare.
Auriculari. s. m. Dicesi di colui che profittando dell’amicizia di qualche magistrato ne procura il suo meglio.
Aurina. V. orina.
Auriola. s. f. Cerchio luminoso che si dipinge in capo ai santi: auréola.
Aurora. s. f. Splendore crescente al crescere del giorno: aurora.
Àusa. s. f. T. calz. Pezzi di cuojo che si mettono uno sopra l’altro per aumentar il volume della forma secondo il bisogno: alzo.
Ausamentu. s. m. Ardire. || Alzamento e tutti i sensi di ausari.
Ausanza-a-diri. V. usanza-a-diri.
Ausari. v. intr. Aver ardimento: osare. || In senso att.: alzare. V. jisari. || ausa ccà, gridan i maniscalchi a’ cavalli per far loro alzar il piede. || Ha senso di lasciare o serbare, come nel prov. cu’ ausa trova: chi ripone o lascia trova.
Ausiliariu. add. Che è d’ajuto: ausiliario. || T. gramm. Dicesi de’ verbi essere ed avere quando servono a far conjugare certi tempi: ausiliare.
Auspìciu. s. m. Presagio, segno di cose future: auspicio. || Per favore, ajuto, grazia: auspicio.
Austerità. s. f. Astratto di austero: austerità.
Austèru. add. Contrario di molle di costumi, modi ecc: austero.
Australi. add. d’àustru: australe. || Situato verso austro: australe.
Àustru. s. m. Vento cha soffia da mezzogiorno: austro.
Aùstu. V. agustu.
Autanu. V. larici.
Autaru. V. artaru. (A. V. ital. autàro in Buti).
Autèntica. s. f. Approvazione o testimonianza autorevole: autentica. || L’impressione del sigillo che mettesi in segno di autenticazione.
Autenticamenti. avv. In modo autentico: autenticamente.
Autenticari. v. a. Chiarire in forma valida, autorevole, e con pubblica testimonianza, dicesi delle scritture ecc: autenticare. P. pass. autenticatu: autenticato.
Autenticità. s. f. Qualità di cosa autentica: autenticità.
Autènticu. add. Valido, autorevole: autentico. || Met. Sicuro: autentico. || Per in forma autentica: per autentico. Sup. autenticissimu: autenticissimo.
Auterìggia. V. alteriggia.
Auteriggiari. (Mal.) V. autiggiari.
Autèru. V. alteru.
Autiggiari. v. intr. Esser altero: alteggiare.
Autizza. V. altizza. (A. V. ital. autezza in Fra Guittone).
Autògrafu. add. Che è di mano dell’autore medesimo, scritto di proprio pugno: autografo. (Mort.)
Autòma. s. f. Macchina semovente, che imiti il corpo animale: automa. || Detto ad uomo: sciocco, scempio.
Autonomìa. s. f. Facoltà di governarsi secondo proprie leggi: autonomia.
Autonomista. s. m. Chi parteggia per l’autonomia; oggi si mascherano di questo nome anco quelli che vorrebbero disunita la Sicilia dall’Italia e soggetta a un Borbone a Napoli: autonomista (voce d’uso).
Autònomu. add. Che si governa con proprie leggi: autonomo.
Autorèvuli. add. Che ha autorità: autorevole. Sup. autorevulissimu: autorevolissimo.
Autorevulizza. s. f. Astratto di autorità: autorevolezza.
Autorevulmenti. avv. Con autorità: autorevolmente.
Autorità e Auturitati. s. f. Superiorità, facoltà, dritto di fare, operare, potere legittimo o legittimato: autorità, autoritade, autoritate. || Testimonianza autorevole: autorità. || Esempio di scrittore autorevole: autorità. || Stima, credito, maggioranza: autorità. || Contegno nobile, maestoso: autorità. || Concessione: autorità. || Imperio, comando: autorità. || fari autorità: far autorità, aver vaglia da servire di regola. || di propria autorità, modo avv.: di propria autorità, spontaneamente, ed anche, arbitrariamente.
Autorizzari. v. a. Dar autorità: autorizzare. P. pass. autorizzatu: autorizzato.
Autorizzazioni. s. f. L’autorizzare: autorizzazione.
Autrici. f. di auturi: autrice.
Autrimenti. V. altrimenti.
Àutru. s. m. Altra cosa: altro.
Àutru e 'N’autru. pron. Altr’uomo, altra persona: altri pel nominativo sing., altro pel sing. degli altri casi, nel f. sing. sempre altra. || nui autri o nuatri, vui autri o vuatri: noi altri, voialtri, noi, voi. || Prov. miseru cu’ d’autru havi bisognu: non c’è la peggior minestra che quella de’ frati, l’elemosina; e Dante: quanto sa di sale lo pane altrui. || autru fu lu piccaturi ed autru nni fa la pinitenza: altri ha mangiato la candela, e tu smaltisci lo stoppino, questo prov. è biblico! sa della misteriosa giustizia di Dio.
Àutru, Àvutru, ’N’autru, Altru e Artru. add. Diverso, differente affatto delle cose di cui si parla, non l’istesso: altro. || tutt’autru: tutt’altro, affatto diverso. || per autru: per altro, quanto al rimanente. || Seguito dalla particella chi o ca significa accrescimento ne’ paragoni; chistu è bellu, e nn’haju autru chi chissu: codesto è bello, e n’ho altro che codesto. || nautra vraca, nautru virseriu, modo d’esprimere qualche disgustosa novità che sopravvenga. (A. V. ital. autro in Fra Guittone).
Autrutantu e N’autrutantu. avv. Altro tanto: altrettanto.
Àutu. V. altu. (A. V. Ital. auto nel Lombardi).
Autunnali. add. D’autunno: autunnale.
Autunnu. s. m. Una delle quattro stagioni dell’anno, che comincia quando il sole va il Libra: autunno. || Prov. l’autunnu duci fa cutugna e zorbi, per dire che produce cose non sempre dolci ma aspre. || fin’all’autunnu dura la bunazza, che le cose buone fin a dato punto durano e poscia debbonsi aspettar cattiverie.
Autura. V. altura.
Auturi. s. m. Inventore, quegli da cui checchessia trae origine: autore. || Guida, cagione, promotore: autore.
Auzari. V. ausari.
Auzzinu. s. m. Così chiamavano alcuni tribunali i loro sergenti, che portavano altrui le notificazioni dei loro ordini: cursore, aguzzino.
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