Nuovo vocabolario siciliano-italiano/UD
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Uddiari. V. odiari.
Uddima. (Mal.) V. muntunarìa. || Ritrosìa.
Uddimusu. add. Contrario, repugnante: ritroso, restìo.
Udiari. V. odiari.
Udienza, Udiènzia. s. f. L’udire, l’ascoltare: udienza, e ant. udiènzia. || Luogo dove le persone pubbliche ascoltano: udienza. || E le persone adunate per ascoltare: udienza. || L’udire che fanno i giudici le accuse e le discolpe dei rei; e il luogo dove tali udienze si fanno: udienza. || La facoltà che checchessia concede altrui di andare a parlargli o domandargli grazia: udienza. || dari udienza, stare ad ascoltare: e si dice dei grandi personaggi quando ascoltano chi va loro a parlare: dare udienza. || dumannari, aviri udienza, procurare, ottenere di essere ascoltato: chiedere, avere udienza.
Udiinziedda. dim. di udienza.
Udiinziuna. accr. di udienza.
Udiri. (Rocca) V. sintiri.
Uditóriu. s. m. Coloro che stanno a udire, collettivamente: uditòrio.
Uditu. V. ’ntisa.
Udituri. verb. m. Chi o che ode: uditore. || Deputato ad ascoltare o trattar negozio: uditòre (Mort.).
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