<dc:title> La fine di un Regno </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Raffaele De Cesare</dc:creator><dc:date>1900</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:La fine di un regno (Napoli e Sicilia) I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=La_fine_di_un_Regno/Parte_I/Indice&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20210131194553</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=La_fine_di_un_Regno/Parte_I/Indice&oldid=-20210131194553
La fine di un Regno - Indice Raffaele De CesareLa fine di un regno (Napoli e Sicilia) I.djvu
Luogotenenza in Sicilia e ministero di Sicilia a Napoli — Carlo Filangieri, luogotenente del Be — La rivoluzione del 1848 nell'Isola, sue ingenuità, errori e oontradizioni — L'opera del principe di Satriano — Cassisi, ministro di Sicilia a Napoli — Il primo Consiglio di governo in Sicilia — Ferri, Antonelli e Ventimiglia — Lo stile del Giornale di Sicilia — Il biribisso — Maniscalco, direttore di polizia — Alcuni particolari su la polizia d'allora — Le ritrattazioni degli ex Pari ed ex deputati — Diversità di sistema a Napoli e in Sicilia — Testo ufficiale della petizione per abolire lo Statuto — Come si raccoglievano le firme — La politica di Filangieri in Sicilia — Opinione posteriore di Francesco Crispi — Rimesso l' ordine, rinasce la vita sociale nell'Isola — La villa del duca di Caccamo e i versi del Meli — Il Re promette di andare in Sicilia, non a Palermo.
Il viaggio del Re in Calabria — Prime tappe: Torraca, Lagonegro, Castelluccio, Morano, Castrovillari e Spezzano Albanese — Arrivo a Cosenza — Dorme nel casale Donnici — Contegno del Re e incidente col presidente Corapi — A Rogliano — Fra’ Ntoni — Doppia tappa a Coraci — Arrivo improvviso a Catanzaro — Incidenti esilaranti — Ire e stravaganze del Ee — Le deputazioni di Pizzo e di Cotrone — Al collegio — Mettetece ’e lattughe — Ritorno a Tiriolo — Commuta la pena di morte a Spaventa e a Barbarisi, e la reclusione a Scialoja — Al ponte sull’Angitola — Passa una notte a Pizzo — Va a Mongiana — Condizioni dello stabilimento, secondo un rapporto ufficiale — A Monteleone e a Bagnara — Arrivo a Reggio — Varii incidenti — Partenza per Messina — Viva l’eroe delle Due Sicilie! — Spettacolo al teatro — Arrivo a Catania — Dimostrazioni clamorose — Alloggia dai Benedettini — Il giovane Carnazza e il professore Catalano — Riparte per Messina — Provvedimenti di governo — Le bonifiche doganali — Gran ballo alla Borsa — Il conte di Trapani e il duca di Calabria — Partenza per Pizzo — Visita a Paola il santuario di San Francesco — Ritorno a Napoli — La morale del viaggio.
Filangieri studia un piano di riforme economiche per la Sicilia — Suoi dissensi con Cassisi — Due memorie importanti sull’autonomia dell’Isola — Sfoghi di Filangieri contro Cassisi — La quistione delle nuove strade — Contratto firmato e non eseguito — Don Gaspare Giudice — Il bilancio della Sicilia e particolari inediti — Altre cause di dissensi — Rinunzia di Filangieri — Sua opera in Sicilia — Il caso di alcuni emigrati — Confessioni e disinganni di Filangieri — Strano esempio di pietà filiale.
Il principe di Castelcicala succede al Filangieri — Suoi precedenti e indole — Un aneddoto con Luigi Filippo — Conduce a Palermo Domenico Gallotti per suo segretario — Nuovi direttori — Il marchese di Spaccaforno — Sue spavalderie e finzioni — La storia di un calcio — I ministeri di Sicilia — Il governo di Castelcicala — A proposito delle condanne di Bentivegna e di Spinuzza — Discussione alla Camera piemontese e discorsi di Brofferio e di Cavour — Rivelazioni postume — Due telegrammi — La responsabilità a chi spetta.
Il ministero napoletano nel 1855 e 1856 — Ministri e direttori con cartiera e senza cartiera — La segreteria particolare del Re dopo il ritiro del Corsi — Ferdinando Troja e un epigramma del marchese di Caccavone — Le attribuzioni del Decurionato — Le condizioni della città — Antonio Carafa Noja, sindaco di Napoli — Gli eletti e gli aggiunti — Alcuni eletti promossi sottointendenti — Carlo Cianciulli, intendente della provincia di Napoli — La polizia e i suoi agenti — Morbilli e Campagna — Aneddoti — Quel che costava la polizia nella sola capitale — L’Università e i suoi professori — Carrillo e Testa — Gli studenti — Un po’ di confronto — I collegi e gl’insegnamenti privati del 1848 — Vita e tribolazioni degli studenti — Ricordi di alcuni — Il collegio dei teologi — Don Emilio Capomazza — I revisori dei libri e dei teatri — Don Gaetano Royer — Aneddoti — La Magistratura — Nicolini, Falconi, Niutta, Jannaccone e Spaccapietra — Confessioni di un magistrato di allora.
La diplomazia napoletana — Il principe di Petrulla, ministro a Vienna e i suoi foschi precedenti — Giorgio di Brocchetti, diplomatico e frate — Altri ministri ed aggiunti — Il principe di Carini, il marchese Antonini e Giacomo de Martino — Rivelazioni e aneddoti — Il corpo diplomatico accreditato a Napoli — Bermudez de Castro, le sue sciocchezze erotiche e le sue ingordigie — Un testamento vanitoso — Il nunzio Ferrieri e il conte di Gropello — Le alte cariche di Corte — Gentiluomini di camera e maggiordomi di settimana, detti chiavi d’oro — Gli aiutanti generali, la segreteria particolare e il cameriere particolare del Re — Il padre Pompeo Vita e il padre Niccola Borrelli — Particolari curiosi — La Corte della Regina — Medici, avvocati, architetti e altri uffici di Corte — Confessori e istruttori — La politica ecclesiastica del Re — Arcivescovi e vescovi
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— Pastori miti e pastori zelanti — Monsignor Mucedola e il cardinal Riario Sforza — Un aneddoto di pochi anni dopo — La Consulta di Stato — Monsignor Salzano e le sue facezie plebee — Altri consultori e relatori — Monsignor Caputo e Antonio Scialoja.
I giornali — Loro forma e contenuto — I giornali commerciali e il Giornale delle Due Sicilie — L’Omnibus — Verità e Bugie — Il Nomade — Il Diorama — L’Epoca — Le Riviste — Gli epigrammi e gli epigrammisti — Genova, Caccavone, D’Urso e Proto — Vincenzo Torelli e l’attentato contro di lui — L’Iride e il Secolo XIX — Giornali minori — Le polemiche letterarie — Duello fra Cammillo Caracciolo e Luigi Indelli — Le Strenne — Poeti e poetesse — I Teatri — Il San Carlo e il Fondo — I maggiori spettacoli di quegli anni — Giuseppe Verdi citato in tribunale — Verdi e la Penco — I Fiorentini e Adamo Alberti — La compagnia dei Fiorentini — Lo Sadowski, Majeroni, Bozzo e Taddei — Povertà degli allestimenti scenici — La Saffo e la Gaspara Stampa — La Fenice, il San Carlino e il Sebeto — I filodrammatici — I teatrini di casa Lucchesi Palli e Proto Cicconi — La Stella di Mantova al teatro del conte di Siracusa — Interessanti particolari — Un motto del Re — I filodrammatici superstiti — Un dono da gran signore.
L’esercito — Suo numero e sua costituzione — Lo spirito dinastico — Le cure di Ferdinando II per la milizia — Gli ufficiali — I reggimenti svizzeri — Lo stato maggiore — Le pratiche religiose dei soldati — La disciplina e la severità delle pene — Il valore dell’esercito nel Regno e fuori — I Napoletani nelle milizie napoleoniche — La condizione morale delle truppe — La marina militare e la mercantile — Loro deficienza — Gl’istituti di marina e l’alta Corte militare — L’attentato di Agesilao Milano — Feste e ringraziamenti per la salvezza del Re — La protesta di San Benedetto Ullano — Agesilao non cospirava — Il contegno del Re dopo l’attentato — Ferdinando II al ministro di Sardegna — Gli amici di Agesilao Milano in pericolo — Astuzie per farli fuggire — Lo scoppio della polveriera e del Carlo III — Rigori della polizia — A Maria Concetta Senza Macchia.
Antonio Scialoja e i bilanci napoletani — Importanza del suo opuscolo — Un motto di Ibrahim Pascià — L’amministrazione pubblica del Regno — Le taglie della polizia — Un curioso interrogatorio per i passaporti — Le nove confutazioni all’opuscolo di Scialoja — Loro argomenti — Lo stile di Niccola Rocco — La spedizione di Sapri — Il processo di Salerno — Particolari interessanti — Le escandescenze del colonnello Ghio — Gli Ordini cavallereschi — Parsimonia nel conferirli — L’Ordine del Bagno — I cavalieri costantiniani, quelli di San Gennaro e di San Ferdinando — Cavalieri di altri Ordini — Le divise cavalleresche — La commissione dei titoli di nobiltà.
Ferdinando II e il suo governo — Il 1848 — Aneddoti — Ferdinando II principe napoletano — Ferdinando II nella famiglia — Sue abitudini — Particolari interessanti — La geografia della Corte — I sospetti del Re — I suoi fervori religiosi — Una lettera del cardinale Riario Sforza — Il caso del conte di Siracusa — Ferdinando II e l’architetto Gavaudan — La Madonna di Campiglione e la Madonna del parto — I pregiudizi del Re per la iettatura — Aneddoti — Le paure di lui per le malattie contagiose — I prigionieri politici — Il padre Cutinelli a Caserta — Gli scherzi del Re — Don Raffaele Caracciolo e una risposta caratteristica — Stravaganze del Re in occasione del suo primo matrimonio — Una scommessa perduta e un pranzo a Posillipo — Altri ricordi di quel matrimonio.
Una burla geniale — Il terremoto del 16 dicembre 1857 — Elargizioni ai danneggiati — Cronisti e poeti del terremoto — Un sonetto del presidente Fenicia — Il telegrafo elettrico — Le sette divisioni telegrafiche del Regno — Il cavo sottomarino fra Reggio e Messina — Feste per l’inaugurazione delle stazioni telegrafiche — Concessioni e privilegi industriali — Le fiere — Ferdinando II alla fiera di Caserta — Vita economica del Regno — Commissione per le tariffe doganali e un libero scambista — Le Società Economiche e le industrie — Il taglio dell’istmo di Suez — I francobolli.
Carlo Troja — La sua storia d’Italia nel Medio Evo — Il ministero del 3 aprile, suoi errori e ingenuità — Il Troja durante la reazione — Sui deposizione nel processo del 15 maggio — I neoguelfi di Napoli — Malattia del grande storico — Don Ferdinando al letto di suo fratello — Morte ed esequie — Quel che ne dissero i giornali — Una coraggiosa e vana proposta — Il Veltro allegorico — L’epigrafe dell’abate Fornari — Il testamento — Le carte ed i libri di Carlo Troja — La biblioteca dei Girolamin — Gli Annali del Muratori e le postille del Troja — Il padre Mandarini, il padre Spaccapietra e il padre Capecelatro — Desiderii e proposte — Articoli da Carlo Troja nel Tempo sulla questione siciliana del 1848 — Il libro di Giuseppe del Giudice — Chi potrebbe scrivere un libro completo sul Troja — Un documento curioso e inedito.
Il Banco delle Due Sicilie — Le tre casse di Corte — Le fedi di credito — Il reggente Ciccarelli — Le tribù degl’impiegati — Mancanza di succursali nelle provincie — Banco di Sicilia — Le spese considerevoli — Antonio Monaco e Andrea de Rosa — Gl’inconvenienti d’allora o le vicende degli ultimi tempi — La Zecca — La Borsa — Il commercio dei grani e degli olii — I magazzini dei grani — Case d’ordini e un tentativo di Rothschild — Perfetti, De Martino e Pavoncelli — Ribassisti e aumentisti — I sensali, i commessi e gli agenti — Il commercio alla gran dogana — Carboni e fascine — Gli scaricanti — I mercanti di tessuti, di coloniali e di altri generi — La ditta Tramontano — Vecchi costumi mercantili.
I balli a Corte — Un incidente curioso — L’invito al duca di Ventignano — Il Club dell’Accademia Reale — I ricevimenti privati — Casa Torcila, casa De la Feld e casa Craven — Una rappresentazione di beneficenza — Le più belle dame del tempo — Le periodiche della borghesia — I balli mascherati e un duello — I canzonettisti dialettali — Labriola e Cammarano — Gli avvocati — Loro perniciosa influenza nella vita sociale — Ferdinando II e Settembrini concordi nel giudicarli — Domenico Capitelli e suo ultimo colloquio col Re — Alcuni nomi — Le mode — I bagni — Le villeggiature — Madama Cardon e madama Giroux — I sarti più noti e i più noti lions — I principali bazar — La casa Tesorone a Toledo — La bottega del bello Gasparre — I caffè principali — I pasticcieri e le pizzerie — La Società Reale e la Pontaniana — Una curiosa requisitoria dell’Imbriani — Il premio Tenore a Carlo De Cesare — Un inno al Re.
Vita sociale di Palermo — Vincenzo Florio — Politica economica del governo — L’interno dell’Isola giudicato dal Meli — Il clero e sua funzione sociale e morale — Il colera del 1854 e il cadavere di don Santo Migliore — La vita dei teatri — Principali spettacoli di quegli anni — Mirate, la Lotti e la Boschetti — Ricevimenti nelle grandi famiglio -~ Casa Starrabba, casa Pignatelli e casa Trabia — I signori siciliani domiciliati a Napoli — Le più belle signore dell’aristocrazia — Duelli e sale di scherma — Nascita del conte di Caltagirone e don Giacomo Crescimanno — I giornali e le Riviste — Il canonico Sanfilippo e il chierico Di Marzo — Il granduca Costantino di Russia a Palermo — Suo contegno e stravaganze.
Le tre Università dell’Isola — I tre Cancellieri — I professori di maggior fama — Sampolo, Pantaleo e Gorgone — Quel che si richiedeva per essere levatrice — Monsignor Crispi e l’architetto Giachery — Altri professori — Gli studii privati e gli studenti — Il Municipio di Palermo — L’ultimo bilancio dal 1856 al 1860 — Alcuni particolari caratteristici — Le spese di culto — Gli ultimi pretori — Il principe di Galati — Alcuni sindaci dei nuovi tempi — Confronti — La bonifica di Mondello — L’Università di Catania — Professori e studenti — Una curiosa lettera dell’intendente Panebianco — L’Università di Messina e i suoi insegnanti.
Il matrimonio del duca di Calabria — I consigli di Ramaglia — La sposa — La cerimonia della richiesta ufficiale — Donna Nina Rizzo — Un incidente fra le due cameriere — Gli augurii per il matrimonio — L’inno di Mercadante scritto da Niccola Sole — Il viaggio della famiglia reale nelle Puglie — Mostaccione — Le guardie d’onore — La partenza da Caserta — Due cappuccini e le parole del Re — La fermata a Mugnano — Il santuario di Santa Filomena — Aneddoti — Il Re e un postiglione — L’arrivo ad Avellino — L’intendente e le autorità — I liberali e il colonnello de Concily — Un motto del Re — Partenza da Avellino — La faticosa
[p. 450modifica]discesa di Dentecane e l'ardua salita di Scarnecchia — Arrivo in Ariano Particolari della notte in Ariano — La favola dell'avvelenamento — A Foggia — Feste ed epigrafi — La Madonna dei Sette Veli — Un decreto di amnistia.
Partenza per Andria — Da Foggia a Cerignola — Il bandito Niccola Morra — La colonia di San Ferdinando — A Canosa e ad Andria — Feste e aneddoti — L’arrivo a Bitonto — La visita dei Sovrani all’orfanotrofio Maria Cristina — Si giunge ad Acquaviva — Monsignor Falconi e il suo discorso — A Gioia e a Mottola — Il giudice Pirchio — La grazia dei Massafresi — Particolari intimi sulla fermata a Taranto — A Lecce — Una risposta curiosa — Lo stato di salute del Re — La visita al duomo e lo spettacolo al teatro — Un inno di Mastracchi — Il Re infermo — Si chiama il dottor Leone — Il flebotomo Maretta cava sangue al Re — Particolari e aneddoti — Il dottor Ramaglia e il dottor D’Arpe — Le passeggiate dei principi — Incidenti al duca di Calabria — La visita al liceo dei gesuiti — L’arrivo degli arciduchi d’Austria — Il Re migliora — Si decide la partenza per Bari — I preparativi di Gallipoli per festeggiare i Sovrani.
Partenza da Lecce — L’arrivo a Brindisi — Aneddoti — I preparativi e le feste di Bari — Risposta di Ferdinando II a monsignor Rossini — Lo stato di salute del Re — La consegna della sposa a Trieste — Tornano gli arciduchi — La famiglia granducale di Toscana a Napoli — La morte dell’arciduchessa Anna — L’arrivo di Maria Sofia a Bari — Accoglienze clamorose — Ferdinando II e Maria Sofia — La cerimonia nuziale — Uno scherzo del conte di Caserta — Peggioramento del Re — I dottori Longo, Chiaia e Ferrara a consulto — Lo spettacolo di gala al teatro Piccinni — I divertimenti dei principi — Il segretario generale de Filippi — Si richiama il dottor Longo — Le sofferenze di Ferdinando II — Le reliquie miracolose — L’arrivo del conte di Siracusa — Voci di alleanza fra l’Austria e Napoli — Ferdinando Troja e Luigi Carafa.
Nomine, promozioni e decorazioni per il matrimonio — La malattia del Re si aggrava — Si richiama il dottor Longo — Colloquio tra lui e il duca di Calabria — Imbarcateli a qualunque costo — Padre Ludovico da Casoria — Il Re si decide a tornare a Caserta — Partenza degli arciduchi austriaci — Bianchini e Murena in giro per la provincia — La Regina e il dottor Longo — Il Fulminante e il Tancredi nelle acque di Bari — Preparativi della partenza — Stratagemma ben riuscito — Parole del Re nel lasciar Bari — Il chirurgo Capone visita il Re — La traversata — Le tristezze di Maria Sofia — L’intimità di Raffaele Criscuolo col Re — Un aneddoto esilarante — L’arrivo a Caserta — La camera da letto del Re e l’appartamento degli sposi — Maria Sofia e la sua predilezione per i pappagalli — Imbarazzi di donna Nina Rizzo e intervento del padre Borrelli — Notizie politiche — Altri aneddoti — Il granduca Costantino di Russia — I Sovrani di Prussia a Napoli e a Caserta.
La prima operazione chirurgica — Il Re peggiora — Consulto con Lanza, Prudente e Palasciano — Prognostici di Lanza — Il segretista Manigrasso — I bollettini dei medici — Monsignor Gallo porta il viatico all’infermo — Scena commovente — Raccomandazioni di Ferdinando II ai fratelli — Le notizie politiche — La partenza del granduca di Toscana — Un episodio — I consigli al duca di Calabria — La ferita di Agesilao Milano — Il Re e il dottor Capone — Il testamento — La fortuna privata del Re — Ferdinando II riceve l’olio santo — Sue parole — La commozione della famiglia reale — Le ultime parole del Re — La morte — Difficoltà della Regina per l’imbalsamazione — Il Giornale Ufficiale — Il pittore Caldara e i suoi dipinti — L’atto di morte — Inesattezze degli scrittori legittimisti e liberali — Una vita di Ferdinando II — Leggende ed esagerazioni circa la morte del Re.