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Archivio delle discussioni del mese di maggio dell'anno 2010

Categoria: Archivio Bar 2010 Bar   Archivio    maggio 2010 



Avviso tag poem

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Vi comunico il tag <poem> è stato ricondotto da Edo (dopo faticosa indagine...) a un comportamento normale, e che il trucco (che veniva utilizzato qui su it.source ma non su en, fr, de) di lasciare uno spazio bianco e di andare a capo dopo il tag, per evitare che il primo verso risultasse indentato, non serve più. Potendo evitare di andare a capo dopo il tag, è risolto anche il problema "del verso bianco" fra quando la stessa strofa continua su diverse pagine.

Stanotte, via bot, tutte le pagine del nsPagina: sono state ripassate e tutti i tag poem sono stati "normalizzati". Magari date un'occhiata a qualche opera che avete inserito o riletto, per verificare che non siano avvenuti incidenti; se trovate qualche problema sistematico, ripetuto più volte, avvisatemi e cercherò di sistemarlo via bot. --Alex brollo (disc.) 07:36, 1 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Eccellente. Grazie, ragazzi! --Xavier121 08:51, 2 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Ho aggiornato la pagina Aiuto:Poem, aggiornandola grossolanamente alla situazione attuale. Vi chiederei di dargli un'occhiata, ci sono senz'altro precisazioni da fare. In particolare, il tag poem presenta ancora qualche trabocchetto quando viene utilizzato nelle pagine Pagina:; chi l'ha provato lo sa di certo. Magari lasciate un messaggio della pagina di discussione Discussioni aiuto:Poem per indicare problemi e loro soluzioni, poi, pian piano, la pagina di aiuto sarà risistemata. Io sto lavorando su Indice:Canti (Sole).pdf, un'interessante palestra, dategli un'occhiata per vedere qualche sooluzione possibile (non è detto che sia la soluzione ideale!) al lavoro. --Alex brollo (disc.) 10:06, 3 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Aggiungo qui una rapida menzione a un nuovo piccolo tool che sperimenterò in associazione con poem: il Template:Nbsp alias Template:Spazi, che produce una sequenza da 1 a 50 "entità &nbsp;", ossia spazi bianchi fissi. Può essere utile per riprodurre fedelmente spaziature ampie (come sapete, contare gli spazi è molto fastidioso, e talora bisogna proprio usare spazi bianchi "fissi"). Lo sperimmenterò in Canti (Sole). Esempio: il codice:
Da qui{{Nbsp|10}}a qui ci sono 10 spazi bianchi fissi.

produce: Da qui          a qui ci sono 10 spazi bianchi fissi. --Alex brollo (disc.) 11:34, 6 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Wikimania 2010

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(Testo originale) (Traduzione)
 
«Wikimania 2010, this year's global event devoted to Wikimedia projects around the globe, is accepting submissions for presentations, workshops, panels, and tutorials related to the Wikimedia projects or free content topics in general. The conference will be held from July 9-11, 2010 in Gdansk, Poland. For more information, check the official Call for Participation
 
«Wikimania 2010, l'evento mondiale di quest'anno dedicato ai progetti Wikimedia, sta accettando proposte di presentazione, workshops, pannelli e guide relative ai progetti Wikimedia in generale. La manifestazione si terrà dal 9 all'11 luglio a Danzica, in Polonia. Per maggiori informazioni, passa dal bando ufficiale. »

Bravo Candalua!

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Un applauso a Candalua, che ha portato a termine la revisione dell'immenso e ostico malloppone Sonetti romaneschi portandolo al SAL 75%. L'ho immediatamente aggiunto in testa a "Ultimi arrivi" della pagina principale. --Alex brollo (disc.) 09:25, 4 mag 2010 (CEST)[rispondi]

 
 
Evviva! Data l'assenza di immagini di vini de'rRoma su commons offro al conterraneo un sontuoso banchetto con abbacchio alla romana e carciofo alla giudía! εΔω 16:30, 4 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Complimenti anche da me! (Aubrey sloggato) --83.216.162.102 21:17, 4 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Mettiamo un bel <br clear="all" /> qui sopra....;-) --Alex brollo (disc.) 01:39, 5 mag 2010 (CEST) ...volendo se ne può fare a meno: i messaggi tr le immagini danno un senso di "banchetto comune" :D - εΔω[rispondi]

PDF books da proofread

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Vedo che non siamo i soli ad aver problemi con la conversione PDF di opere proofread. Su en.source non hanno scoperto il trucco che già noi sappiamo. Ne approfitto per ricordarvi che da qualche parte l'ho pure raccontato, ma se a qualcuno interessa, è meglio procedere insieme passo passo con un caso concreto. In breve: il trucco è di utilizzare la transclusione "liscia" delle pagine Pagina, evitando di usare il tl|Pagina.--Alex brollo (disc.) 01:37, 5 mag 2010 (CEST)[rispondi]

... e visto che ci sono aggiungo: se le cose girano come nella mia testa, nulla ma nulla impedisce che l'intero processo di allestimento di un PDF book da opera proofread con la stelletta possa essere fatto integralmente via bot... ma prima di dedicarmici ho un po' di altre cose in sospeso. ;-) --Alex brollo (disc.) 10:27, 5 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Printed Books from Wiki Content https://www.youtube.com/watch?v=D1K03AZfpDM Carino!!! :) --Accurimbono (disc) 11:06, 8 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Europeana : -Lo statuto per il pubblico dominio

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Europeana ha prodotto un documento molto interessante Lo statuto per il pubblico dominio. Se son rose fioriranno.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 10:08, 6 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Domanda: in questa tabella qui sotto, come vedete le righe? Orizzontalmente, sono allineate o disallineate (ossia: la spaziatura inter-riga è identica in tutte le celle?)

riga1
riga2
riga 3
riga 4

riga1
riga2
riga 3
riga 4

riga1
riga2
riga3
riga4

Io le vedo perfettamente allineate, e suppongo ci sarebbero dei grandi vantaggi se tutti le vedessimo così. C'entra il solito malefico poem... ma non solo. ;-) --Alex brollo (disc.) 16:08, 6 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Purtroppo non posso corroborare il tuo auspicio: sia su Safari che su Firefox la prima colonna presenta delle interlinea lievissimamente più ampie, mentre la seconda e la terza colonna mi paiono perfettamente allineate. - εΔω 18:53, 6 mag 2010 (CEST)[rispondi]
hai guardato il codice? la prima cella è ottenuta con i caratteri : in testa, la seconda con poem, la terza con acapo <br />. Io ho reso la prima cella identica, come interlinea, alle altre due manipolando il mio monobook.css (precisamente, riassegnando alcuni attributi di dd, dl, dt che "stanno dietro" l'effetto di : e di ;).
Se la cosa valesse per tutti, non ci sarebbe alcuna differenza visibile, per nessuno, fra poesie ottenute "alla vecchia maniera", con i caratteri :, rispet to alle poesie ottenute con poem. Non sarebbe una bella cosa? --Alex brollo (disc.) 00:21, 7 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Certo che ho guardato il codice ;-)
E se ti scrivo così è perché prima dell'introduzione di poem noi (io, Paola, iPork, Qualc1) scrivevamo tutte le poesie con i <br /> e con i due punti di rientro, cosa che —credimi— scoraggia chiunque dopo un po'. - εΔω 10:26, 8 mag 2010 (CEST)[rispondi]

I misteri di poem + annuncio Alebot

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Cari amici, il tag poem vi frustra? Vi si ribella fra le mani? Lo strozzereste? Be', se vi consola non siete i soli. I colleghi di en.source ci stanno combattendo giusto in questo momento. :-)

Ho messo in Sandbox un test molto interessante: una prova di simulazione completa dell'effetto di poem, senza usare poem. Ossia: ho riprodotto esattamente l'effetto di poem, fino al punto di ottenere, nella pagina, esattamente lo stesso codice html (cosa che potete verificare con la funzione "Visualizza codice selezione" del vostro browser, se è Firefox) che si ottiene con poem, senza usare poem. Chi di voi conosce qualche elemento dell'html troverà la cosa interessante: un vero "disvelamento".

Annuncio Alebot: con il prezioso aiuto di filoSottile che ringrazio per la pazienza, ho fatto fare un bel "salto di qualità" alle funzioni di Alebot. In questo momento, sto testando una routine che rovista in Ultime Modifiche, tenendo a mente "fin dove ha rovistato l'ultima volta", e verifica qualcosa pagina per pagina, nuova o editata in tutti i namespace che giudica interessanti (principale, Autore, Pagina, Indice). Al momento, esegue solo tre verifiche (apostrofi tipografici; presenza di IncludiInfotesto in pagina discussione; forzatura Conteggio pagine), ma la strada è aperta per ben altro. Avvisatemi se Alebot diventa importuno... --Alex brollo (disc.) 07:33, 7 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Note come tooltip

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Perché non implementiamo anche noi questa piccola comodità? In pratica passando su di una nota col mouse si vede già il testo, senza bisogno di cliccarci sopra e poi tornare su. Basta mettere quel codice in MediaWiki:Common.js. Candalùa (disc.) 20:11, 7 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Carino! Peccato che non "sente" gli acapo... L'ho montato su monobook per prova. Ma tu scrivi js? --Alex brollo (disc.) 23:03, 7 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Sì, all'occorrenza... Ma questo non l'ho fatto io, l'ho visto su it.wiki e l'ho già anche "esportato" su oldwikisource. Candalùa (disc.) 23:18, 7 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Benissimo! Qui c'è occorrenza. ;-) --Alex brollo (disc.) 00:02, 8 mag 2010 (CEST)[rispondi]

  Fatto quanto ai caporiga... sopravvivremo! Stiamo disquisendo di un tooltip: se uno vuole il lusso clicca sul link e si legge la nota dove è posizionata; se poi uno è tecnico perfezionista abbastanza da voler risolvere il problema l'unico suggerimento che potrei dargli (e senza essere sicuro che la soluzione sia lì) è andare a squartare l'oceanico codice dei Popup. - εΔω 10:22, 8 mag 2010 (CEST)[rispondi]

A quanto pare su IE gli a capo funzionano, grazie alla modifichina che ho fatto ieri (e che Orbilius ha già portato sul common.js). Su firefox mi risulta che non sia proprio supportato l'a capo dentro il tooltip, pazienza. :) Candalùa (disc.) 18:08, 8 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Aiuto! Mi sento solo

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Cari amici,

mi serve un aiuto... nella miglior tradizione di it.source, i contributori attivi potrebbero divenire tutti amministratori. Eccone un altro pronto da tempo. - εΔω 11:30, 8 mag 2010 (CEST)[rispondi]

PDF da Google Books

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Salve, volevo iniziare a trascrivere (certo lo so che dovrei finire il Cimarelli... :) ) i libri di Muzio Oddi, che Google Books ha gentilmente scansionato per noi ([1] [2] [3] [4]). La domanda è: dove caricarli su Commons? Cioè dove caricarli è semplice, ma come categorizzarli? Mi sembra che su Commons ci sia un bel casino... ogni volta che ci torno l'entropia aumenta... Visto che manco da tempo, volevo chiedere come comportarmi.

Grazie, ciao, --Accurimbono (disc) 13:23, 8 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Sulla confusione non posso che concordare. Il problema è che da commons dopo una prima richiesta di aiuto hanno demandato noi di source di dirimere il casino :D. Intanto caricali sotto Category:Scanned Italian books licenziandoli con il Template:PD-Google_books. Poi da lì se vuoi divincolati intorno alle coordinate di data e argomento. In ogni caso dopo averli caricati elenca qui i loro link su commons e vediamo di metterci una pezza. εΔω sloggato 16:29, 8 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Su en.source alla fine mi hanno ascoltato su come fare la "doma francese" di poem, e ne sono soddisfatti... chissà se un giorno su Commons prenderanno in considerazione l'exotericissima questione delle "catwords" che insieme ad Aubrey abbiamo audacemente dissodato e che - silenziosamente - qui su it.source hanno già una prima timida implementazione e alcuni tool dedicati come {{ArgCat}}. Comunque, isporandomi non ricordo da che fonte, io categorizzo tutti i miei caricamenti di libri su Commons (e non sono pochi) con questo schema di categorie:
  • [[Category:Books by nome autore]]
  • [[Category:anno books]]
  • [[Category:It Wikisource book djvu]]
  • [[Category:Books from Italy]]

e ci appioppo i due seguenti templates di copyright:

  • {{PD-old}}
  • {{PD-scan}}
Finora non ho sentito lamenti (ma non significa che non siano stati emessi....) --Alex brollo (disc.) Ben venga se possiamo concordare un nostro schema personale di categorie! Ne parliamo qui o su uno dei bar specializzati? 01:57, 10 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Ho seguito come modello per le categorie un tuo libro. Visto che ce l'hanno chiesto (come dice Orbilius) bisognerebbe concordare un albero delle categorie (per ogni categoria definire esplicitamente quello che deve contenere) per sistemare il caos su Commons.
Io la discussione la farei qui, visto che siamo così pochi. Ciao, --Accurimbono (disc) 13:54, 10 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Un po' donchisciottescamente la vedo così:
  1. Esaminiamo le categorie resenti su commons che ci riguardano
  2. discutiamo tra noi quattro gatti per giungere a una razionalizzazione di ampia condivisibilità
  3. Pubblichiamo il risultato in contemporanea sia su oldwikisource che su commons
  4. Come minimo non andrà bene nulla, ma intanto smuoviamo le acque su commons e su oldwikisource.
  5. Attendiamo che le obiezioni emergano in forma comprensibile e sedimentino.
  6. decidiamo se ripetere il ciclo dal punto 2 o in caso di feedback positivo se proseguire la discussione a livello interwiki.
In pratica, discutiamo, ma puntiamo a creare il consenso su commons in modo che tutte le source possano accettare le conclusioni che da tale consenso derivino. - εΔω 17:38, 10 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Ok, mi piace.
Prima proposta: assegnare a ciascuna opera una categoria con il puro e semplice nome dell'autore (tipo: [[Category:Alessandro Manzoni]], a cui assegnare ogni cosa riguardi l'autore (l'eventuale articolo sull'autore, i libri, le immagini tratte da libri, ecc), evitando la categoria [[Category:Books by nome autore]].
Seconda proposta: abituarsi a rinunciare alle categorie "miste" che rappresentano miscele di assi. Identificare degli assi principali, e svilupparli in dettaglio, ma senza "incrociarli" con altro assi. Un asse importante, per esempio, è "text", ossia qualsiasi testo; sarebbe bello creare una categoria Text, ma creerebbe troppo allarme... ma le sottocategorie di Text ci vanno tutte:
  1. Book
  2. Article
  3. Poem
  4. Manuscript
  5. .....

Siccome anche questi ampi contenitori potrebbero creare un allarme, proporrei di "personalizzarli" aggiungendo il nostro marchio di fabbrica:

  1. It.wikisource book
  2. It.wikisource article
  3. It.wikisource poem
  4. It.wikisource manuscript

Altri due assi importanti sono l'epoca e il tipo di file. In questo caso riemerge il "contenitore" text. Io penserei qualcosa del genere:

  1. It.wikisource text djvu
  2. It.wikisource text pdf
  3. ....

e

  1. It.wikisource 1643 text
  2. It.wikisource 1789 text
  3. It.wikisource XVI century text
  4. ....

La procedura di intersezione di categorie (es. It.wikisource XVI century text & It.wikisource poem) fornirà l'elenco delle poesie del secolo XVI senza bisogno di creare una categoria "poesie del XVI secolo"; è un concetto che ho ripetuto più volte ma confido nella vostra pazienza. --Alex brollo (disc.) 13:06, 11 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Premesso che cerco di stare più lontano possibile da Commons, suggerisco di ricordare che purtroppo non esistono solo gli Autori ma anche prodotti di "Anonimi" e (cosa discussa -non a fondo- alcuni mesi/anni fa) Autori "collettivi"; esempio classico leggi e decreti. Salut. --Silvio Gallio (disc.) 13:50, 11 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Due risate, senza alcun intento polemico

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Cari amici,

purtroppo ho sbattuto il mento contro le regole teutoniche di de.source. Riporto qui il link ad una discussione al loro Skriptorium. Niente di polemico, ma è utile per conoscere il tipo di approccio che diverse source hanno nei confronti di novità o stranezze dall'ester(n)o. Non c'è bisogno che commentiate, semplicemente dopo aver girato le loro pagine id aiuto sento la mancanza di utenti di it.source che (si) sappiano spiegare in tedesco, dato che avremmo da imparare molto da loro, nel bene e nel male. - εΔω 07:16, 11 mag 2010 (CEST)[rispondi]

De.source è affascinante, ma "va per la sua strada". Esattemente come molte altre manifestazioni della de:cultura (penso alla medicina). Preferisco di gran lunga la ribollente confusione della ricerca scientifica orientata sulla cultura anglosassone. Abbiamo moltissimo da imparare anche su en.source e su fr.source! E qualche testo tedesco, di qualche opera bilingue, possiamo ficcarlo su oldwikisource invece che su de:source. O no? --Alex brollo (disc.) 09:16, 11 mag 2010 (CEST)[rispondi]
In effetti non ci avevo pensato. Io ero rimasto al fatto di lasciare il testo tedesco accanto a quello latino e lasciare un richiamo ad esso in qualche pagina comunitaria su de.source. - εΔω 16:39, 11 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Ci sarebbe anche l'ipotesi di usare una "Iwpage inversa", ossia: nei testi bilingui, tenere entrambi i testi da noi, ma linkare con Iwpage le parti nella seconda lingua su un indice mirror creato nel progetto corrispondente alla seconda lingua. In pratica, "esporre" il testo nell'altro progetto, ma fare in modo che eventuali volonterosi editori lavorino nel nostro, "teletrasportati" dal link Iwpage. Questo avrebbe il grande vantaggio di poter disporre anche del secondo testo su it.source, e di poterlo utilizzare senza limitazioni. Che ne dici? --Alex brollo (disc.) 00:35, 15 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Carta di Treviso

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Ciao a tutti,
ho appena inserito il testo della Carta di Treviso.
Curiosamente, tra le categorie, è spuntato "Testi del I secolo a.C." (!). Mi potete aiutare?
Grazie e ciao.--Sentruper (disc.) 17:38, 11 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Credo occorra dare una intestazione autonoma ai tre testi e lasciare l'intestazione "riassuntiva" dei tre senza data. - εΔω 17:45, 11 mag 2010 (CEST)[rispondi]

French italian BnF text

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Ciao,

There is currently a partnership between Wikimedia France and the BnF (w:Bibliothèque nationale de France). The BnF give us 1400 texts mostly in French but at least one is in Italian (Scritti vari / Roberto Ardigò ; raccolti e ordinati da Giovanni Marchesini Ardigò, Roberto (1828-1920), there may be others I don’t know right know but I’ll tell you asap). All the text will be upload on Commons at the end of the month (I hope so…).

I don’t know your rules (OrbiliusMagister now what I’m thinking about ;) ) so basically : do you want this text and how to add it here ? Cdlt, VIGNERON (disc.) 14:03, 12 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Obviously... YES! Our rules are strict about copyright (but that happens everywhere on WMF projects), but as long as a paper source is present we put no obstacle whatsoever.
As for French libraries... we have been scanning Gallica databases for years, finding books in Italian.
As for the destiny of Ardigò's text... here we fall: the drawback of being open to unattended texts is simple: we are three-four active users. We can quickly set up an index page, we can start with some pages, but we all attend many projects at once, so a begun project could remain incomplete for days, weeks, months... years, until someone steps in and goes on. - εΔω 14:28, 12 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Thanks !
I just discover now that there is non-french book (but I’ve never look for before).
The BnF wikimedians teams is setting up a bot for doing near all the works (there will be a layer text on the files), but we dont know yet if it will works with italian text (probably but not certain). If everything goes rights, the books will only need walidation.
In any case, the djvu will be on Commons (we cant really check before the uploading if the text is in french or not).
Cdlt, VIGNERON (disc.) 15:36, 12 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Thank you VIGNERON for the information. I would like to ask you some questions related to this project in partnership with BnF. For example, did you choose with them which categories use on Commons? Did you discuss about metadata on both fr.source and Commons? I think that all discussions made would be helpful also for us. We are just starting GLAM projects, each experience would be useful for us. --Aubrey 16:02, 12 mag 2010 (CEST)[rispondi]

As far as I know, there was no discussion about the category. The BnF want metadata but I remember exactly what and how. The discussion with the BnF is not really easy, everything go trough a single wikimedian (Remi Mathis who is a librarian) but lot of people in the BnF (there is lot of office and departement in the BnF : a technic one, a communication one, a ressources one, and so on…).
But dont worry, the’re will be a report on this experience (but right know we are more in the wiki-technic phase and we’re already a bit late). Cdlt, VIGNERON (disc.) 02:12, 13 mag 2010 (CEST)[rispondi]
I'm interested because I'm studying in a Master in Digital Libraries, and I 'm learning how these big libraries do work and execute their digitization projects. I bet the communication is difficult, the organizations do have a complete opposite model. Anyway, if you could give us any link to any discussion involved it would be helpful. Thank you! --Aubrey McFato 10:27, 13 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Un nuovo amico (conosciuto su pt.source) mi ha chiesto di caricargli su en.source un buon OCR di un'opera; ho accettato volentieri per frequentare ancora una volta, "da dentro", quella comunità a cui sono molto affezionato, e che per me è come un negozio di dolci... adesso ci gira un bot unflagged, che resterà tale perchè farà edit occasionali. Partecipando alle discussioni, ho scoperto il Header preloading script gadget, un js che fa una cosa simile a una mia vecchia idea: costruisce lo schema delle sottopagine di un libro, precaricando il loro template intestazione quando si clicca una voce dell'Indice nella pagina principale, corrispondente a un capitolo non ancora esistente.

Piccoli adattamenti (sostituzione nel codice del parsing del nostro template Testo invece che di un normale link come usano loro) potrebbero consentire di fare la stessa cosa anche qui da noi. Tuttavia... c'è un'altra strada via bot, che vorrei provare a percorrere (l'obiettivo è molto più ambizioso): la costruzione dello schema della pagina principale e delle sottopagine a partire dal sommario contenuto in una pagina Indice. Ma siccome nulla impedisce di battere DUE strade per ottenere lo stesso risultato, esiste la famosa occorrenza di mettere mano a un po' di codice js, menzionata poco tempo fa da un utente a caso. ;-) --Alex brollo (disc.) 08:54, 13 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Ho visto su en.source delle belle cose! In particolare, l'effetto di uno script js, funzionante da Vector, che apre un piccolo, ricco box comprendente anche menu popup non appena il mouse si ferma su un link. Siccome ho concluso con successo i miei test sul "bot creatore di pagine ns0", sono pronto a implementarlo anche qui, ma prima... forse è meglio che faccia un po' di lavoro "normale".--Alex brollo (disc.) 15:09, 14 mag 2010 (CEST)[rispondi]

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Cara Wikisource, anche se praticamente sono sparito dalle ultime modifiche (di biblioteche digitali ne ho abbastanza tutto il giorno...) volevo condividere con voi alcune belle notizie. La prima, è che è uscita su Wikinews la mia intervista ad Umberto Eco (qui qualche chiacchiera da backstage), fatta per Wiki@Home.

L'altra, è che ho vinto la scholarship per andare a Danzica a Wikimania. Needless to say che ovviamente Wikisource e i rapporti fra Source, GLAM e compagnia cantante saranno fra le mie priorità.

Quindi, nonostante sia praticamente un admin vacante, prosegue la mia opera da PR (forse meno importante, sicuramente per ora più rilassante). A presto, --Aubrey McFato 16:33, 17 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Bello, ma non abbandonarci così! ogni tanto vieni così, giusto per una manina, per favore! - εΔω 17:17, 17 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Da lurker rimango sempre, questo è scontato, ma faccio fatica a seguire alcune discussioni, Alex va sempre troppo forte ;-) Alcuni fra gli ultimi problemi tecnici mi sono rimasti decisamente oscuri (io il tag Poem per esempio lo snobbo proprio...). Potrà capitare qualche pagina riletta, questo si ;-) --Aubrey McFato 18:26, 17 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Complimenti per l'intervista. Come ti sei preparato? E' stata difficile ottenerla?
Ho trovato un paio di typo: posso modificarli o te li segnalo? (a dire la verità li avevo trovati oggi pomeriggio, ora non li ricordo, dovrei rileggere :) )
--Accurimbono (disc) 20:36, 17 mag 2010 (CEST)[rispondi]
PS: nel merito, mi sembra che Eco non abbia ben chiaro che Wikipedia non è una fonte primaria... molte delle sue obiezioni sembrano derivare dalla convinzione che sia una fonte primaria. Hai fatto bene a ricordarglielo durante l'intervista, anche se mi sembra che non abbia colto il tuo intervento. --Accurimbono (disc) 20:41, 17 mag 2010 (CEST)[rispondi]
I typo puoi correggerli. L'intervista è nata dal fatto che Eco 'avevo incotrnato ad una conferenza a Tallinn, e gli avevo chiesto se un giorno fosse disponibile ad un'intervista su wiki. Lui disse di sì, e dopo un anno ci siamo accordati e gliel'ho fatta (ma non dovevo essere neanche io, in realtà, all'inizio non volevo). Poi però la mia tesi avrebbe giovato di un'intervista ad un personaggio del genere, e quindi ho colto due piccioni con una fava. Mi sono dunque preparato ma non così tanto, in questi mesi sto intervistando molte persone ;-) --Aubrey McFato 21:53, 17 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Typo corretti (parecchi li avevano già corretti nel frattempo... :) segno che wiki funziona). Ciao, --Accurimbono (disc) 12:47, 18 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Fiera del libro di Torino

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Sono di ritorno dalla Fiera del libro di Torino dove è stata rilanciata la proposta di costituire una massa critica di eBook in lingua italiana utilizzando anche i testi digitali gratuiti. La formula ipotizzata è quella in cui i distributori di device si assumerebbero l'onere di convertire i testi per renderli disponibili in formato ePub. Tutte le volte precedenti in cui si è dicussa la cosa qui al bar sono prevalse le perplessità (vedi ad esempio [5]) C'è questa volta, di fronte ad una proposta concreta, qualche apertura od almeno qualche consiglio?--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 11:30, 18 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Ciao Mizar, quando scrivi non capisco mai cosa tu voglia dire in concreto, cerchiamo di capirci. :) In particolare non ho capito la tua proposta come si concretizza. CHI dovrebbe preparare questi eBook in formato ePub? I "distributori di device" che prendono i testi da noi trascritti, li formattano in ePub e poi li inseriscono nei loro "device" e li distribuiscono (ma non credo), oppure sono gli utenti di Wikisource che dovrebbe formattare i propri testi in formato ePub e renderli disponibili ai distributori di device? (In questo caso la vedo dura visto che l'attività nel progetto è molto bassa e ridotta a pochi utenti)
Io credo che ogni testo su Wikisource debba essere disponibile sia in HTML (come ora) per la consultazione online, che essere formattato in file facilmente scaricabili come: txt, ePub, PDF. Inoltre ogni testo dovrebbe essere disponibile anche come audiolibro (.ogg). In questa maniera, chi viene su Wikisource può trovare il testo e fruirne come meglio crede. (leggendo al volo, oppure scaricarlo sul proprio disco fisso o sull'ebook reader o sul lettore mp3). Questa sarebbe la biblioteca ideale.
Il problema è che, mentre sul fronte di trascrizione e revisione collaborativa abbiamo un ottimo sistema rodato e funzionante, sul fronte dei file scaricabili siamo molto indietro (anzi al punto zero) rispetto a LiberLiber, che dispone per ogni libro di almeno il txt e spesso sono presenti pdf, odt e ePub. Inoltre l'audioteca di LiberLiber contiene al momento pochi volumi ma il sistema è ben avviato, mentre da noi semplicemente non esiste ancora.
Secondo me, dovremmo creare delle linee guida, dei template e uno (o più) testi di esempio che possano essere utilizzati da chi, avendo volontà e tempo di farlo, potrà creare eBook (in formato .txt, .ePub, .PDF, .odt) e audiolibri (.ogg).
Per rendere gli eBook omogenei, questi dovrebbero avere una pagina uguale per tutti, in cui si cita la fonte, il progetto, i contributori (o un link verso la cronologia su Wikisource) e la licenza.
Ovviamente i file verrebbero caricati su Commons in una categoria apposita, sottocategorizzata Wikisource, e wikilinkati qui su it.source dalla pagina dell'autore nell'elenco delle opere, o nella copertina del testo HTML.
In conclusione: in teoria questa è la mia visione del progetto e di come mi piacerebbe che si evolvesse, ma purtroppo in pratica io personalmente ho poco tempo (in questo periodo) da dedicare allo sviluppo di questo sistema di produzione di eBook e audiolibri. Se altri utenti di Wikisource (tu compreso), concordano (in toto o in parte) con questa visione di sviluppo del progetto e hanno tempo e volontà di iniziare a strutturare le sezioni eBook e audioteca, ben vengano, sono disponibile a dare il mio contributo, comunque minimo visto che non ho tempo per portarlo avanti da solo.
Ciao, --Accurimbono (disc) 11:08, 19 mag 2010 (CEST)[rispondi]
PS: credo inoltre che la produzione automatizzata degli eBook a partire dall'HTML sia attualmente impossibile, bisogna mettersi in testa che è una operazione da fare a mano. Copincollando dall'HTML, formattando e ottimizzando opportunamente a seconda dei formati. Quindi occorre tanto lavoro e tanto tempo. Le scorciatoie automatizzate al momento disponibili non funzionano, o danno risultati pessimi.
Sono appena reduce da un cocente fallimento di "automazione via bot di creazione PDF book da opera proofread". Ogni tanto rifletto sul senso del nostro lavoro, come source, e la conclusione è sempre la stessa: il nostro contributo "specifico" riguarda la creazione di un "ipertesto" da consultare online, perchè ha senso solo nell'ambiente wiki, graficamente gradevole (senza farsi prendere la mano....); e la correzione umana, puntigliosa ed esatta, del puro testo, che può essere utilizzato - nei termini delle nostre licenze - da altri per farci quello che vogliono. Forse potremmo curare e verificare ancora di più questo secondo punto: pensare al modo di rendere facile esportare un ottimo file txt, completo di metadati, e agevolmente utilizzabile come punto di partenza per ulteriori elaborazioni. Già questo obiettivo è tutt'altro che facile, talora imopossibile da raggiungere (immagini, math, ecc...). --Alex brollo (disc.) 12:26, 19 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Sul futuro di Source, Liber Liber e degli ebook

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Sfrutto quest'occasione per esplicitare alcuni pensieri che mi vengono in mente da vari mesi a questa parte. Come in molti sanno, io sono in tesi, a giugno finirò il mio master in biblioteche digitali che mi ha fatto a lungo riflettere su Source in questi due anni. La tesi che sto facendo è, manco a dirlo, sulle biblioteche digitali collaborative. Non è proprio sul modello Source/Liber Liber (avevo chiesto a LL ma non mi hanno cagato molto) ma su qualcosa di più specialistico. Ho avuto comunque occasione di fare due lunghe chiacchierate con Marco Calvo a proposito, e mi ha spiegato alcune cose. E ora rispondo a Mizar.

Come dicono Accurimbono e Alex, noi siamo una comunità che soprattutto lavora sui testi, siamo bravi in quello e anche Liber Liber lo ha capito, tanto che ci sta copiando. Non siamo invece bravi a fare nè Pdf (per ora), nè tantomeno ePub, che nessuno di noi conosce e che presuppone competenze che noi non abbiamo. Io non sono ovviamente contrario all'idea, ma come ho detto più di una volta non mi sembra che siamo pronti. E lo dice uno che da settimane è praticamente assente. La comunità si sta allargando, viaggiamo bene sui testi normali e quelli a fronte, io continuerei così, migliorando e puntando sul lavoro collaborativo e lo sfruttamento di una piattaforma flessibile qual'è wiki. In questo siamo imbattibili. Mizar, io capisco il tuo discorso e lo apprezzo anche, ma tu sai che non amo neanche il solito "Armiamoci e partite", che puntualmente salta fuori quando si tratta del discorso ebook. Non c'è nessuno qui che sa come si facciano certe cose, io di sicuro per primo non mi ci metto. Tutta Wikimedia intera sta avendo problemi già con i PDF (ben più basilari degli ePub), mi sembra che qui parliamo di aria fritta. Se Tombolini od altri editori digitali venissero qui a dialogare con noi per un progetto, tanto meglio, sono i benvenuti, ma non mi sembra debba succedere il contrario. Anche perchè poi stiamo parlando di testi (quelli che dovrebbero entrare nel mercato ebook della prima ora) che da tempo sono stati digitalizzati, che Liber Liber ha trascritto più di dieci anni fa. I testi italiani fondamentali li hanno fatti tutti loro, a loro si rivolgeranno. Noi siamo una miserrima (in termini di numeri) comunità che secondo me in questi--Aubrey McFato 18:11, 19 mag 2010 (CEST) anni ha fatto grandi cose: fra queste cose non ci sono gli ebook in senso stretto, perchè non li sapèpiamo fare, ma gli ebook in senso lato, i testi online che noi digitalizziamo e rendiamo diponibili.[rispondi]

Riguardo alla comunità di testi liberi di cui parlava Accurimbono, devo ammettere che sono dubbioso. Quello che succederà quando Liber Liber passerà a wiki non lo sa nessuno. Fra gli scenari possibili, però, c'è anche quello della "morte" di Wikisource. Lo dico molto sinceramente: per quanto siamo amici e sostenitori della stessa causa, siamo anche in un qualche modo rivali. Noi abbiamo attinto a piene mani contenuto da loro. Loro adesso attingeranno alla nostra struttura e ai nostri meccanismi. Saremo talmente simili che la gente ci chiederà, più ancora di quello che fa ora, perchè non ci uniamo in un unico progetto. Io non so neanche se questo sia possibile in qualche modo. Loro sono un'associazione indipendente, hanno pubblicità e altre cose, noi stiamo sotto la WMF.

Comunque.

Un modo per sopravvivere è sicuramente quello di differenziarsi. Di trovare due strade vicine ma complementari, che si sostengano l'un l'altra. Dalle mie interviste (fatte a professoroni che guarda caso sono anche fra i fondatori di LL) emerge che Liber Liber è una comunità di cultura libera, che per ora si è concentrata sui libri ma vorrà farlo sempre di più anche sugli audiolibri, la musica, il teatro, ecc. Una comunità dedita anche alle opere derivate (quale è un'audiolibro), al riuso e al remix di altre risporse di cultura libera.

Una cosa che, forse, noi non saremo mai. Nel senso che noi, da Wikipedia, prendiamo anche un' istinto alla neutralità e all'obiettività che ci fa essere, appunto, una biblioteca, che cerca di presentare i testi così per come sono, con tutti i dati e i metadati, nella forma più esatta e bella che riusciamo ad ottenere. Lavorare collaborativamente sulla trascrizione e rilettura dei testi funziona, lo vediamo. Ci sembra che funzioni, per ora, anche l'inserire hyperlink all'interno dei testi, e continuiamo a farlo. Forse svilupperemo altri servizi, e va bene così. Voglio dire, in un certo senso, che forse la nostra strada è continuare/perseguire l'obiettività/scientificità (così come fa LL nelle trascrizioni), il collegare le opere a Wikipedia, l'immettere i nostri testi all'interno della galassia Wikimedia.

Penso che questo sia il nostro punto forte e non credo lo dobbiamo abbandonare. La nostra audience è quella di Wikipedia, cioè le persone che vogliono imparare qualcosa. Forse, così ci distingueremo da quello che diventerà LL e saremo complementari, dandoci una mano a vicenda. Forse. Sicuramente, non sono le nostre competenze sugli ebook a renderci quelli che siamo. Inoltre, noi viviamo di aggiornamento e di velocità, funzioniamo sul Web, statici non abbiamo molto senso...

Non so, questi sono pensieri miei. E' un po' che ci penso e hanno qualche ragione, ma ovviamente nessuno può prevedere il futuro, quindi prendete tutto cum grano salis. Qui nessuno ci paga, facciamo tutto perchè ci piace e lo facciamo anche bene. Però pensare a come saranno le cose fra un annetto può farci bene. Quindi fatemi sapere che ne pensate. Scusate la lunghezza. --Aubrey McFato 16:22, 19 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Ogni tanto mi chiedo che senso abbia il mio lavoro su wikisource e la risposta che mi dò è di una banalità incredibile: semplicemente, mi diverte. :-) Nessun fine o obiettivo prossimo o remoto, nessuna "vision", ma un mix di "mission" (condivisione di ogni forma di conoscenza) e di fortuita risonanza di un lungo insieme di piccole cose; ad esempio, source mi diverte quanto pedia mi stressa; quindi, siccome il senso del mio lavoro è il divertimento, qui sto. E come Lutero sembra abbia detto: "Anche se sapessi che domani il mondo finirà, pianterei ugualmente un alberello di mele", "anche se sapessi che domani wikisource chiuderà, lavoricchierei ugualmente a una pagina o a un template".
Detto questo, vi manifesto ancora una volta il mio rammarico per il fatto che source è smembrata, spezzettata in tanti progetti linguistici, mentre tanta fatica si risparmierebbe e tanti maggiori risultati si otterrebbero se fosse un progetto unico multilingue, esattamente come Commons. Ci ripenso ogni volta che incappo in un testo bilingue... o in un bel template "straniero" o in un agile js di cui non immaginavo l'esistenza. Quanto tempo perduto a riscoprire l'acqua calda... :-( --Alex brollo (disc.) 16:50, 19 mag 2010 (CEST)[rispondi]


Dai ragazzi, su col morale... un po' di OTIMISHMO!!! :)
LiberLiber è un progetto molto più avanti di noi solo perché hanno iniziato prima e quindi è riuscito a coalizzare una comunità nutrita, se fosse nata prima Wikipedia e famiglia, credo Liber Liber non sarebbe mai nata e ora saremmo tutti su Wikisource. Lo stato delle cose non ci deve portare a cupe previsioni, i libri sono moltissimi e c'è lavoro per tutti, anche troppo... Il fatto che c'è una collaborazione tra le due comunità è un segnale bellissimo. Credo che loro possano/debbano prendere i nostri testi e noi i loro, per integrare a vicenda gli "scaffali" dei due progetti. Numericamente ci guadagneremmo noi, ma i testi non sono numeri, ogni libro è un unicum inestimabile.
Aubrey: Sulla natura wiki/veloce sempre in divenire del progetto, e quindi far derivare da qui l'impossibilità/inutilità della produzione di eBook, non sono d'accordo, noi non siamo Wikipedia, anzi. L'attività di trascrizione ha un inizio e una fine. Nel momento in cui arriviamo al 101% siamo alla fine, e da lì si blocca il testo e si può fare l'eBook (non certo durante le fasi precedenti). Ovvio... piccoli refusi si potranno sempre trovare, ma una volta individuati correggerli sia nell'HTML che negli eBook non ci vuole molto.
Produzione di eBook: non credo sia difficile, abbiamo fatto cose tecnicamente molto più complicate (BOT, script, template vari...). Credo che vadano creati dei modelli e delle linee guida. Ad esempio per gli ePub, tempo fa iniziai a leggere questa breve guida.. non mi sembra che sia poi così difficile la sintassi di un ePub rispetto a quella di una pagina html.
Alex: Sì, il divertimento che troviamo in questo progetto è la cosa più bella, il dilettantismo inteso nel senso più puro del termine, cioè agire per diletto ma in maniera professionale.
Credo molto negli eBook, perché come utente/lettore ho sperimentato la comodità di scaricarmi offline gli eBook di LiberLiber, e nei viaggi aerei gli audiolibri sono il massimo (IMHO). Certo richiedono un impegno e un lavoro notevole in quantità (ore) e qualità (voce e musiche).
Ciao e ripeto... OTIMISHMO!!! :) --Accurimbono (disc) 17:22, 19 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Alex, guarda che io sono d'accordissimo, siamo qui per divertirci. Sarà che ora guardo le cose da più lontano e devo riflettere (per necessità, altrimenti non mi danno la laurea) su cosa funziona collaborativamente e cosa no... Wikisource è un progetto a cui voglio molto bene, chiudesse domani rifarei quello che ho fatto.
Sull'ottimismo, io sono ottimista, in realtà. Non vedo l'ora che LL passi a wiki, voglio proprio vedere quel che succederà. Però, mi pongo anche delle domande, ovviamente. Mi piacerebbe capire se ci sovrapporremo totalmente (e allora bisognerà, quantomeno, sincronizzarci) oppure se ci differenzieremo, tutto qui. Ma sono davvero curioso del futuro.
Per gli ebook, bhè, io per adesso vedo forti limitazioni tecniche. Nel senso che se il software verrà esteso e verranno fornite, per esempio, altre finestre che prenderanno il testo che sarà collaborativamente riscrivibile con il codice epub, sarebbe una cosa favolosa. Io credo in questi progetti quando vedo che c'è una comunità che li anima e che ha/si crea le competenze per portarli a termine. E una fotografia superficiale ma comunque significativa di Source per ora mi dice che per ora non è una cosa di cui dovremmo occuparci, dato che riguarderebbe lo 0.01% dei nostri testi e, soprattutto, non sappiamo come fare.
Bellissima discussione. Purtroppo in questo periodo sono talmente preso dalla vita reale da non riuscire se non a lurkare ogni tanto, ma la mia opinione la provo a esprimere lo stesso.
Intanto preferisco credere che divertimento e vision siano compatibili, e che pertanto stando in questo progetto per un po' si possa anche svilppare un senso di prospettiva storica che guardi avanti.
Sul rapporto LL-Source sono curiosissimo anch'io, e sono giunto alla seguente conclusione: ciò che differenzia alla fonte noi da LL è il fatto che porci in relazione con gli altri progetti Wikimedia, di appartenere a una galassia di progetti che viaggiano tra voglia di indipendenza e convergenza di obiettivi. Ecco, credo che dobbiamo potenziare questa coesione, recuperare la nostra valenza di "fonte per le voci enciclopediche", fare in modo che i nostri testi siano citati nelle voci di Pedia, nelle notizie di News ecc. non diversamente da come oggi Quote e Books ci citano con regolarità. Questo dovrebbe giovarci nella crescita della comunità.
Si può dire che il lavoro di trascrizione e l'interfaccia proofread possa essere un nostri punto di forza. Non dimentico che spesso ci facciamo forti delle differenze tra noi e Pedia, ma allorché progetti più scafati come LL si ispireranno a noi o ci copieranno diverrà evidente la nostra piccolezza e inadeguatezza rispetto alle loro risorse (in effetti il passaggio di LL a Mediawiki permetterà di quantificare l'effettivo numero di contributori appassionati al loro progetto). Proprio per questo vale la pena investire sull'apporto reciproco tra progetti Wikimedia.
Ne approfitto per ribadire che nel tempo mi sono formato l'idea che anche i testi riletti non debbano essere bloccati del tutto, in quanto il valore aggiunto in termini di link, template, categorie, ecc. è qualcosa che risulta in continua evoluzione. Forse proprio per questo l'idea dei libri scaricabili dovrà tenere conto di questo, ed è quel che bene o male attualmente avviene con le versioni stampabili, con le nostre compilazioni ecc.
Infine concordo con chi mi ha preceduto che sulla creazione di ePub e versioni stampabili in pdf, con l'attuale formazione di utenti attivi, non siamo in grado di affrontare la questione. Ad meliora tempora - εΔω 22:03, 19 mag 2010 (CEST)[rispondi]

(rentro) Non ho la competenza tecnica per capire se non compio semplificazioni troppo ardite e irreali. Ma la strada che intenderei seguire è

  • scegliere (possibilmente su consiglio vostro) dei testi considerati sufficientemente corretti.
  • con la funzione " creare libri" si unifica lo spezzettamento e si organizzano i capitoli
  • si fa la versione in formato ODT
  • qualche esperimento lo si può tentare con Libri di "Wikipedia" Oggi ad esempio ho letto w:Utente:Quokka/Libri/Petrolio
  • il passaggio da ODT all'ebook lo fa Tombolini che lo mette a disposizione free

Se poi salterà fuori che è più facile partire dalla versione di Liber Liber, ne sarei contentissimo: il buon Cicerone diceva che, "come soleva dire Crasso, la via del bene è larga ed aperta a tutti". Proprio per questo comincerei dalle opere che abbiamo noi e non ci sono su Liber Liber (PD e quelle in CC SA). Mi sembra che siano (usando come metro l'edizione su carta) migliaia di pagine. Se poi è stato un colpo di sole davanti ai cancelli del Lingotto, va bene lo stesso--93.34.52.234 23:40, 19 mag 2010 (CEST)(Mizar sloggato)[rispondi]

Spero che non mi banniate a tempo indeterminato, devo confessarvi che non avevo mai letto un eBook in ePub, nè avevo la minima idea di cosa fossero e di quale fosse la loro architettura. Adesso ho seguito il prezioso link di Accurimbono, e confermo: costruire un libro ePub non dovrebbe essere affatto troppo difficile, e soprattutto - con le opportune rinunce: la formattazione è francescana, ben lontana dalle raffinatezze del PDF che peraltro si sono rivoltate come serpenti calpestati contro chi ha ideato il progetto per la creazione dei libri PediaPress - si tratta di un formato aperto, "tutto testo", "banale" XHTML. Senza trucchi e senza inganni. Lasciatemi il tempo di fare l'autopsia di un paio di eBooks, poi dovrei sapervi dire se la conversione automatica di un nostro libro proofread in ePub è pensabile o impensabile. Il principale ostacolo è la "pulizia dagli orpelli", ma siccome togliere è più facile che aggiungere... Scarto a priori ogni ipotesi (praticabilissima) di operare a mano, ripescando, copiaincollando, ritoccando: tutto il nostro "quality time" dev'essere dedicato a quello che nessun software saprà mai fare: la trascrizione fedele, correzione, linkaggio e (perchè no) formattazione dei testi. Voglio verificare se esiste, in teoria, la possibilità di un'automazione completa ed integrale: molto più spinta, per dire, della creazione dei nostri books Pediapress.--Alex brollo (disc.) 00:17, 20 mag 2010 (CEST)[rispondi]
@Mizar: avevo provato qualche giorno la funzione "Crea libri", ero entusiasta nel vedere il video di presentazione... purtroppo qui da noi sembra non funzionare. Ho fatto una prova e le transclusioni non vengono transcluse... quindi è inutilizzabile per i libri trascritti, che sono quelli più interessanti in quanto generalmente presenti qui su Wikisource e non altrove. Quindi lascerei la strada del "Crea Libri" e aspetto fiducioso Alex che prova a "domare" con uno dei suoi script l'ePub. Forza Alex! :) --Accurimbono (disc) 10:48, 20 mag 2010 (CEST)[rispondi]
@Alex: si l'ePub sembra essere proprio semplice come struttura, forse perchè i vari lettori di libri digitali sono "poveri" come hardware (schermo b/n, pochi pixel, batteria che deve durare ore...) o forse per adattarsi alla moltitudine/varietà dei lettori di libri digitali. A dire la verità all'inizio anche l'html era semplice... e c'era chi si costruiva il sito con il blocconote :-) --Accurimbono (disc) 10:57, 20 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Subodoro che mi son messo da solo in un pasticcio. Ok. Direi, operativamente: la discussione tecnica su ePub la continuerei in Discussioni progetto:Trascrizioni, perchè l'osso duro, da affrontare subito, sono le opere proofread. Qui invece continuerei la discussione, molto interessante, sul tema in generale. Posto subito "di là" i primi risultati, già piuttosto interessanti IMO (come leggere un ePub semplicemente con Firefox) --Alex brollo (disc.) 11:33, 20 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Segnalo la discussione al bar di Wikipedia. Magari qualcuno può dare una risposta alla domanda di Marcok--93.34.51.213 16:16, 20 mag 2010 (CEST)(Mizar sloggato)[rispondi]

Idillio pastorale

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Avete mai visto due istanze di uno script che si rincorrono giocosamente come due coniglietti di Walt Disney? Una bellezza. Giusto adesso mi godevo lo spettacolo, seguengo ultime modifiche.... un'istanza di Alebot creava nuovi capitoli, l'altra istanza di Alebot le correva dietro correggendo e aggiungendo... :-D --Alex brollo (disc.) 16:42, 23 mag 2010 (CEST)[rispondi]

ARGH! Mi ricordi quegli scienziati pazzi che osservano cavie da esperimenti nelle gabbiette.
Meno male che qui nessun esperimento è cruento: gli ecologisti possono stare tranquilli ;-) - εΔω 22:05, 23 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Uno sporco trucco per ottenere facilmente caratteri speciali

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Chi ha provato a scrivere un testo con molti caratteri speciali (es. un testo straniero per il quale servirebbe una tastiera specifica) sa quanto tempo si perde a ripescarlo uno a uno dai menu. Il mio trucco, sperimentato su pt.source, è questo. Modifico una delle funzioni regex del Regex Framework (le trovate sia nel mio monobook.js che nel mio vector.js), e faccio imposto una sostituzione globale di una sequenza di caratteri facili da ottenere da tastiera nel carattere speciale desiderato (es: nel portoghese, _c per ottenere ç; avessi inventato prima il trucco, avrei ottenuto facilmente anche cose aliene come rispettivamente con Q_ e q_). Dopodichè, finito l'edit della pagina, prima di uscire una cliccatina al link alla funzione nel pannello a destra.... ed è fatta. Comodo, velocissimo; obbliga a mettere mano spesso al proprio monobook.js o vector.js, ma non è un male. E vi assicuro che non è eccessivamente difficile. --Alex brollo (disc.) 08:22, 24 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Ancora sugli ebook

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Seguendo i consigli ricevuti ho inviato ad Antonio Tombolini di Simplicisimus un testo in formato .ODT. Mi ha già risposto che ha già fatto esaminare il testo e dal punto di vista tecnico non vede alcuna dificoltà alla conversione. Vuole, però, lavorare sul testo definitivo, comprensivo di copertina, metadati, ecc. L'autore farà un ultimo controlo del testo, ma per i metadati chi mi aiuta? Forse è adiritura meglio che i tecnici si parlino diretamente: L'email di Simplicissimus non è certo un segreto, ma se qualcuno la desidera passo il contatto. --Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 10:15, 24 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Metadati è una parola grossa, mi mette sempre un brivido. Ma in sostanza sono, in gran parte, il contenuto di Intestazione e di Infotesto. Bellissimo sarebbe comunque disporre qui di un elenco "formale" dei metadati essenziali per un eBook, per fare le nostre verifiche e riflessioni, e portare a casa qualcosa di buono per l'insieme del nostro progetto. Puoi chiedere a Simplicissimus elenco del metadati o link a pagina che li specifica? Grazie!
Quanto alla copertina, secondo me si potrebbe pensare a infilarci il logo wikisource; ma siccome la cosa è molto delicata, penso che vada sottoposta a Edo. --Alex brollo (disc.) 10:47, 24 mag 2010 (CEST)[rispondi]
(conflittato)I metadati di un libro sono il suo record bibliografico, tutti i dati relativi al libro, dall'autore all'edizione all'ISBN. Alcune cose sono scritte dunque nell'Infotesto. Dato però che conosci Antonio (Saltini) io chiederei direttamente a lui, è quello che più di tutti può aiutarti, essendo l'autore. Ricordati che anche il fatto che sia rilasciato in CC è un metadato, in qualche modo. --Aubrey McFato 10:51, 24 mag 2010 (CEST)[rispondi]
L'importante è avere un elenco che suddivida i metadati essenziali da quelli opzionali. "Tutti i dati" mi mette ansia... :-(
Vi ricordo che persiste un conflitto formale (cha andrebbe risolto) fra i dati Edizione= di Infotesto e i campi Editore, Città, Anno del form delle pagine Indice. Secondo me, Infotesto andrebbe uniformato al form Indice. Nell'occasione, potremmo fare qualche ulteriore pensata su altri metadati, visto l'elenco che aspetto.... per questo dicevo che questa circostanza potrebbe consentirci di portare a casa qualcosa di buono. --Alex brollo (disc.) 11:08, 24 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Due linketti da spammare, catturati da una discussione in mail list wikimedia-it:

Finito (quasi)! Livro da ensinança de bem cavalgar toda sella è finito. Ebbene sì, ho lavorato per la concorrenza ;-). Esperienza estremamente istruttiva, e devo dire la verità: senza la potenza di un ottimo OCR e di una serie di trucchi e tool, mai ce l'avrei fatta. Se per caso date un'occhiata, non sorprendetevi di trovare i nostri quadrettini SAL; sono un'illusione ottica (funzionante), pt.source non ha una gestione del SAL, come ce l'abbiamo noi.... diciamo che nel libro è applicata una versione semplificata del nostro SAL, creata al volo, e gestita da un tl|Obra creato apposta, e penso utilizzato solo nel libro citato. Cito qui il lavoro su pt.source perchè mi piacerebbe che lo consideraste un lavoro di tutta la comunità it.source: senza tutto quello che ho imparato qui da voi, non sarebbe stato un lavoro fattibile, quindi tutti voi avete contribuito! --Alex brollo (disc.) 09:25, 25 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Mi sono procurato un'altra edizione... diversa, integrativa... cercherò di fare pian piano. Intanto c'è il djvu: File:Bem cavalgar (1842).djvu. Il resto verrà. Ma sempre "dalla concorrenza". --Alex brollo (disc.) 22:21, 6 giu 2010 (CEST)[rispondi]
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Ho posto una domanda su pedia, accodandomi alla discussione Testi_di_legge_e_copyviol. Siccome, per i tempi di pedia, la risposta tarda, la pongo anche qui.

 
«Leggi, decreti e ordinanze statali e locali non mi interessano un gran che; mi interessano invece moltissimo gli studi che l'Amministrazione Pubblica commissiona a professionisti su temi molto interessanti, basti bensare a quelli geologici o a quelli biologici nelle valutazioni di impatto ambientale. Secondo voi, questi studi, che in genere finiscono in qualche scaffale a prendere polvere, sono anch'essi pubblici, essendo stati commissionati e pagati con denaro pubblico?»

--Alex brollo (disc.) 08:40, 26 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Risposta che copio anche di là: sicuramente no: non siamo negli Stati uniti. Se però quelle valutazioni vanno poi a far parte integrante del testo di un qualche provvedimento amministrativo come quelli da te citato la tua domanda riporta alla mia. --Nemo 00:13, 29 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Grazie. Peccato. Saran contenti i pesciolini d'argento. --Alex brollo (disc.) 06:42, 29 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Sitenotice rivolto alla comunità

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Per evitare di annoiare i semplici lettori, si può mettere un

&nbsp;

(o uno spazio normale, presumo) in MediaWiki:Anonnotice, cosí i non registrati non vedono nulla. --Nemo 23:49, 28 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Mmm... ci ho pensato un attimo e mi sono chiesto: perché i non registrati dovrebbero essere tenuti lontani dal fundraising o dalle vicende della comunità? sotto sotto è una forma di invito alla partecipazione. E poi... perché infliggere lo spammone periodico di WMF solo agli utenti registrati? PRobabilmente mi manca qualche elemento per capire la proposta. - εΔω 00:01, 7 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Avviso di discussione esoterica :-)

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Sto esplorando lo script djvutext.py di pywikipedia. Ne parlo nel Bar del progetto Trascrizioni. --Alex brollo (disc.) 16:02, 29 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Grazie al contributo di Micione le sperimentazioni sia sullo script djvutext.py, che sull'uso del template sperimentale {{Ns0}}, hanno avuto un forte impulso, utilizzando come cavia il testo Poesie (De Amicis). Sto iniziando a scrivere Aiuto:Creazione automatica della versione testuale per documentare il secondo punto; poi scriverò una seconda pagina di aiuto sulla versione italiana di djvutext.py che chiameremo djvutext_it.py, riservata ai più audaci guidatori di bot. --Alex brollo (disc.) 09:27, 31 mag 2010 (CEST)[rispondi]