Storia della letteratura italiana (De Sanctis 1912)/XX. La nuova letteratura

XX. La nuova letteratura

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XIX. La nuova scienza XX. La nuova letteratura - I.
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XX

LA NUOVA LETTERATURA


[i. — L’ultimo poeta della vecchia letteratura: Pietro Metastasio — Educazione letteraria classicistica datagli dal Gravina — Ma esso ritrova se stesso, mettendosi nella linea di svolgimento dell’Aminta e dell’Adone e dell’idillismo arcadico: le canzonette del Rolli — Primi versi del Metastasio — Suoi primi tentativi teatrali: l’Angelica — Il melodramma: lo Zeno — Intenzioni tragico-graviniane del Metastasio: nel fatto, dramma tra musicale e poetico — Popolaritá del Metastasio — Esame della Didone abbandonata — Poesia del Metastasio idillica, elegiaca e comica, come la vita italiana — L’eroismo da scena e la comicitá — Poesia della vita superficiale: sua genialitá — Chiarezza dell’arte metastasiana — Dissoluzione della vecchia societá e della vecchia poesia italiane.

ii. — Formazione della nuova societá — Decadenza del letterato, sostituito dal «bello ingegno» o «bello spirito» : «cose e non parole» — Rigenerazione della critica ed efficacia degli esempi francesi e inglesi: Baretti, Algarotti, Bettinelli Cesarotti, Beccaria, Verri — Forme spigliate e correnti; giornalismo — Eccessi nell’ammodernamento dei giudizi e della forma letteraria; la via di mezzo: Gaspare Gozzi — Dispute sulla lingua: il Cesarotti, il Napione, il Cesari — Beccaria e il saggio sullo Stile — Impressione che produsse l’Ossian: letteratura francese e inglese in Italia. Mercier, Rousseau, Young, ecc. — Imitazioni: romanzi e drammi: il Chiari — Da questo movimento esce il Goldoni; e, come reazione contro la modernitá, Carlo Gozzi: la commedia borghese e la commedia popolana.

iii. — Carlo Goldoni: suoi cominciamenti — L’idea della riforma goldoniana: contro il fantastico, il gigantesco, il declamatorio e il rettorico: il ritorno alla natura, ossia all’osservazione — Efficacia sul Goldoni della Mandragola e delle commedie del Molière: la commedia di carattere — Chiara visione della riforma, e transazioni pratiche — Felice sviluppo nelle sue commedie dei caratteri nelle situazioni e nei dialoghi — Ma scarso approfondimento, negligenze e volgaritá — Tuttavia, la sua opera è il punto di partenza della nuova letteratura — Carlo Gozzi: sua difesa delle maschere e delle forme letterarie tradizionali, e attraverso essa, restaurazione [p. 322 modifica]del mondo fiabesco e del prodigioso popolare — Romanticismo prematuro e contraddittorio, e perciò letterario e artificiale nell’esecuzione — Prevalenza dell’indirizzo goldoniano.

iv. — Mancanza nel Goldoni di sentimento e fede — Elaborazione in Italia di un nuovo contenuto spirituale — Nel mezzogiorno, accanto alla musica, la speculazione civile: Galiani, Filangieri, Pagano — Milano, centro intellettuale e politico della vita nuova: i «Trasformati»: polemiche contro i toscaneggianti: il PasseroniGiuseppe Parini: per il nuovo contro la moda: sua forza morale, superiore all’intellettuale — Rinnovata serietá conferita alla poesia e alla forma letteraria: ripresa degli spiriti di Dante e del Machiavelli — L’uomo nuovo nella societá vecchia: donde contenuto lirico e satirico — Vena d’idillio e di filosofía: le Odi — L’ironia: il Giorno — Rinascere della parola dalla musica — Passaggio dall’ironia all’ira, al disgusto al disprezzo: Vittorio Alfieri — Vita giovanile di lui — Suoi propositi di creatore della tragedia e redentore d’Italia, non potendo con l’opera, coi versi — Suo stile energico fino alla durezza e pieno di senso — La sua tragedia come conflitto di forze individuali: non esce dal quadro della tragedia francese e delle idee del secolo decimottavo — Espressione delle lotte di quel secolo, aggiuntovi dall’Alfieri il proprio «furore» — Costruzione delle sue tragedie — Sue figure tragiche, non astrazioni ma fantasmi appassionati — La nuova letteratura nella sua piú alta esagerazione: ruggito di non lontane rivoluzioni — Effetti della tragedia alfieriana: la moda del declamare contro i tiranni — Il poeta della nuova moda, il segretario dell’opinione dominante: Vincenzo Monti — Splendide qualitá di artista nel Monti, e mancanza di forza morale e di virtú poetica.

v. — Ugo Foscolo — I grandi avvenimenti della fine del secolo decimottavo e del principio del seguente — I francesi in Italia: Napoli e la repubblica (V. Cuoco); Milano e i patrioti italiani — Apparizione del Iacopo Ortis — Il disinganno patriottico e la disperazione: crudezza di quel libro — Malinconia e vita attiva nel Foscolo giovane: i sonetti e le odi — I Sepolcri: prima voce lirica della nuova letteratura — Reazione alla logica rivoluzionaria, non in nome della religione, ma per vivo senso dell’umanitá e della sua storia, collegata con la famiglia, con la libertá, con la gloria — La forma dei Sepolcri e il verso sciolto — Fine del Foscolo poeta: le Le Grazie — Il Foscolo critico — Risorgere delle investigazioni filosofiche e storiche — Elementi contraddittorii nel Foscolo.

vi. — L’anno i8i5 e la reazione, non solo politica, ma filosofica e letteraria: il diritto divino, il cristianesimo, il medio evo — Ma corta durata di essa: sua rapida corruzione — Compromesso con le idee del secolo decimottavo: la rivoluzione ammaestrata dalla esperienza e disciplinata: il neocattolicesimo e la monarchia per «grazia di Dio» e «volontá del popolo» — La veritá come divenire e storia — Primo periodo del movimento: romanticismo — Alessandro Manzoni e gl’Inni sacri: loro contenuto non il soprannaturale come tale, ma la conciliazione del paradiso [p. 323 modifica]cristiano con lo spirito moderno — La cornice e il quadro: il Cinque maggio — Il movimento teologico si cangia in filosofico: l’idealismo assoluto, e lo spirito come storia: Hegel — La fede nel progresso: la borghesia, e il partito liberale moderato — La critica letteraria: l’idea e la sua manifestazione sensibile: il filosofismo — La storia: la filosofia della storia e le ricerche storiche; dualismo e cooperazione di tendenze: il risorgere della fama del Vico — Influsso del senso storico sulla critica e sull’arte: la poesia popolare.

vii. — Il movimento romantico in Italia — Milano: il Caffè e il Conciliatore: vecchia e nuova generazione: poeti, storici, critici, filosofi, economisti, letterati — Le contese letterarie tra classici e romantici — Differenza del romanticismo in Germania e in Italia: colá, graduale formazione del nuovo pensiero europeo; qui, non altro che lo sviluppo della nuova letteratura sorta col Parini, la continuazione dell’opera del secolo decimottavo — Sentimento piú vivo del reale nel popolo italiano — Tentativi e aspirazioni politiche: il progresso e le riforme — La musica, le dispute scientifiche e letterarie, i romanzi e le tragedie prendono il posto che la politica lascia vuoto — Il Manzoni e la letteratura del risorgimento — La lirica solitaria del Berchet, espressione della collera nazionale — Il Primato, la filosofia italiana e il neoguelfismo — Contraddizione ed equivoci della situazione — La Toscana e la poesia del Giusti, che scopre il lato comico di quel movimento dottrinale-politico — Lo scetticismo e il pessimismo di Giacomo Leopardi: il senso del mistero e l’energico sentimento del mondo morale — La rinnovazione spirituale: la critica sará l’istrumento di essa — Disfacimento del sistema teologico-metafisico-politico, che ha accompagnato il risorgimento nazionale italiano, ed esaurimento delle sue forme letterarie — Necessitá per l’Italia di cercare se stessa, di riconoscere le sue forze e le sue debolezze, di assimilarsi e trasformare la coltura moderna in coltura propria, e di rifarsi una vita interiore, dalla quale uscirá una nuova letteratura.]


Indice

  •  I. 
  •  II. 
  •  III. 
  •  IV. 
  •  V. 
  •  VI. 
  •  VII.