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gato in Germania, 297-S; ricordato, 301; non dá danari a Massimiliano, 303; ricordato, 304; cede alle richieste della signoria contrarie alla cessione dell’arcivescovado, 306; consente alla nomin : di Cosimo de’ Pazzi, 320; breve a favore di Filippo Strozzi a risposta della signoria, 329-30; riservatogli di entrare nella lega del re di Francia, del re di Spagna e di Massimiliano, 334

Giustini Lorenzo, governa per la Chiesa Cittá di Castello — partecipa alla congiura de’ Pazzi, 33; prima del giorno designato va a Cittá di Castello, 34; spodestato dai fiorentini, 56.

Gondi Bernardo di Carlo, degli otto che giudicano Filippo Strozzi, 33 1 Gondi Federigo di Giuliano, della signoria che si disinteressa della pratica dello Strozzi, 330.

Gonzaga Federigo I, marchese di Mantova , mandato col duca di Ferrara nel senese contro il duca d’Urbino, 44; col duca Ercole conquista Casole — contesa dei suoi uomini con quelli del duca Ercole, 45; mandato nel perugino, 46; richiamato a Milano, 47; interviene alla dieta di Cremona, 33 .

Gonzaga Francesco cardinale, interviene come legato del Papa alla dieta di Cremona — si trasferisce a Ferrara, 58.

Gonzaga Gian Francesco III, marchese di Mantova, capitano della lega contro Carlo VIII, 114; decide di dar battaglia sul Taro, 117; mandato dai veneziani contro i francesi nel napoletano, 118;
al soldo del duca di Milano, 164; lascia il duca, 180: ricordato, 221, visita il re di Francia, 235; condotto da Firenze, poi annullata la condotta, 252; richiesto per l’esercito francese, 201; passa da Firenze, 265; si ammala e torna a Mantova, 268; non accetta il soldo di Firenze, 277.

Gonzaga Ridolfo, dei condottieri della lega contro C: rio contrari a dar battaglia sul Taro — muore nel combattimento, 117.

Gorizia, presa dai veneziani, 304.

Granata, assegnata a Filippo di Borgogna, 2S9.

Gran Turco , v. Maometto li.

Gravina (duca di), ~j. Orsini Trance SCO.

Guadagni, dei capi del governo oligarchico, 3.

Guadagni Bernardo, gonfaloniere di giustizia nel 1433, 3.

Gualterotti Francesco, raffrena con altri il popolo alla cacciata di Piero— annunzia l’abolizione delle monete bianche, 9S; fautore del Savonarola, 123; ambasciatore a Milano, 127; Lamberto dell’Antella gli scrive proponendo rivelazioni sul complotto cii Piero, 139; dei contrari a conceder l’appello ai condannati del complotto, 141 ; de’ fautori di Francesco Valori, 143; dei cittadini incaricati di praticare accendo tra francescani e domenicani per la prova del fuoco, 150; oratore a Roma, 162; degli ambasciatori a Milano a Luigi XII, 191; lo segue in Francia, 192; dei capi della fazione favorevole ai Cancellieri, 205; dei dieci di balia, 206; oratore segreto a Pandolfo