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capitano e di chi si possa fidare; venne a ultimo in termini, che era tenuto la bilancia della guerra fra Francia e Spagna; fu insomma piú cattivo e piú felice che mai per molti secoli fussi forse stato papa alcuno.

Morto Alessandro, si feciono nuovi concetti al papato e nuovi disegni de’ principi; ma sopra tutto ci fece fondamento monsignore di Roana, el quale si dette a credere che trovandosi in collegio piú cardinali franzesi e molti italiani dependenti dai suo re, ed essendo in Italia uno potentissimo esercito franzese, avere a essere fatto papa; alla quale cosa aveva un pezzo innanzi aspirato. E considerando quanta riputazione e seguito soleva avere in collegio monsignore Ascanio, aveva molti mesi innanzi operato che el re a questo proposito l’aveva cavato di prigione e ritenutolo in corte onoratamente, e però, sendo venute le nuove della morte di Alessandro, Ascanio, ristrettosi con lui e mostrando sommo desiderio della elezione sua, gli persuase che aggiunti gii amici e credito suo a quello favore che e’ vi aveva per lo ordinario per conto del re, la via essere facile. In modo che con questa speranza Roano ne venne in Italia e menò seco monsignore Ascanio per trovarsi alla nuova elezione, avendolo fatto prima giurare che a ogni volontá e richiesta del re se ne ritornerebbe in Francia. E benché e’ venissino non molto presto, nondimeno per aspettare e’ cardinali assenti, si era a Roma date tante dilazione che e’ furono a tempo a entrare in conclave; e ne’ medesimi giorni che e’ passorono per Firenze, era passato molte gente franzese, ed el marchese di Mantova, e monsignore della Tramoia, a chi fu fatto grande onore e mandatogli incontro insino a Parma Alamanno Salviati.

Giunti e’ cardinali a Roma, ed entrati in conclave in numero circa a trentotto, si venne allo scrutinio, nel quale doppo molte pratiche ed aggiramenti, restorono vani e’ pensieri di monsignore di Roano; perché oltre alla opposizione che gli feciono gli spagnuoli che erano in numero circa undici, tutti quegli cardinali che erono sanza rispetto, la contradissono in modo che e’ si trovò sanza altro favore che de’