La fine di un Regno/Parte II/Indice - Sommario

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Parte II - Capitolo XVII
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INDICE - SOMMARIO

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Capitolo I Pag. 3
      Francesco II sale al trono — Proclama reale e ordine del giorno all’armata di terra e di mare — Le prime nomine — Gli speranzosi nel nuovo Re — Il ministero Filangieri — Il trasporto funebre di Ferdinando — I funerali in Napoli e in Sicilia — Un epigramma — Il principe di Satriano e le sue idee politiche — Prime riforme — La rivolta del Collegio medico — L’insurrezione degli Svizzeri — Lo sgomento della famiglia reale — Gli Svizzeri a Capodimonte — Maria Sofia dà prova di coraggio — L’eccidio al campo di Marte — Le cause dell’insurrezione — Un po’ di storia inedita — La famiglia reale dopo la morte di Ferdinando II — La Regina madre — Le sue gelosie e le sue irrequietezze — Aneddoti — Abitudini di Maria Teresa e suo difetto di pronunzia — Maria Sofia regina — La cospirazione per il conte di Trani — Filangieri ne parla al Re — Incidente fra Maria Teresa e Filangieri — Francesco II e Maria Sofia — Gli “strateghi„ — Un aneddoto — Francesco II e il suo misticismo.
 
Capitolo II Pag. 31
      Le prime feste per il nuovo Sovrano — Francesco II e Maria Sofia al duomo — La cerimonia religiosa — Poesie di circostanza — Il solenne baciamano alla Reggia — Un incidente comico — La gala al San Carlo — La Danza inaugurale — Altre gale e le nuove monete — Nuovi lavori in Napoli — Inaugurazione dell’anno scolastico al Gesù Vecchio — Il discorso del padre Ibello — Le nuove cattedre universitarie — Gli studii privati — L’esame di catechismo ai medici — Un epigramma — Il programma politico di Filangieri — La venuta del conte di Salmour — Salmour, Filangieri e Ferdinando Troja — Una risposta caratteristica di Troja — Le intenzioni del Re — Lettera inedita di Salmour a Cavour — I versi di don Geremia Fiore — Francesco II respinge il progetto di Costituzione, presentatogli da Filangieri — Testo del progetto — Filangieri si dimette e ai ritira a Pozzopiano — Una lettera di Francesco II — La venuta di Roguet — Lettere di Filangieri e di Brenier — Mutazioni del ministero — Il campo militare ai confini d’Abruzzo e la stazione navale a Giulianova — Il principe di Cassaro succede a Filangieri — Leggerezza stupefacente.

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Capitolo III Pag. 61
      Esposizione artistica del 1859, paragonata a quella del 1855 — Pittori e scultori che vi presero parte — Il Bozzelli critico — Morelli, Maldarelli, Celentano, Mancinelli, Vertunni e Di Bartolo — Il conte di Siracusa e Alfonso Balzioo — Il pensionato di Roma e l’istituto di belle arti — I fratelli Palizzi e la scuola di Filippo — I morti e i superstiti — L’ordinamento degli scavi d’antichità e del Museo d’archeologia — Giuseppe Fiorelli e i suoi casi nel 1848 — Processato, imprigionato e destituito — Lavora in un negozio di asfaltista per campare la vita — Diviene segretario del conte di Siracusa — Quanto l’Italia gli deve! — Il prosciugamento del Fucino e il principe Torlonia — Varie vicende dell’opera — La medaglia di Vittorio Emanuele.
 
Capitolo IV Pag. 81
      Le ferrovie nel Regno — Come si costruivano e si esercitavano — Le stazioni — L’armamento delle rotaie — L’episodio del capostazione Marriello — Il macchinista reale Coppola — Il segnale umano nei viaggi del Re e un incidente — Gl’impiegati ferroviari fedelissimi — Una grazia concessa — Le vetture reali — Uno scontro a Cancello — Parole di Maria Teresa a Coppola — Il direttore Fonseca — L’amministrazione ferroviaria — I biglietti, il loro prezzo e gli orarii — Disposizioni curiose — Le concessioni ferroviarie di Francesco II — I riordinatori delle ferrovie napoletane nel 1861 — L’ultimo Decurionato — Lettere di Romano e di Garibaldi al principe d’Alessandria — L’ultimo bilancio del Decurionato — Le entrate e le spese — Le spese di culto — I regali al Re — Le opere pubbliche — Le spese per le nozze e per la salita al trono di Francesco — I rapporti tra il nuovo Re e il Decurionato — Un incidente caratteristico al baciamano — Il Decurionato perde un privilegio — Gli uffici municipali a San Giacomo — Il vecchio Decurionato e il nuovo Municipio — Il Risanamento — I due sindaci più benemeriti.
 
Capitolo V Pag. 97
      La vita nelle Provincie — Galantuomini e non galantuomini — Vecchie e nuove giamberghe — Il giuoco e la beneficenza — I nobili nelle Provincie — Napoletani e provinciali — La proprietà fondiaria e gli affittuari — Latifondisti e piccoli possidenti — La vita economica — Le congreghe e loro rivalità — La settimana santa — Tipi caratteristici e un reduce di Antrodoco — Le esteriorità della ricchezza — La carrozza, la mensa e la casa — Pinacoteche private — Centri di maggiore civiltà e di cospirazioni liberali — Aquila e Lecce — Le feste religiose — Epigramma per la festa di San Giustino a Chieti — Seminari e collegi — Ricordi e confronti — Il fenomeno di Daniele Nobile a Chieti — La cultura e le tendenze — Trionfavano i reazionari — Particolari sugli attendibili — L’educazione dei giovani — I viaggi in Puglia e le bettole di Ariano — L’insicurezza delle strade — I teatri — Interessi e bisogni pubblici — Le autorità nei Comuni: sindaci, primi eletti e capi urbani — L’indifferenza delle autorità superiori — Confronti.


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Capitolo VI Pag. 121
      La vita mondana a Napoli — Il baciamano del 1° gennaio 1860 — La stagione teatrale al San Carlo e negli altri teatri — Il Caffè d’Europa — Il Caffè della Perseveranza e della Gran Brettagna — Ricordi e aneddoti — Le notizie politiche e il Comitato dell’Ordine — Come nacque e chi gli dette il nome — Teodoro Cottrau e Giuseppe Gravina — Arresti ed esilii — Le burle alla polizia — La vita mondana a Palermo — Le nozze della Stefanina Starrabba di Rudinì — I “saloni„ e le botteghe di moda — I Caffè d’Oreto e di Sicilia — Le villeggiature dei signori — Il giuoco del lotto — La vita sociale a Catania — Teatri, alberghi e clubs — Le signore più belle e i giovani più eleganti — L’irrigazione della piana di Catania — L’intendente Panebianco e il suo carteggio intimo con Maniscalco — La vita di Messina — Feste religiose e mondane — La Madonna della Lettera — Due sindaci — Maturano i nuovi tempi — Apparenze e realtà.


 
Capitolo VII Pag. 151
      La cospirazione liberale in Sicilia — Dimostrazione per la vittoria di Solferino — Incidente di Maniscalco al club dell’Unione — Il primo Comitato liberale — La tradizione rivoluzionaria di Palermo — Le squadre — Il tentativo insurrezionale di Giuseppe Campo nell’ottobre del 1859 — Rapporto di Castelcicala e nota del Re — I liberali e Maniscalco — Attentato di Farinella contro la sua vita — Particolari — Riorganizzazione del Comitato — Mazzini e Crispi da una parte, Giuseppe La Farina dall’altra — Enrico Benza a Palermo — Curioso rapporto di Castelcicala — I nobili entrano nella cospirazione — Il padre Ottavio Lanza — Il testamento del principe di Scordia e Butera — Si fa un Comitato unico — Il vecchio barone Pisani — Si provvedono fondi, fucili e bombe — I preparativi di Francesco Riso — L’inchiesta di Pisani juniore — L’opera della polizia — Si delibera d’insorgere il 4 aprile — Il piano dell’insurrezione — ’U zu Piddu Rantieri — Arresti e perquisizioni — Come la polizia scopri il complotto — Un verbale dell’ispettore Catti — La verità storica — Le precauzioni del governo.


 
Capitolo VIII Pag. 173
      L'alba del 4 aprile — Le impazienze di Salvatore La Placa — Il primo conflitto con la truppa — Francesco Riso esce dal convento — È ferito e arrestato — Si arrestano i frati — La loro innocenza — La repressione — I tredici fucilati — I nobili arrestati in casa Pignatelli — Particolari circa l’arresto del padre Lanza — Importante lettera del barone Pisani — Curiose vicende del processo Riso — Le tre deposizioni di lui nel testo originale — Testimonianza del padre Calogero Chiarenza — Riflessioni e particolari inediti — Un rapporto di Maniscalco a Napoli — Mutazioni nel Comitato liberale — Altre dimostrazioni — Lo sbarco di Rosolino Pilo a Messina — Sue audacie — S’invoca Garibaldi da Palermo e da Messina — Opera di Francesco Crispi.


 
Capitolo IX Pag. 191
      La rivoluzione nelle provincie — A Trapani e a Marsala — I torbidi a Messina — Il proclama di uno studente e l’indirizzo del Senato al Re — Catania e il generale Clary — Provvedimenti per Messina e Catania — [p. 398 modifica]Rapporti fra il Re e Castelcicala — I capi militari in Sicilia — Un proclama del Luogotenente — Il lavoro delle squadre — Si attende Garibaldi — Disordini nell’Isola — L’azione dell’Inghilterra — Il generale Landi si avvia verso Calatafimi — Arriva ad Alcamo — Le istruzioni che ebbe — Rapporti del Landi — La condotta di lui — La flotta di crociera e le istruzioni del Governo — Come avvenne lo sbarco a Marsala — Le cannonate dello Stromboli e della Partenope — Incidenti della spedizione garibaldina sino a Marsala — La condotta dei legni inglesi Argus e Intrepid — La verità storica — False voci di tradimento — Si scende a Marsala — I Mille, le loro divise, le loro armi e la loro cassa — Crispi, Castiglia, Andrea Rossi e Pentasuglia — La presa di possesso del telegrafo — Particolari interessanti — I primi atti di Garibaldi — La giornata di Calatafimi — La ritirata dì Landi apre a Garibaldi la via di Palermo.


 
Capitolo X Pag. 213
      Canofari annunzia la partenza di Garibaldi — Colloquio tra Francesco II e Filangieri — Castelcicala telegrafa a Napoli lo sbarco a Marsala — Consiglio di Stato del 14 maggio — Filangieri e Ischitella rifiutano di andare in Sicilia — Filangieri propone il generale Lanza — Il Re lo accetta — Le dimissioni di Castelcicala — Particolari su Ferdinando Lanza — Un incidente comico — Rapporto di Maniscalco — La situazione che trovò Lanza a Palermo — Suo sconforto — Si manda Alessandro Nunziante — Inettitudine dei generali — Differenza fra i due eserciti combattenti nell’Isola — Confusioni e contraddizioni — Una supposta lettera di Garibaldi — Le bugie del Giornale Ufficiale — I nobili siciliani a Napoli — Le difese di Castelcicala e la Cronaca degli avvenimenti di Sicilia — Postume lettere sue al generale Bonanno — Continua il mistero — Castelcicala non rivede più il Re.


 
Capitolo XI Pag. 227
      Le agitazioni di Palermo e la polizia — Arresti e fughe — Una notizia priva di documenti — Garibaldi entra a Palermo — Primi scontri — Il bombardamento della città — I primi successi dei garibaldini — Il governo municipale eletto da Garibaldi — Il 29 maggio — La prima tregua — L’arrivo della colonna Von-Mechel — Il maggiore Bosco — Le navi napoletane ed estere nel porto — Si conosce a Napoli l’ingresso di Garibaldi — Gli emigrati e la rivoluzione in Sicilia — Una missione in Inghilterra — Documenti interessanti — Consiglio di Stato del 30 maggio — Gravi parole del generale Filangieri — Proposte e deliberazioni — Un giudizio del Re su Garibaldi — Congresso diplomatico alla Reggia — Primo liberalismo di Nunziante — Altri Consigli di Stato — Il piano di Filangieri e il generale Nunziante — Il ministro Brenier — I consigli di De Martino — Filangieri e gli zelanti — Il principe di Satriano si ritira a Pozzopiano — Visita improvvisa del Re — La fine di Carlo Filangieri e l’opera sua — Suo monito al figlio.


 
Capitolo XII Pag. 247
      Alla vigilia dell'Atto Sovrano — Intrighi di Corte — Rapporti di Antonini e De Martino da Parigi e parole di Napoleone III — Il liberalismo del conte d’Aquila — La sua intimità col Brenier — Una rivelazione — [p. 399 modifica]Il Consiglio di Stato del 21 giugno a Portici — Parole del principe di Cassaro e di Carrascosa — Il Re manda De Martino a Roma — I consigli di Pio IX — L’Atto Sovrano del 25 giugno — Il nuovo ministero — I primi disordini — L’aggressione del ministro francese — Il proclama di Liborio Romano — La guardia cittadina — I nuovi direttori e i principali ministri — Spinelli, Manna, Torella, De Martino, De Cesare e Giacchi — Si richiama in vigore lo Statuto del 1848 — Commissioni e riforme — Destituzioni e nuove nomine — L’amnistia e la serata al San Carlo — Il ritorno dei liberali esiliati — Malumori contro l’esercito — La giornata del 15 luglio — Pianell ministro della guerra — Proclami di Francesco II e strana circolare di Pianell — La Guardia Nazionale — Don Liborio Romano — Maria Teresa a Gaeta — Maria Sofia e donna Nina Rizzo.

Capitolo XIII Pag. 269
      Nuovi intendenti e sottointendenti — Il patriziato legittimista — Il Re e il ministero — Le dimissioni del generale Nunziante — Il giuramento degl’impiegati e delle truppe — La libertà di stampa — I principali fogli politici — Un’ordinanza del comandante la piazza di Napoli e lo espediente dell’Omnibua — Il programma del ministero — Disordini nelle Provincie — Patti di Taranto e di Bari — La persecuzione dei vescovi — Il vescovo di Muro e il vescovo di Castellaneta — Attentato contro quest’ultimo — Un rapporto del sottointendente di Gaeta — Documenti caratteristici — Protesta degli Acquavivesi contro monsignor Falconi — Una nota dell’intendente di Bari — Rapporto di Giacchi al ministro di polizia contro i vescovi d’Ariano, di Muro, di Bitonto, di Bovino e contro monsignor Falconi — Telegramma del maresciallo Flores contro l’arcivescovo di Bari — Il vescovo di Sessa parte dalla sua diocesi — La ribellione del seminario di Matera — I vescovi di Trani, di Molfetta e di Conversano.


 
Capitolo XIV Pag. 287
      Il Comitato dell'Ordine e il Comitato d'Azione — Giacchi chiama Spaventa e De Filippo — Paure generali ma infondate — Particolari curiosi — Il funerale a Guglielmo Pepe — Tutti divengono liberali — La condizione del ministero — Colloquio fra D’Ayala e Pianali — Pianell rifiuta il pronunciamento dell’esercito — Maniscalco a Napoli e sua partenza per Marsiglia — Il passaporto — La guerra ai reazionarii — La Guardia Nazionale — Alcuni Consigli di Stato — La situazione nelle provincie — A Taranto — Due rapporti del sottointendente d’Isernia — La famiglia reale — Un rapporto su Murena, Palumbo, Governa e De Spagnolis — Gaeta centro di reazione — La sorveglianza su Maria Teresa — Sospetti sul conte d’Aquila — Pretesa cospirazione di lui e suo esilio dal Regno — Una lettera di Luigi Giordano — Il conte di Siracusa — La sua lettera del 24 agosto al Re — Dopo la sua morte — La contessa di Siracusa e Giuseppe Fiorelli — I rapporti di Manna e di Lagreca — In Sicilia — Depretis prodittatoro — Garibaldi a Messina e il manifesto di Emanuele Pancaldo — L’attentato contro il Monarca — Lo “squagliamento„ della Marina — Anguissola e Vacca — I pochi fedeli — Il giudizio della storia — Sintomatica circolare di Giacchi e un proclama reazionario.


 
Capitolo XV Pag. 315
      Ultimo numero del Giornale di Sicilia sotto i Borboni e primo numero sotto la Dittatura — Monsignor Naselli, arcivescovo di Palermo e suoi rapporti con Garibaldi — Garibaldi nella cattedrale di Palermo e giudice della [p. 400 modifica]Monarchia — La liberazione dei nobili — Feste ed entusiasmi popolari — La condotta dei giovani patrizi — La guardia del palazzo dittatoriale — Graduati e militi — I siciliani a Milazzo — Il principe di Scalea ed Emanuele Notarbartolo di San Giovanni — Ricordi interessanti — Caricature ed epigrammi sull’esercito — Il colonnello Buonopane e suoi precedenti — Le accuse contro di lui — Gli altri generali borbonici in Sicilia — Confessioni di Maniscalco a Gaetano Filangieri — Il generale Clary — Particolari e sue lettere postume — Il capitano Sciacquariello — Giudizi sull’opera militare nell’Isola — Le Memorie di Pianell — L’opera di Cavour a Napoli — Sue inquietudini — Manda Visconti, Finzi, Ribotty, Devincenzi, Nisco, Mezzacapo e Schiavoni — Particolari inediti e curiosi — Svanisce il disegno di un pronunciamento militare — Confessioni di Emilio Visconti — Una lettera di Cavour, portata da Niccola Schiavoni.


 
Capitolo XVI Pag. 333
      L’insurrezione nelle provincie — Il Comitato di Basilicata — Gl’insorti a Potenza e l’intendente Nitti — Documenti inediti e postume rivelazioni — Il Comitato di Cosenza — Discorso di Donato Morelli — Il Comitato di Terra di Bari — Strano tipo di Sottointendente — Movimenti in Abruzzo — Gl’insorti d’Avellino e la reazione di Ariano — La legione del Matese — Il Comitato di Benevento — Il decreto che dichiara decaduto il governo temporale del Papa — Aneddoti — Il clero rivoluzionario — Rapporti di intendenti e sottointendenti — Relazioni del comandante di Altamura, dell’intendente di Lecce e del sottointendente di Vallo — Garibaldi in Calabria — La presa di Reggio — Un biglietto caratteristico — La morte del colonnello Dusmet — Inazione di Vial, di Briganti e di Melendez — Vial in casa Gagliardi — Leggerezze e volgarità — Un motto di De Sauget — Giovani ufficiali che disertano e partono per il Piemonte — I capi delle bande insurrezionali — La marcia di Garibaldi — Lo sbandamento di Soveria e il telegramma d’Acrifoglio — Il generale Flores in Puglia — Sua marcia avventurosa per Napoli e suo arresto a Grottaminarda — Disordini e confusione — Il governo perde la testa — Il Consiglio di Stato del 25 agosto — Gravi parole di Antonio Spinelli e di Carrascosa — Le incertezze del Re e dei ministri — Maria Sofia — Si respinge l’offerta di Girolamo Ulloa — Precedenti dubbii di questo generale — Le dimissioni del ministero — Tentativi per formarne un altro — Nessuno accetta — Pianell e Ischitella — Pianell lascia Napoli — Don Liborio Romano e il suo “memorandum„ — L’opera sua — Fu un traditore?


 
Capitolo XVII Pag. 363
      Il Re si decide a lasciare Napoli — Suo colloquio con Carlo de Cesare — Garibaldi a Rogliano, a Rotonda, ad Auletta e a Salerno — Confusione e timori a Napoli — Incidente caratteristico — I capibattaglione della guardia nazionale e il sindaco dal Re — Consiglio di Stato del 5 settembre — Timori per la partenza del Re — Il proclama reale — Chi lo possiede — II manifesto del prefetto di polizia — Preparativi per la partenza — Il notamento degli oggetti, che Francesco II portò a Gaeta — Il Re al marchese Imperiale — I ministri e i direttori dal Re — Sue parole a don Liborio e a Giacchi — L’ultimo baciamano e gli ultimi addii — Dalla Reggia al porto — Il [p. 401 modifica]corpo diplomatico — Bermudez de Castro — La protesta alle potenze — Si parte alle ore sei — Incidenti e particolari — I teatri di Napoli la sera del 6 settembre — Il ministero, il sindaco e il comandante della guardia nazionale — La traversata dei Sovrani da Napoli a Gaeta — Le navi regie si rifiutano d’obbedire — Aneddoti — Francesco II e Vincenzo Criscuolo — Il telegramma di Garibaldi a don Liborio — La risposta di don Liborio — Gli episodii di Salerno e le irrequietezze di Garibaldi — Sua improvvisa risoluzione di partire per Napoli — I particolari di quel viaggio e i personaggi che accompagnarono il dittatore — Arrivo dei Sovrani a Gaeta la mattina del 7 settembre, e arrivo di Garibaldi a Napoli, a un’ora — Incidenti alla stazione di Napoli — La folla separa Garibaldi da Cosenz — Il sindaco D’Alessandria sparisce — A Gaeta e le parole del padre Borrelli. — Particolari inediti — Fine del Regno.