Pagina:La fine di un regno (Napoli e Sicilia) II.djvu/408

Monarchia — La liberazione dei nobili — Feste ed entusiasmi popolari — La condotta dei giovani patrizi — La guardia del palazzo dittatoriale — Graduati e militi — I siciliani a Milazzo — Il principe di Scalea ed Emanuele Notarbartolo di San Giovanni — Ricordi interessanti — Caricature ed epigrammi sull’esercito — Il colonnello Buonopane e suoi precedenti — Le accuse contro di lui — Gli altri generali borbonici in Sicilia — Confessioni di Maniscalco a Gaetano Filangieri — Il generale Clary — Particolari e sue lettere postume — Il capitano Sciacquariello — Giudizi sull’opera militare nell’Isola — Le Memorie di Pianell — L’opera di Cavour a Napoli — Sue inquietudini — Manda Visconti, Finzi, Ribotty, Devincenzi, Nisco, Mezzacapo e Schiavoni — Particolari inediti e curiosi — Svanisce il disegno di un pronunciamento militare — Confessioni di Emilio Visconti — Una lettera di Cavour, portata da Niccola Schiavoni.


 
Capitolo XVI Pag. 333
      L’insurrezione nelle provincie — Il Comitato di Basilicata — Gl’insorti a Potenza e l’intendente Nitti — Documenti inediti e postume rivelazioni — Il Comitato di Cosenza — Discorso di Donato Morelli — Il Comitato di Terra di Bari — Strano tipo di Sottointendente — Movimenti in Abruzzo — Gl’insorti d’Avellino e la reazione di Ariano — La legione del Matese — Il Comitato di Benevento — Il decreto che dichiara decaduto il governo temporale del Papa — Aneddoti — Il clero rivoluzionario — Rapporti di intendenti e sottointendenti — Relazioni del comandante di Altamura, dell’intendente di Lecce e del sottointendente di Vallo — Garibaldi in Calabria — La presa di Reggio — Un biglietto caratteristico — La morte del colonnello Dusmet — Inazione di Vial, di Briganti e di Melendez — Vial in casa Gagliardi — Leggerezze e volgarità — Un motto di De Sauget — Giovani ufficiali che disertano e partono per il Piemonte — I capi delle bande insurrezionali — La marcia di Garibaldi — Lo sbandamento di Soveria e il telegramma d’Acrifoglio — Il generale Flores in Puglia — Sua marcia avventurosa per Napoli e suo arresto a Grottaminarda — Disordini e confusione — Il governo perde la testa — Il Consiglio di Stato del 25 agosto — Gravi parole di Antonio Spinelli e di Carrascosa — Le incertezze del Re e dei ministri — Maria Sofia — Si respinge l’offerta di Girolamo Ulloa — Precedenti dubbii di questo generale — Le dimissioni del ministero — Tentativi per formarne un altro — Nessuno accetta — Pianell e Ischitella — Pianell lascia Napoli — Don Liborio Romano e il suo “memorandum„ — L’opera sua — Fu un traditore?


 
Capitolo XVII Pag. 363
      Il Re si decide a lasciare Napoli — Suo colloquio con Carlo de Cesare — Garibaldi a Rogliano, a Rotonda, ad Auletta e a Salerno — Confusione e timori a Napoli — Incidente caratteristico — I capibattaglione della guardia nazionale e il sindaco dal Re — Consiglio di Stato del 5 settembre — Timori per la partenza del Re — Il proclama reale — Chi lo possiede — II manifesto del prefetto di polizia — Preparativi per la partenza — Il notamento degli oggetti, che Francesco II portò a Gaeta — Il Re al marchese Imperiale — I ministri e i direttori dal Re — Sue parole a don Liborio e a Giacchi — L’ultimo baciamano e gli ultimi addii — Dalla Reggia al porto — Il