Catone Maggiore
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Traduzione dal latino
di Michele Battaglia (1866)
44 a.C.
In appendice all’elogio tutto moderno della vecchiezza, gli editori credono utile il riprodurre un elogio antico, il famoso De Senectute di Cicerone. Quest’opera fu scritta 44 anni prima di G. C., vale a dire diciannove secoli fa.
Ci siamo giovati della traduzione del dottor Michele Battaglia, pubblicata a Milano nel 1866.
“ Se la fitta in tuo cor doglia molesta, |
Indice
- Lodi a Catone. Opinioni controverse intorno alla vecchiezza.
- Encomio al vecchio Quinto Fabio Massimo.
- Placida vita condotta dai vecchi.
- La vecchiezza non distoglie l'uomo dai gravi affari.
- Né memoria né ingegno fanno difetto ai vecchi.
- Il conversare con vecchi riesce piacevole.
- Le forze de' vecchi sono di altra specie e si fanno amare dai giovani mercé i loro ragionamenti.
- Personaggi che condussero robusta vecchiezza.
- Il senno supplisce ne' vecchi la fisica debolezza.
- La vecchiezza distoglie dai piaceri sensuali.
- Non disdicono ai vecchi gli onesti godimenti della mensa.
- Gozzoviglie di Catone.
- L'agricoltura nobile passatempo de' vecchi.
- Generali romani coltivatori della terra.
- Re agricoltori dell'antico evo.
- Catone nelle sue lodi ai vecchi intende di quelli preclari per le loro azioni.
- Noncuranza della morte. - Teorie dei materialisti. Ragionamenti sull'immortalità dell'anima.
- Dispregio della morte per forza di ragionamento.
- Opinione di alcuni sommi pagani sull'immortalità dell'anima.
- Argomenti degli antichi intorno all'immortalità dell'anima.
- Profondo convincimento di Catone nell'aspettare una vita migliore.