Autore:Eustachio Manfredi
Eustachio Manfredi (Bologna, 20 settembre 1674greg.1234 – Bologna, 15 febbraio 1739greg.12345), matematico e letterato italiano.
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Opere
modifica- Ahimè, ch'io sento il suon delle catene
- Ben ha di doppio acciar tempre possenti
- Dell'Universo al glorioso pondo
- Della vegliata inesorabil notte
- Dov'è quella famosa alta e superba
- Il primo albor non appariva ancora
- L'Augusto Ponte, a cui fremendo il piede
- L'Eterna voce, al cui suono risponde
- Le Ninfe, che pei colli e le foreste
- O fiume, o dell'erbose alme feconde
- Or, che la rende al gran culto primiero
- Perchè t'affliggi e ti disciogli in pianto
- Poichè di morte in preda avrem lasciate
- Poichè scese quaggiù l'anima bella
- Qual feroce leon, che assalit'abbia
- Se la donna infedel, che il folle vanto
- Talor vò col pensier, dove uom mortale
- Vegliar le notti, e or l'una, or l'altra sponda
- Vergini, che pensose a lenti passi
- Vidi l'Italia col crin sparso incolto
- Voi pure orridi monti, e voi petrose