Vidi l'Italia col crin sparso incolto
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Eustachio Manfredi
VII1
Vidi l’Italia col crin sparso incolto
Colà, dove la Dora in Pò declina,
Che sedea mesta, e avea negli occhi accolto
Quasi un orror di servitù vicina.
5Nè l’altera piangea; serbava un volto
Di dolente bensì, ma di Reina:
Tal forse apparve allor, che ’l piè disciolto
A’ ceppi offrì la Libertà latina.
Poi sorger lieta in un balen la vidi,
10E fiera ricomporsi al fasto usato,
E quinci e quindi minacciar più lidi.
E s’udìa l’Appenin per ogni lato
Suonar d’applausi e di festosi gridi:
Italia, Italia, il tuo soccorso è nato.
Note
- ↑ Per la Nascita del Serenissimo Principe di Piemonte.