Le Ninfe, che pei colli e le foreste
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Eustachio Manfredi
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Le Ninfe, che pei colli e le foreste
Del picciol Ren han loro stanza, il giorno
Che Costei le lasciò, le furo intorno
Tutte nel viso lagrimose e meste,
5Ohimè, che fan queste aspre lane, e queste
Funi, dicean, che annodi al fianco attorno?
E quai ruvide bende al collo adorno
T’hai cinte, e quai ghirlande al crin conteste?
Ella con fermo viso, e con sembiante
10Cui d’altro cal, pur le consola, e affretta
Pur alla fuga le veloci piante.
Tal che gridar: certo a gran prove eletta
Fu questa; e grande amore, e grande amante
È quel che siegue, e gran mercè n’aspetta.
Note
- ↑ Per Monaca.