Talor vò col pensier, dove uom mortale
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Eustachio Manfredi
XIV1
Talor vò col pensier, dove uom mortale
Raro è, che senza orgoglio unqua sen gisse;
E grave dubbio nel pensar m’assale,
Come sien le sue sorti a ciascun fisse.
5Ah, fra me dico, se con man fatale
Dio la mia morte, o il viver mio prescrisse,
Peccar che nuoce! o ben oprar che vale?
Chi dal libro trarrammi, ov’ei mi scrisse?
Ma tu che in mano hai di ragione il freno,
10Saggio Orator, con dolce stile e forte
Sì mi rapigli, e mi convinci appieno:
Folle non pensi tu, che se tua sorte
In man di chi la regge è incerta almeno,
Certa sarebbe in tuo poter la morte?
Note
- ↑ Per una predica sul soggetto della Predestinazione.