Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
160 | marsilio ficino |
Cap. XVII — Quale comparazione è tra la bellezza di Dio, angelo, anima e corpo |||
pag. 122
Cap. XVIII — Come s’innalza l’anima da la bellezza del corpo a quella di Dio |||
Cap. XIX — Come si debbe amare Dio |||
Orazione VII.
Cap. I — Conclusione di tutte le cose dette, con la oppenione di Guido Cavalcanti filosofo |||
Cap. II — Che Socrate fu lo amante vero e fu simile a Cupidine |||
Cap. III — De lo amore bestiale, e come è spezie di pazzia |||
Cap. IV — Che lo amore vulgare è male d’occhio |||
Cap. V — Come facilmente si innamora |||
Cap. VI — De lo strano effetto dello amore vulgare |||
Cap. VIII — Come può lo amante diventare simile allo amato |||
Cap. IX — Quali sono le persone che innamorare ci fanno |||
Cap. X — Del modo dell’innamorare |||
Cap. XI — Del modo di sciorsi da lo amore vulgare |||
Cap. XII — Del danno dello amore vulgare |||
Cap. XIII — De lo amore divino, e quanto è utile, e di quattro spezie di furori divini |||
Cap. XIV — Per quali gradi i furori divini innalzino l’anima |||
Cap. XV — Di tutti i furori divini lo amore è il più nobile |||
Cap. XVI — Quanto è utile il vero amatore |||
Cap. XVII — In che modo si debbe rendere grazia a lo spirito santo che ci ha illuminati e accesi a disputare di amore |||