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sime pigliano mal d’occhio, quando frequentemente e fiso dirizzando lo occhio loro a lo occhio d’altri, congiungono i lumi con i lumi: e miserabilmente per quelli si beono lo Amore. Lo occhio è tutta la cagione e origine di questa malattia, come cantò Museo. In modo che se alcuna persona ha gli occhi grati, benchè negli altri membri non sia bene composta nondimeno costringe chi vi bada a innamorarsi. La persona che per il contrario modo è disposta, invita più tosto a una moderata benivolenzia, che a lo Amore. La consonanza degli altri membri oltre a gli occhi, non è propria cagione, ma occasione di tale malattia: perchè tale composizione invita colui che di lungi vede, che più accosto venga: e poi che di propinquo guarda, lo tiene a bada in tale aspetto: e mentre che egli bada, solo il riscontro degli occhi è quello che dà la ferita. Ma allo Amore moderato, il quale è della divinità partecipe, de ’l quale in questo Convito comunemente si tratta, non solamente lo occhio, ma eziandio la concordia e giocondità di tutte le parti come cagione concorre.


Capitolo XI

Del modo di sciorsi da lo amore vulgare


Insino a qui, in che modo e da chi siamo presi, abbiamo trattato. Resta che noi brevemente mostriamo in che modo ci possiamo sciorre. Il modo dello sciorsi è di due ragioni, uno è della natura, l’altro è della arte. Il naturale è quello, che con certi intervalli di tempo fa sua opera: e questo modo è comune a questa malattia, e a tutte le altre. Perchè il pizzicore nella pelle tanto dura, quanto dura la feccia del sangue nelle vene, o la flemma salsa ne’ membri. Chiarito il sangue, e ammortita la flemma, manca il pizzicore, e la rogna si parte. Non dimeno la debita diligenzia della evacuazione conferisce molto. La evacuazione o unzione repentina, è molto pericolosa. Similmente la