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140 | marsilio ficino |
lo amore senza il proprio cuore. Il rivolo ha più bisogno del fonte, che il fonte del rivolo. Adunque, come il ferro, poichè ha ricevuta la qualità della calamita, è tirato da questa pietra, e non tira lei: così Lisia più tosto seguita Fedro, che Fedro Lisia.
Capitolo V
Come facilmente si innamora
Dirà forse alcuno: oh può egli un sottile raggio, levissimo spirito, pocolino sangue di Fedro, tanto tosto, tanto forte, tanto pestilenzialmente tutto Lisia travagliare? Questo non parrà maraviglioso, se si considerano l’altre infermità, che per contagione s’appiccano: pizzicore, rogna, lebbra, mal di petto, tisico, maldipondi, rossori d’occhi, e pestilenzia. E dico che la contagione dello Amore agevolmente viene: e è sopra tutte le pestilenzie gravissima. Imperocchè quello spirituale vapore e sangue, il quale dal più giovane nel più vecchio si infonde, ha quattro qualità, come di sopra trattammo. Egli è chiaro, sottile, caldo e dolce: perchè egli è chiaro, si confà molto con la chiarezza degli occhi e degli spiriti, che sono nel vecchio: e per questa consonanza lusinga e alletta. Per questo avviene, che da quelli avidamente si bee. Perchè egli è sottile, al cuore velocemente vola: e da quello facilmente per le vene e per i polsi in tutto il corpo si sparge. Perchè egli è caldo, con veemenza adopera: e muove il sangue del vecchio, convertendolo in sua natura. E questo toccò Lucrezio quando disse: «Di qui quella gocciola della dolcezza venerea, stillando nel cuore tuo, lasciò dopo sè molesta cura». Oltre a questo, perchè egli è dolce, conforta gli interiori, pasce, e diletta. Di qui adviene che tutto il sangue dello uomo, da poi che è mutato nella natura del sangue giovenile, necessario appetisce il corpo del più giovane, acciò che abiti nelle pro-