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122 | marsilio ficino |
Capitolo XVII
Quale comparazione è tra la bellezza di Dio, angelo, anima e corpo.
La medesima comparazione che è fra costoro, è ancora tra le forme loro. La forma del corpo consiste nella composizione di molte parti: è stretta dal luogo: casca per tempo. La spezie dell’Animo patisce variazione di tempo, e contiene moltitudine di parti: ma non è da termini di luogo stretta. La spezie dello Angelo ha solo il numero senza le due altre passioni. Ma la spezie di Dio nessuna delle dette cose patisce. Tu vedi la forma del corpo: dimmi, desideri tu oltre a questo la spezie dell’Animo vedere? Leva col pensier tuo da la forma corporale quel peso della materia che sotto vi giace: leva i termini del luogo: e lasciavi il resto: e hai già la spezie dello Animo trovata. Vuoi tu ancora trovare la spezie dello Angelo? Leva oltre a questo da quella forma non solamente gli spazii locali, ma eziandio il temporale progresso: ritieni la composizione multiplice: subito l’arai trovata. Vuoi tu la Bellezza di Dio vedere? leva oltre a questo quella multiplice composizione di forme: lasciavi la forma in tutto semplice, e subito la spezie di Dio ti fia presente. Ma tu mi dirai: or che mi resta egli al presente, levate via le tre cose dette? e io ti risponderò, te essere ignorante, se la Bellezza altro che luce essere credessi. La Bellezza di tutti i corpi è questo lume del Sole, che tu vedi macchiato delle tre dette cose: cioè di moltitudine di forme, perchè lo vedi di molti colori e figure dipinto: di spazio locale: di temporale mutazione. Leva via la sedia, che questo lume ha nella materia in modo che fuora del luogo ritenga le altre due parti: tale appunto è la Bellezza della Anima. Leva ancora di qui la mutazione del tempo e lasciavi il resto, e resteratti il lume chiarissimo, senza luogo, e senza movimento: ma sarà scolpito delle ragioni di tutte le