Nuovo vocabolario siciliano-italiano/RE
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Re. s. m. Negli Stati costituiti a monarchia (salvo certi casi) è il capo imposto allo Stato, senza concorso di suffragio: re. || Per sim. chi supera gli altri in checchessia: re. || Onde essiri p. e. lu re di li galantomini, di li birbanti ecc., essere un galantuomo, un baronfottuto a tutta prova: esser il pernio o il perno de’ galantuomini, dei furfanti ecc. || Uno dei pezzi di giuoco negli scacchi: re. || T. mus. Una delle note musicali, cioè la seconda della scala diatonica: re. || Una delle figure delle carte da giuoco: re. || re di li quagghi. T. zool. Uccello di passo, più grosso e più delicato d’una quaglia: re di quaglie. Rallus crex L. || – di li gadduzzi, grosso uccello con penne lunghe alla testa formanti un ciuffo; di colore cenericcio, con macchie nere al collo; i piedi gli ha verde scuri: nonna, airone cenerino. Ardea cinerea L. || – di li marvizzi, uccello di penne castagne, bianco sotto, becco e piedi gialli, più grosso del tordo comune: cesena, tordella. Turdus pilaris L. || – di li riiddi, uccello che ha la testa cappelluta e gialla, le penne remiganti gialle fuori e bianche dentro: fiorrancino, fiorrancio. Motacilla regulus L. || Prov. lu re ’un ha bisognu di varva, ma di sennu, è chiaro. || finutu lu jocu di li scacchi, lu re cu la pidina vannu ’n saccu, la morte pareggia; alla fin fine siamo tutti uguali (ed io credo ciò anco prima della fine, sebbene chi è interessato nol voglia credere): alla fin del giuoco tanto va nel sacco il re quanto la pedina.
Rea. V. deja.
Reaggenti. s. m. T. chim. Qualunque sostanza di cui si servono i chimici per analizzare i corpi: reagente. || add. Che reagisce: reagente.
Reaggiri. v. intr. Agire contro, resister all’agente: reagire, rioperare.
Realforti. s. m. Sorta di grano.
Reali. add. Di o da re: reale, regale. || a la reali, regalmente, con magnificenza: alla reale. || Sorta di carattere da stampa: carattere reale. || Vero, opposto ad apparente: reale. || T. leg. Dicesi di ciò che riguarda le cose e i beni a differenza di personali: reale.
Reali. s. m. Sorta di moneta spagnuola equivalente alla ventesima parte della piastra, centesimi 0,48. Fin al principio dell’unione di Italia ne esistevan tuttavia in Sardegna.
Realìa. s. f. T. leg. Diritto de’ re, per via del quale godono le entrate dei benefici vacanti: regalìa.
Realista. s. m. e f. Partigiano della monarchia: realista.
Realità, Realitati. V. realtà.
Realmenti. avv. Da re: regalmente. || In realtà, effettivamente: realmente. || Schiettamente, senza inganno: realmente.
Realtà, Realtati. s. f. Qualità di ciò che è reale, sostanza: realtà, realtade, realtate. || in realtà, effettivamente, realemente: in realtà.
Reami. s. m. Regno: reame.
Reatinu. V. riatinu.
Reattivu. V. reaggenti.
Reatu. s. m. Colpa, delitto: reato.
Reazzionariu. s. m. Partigiano della reazione, nemico del progresso e della civiltà, e del proprio paese: reazionario.
Reazzioni. s. f. Quell’azione per cui il paziente agisce vicendevolmente contro l’agente: reazione. || Quel partito politico, che vinto, vorrebbe alla sua volta rivincere; oggi si dà tal nome al partito nemico del progresso, della civiltà, della libertà, e, spezialmente in Italia, nemico della nazione: reazione.
Rebbàrbaru. s. m. T. bot. Pianta indigena della Cina, alta due braccia e mezzo, di foglie grandi, cuoriformi, appuntate, ondose e come pieghettate agli orli, un po’ pelose; fiori giallognoli; la radice gialliccia e di sostanza fungosa, è purgativa: rabarbaro. Rheum undulatum L.
Recari. (Mort.) V. purtari.
Recèdiri. v. intr. Ritirarsi da checchessia, abbandonare le pretensioni: recèdere.
Recenti. add. Di poco tempo fa, novello: recente. || di recenti, recentemente: di recente.
Recentimenti. avv. Di recente: recentemente.
Recessu. s. m. Il recedere: recesso (Mort.).
Recezzioni. s. f. Ricevimento: recezione.
Recidiva. s. f. Ricascata, il ricader in una malattia, in una colpa: recidiva, recidività.
Recidivari. v. intr. Ricadere, ricascare in malattia o simile.
Recidìvu. add. Che torna di nuovo alle cose di prima, e si prende per lo più in mala parte: recidivo.
Recintu. V. ricintu.
Rècipi. T. med. Parola latina che significa, prendi, e si usa in vece di ricetta: recipe.
Recipienti. s. m. Vaso o simile atto a contenere o ricevere qualche cosa: recipiente.
Reciprocamenti. avv. Con modo reciproco: reciprocamente.
Reciprocanza. s. f. Reciprocità: reciprocanza.
Reciprocari. v. a. Alternare, far a vicenda, avvicendare: reciprocare.
Reciprocazzioni. s. f. Il reciprocare e lo stato di ciò che è reciproco: reciprocazione.
Recìprocu. add. Vicendevole: recìproco.
Recisu. add. Tagliato: reciso.
Rècita. s. f. Recitazione: recita. || L’atto di recitare in teatro: recita. || Le lezioni che dicono a mente gli scolari.
Recitabbili. add. Atto a recitarsi: recitabile.
Recitamentu. s. m. Recitazione: recitamento.
Recitari. v. a. Raccontare, narrare, dir a mente con disteso ragionamento: recitare. || Il favellare che fanno i comici sulla scene: recitare. P. pres. recitanti: recitante. P. pass. recitatu: recitato.
Recitata. V. recitamentu.
Recitativu. s. m. Specie particolare di canto nel quale si canta e si recita nello stesso tempo: recitativo.
Recitaturi –trici. verb. Chi o che recita: recitatore –trice.
Recitazzioni. s. f. Il recitare: recitazione.
Reclamari. v. a. Far lamento, richiamarsi: reclamare. P. pres. reclamanti: reclamante. P. pass. reclamatu: reclamato.
Reclamu. s. m. Lamentanza, querela, richiamo: reclamo.
Reclusioni. s. f. Lo stare rinchiuso per checchessia: reclusione.
Reclusòriu. s. m. Luogo dove si rinchiude chicchessia: reclusorio.
Rècluta. s.f. Il reclutare: rècluta. || Soldato novello: recluta.
Reclutari. v. a. Arrolare nuovi soldati in luogo de’ mancanti: reclutare. || fig. Di altre cose: reclutare. P. pass. reclutatu: reclutato.
Reclutata. V. recluta.
Reclutatizzu. add. Di uomini reclutati alla peggio e senz’ordine: raccogliticcio.
Reclutazzioni. s. f. Il reclutare: reclutazione.
Recognizzioni. V. ricognizzioni.
Reconditoriu. s. m. T. eccl. Quel chiusino di marmo incastrato nel mezzo della mensa dell’altare, ove sotto vi stanno reliquie di santi: reconditorio.
Recònditu. add. Nascosto, segreto: recondito. Sup. reconditissimu: reconditissimo.
Recriminari. v. a. T. leg. L’istare che fa l’accusato, acciocchè sia condannato chi accusò lui: recriminare.
Recriminazzioni. s. f. Il recriminare: recriminazione.
Recuperari. V. ricuperari.
Reda. s. f. Chi reda: reda, rede. || Figliuolo o discendente: reda. || Il figliuolo della vacca, della giumenta, che segue la madre: redo, reda. || nesciri di reda, degenerare; e alle volle prendesi in buona parte, migliorare. || Prov. cu’ bona reda voli fari, di fimmini voli accuminzari, è un pregiudizio come tanti altri: chi vuol far la bella famiglia, incominci dalla figlia.
Redarguiri. v. a. Argomentar contro: redarguire. P. pass. redargujutu: redarguito.
Redatturi. s. m. Estensore di qualche scrittura, opera: compilatore (redattore è biasimato dall’Ugolini, e manca al Fanf.).
Redazzioni. s. f. Il compilare: compilazione.
Reddicùlu. s. m. Quel ciglio del terreno, che da una parte fa scarpa col solco sottostante, e dall’altro lato il colmo corrisponde alla pari del terreno.
Redentu. add. Da redimiri: redento.
Redenturi –trici. verb. Chi redime: redentore –trice. || Per antonomasia Gesù Cristo: redentore.
Redenzioni. s. f. Il redimere, riscatto: redenzione. || Riparo, rimedio: redenzione.
Redeundu. V. L. Sicurtà ad avere a presentar uno in corte; quasi dire facoltà di ritornare.
Rediggiri. V. cumpilari (redigere è biasimato dall’Ugolini).
Redimibbili. add. Che può redimersi: redimibile.
Redimibbilità. s. f. Lo stato di ciò che è redimibile: redimibilità (Mort.).
Redìmiri. v. a. Trarre dalla potestà d’alcuno ciò che questi avea con violenza: redìmere. || Liberare, riscattare: redimere.
Redingottu. V. radingottu.
Redivivu. add. Ritornato in vita: redivivo.
Rèduci. add. Ritornato da parti lontane o dove era pericolo: rèduce.
Reduttu. V. riduttu.
Referenna. s. f. Il riferire: riferimento.
Referennàriu. add. Che riferisce: referendario. || È una dignità: referendario. || Spia: referendario.
Refi. s. m. Accia ritorta per uso di cucire: refe (Scob.).
Rèficu. s. m. Estremità dei panni riboccata e cucita: orlo. || pidocchiu a reficu, proverbialmente dicesi a un gran seccatore, di chi sta alle costole d’alcuno: mosca culaja. (Da refi).
Refrattariu. add. T. leg. Contumace, disubbidiente: refrattario. || Di malattia che resista a’ rimedî: refrattaria. || Dicesi di certi mattoni buoni e resistenti al concocimento: refrattario.
Refriggeramentu. s. f. Il refrigerare: refrigeramento.
Refriggeranti. add. Che refriga: refrigerante. || Di qualunque sostanza valevole ad abbassare la temperatura de’ corpi: refrigerante. || sost. Vaso di acqua fredda, collocato alla testa del lambicco per infrescar i vapori alzativi dal fuoco e convertirli in liquido: refrigerante.
Refriggerari. v. a. Rinfrescare leggermente, confortare togliendo l’arsione: refrigerare. P. pass. refriggeratu: refrigerato.
Refriggerativu. add. Che ha virtù di refrigerare: refrigerativo.
Refriggerazzioni. s. f. Il refrigerare: refrigerazione. || Raffreddamento morboso: refrigeramento.
Refriggèriu. s. m. Rinfrescamento: refrigerio. || Conforto, sollievo nelle pene: refrigerio.
Refùggiu. s. m. Quel luogo o persona a cui si ricorre per iscampo: rifugio, refugio.
Rèfulu. V. crafocchiu. || refuli refuli, vale pure, tutto scabro nella superficie.
Refuttutu. add. Modo villano per significare astuto, scaltrito, furbo, capo scarico.
Regalu. V. rigalu e derivati.
Reggenza. V. riggenza.
Reggia. s. f. Abitazione regale: reggia, regia.
Reggicida. s. m. e f. Uccisore di re: regicida.
Reggicìdiu. s. m. Uccisione di re: regicidio.
Reggionali. add. Di o da regione: regionale.
Reggioni. s. f. Parte di paese, provincia: regione.
Reggionisimu, s. m. Il partito, e il complesso de’ principî dei regionisti: regionismo. (Voce nuova e d’uso).
Reggimentu. V. riggimentu.
Reggionista. s. m. e add. Colui che parteggia per l’Italia in regioni: regionista. Partito che potrebbe intendersi co’ discentralisti ragionevoli liberali; se non puzzasse dt separatismo, o fors’anco di reazione.
Règgiri. v. intr. Sostenere: règgere. || Governare: reggere. || Fare resistenza, sostenere la forza, l’impeto: reggere. || Soffrire, comportare: reggere. || intr. Durare semplicemente: reggere. || reggiri cu unu, durare a star d’accordo seco, non si rompere con esso: reggere. || rifl. a. Governarsi, rattenersi, fermarsi: reggersi. || D’un servo che sempre sia licenziato da’ padroni si dice che non regge con nessuno, viceversa di padrone che per essere esigente o altro nessun servo vuole stare con lui, si dice che non ci regge nessuno.
Reggistrari. v. a. Metter a registro, notare semplicemente: registrare. || T. rileg. Riscontrare in un libro se sta bene il numero progressivo de’ foglietti, o situar i foglietti al loro luogo: registrare. P. pass. reggistratu: registrato.
Reggistrata. V. reggistratura.
Reggistratura. s. f. Il registrare: registratura. || Negli organi è quella serie di manichi che è presso la tastatura: registratura.
Reggistraturi. s. m. Chi registra: registratore.
Reggistrazzioni. s. f. Il registrare: registrazione.
Reggistru. s. m. Libro dove sono scritti gli atti pubblici: registro. || Libro dove si scrivono i negozi di ciascun giorno per serbarne memoria: registro. || Luogo dove si custodiscono i registri, e dove tien banco il registratore: registro. || Negli strumenti musicali, sono gli ordini delle corde o delle canne, che corrispondon alla medesima tastatura per sonare secondo si vogliano: registro. Onde mutari reggistru, fig., mutar maniera o modo di fare: mutar registro. || T. oriol. Quella parto dell’oriolo che serve a ritardare o ad accelerarne il movimento: registro. || T. tip. La disposizione delle forme del torchio, acciò i fogli poi s’incontrino esattamente, che si fa col mezzo di due punti nel maggiore ed esterior timpano: registro. || Arnese di legno, e parte di ferro, che serve a far il canale al piede delle lettere, e dar loro il pulimento sotto e sopra del quadro: registro. || T. torn. La parte sinistra dell’asse della coppaja del tornio, che gira sui guancialetti, e serve a far le viti: registro.
Reggituri. verb. m. Colui che regge: reggitore. || Prov. nun si divi lassari la bona terra pri lu malu riggituri, poichè questi, volendo, si può cangiare. || la bona vita di lu riggituri è la disciplina di la plebbi: qual’è il rettore tale sono i popoli. Per cui noi patiamo ancora i vizi che il cacciato Borbone fece allignare nel nostro popolo.
Reggiu. add. Regale: regio.
Regnanti. add. Che regna: regnante. || sost. Re: regnante.
Regnari. v. a. Governare uno Stato con titolo di re: regnare. || Esistere con certa preminenza, prevalere: regnare. || Detto di vento, poterci soffiare: regnare. || Per durare, reggere. P. pass. regnatu: regnato.
Regnìculu. add. Del regno: regnicolo. || In Palermo dicon così a chi non è nato nella capitale, e spezialmente a chi non è nato in essa, in quanto che essa è capitale dell’isola: provinciale.
Regnu. s. m. Lo stato governato da re: regno. || La durata del regnare: regno. || Presso dei naturalisti, quel genere che ammette maggior numero di corpi naturali: regno. || E in Palermo chiaman così tutti i paesi che non sono la capitale: provincia. || Prov. lu regnu divisu presti manca, dividi e impera.
Regolari. V. regulari.
Regressu. s. m. Ritorno indietro: regresso. || T. leg. Facoltà di rivalersi contro alcuno di checchessia: regresso.
Regu. V. rigu.
Règula. s. m. Norma e dimostramento della via da operare: règola. || Misura: regola. || Statuti che i religiosi di un ordine eran tenuti di osservare: regola. || Prescrizione, comando da osservare: regola. || Filo con che si possa tirare una linea diritta: regola. || Tutta la quantità dei frati che militavano sotto un medesimo ordine: regola. || Convento o monastero de’ frati: regola. || stari a regula, vivere regolarmente: star a regola. || mettiri a regula, costringer ad operare dirittamente, reggere, moderare: tener a segno. || regula di lu tri ecc., modo di trovar il quarto numero proporzionale: regola aurea o del tre. || In pl. V. mestrui. || T. mus. Regola. || Prov. nun c’è regula chi non fallisci: non v’è regola senza eccezione. || V. règulu.
Regulamentu. s. m. Ordinamento fatto con regole, e gli ordini che si danno o leggi che si prescrivono: regolamento.
Regulari. v. a. Dar regola, ordine: regolare. || rifl. a. Regolarsi.
Regulari. add. Di o da regola: regolare. || || clero che era composto dagli ordini religiosi: regolare. || sost. Diceasi un religioso a differenza d’un secolare: regolare. Sup. regularissimu: regolarissimo.
Regularissimamenti. avv. sup. Regolarissimamente.
Regularità. s. f. Qualità di ciò che è regolare: regolarità. || Esattezza, puntualità nel mettere ad atto le regole.
Regularmenti. avv. Secondo regola: regolarmente. || Per l’ordinario: regolarmente.
Regulatamenti. avv. Con regola: regolatamente.
Regulatissimamenti. avv. sup. Regolatissimamente.
Regulativu. add. Atto, acconcio a regolare: regolativo (Mort.).
Regulatu. add. Che procede con regola: regolato. || Che vive sotto una regola: regolato.
Regulaturi –trici. verb. Chi o che regola: regolatore –trice. || Macchina costruita di pietra o altro, per misurare l’acqua che scorre: regolatore. || Orologio che serve di norma agli altri, per la sua esattezza: regolatore. || Una delle parti dell’aratro: regolatore.
Reguledda. dim. di regula: regoletta.
Reguleddu. dim. di regulu: regoletto.
Regulicchia. (D. B.). V. reguledda.
Règulu. s. m. Strumento di legno o di ferro per tirar le linee diritte: règolo. || Nome generico di qualunque lista di legno che si mette a contatto delle costure per ispianarle ecc.: regolo. || Membro di ornamento architettonico, listello: regolo.
Reuddu. V. riiddu.
Rèidu. Idiotismo per raru V. In S. Fratello.
Reintegrari. v. a. Ritornar la cosa nel primo essere: reintegrare. P. pass. reintegratu: reintegrato.
Reintegrazzioni. s. f. Il reintegrare: reintegrazione.
Reità, Reitati. s. f. L’esser reo, in colpa: reità, reitade, reitate.
Reiterari. v. a. Fare o dire più volte lo stesso: reiterare.
Reiteratamenti. avv. Con reiterazione: reiteratamente.
Reiteratu. add. Replicato: reiterato. || avv. Reiteratamente.
Rèjiri. V. reggiri.
Relativamenti. avv. In maniera relativa, comparativamente: relativamente. || relativamenti a ..., per rispetto a ..., circa a...: relativamente a ...
Relativu. add. Che ha relazione: relativo. || Appartenente, attenente.
Relaturi. verb. m. Che riferisce: relatore –trice.
Relazzioni. s. f. Il riferire: relazione. || Rapporto, convenienza fra le cose: relazione. || Conto che altri renda di un ufficio commessogli: relazione. || Scrittura contenente ragguaglio di checchessia: relazione. || Notizia: relazione. || aviri una relazzioni, vale anche aver una pratica amorosa illecita: aver una relazione.
Relazziunedda. dim. Relazioncina, relazionetta.
Relazziununa. accr. di relazzioni.
Relegamentu. s. m. Il relegare: relegamento.
Relegari. v. a. Mandar a confine, confinare in un luogo: relegare. || rifl. Di chi si restringe, si confina in un luogo volontariamente: relegarsi. P. pass. relegatu: relegato.
Relegazzioni. s. f. Il relegare, confino: relegazione.
Religgioni. s. f. Il complesso dei dommi, dei comandamenti, creduti provvenienti più o meno direttamente da Dio: religione. || Sentimento interno e timore di Dio, che fa tributargli un culto: religione. || Ordine e regola di religiosi: religione.
Religgiusamenti. avv. Con religione: religiosamente. || Fedelmente, scrupolosamente: religiosamente.
Religgiusità. s. f. Qualità di ciò che è religioso: religiosità.
Religgiusu. add. Che ha religione: religioso. || Monaco regolare, claustrale: religioso. Sup. religgiusissimu: religiosissimo.
Reliquatu. s. m. Ciò che resta, che avanza: residuo.
Reliquia. s. f. Il corpo e le cose che sono rimaste de’ Santi e di Gesù Cristo: reliquia. || essiri ’na reliquia, fig., esser esemplare, buono, pio.
Reliquiarieddu. dim. di reliquiariu.
Reliquiariu. s. m. Vaso o altro dove si tengono reliquie: reliquiere, reliquiario.
Reliquiedda. dim. di reliquia.
Relittu. add. Abbandonato: relitto, derelitto.
Reloggiu. V. roggiu.
Reluiri. v. a. Riscattare cose impegnate o staggite: reluire. || Comperar di nuovo cose vendute: ricomperare. P. pass. relujutu: reluito.
Reluizzioni. s. f. Il reluire: reluizione.
Reluttanza. s. f. Ripugnanza: reluttanza.
Reluttari. v. a. Essere renitente, repugnare: reluttare. P. pres. reluttanti: reluttante. P. pass. reluttatu: reluttato.
Rema. s. f. T. mar. L’incontro delle acque di due mari in uno stretto, periglioso a’ naviganti: rèuma (Mort.).
Reminiscenza. s. f. Potenza di ritornarsi le cose nella memoria: reminiscenza.
Remissibbili. add. Da rimettersi, da perdonarsi: remissibile.
Remissibbilmenti. avv. Perdonabilmente: remissibilmente.
Remissioni. s. f. Perdonanza: remissione. || Si dice anco d’una malattia che scema: remissione. || Rilascio, allentamento: remissione. || Dispensa, indulgenza: remissione. || nun c’è remissioni, si dice per dire, non vi è altro modo da uscirne, o simile: non c’è remissione.
Remissòria. s. f. Patente con cui si rimette ad altra autorità un atto giuridico: remissoria.
Remissu. add. Dappoco, pusillanime, troppo umile: rimesso.|| Debole: rimesso (Mort.).
Rèmora. s. f. Impedimento, ritardamento: rèmora. || Pesciolino di mare che suolsi attaccar alle navi: remora.
Remotu. add. Lontano: remoto. || Solitario: remoto. Sup. remotissimu: remotissimo.
Remozzioni. V. rimozzioni e simili.
Rendatu. V. arrinnatu.
Rendiri. V. rènniri.
Reni. Paragoge di re. Anco in Toscana hanno rene; ma per idiotismo.
Renitenti. add. Che ha o fa renitenza, ritrovo: renitente.
Renitenza. s. f. Repugnanza di far checchessia: renitenza.
Rennali. V. rènnita.
Rennicuntu. s. m. Rendimento di conti: resoconto. || fig. Rendimento di ragioni del proprio operato: rendiconto (Ugolini). || Registro, atti ecc., di una società o delle adunanze ecc.
Rennimentu. s. m. Il rendere: rendimento.
Rènniri. v. intr. Restituire, dar nelle mani altrui quel che gli si è tolto, o si è avuto da lui in prestito o in consegna: rèndere. || Fare: rendere. || Fruttare e dicesi di case, podere ecc: rendere. || Retribuire: rendere. || Parlando di fortezze, città ecc., consegnarle, darne il possesso: rendere. || fig. Esser cagione di guadagni estraordinari: rendere. || Ed usato coll’add. denota il far diventare checchessia della qualità espressa nel nome: rendere. || nun putiri renniri lu ciatu, esser tanto travagliato addolorato da non potere quasi respirare. || rifl. a. Arrendersi: rendersi. || V. arrenniri. || Prov. Diu perduna a cui offenni, ma non a cui nun rendi: Dio perdona chi offende, non chi toglie e non rende. P. pass. rinnutu o risu: renduto o reso.
Rènnita. s. f. Entrata che si ritrae da checchessia: rendita.
Renti. V. denti.
Rentu. V. acquazzina (in Capaci).
Renunzia. V. rinunzia.
Repentagliu. s. m. Rischio: repentaglio.
Repentinamenti. avv. In modo repentino: repentinamente.
Repentinu. add. Subitàneo: repentino.
Repertari. v. a. Ritrovare e trascrivere ne’ verbali gli oggetti rubati. P. pass. repertatu.
Repertoriu. s. m. Indice o tavola de’ libri o delle scritture, per mezzo di cui si possono ritrovare le cose in esso contenute: repertorio. || Per assortimento.
Rèpita. V. rèpitu.
Repitari. V. ripitari.
Rèpitu. s. m. Pianto che si fa pe’ morti: piagnisteo. || fig. Lamento nojoso, suono, o canto o altro increscevole e nojoso: repetìo. || Prov. lu mortu a Casali e lu ripitiu a Cunigghiuni, si dice quando altri piange o anco gode di cosa lontana e che non gli appartiene.
Repletu. (Pasq.) add. Grasso, carnacciuto (Lat. repletus, pieno, ripieno).
Rèplica. s. f. Replicazione: rèplica. || Risposta: replica. || La ripetizione di un’opera drammatica, o simile: replica. || La ripetizione delle ore che l’orologio suona dopo breve momento: replica. || Il convertire il ragionamento a ritornare di quando in quando sulle medesime cose che ci affannano o ci rallegrano, o per maggior enfasi: replicazione.
Replicamentu. s. m. Replica: replicamento.
Replicari. v. a. Tornar a fare, a dire la medesima cosa: replicare. || Contraddire o semplicemente rispondere: replicare. P. pass. replicatu: replicato.
Replicata. V. replicamentu.
Replicatamenti. avv. Con replicazione: replicatamente.
Replicazzioni. s. f. Il replicare: replicazione. || V. replica.
Reprenzibbili. add. Da esser ripreso: reprensibile.
Repressu. add. Da reprimere: represso.
Reprìmiri. v. a. Frenare, tener a segno: reprimere.
Rèprobbu. add. Malvagio, dicesi di chi si crede sia riprovato da Dio: reprobo.
Reprubbica. V. repubblica.
Repubblica. s. m. Reggimento per cui il popolo governa da sè, per mezzo di suoi eletti, e in cui lo Stato non è all’arbitrio di uno, od infeudato ad alcuna dinastia: repubblica. || – letteraria, i letterati, collettivamente presi: repubblica letteraria. || – cristiana, così per derisione o per ironia si chiamava la cattolicità, anco quando il suo capo era Papa-Re; o quando gl’imperatori ne eran protettori, essendo così una regia imperial repubblica cristiana...
Repubblicanu. add. Di o da repubblica: repubblicano. || Appartenente a Stato retto a repubblica: repubblicano. || Partigiano della repubblica: repubblicano.
Repubbrica. V. repubblica.
Repudiu. V. ripudiu.
Repugnari. V. ripugnari.
Repulsa. s. f. Ributtamento alle domande, negativa: repulsa.
Repulsioni. s. f. T. fis. L’azione di ciò che respinge, e lo stato di ciò che è respinto: repulsione.
Repulsivu. add. Che fa repulsa: repulsivo.
Repulsu. add. Respinto, rigettato: repulso.
Reputari. V. riputari.
Rèquia. s. f. Riposo: requia. || Riposo eterno dei morti: requie. || missa di requia, quella in onore dei morti: messa di requie. || nun aviri requia, non aver posa, non aver bene, star inquieto: non avere, non trovar requie.
Rèquli. V. requia.
Requisitoria. s. f. T. leg. Condizione ricercata dalla legge, e dimostrata: requisitoria.
Requisitu. s. m. Ciò che abbisogna per essere checchessia: requisito.
Requisizzioni. s. f. Ricercamento, il requisire: requisizione.
Rera. V. reda.
Resca. s. f. L’osso del pesce: resta, lisca. || Quelle lunghe e sottili fila delle spighe: resta. || Quella materia legnosa che cade dal lino o dal canape, quando si macina, si pettina e si scotola: lisca. || essiri comu ’na resca, magro secco: essere una acciuga. || fari resca, dicesi da’ giuocatori, il non perdere del tutto, ma rifarsi sui compagni di qualche porzione.
Rescrittu. s. m. Risposta che scrive il principe sotto le suppliche e i memoriali: rescritto.
Rèseda. s. f. T. bot. Pianta da giardino, di fiori odorosi: rèseda. Reseda odorata L.
Residenti. add. Che risiede: residente.
Residenza. V. risidenza.
Resìduu. s. m. Quel che resta, avanzo: residuo.
Rèsina. V. risina.
Resistenza. s. f. Il resistere: resistenza. || Forza che opera in opposizione di un’altra: resistenza. || Ostacolo: resistenza.
Resìstiri. v. intr. Star fermo contro la forza, non lasciarsi superare, nè abbattere: resistere. || fig. Reggere, soffrire: resistere. || Star sodo, continuare: resistere. P. pres. resistenti: resistente. P. pass. resistutu: resistito.
Respettivu. V. rispettivu.
Respìnciri. v. a. Spinger indietro: respingere. P. pass. respintu: respinto.
Respirabbili. add. Da potersi respirare: respirabile.
Respirari. v. intr. L’attrarre l’aria per via dei polmoni: respirare. || Vivere: respirare. || Ricrearsi, prender ristoro, riposarsi: respirare. P. pass. respiratu: respirato.
Respirazzioni. s. f. Il respirare: respirazione.
Respirazziunedda. dim. di respirazzioni.
Respiru. s. m. Il respirare, fiatamento: respiro. || Pausa, riposo, requie: respiro. || Libertà, comodo: respiro. || Dilazione al pagamento: respiro.
Responzabbili. add. Che deve dar conto, che deve rispondere: responsabile (voce ripresa da alcuni), rispondente, responsale.
Responzabbilità. s. f. Malleveria. || Obbligo di render conto de’ fatti altrui, l’esser responsabile: responsabilità.
Ressa. s. f. T. cacc. Luogo riposto, acconcio a potervisi adunare stormi di uccelli, onde passar le notti al coperto delle insidie venatorie. || ressa per retta, onde dari ressa, si dice per dare ascolto: dar retta.
Resta. s. f. Si dice una quantità di cipolle o di agli o simili, intrecciati insieme pel gambo: resta. || Per sim. si dice d’altri frutti, d’altre cose: resta. || a resta, posto avv., a forma di resta: a resta. || Per ciamarita V.
Restabboi o Resta-voi. s. f. T. bot. Pianta che ha i fiori quasi sessili; i rami ora con ispine ora senza: bulimaca, bulinaca. Ononis artensis L.
Restituiri. v. a. Render ad altrui ciò che questi ha avuto tolto o ha prestato, consegnato ecc.: restituire. || Ristorare, riparare: restituire. P. pass. restitujutu: restituito.
Restituzzioni. s. f. Il restituire: restituzione.
Restìu. V. ristivu.
Restivari. V. ristivari.
Restivu. V. ristivu.
Restrinciri. V. ristrinciri.
Restrittivu. add. Atto a restringere: restrittivo.
Restrizzioni. s. f. Il restrignere, il limitare a più stretti confini: restrizione.
Restu. s. m. Residuo, avanzo: resto. || Cosa restata: resto. || Una delle funi alle quali sono attaccati i cappelletti del bindolo. || di lu restu, posto avv., vale, ma, per altro, quanto a quello che resta: del resto. || dari lu restu, bastonare, però supponendo di aver già dato le prime. || vuliri lu restu, chi invece di mostrare riconoscenza, o rassegnarsi, mostri più pretensione: rifar il resto ad uno.
Resurrezzioni. V. risurrezzioni, così molte voci.
Retaggiu. s. m. Reditaggio, eredità: retaggio. || Facoltà, possessione: retaggio.
Reticammara. V. retrucammara.
Reticenza. s. f. Il tacere: reticenza. || Figura rettorica per cui si fa intender alcuna cosa, mostrando di non la dire: reticenza.
Rèticu. add. Fastidioso, adiroso: remàtico, bizzoso. || Caparbio. (Fr. rétif: ritroso, caparbio, restio. Benchè Pasq. lo voglia derivato dal Lat. iraticus: adirevole).
Rèticu. s. m. (An. Cat.). Il capo della matassa, che si lega per ritrovarlo: bandolo.
Retìcula. s. f. Quella membrana che è situata nella parte anteriore dell’addome, e posta immediatamente sopra le budella a guisa di rete: omento, rete (Mort.).
Retimegna. V. ritimegna.
Rètina. s. f. Quelle strisce che si attaccano al morso del cavallo, e per le quali si guida: redina, redine. Più usato in pl. retini: redini. || Un certo numero di muli, che conduce il bardotto, alla fila: salmeria. E per sim. alquante cose: serie, filza, ordine ecc. || V. capurretina. || li retini di lu guvernu, la suprema amministrazione: le redini del governo.
Retìna. s. f. Pannicolo nervoso, a mo’ di rete, che circonda l’umor vitreo dell’occhio: retina.
Retinòzzulu. V. nozzulu.
Retipuntari. v. a. Cucire a impuntura rincrunata o a punto indietro: rincrunare.
Retipuntu. s. m. Cucitura in cui l’ago, in ogni punto successivo, si ripianta o a metà del punto precedente: punto addietro, o più vicino o giusto nel foro dov’è finito il punto precedente: impuntura rincrunata o punto cieco.
Retrè. s. m. Luogo di agiamento: stanzino, camerino del cesso. (Sp. retrete: gabinetto ritirato).
Retribbuiri. v. a. Ricompensare, rirmeritare: retribuire. P. pass. retribbujutu: retribuito.
Retribbuzzioni. s. f. Il retribuire, ricompensa: retribuzione.
Retrivu. add. Che rimane addietro, che non progredisce: retrivo.
Retroattivu. add. Che opera sopra il passato: retroattivo.
Retrocàmmara. s. f. Camera segreta, luogo di ritiro di là dalla camera: retrocamera.
Retrocèdiri. v. intr. Ritirarsi, andar indietro: retrocèdere.|| att. Ceder nuovamente ad altrui ciò che egli avea ceduto: retrocedere. P. pass. retrocessu: retrocesso.
Retrocessioni. s. f. Retrocedimento: retrocessione. || Restituzione: retrocessione.
Retrògradu. add. Dicesi di checchessia che torni indietro: retrogrado. || Si dice comunemente di chi, anzichè esser amante del progresso e della civiltà, vorrebbe ringolfata l’umanità nella più tetra barbarie fin al Sant’uffizio: retrògrado.
Retroguardia. s. f. T. mil. La parte dell’esercito che marcia in ultimo: retroguardia.
Retrostanza. s. f. Stanza che sia dietro a un’altra: retrostanza.
Retrovinniri. V. rivinniri.
Retrucammara. V. retrocammara, e così per le seguenti.
Retta. s. f. Nella frase dari retta, credere, o corrispondere, attender a ciò che altri dice: dar retta.
Rettamenti. avv. In modo retto: rettamente. || Giustamente: rettamente.
Rettàngulu. s. m. Figura piana di quattro lati, ed angoli retti: rettàngolo (Mort.).
Rettificamentu. s. m. Il rettificare: rettificamento.
Rettificari. v. a. Raddirizzare, ridurre checchessia nel retto essere: rettificare. || Purgare, migliorare: rettificare. P. pass. rettificatu: rettificato.
Rettificatissimu. add. sup. Rettificatissimo.
Rettificaturi. verb. m. Che rettifica: rettificatore –trice.
Rettificazzioni. s. f. Il rettificare: rettificazione.
Rèttili, add. Di animale che repe, cioè che va colla pancia strisciando per terra: rettile.
Rettiliniu. add. Compreso da linea retta: rettilineo.
Rettissimamenti. avv. sup. Rettissimamente.
Rettitùtini. s. f. Giustizia, bontà, dirittezza: rettitudine. || V. rettizza.
Rettizza. s. f. L’esser retto, dicesi di linea ecc: rettezza. || V. rettitudini.
Rettoratu. s. m. Ufficio e dignità del rettore; rettorato.
Rettorica. s. f. Arte di dire acconciamente onde persuadere, commuovere, istruire: retòrica, rettòrica. || Libro dove si tratti di essa: rettorica. || La scuola dove s’insegna: rettorica.
Rettoricamenti. avv. Con rettorica: rettoricamente, retoricamente.
Rettorichicchiu. dim. di rettoricu: rettoricuzzo.
Rettòricu. add. Di o da rettorica: rettòrico. || sost. Che sa o insegna rettorica: rettorico.
Rettu. add. Da reggere: retto. || Diritto: retto. |||met. Buono, leale: retto. || Il terzo intestino grosso che va a terminar all’ano: retto. || Quella voce che ne’ nomi si riguarda del primo caso: retto. Sup. rettissimu: rettissimo.
Retturatu. V. rettoratu.
Rettureddu. dim. di retturi.
Retturi –ttrici. verb. Chi o che regge: rettore –ttrice. || Capo di collegio, università, liceo ecc: rettore.
Retturicchiu. dim. di retturi.
Retupuntu. V. retipuntu.
Reu. s. m. Colui che è accusato o chiamato al giudicio: reo. || E anche chi è convinto: reo. || Maniere brusche, severe e spiacevoli, onde si dice o cu lu bonu o cu lu reu: o colle buone o colle peggio.
Reu. add. Colpevole: reo.
Reubbarbaru. V. rebbabbaru.
Rèula. V. regula.
Rèulu. V. regulu.
Rèuma. s. m. Flussione sulla gola e sulla trachea arteria onde proviene la tosse: reuma.
Reumàticu. add. Infermo di reuma: reumàtico.
Reumatìsimu. s. m. Dolore nelle articolazioni e nelle giunture: reumatismo.
Reusa. s. f. Malattia della vite per la quale ingiallisce e muore.
Reusari. V. aggiarniari.
Reverennu. add. Degno di riverenza: reverendo. || Oggi è un titolo rimasto a’ sacerdoti: reverendo. Sup. reverennissimu: reverendissimo.
Reverenza. V. riverenza.
Revoca. s. f. Il rivocare: rivocamento, revocamento.
Rervocabbili. add. Atto a revocarsi: revocabile.
Revocabbilità. s. f. Qualità di ciò che è revocabile: revocabilità.
Revocari. v. a. Richiamare, far ritornare: revocare, rivocare. || Annullare il fatto, ritrattare: revocare, rivocare. P. pass. revocatu: revocato, rivocato.
Revocazzioni. s. f. Il revocare: revocazione.
Supplemento
Restatizzu. V. arristatizzu.