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REL | — 808 — | REP |
Relativu. add. Che ha relazione: relativo. || Appartenente, attenente.
Relaturi. verb. m. Che riferisce: relatore –trice.
Relazzioni. s. f. Il riferire: relazione. || Rapporto, convenienza fra le cose: relazione. || Conto che altri renda di un ufficio commessogli: relazione. || Scrittura contenente ragguaglio di checchessia: relazione. || Notizia: relazione. || aviri una relazzioni, vale anche aver una pratica amorosa illecita: aver una relazione.
Relazziunedda. dim. Relazioncina, relazionetta.
Relazziununa. accr. di relazzioni.
Relegamentu. s. m. Il relegare: relegamento.
Relegari. v. a. Mandar a confine, confinare in un luogo: relegare. || rifl. Di chi si restringe, si confina in un luogo volontariamente: relegarsi. P. pass. relegatu: relegato.
Relegazzioni. s. f. Il relegare, confino: relegazione.
Religgioni. s. f. Il complesso dei dommi, dei comandamenti, creduti provvenienti più o meno direttamente da Dio: religione. || Sentimento interno e timore di Dio, che fa tributargli un culto: religione. || Ordine e regola di religiosi: religione.
Religgiusamenti. avv. Con religione: religiosamente. || Fedelmente, scrupolosamente: religiosamente.
Religgiusità. s. f. Qualità di ciò che è religioso: religiosità.
Religgiusu. add. Che ha religione: religioso. || Monaco regolare, claustrale: religioso. Sup. religgiusissimu: religiosissimo.
Reliquatu. s. m. Ciò che resta, che avanza: residuo.
Reliquia. s. f. Il corpo e le cose che sono rimaste de’ Santi e di Gesù Cristo: reliquia. || essiri ’na reliquia, fig., esser esemplare, buono, pio.
Reliquiarieddu. dim. di reliquiariu.
Reliquiariu. s. m. Vaso o altro dove si tengono reliquie: reliquiere, reliquiario.
Reliquiedda. dim. di reliquia.
Relittu. add. Abbandonato: relitto, derelitto.
Reloggiu. V. roggiu.
Reluiri. v. a. Riscattare cose impegnate o staggite: reluire. || Comperar di nuovo cose vendute: ricomperare. P. pass. relujutu: reluito.
Reluizzioni. s. f. Il reluire: reluizione.
Reluttanza. s. f. Ripugnanza: reluttanza.
Reluttari. v. a. Essere renitente, repugnare: reluttare. P. pres. reluttanti: reluttante. P. pass. reluttatu: reluttato.
Rema. s. f. T. mar. L’incontro delle acque di due mari in uno stretto, periglioso a’ naviganti: rèuma (Mort.).
Reminiscenza. s. f. Potenza di ritornarsi le cose nella memoria: reminiscenza.
Remissibbili. add. Da rimettersi, da perdonarsi: remissibile.
Remissibbilmenti. avv. Perdonabilmente: remissibilmente.
Remissioni. s. f. Perdonanza: remissione. || Si dice anco d’una malattia che scema: remissione. || Rilascio, allentamento: remissione. || Dispensa, indulgenza: remissione. || nun c’è remissioni, si dice per dire, non vi è altro modo da uscirne, o simile: non c’è remissione.
Remissòria. s. f. Patente con cui si rimette ad altra autorità un atto giuridico: remissoria.
Remissu. add. Dappoco, pusillanime, troppo umile: rimesso.|| Debole: rimesso (Mort.).
Rèmora. s. f. Impedimento, ritardamento: rèmora. || Pesciolino di mare che suolsi attaccar alle navi: remora.
Remotu. add. Lontano: remoto. || Solitario: remoto. Sup. remotissimu: remotissimo.
Remozzioni. V. rimozzioni e simili.
Rendatu. V. arrinnatu.
Rendiri. V. rènniri.
Reni. Paragoge di re. Anco in Toscana hanno rene; ma per idiotismo.
Renitenti. add. Che ha o fa renitenza, ritrovo: renitente.
Renitenza. s. f. Repugnanza di far checchessia: renitenza.
Rennali. V. rènnita.
Rennicuntu. s. m. Rendimento di conti: resoconto. || fig. Rendimento di ragioni del proprio operato: rendiconto (Ugolini). || Registro, atti ecc., di una società o delle adunanze ecc.
Rennimentu. s. m. Il rendere: rendimento.
Rènniri. v. intr. Restituire, dar nelle mani altrui quel che gli si è tolto, o si è avuto da lui in prestito o in consegna: rèndere. || Fare: rendere. || Fruttare e dicesi di case, podere ecc: rendere. || Retribuire: rendere. || Parlando di fortezze, città ecc., consegnarle, darne il possesso: rendere. || fig. Esser cagione di guadagni estraordinari: rendere. || Ed usato coll’add. denota il far diventare checchessia della qualità espressa nel nome: rendere. || nun putiri renniri lu ciatu, esser tanto travagliato addolorato da non potere quasi respirare. || rifl. a. Arrendersi: rendersi. || V. arrenniri. || Prov. Diu perduna a cui offenni, ma non a cui nun rendi: Dio perdona chi offende, non chi toglie e non rende. P. pass. rinnutu o risu: renduto o reso.
Rènnita. s. f. Entrata che si ritrae da checchessia: rendita.
Renti. V. denti.
Rentu. V. acquazzina (in Capaci).
Renunzia. V. rinunzia.
Repentagliu. s. m. Rischio: repentaglio.
Repentinamenti. avv. In modo repentino: repentinamente.
Repentinu. add. Subitàneo: repentino.
Repertari. v. a. Ritrovare e trascrivere ne’ verbali gli oggetti rubati. P. pass. repertatu.
Repertoriu. s. m. Indice o tavola de’ libri o delle scritture, per mezzo di cui si possono ritrovare le cose in esso contenute: repertorio. || Per assortimento.
Rèpita. V. rèpitu.
Repitari. V. ripitari.
Rèpitu. s. m. Pianto che si fa pe’ morti: piagnisteo. || fig. Lamento nojoso, suono, o canto o altro increscevole e nojoso: repetìo. || Prov. lu mortu a Casali e lu ripitiu a Cunigghiuni, si dice quando altri piange o anco gode di cosa lontana e che non gli appartiene.
Repletu. (Pasq.) add. Grasso, carnacciuto (Lat. repletus, pieno, ripieno).
Rèplica. s. f. Replicazione: rèplica. || Risposta: