Nuovo vocabolario siciliano-italiano/QU
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Quacïari. V. caucïari.
Quacina. s. f. Pietra cotta e calcinata per via di fuoco, che unita poi all’arena serve a collegar le pietre: calce, calcina. || – ’m petra, quella non bagnata ancora: calce viva. || – abbivirata, o stimpriata, quella che ha avuto l’acqua: calce spenta. || – virgini, non adoperata ancora. || – ’nsivata, quella spenta, ma non ancora mista alla rena: grassello (Car Voc. Met.).
Quacinaru. s. m. Chi vende la calcina. || Luogo dove si spegne la calce: calcinajo, truògolo. || add. Di o da calce. || terra quacinara, terra calcarea.
Quacinazzu. s. m. Pezzo di calcina rasciutta e secca, delle rovine di muraglie: calcinaccio. || Morbo di polli ed uccelli, per cui i loro escrementi somiglian alla calce: calcinaccio.
Quacisi. s. m. La base, il pedale dell’albero: ceppo. E anche il fusto. || V. cacisi.
Quàcquara. s. f. Dicono i fanciulli ai corvi volanti quando essi piegano troppo per poca forza dell’arco (Pitrè).
Quacquaracquà. V. quaquaraquà.
Quacquarazza. pegg. di quacquara.
Quacquariari. V. quarquariari e derivati.
Quàcquaru. s. m. Sorta di ballo non più in uso.
Quadana. V. caudana.
Quadanata. s. f. Quello scaldarsi del sangue sia per morbo, o per veloce corso, o per altro: caldana. || acchianaricci li quadanati, fig., sentirsi alterato per ira, per dispetto, per amore, ecc.: venir le caldane.
Quadanatedda. dim. di quadanata.
Quadanatuna. accr. di quadanata.
Quadanazza. accr. pegg. di quadana.
Quadanu. s. m. Vaso di metallo o altro a uso di tenervi fuoco: caldano.
Quadara. s. m. Vaso di rame o altro, grande, da bollirvi dentro checchessia: caldaja. || La quantità che tien dentro: caldaja. || funnu di quadara, la posatura dello zucchero, che è la parte più grossolana. || arrassati quadara ca mi tingi, modo prov., per motteggiare chi riprende altrui, mentre è da riprender lui: la padella dice al pajuolo, fatti in là che mi tingi. || Prov. la quadara vegghia è china di vozzi, pirtusa e taccuna, i vecchi han sempre qualche malanno: le marmegge (vermini) stanno sempre nella carne vecchia.
Quadarareddu. dim. di quadararu.
Quadararu. s. m. Facitore di caldaje: calderajo.
Quadarata. s. f. Tanta roba che possa contenersi da una caldaja: caldaja, caldajata.
Quadarazza. pegg. di quadara. || Per sim., campana fessa e stonante.
Quadaredda. dim. Calderuola, calderotto.
Quadariari. V. caudariari. || V. scaudari. || Dicesi dell’effetto che produce delle volte il gelo nelle piante: incuocere, incuocersi, riardere.
Quadarotta. modif. di caldaja : calderotto.
Quadaru. V. quadara. || V. quadaruni.
Quadarunata. s. f. Quanto cape una gran caldaja: un calderone.
Quadarunazzu. pegg. e accr., di quadaruni.
Quadaruneddu. dim. di quadaruni.
Quadaruni. accr. di quadara: caldarone, caldajone. – farisi o addivintaricci la facci comu un quadaruni, arrossire subitamente per vergogna o per modestia.
Quadernu. V. catannolu. || V. cartularu.
Quadiari. v. a. e intr. Indurre caldo in checchessia: scaldare, riscaldare. || Usasi anco rifl. a.: scaldarsi, riscaldarsi. || Andar crescendo man mano il calore: intepidire. || fig. Adirarsi: riscaldarsi. || Inanimarsi, invogliarsi: riscaldarsi. || Detto di grano o d’altre biade, guastarsi, votarsi: riscaldare. || Detto di ulive, marroni, o cose simili, che ammontate si riscaldano: star in caldo. || Detto di farina, formaggio ecc. corrompersi: riscaldarsi. P. pass. quadiatu: scaldato, riscaldato.
Quadiata. s. f. L’azione dello scaldare: scaldata. ||L’atto e l’effetto dello scaldare: scaldamento. || Adiramento.
Quadiatedda. dim. Scaldatina. (V. participiu.).
Quadiateddu. dim. del part. quadiatu, un po’ caldo. || Alquanto adirato.
Quadiatina. V. quadiata, di cui non è dim. || V. anco quadiatura.
Quadiatuna. accr. di quadiata.
Quadiatura. s. f. Il riscaldarsi anco in senso di adirarsi: riscaldamento.
Quadizza. V. caldizza. V. riscaldamentu.
Quadumaru. s. m. Chi vende le interiora degli animali da macello: trippajo, strascino, frattagliajo, ventrajuolo.
Quadumata. s. f. Il complesso delle frattaglie.
Quadumeddi. dim. di quadumi.
Quadumi. s. m. pl. Le interiora degli animali, mangiabili: entragni, frattaglie, ventre; (ant. dicevansi caudumi, per cui l’origine è da caudu).
Quadura. V. calura.
Quagghia. s. f. T. zool. Uccello di passa, noto: quaglia. Tetrao coturnix L. || Per vezzo si dice a ragazza belloccia: sbarba. || secunnu quagghi passanu, cioè secondo le circostanze, le occasioni. || Si dà questo nome anco a’ petronciani fritti e tagliati a guisa di nappa. || dari tempu a la quagghia, modo prov. che vale, si aspetti il tempo opportuno.
Quagghialatti. V. quagghiu. || T. bot. Pianta. Galium verum L.
Quagghiamentu. s. m. Il quagliare: quagliamento.
Quagghiamou. s. m. Uva di chicchi neri, molli, sugosi (Lavia).
Quagghiaredda. dim. di quagghia: quaglietta. || za quagghiaredda, si dice a donna sciatta e pettegola.
Quagghiareddu. dim. di quagghiaru in entrambo i sensi.
Quagghiari. v. intr. Il rappigliarsi che fa il latte: cagliare, quagliare. || fig. Addormentarsi. E anco morire. || Allibire, mancar d’animo, cessar d’avere pretensioni: cagliare. || Usato att. Accagliare. E quindi ha il rifl. accagliarsi.
Quagghiaru. s. m. Ventricolo degli animali ruminanti. || Materia che è nel ventricolo dei ruminanti che poppano, colla quale si rapprende il latte: gaglio, caglio. || met. Uomo dappoco: moccicone.
Quagghiata. s. f. Latte rappreso che senza insalare si pone tra’ giunchi o in altro: giuncata, felciata. || Prov. fa sirvizza a mandra ca mancirai quagghiata, chi lavora in checchessia, guadagna di quello.
Quagghiatedda. dim. di quagghiata.
Quagghiatedda. dim. di quagghiatu.
Quagghiatina. V. quagghiata.
Quagghiatizzu. add. Alquanto rappreso.
Quagghiatu. add. da quagghiari: quagliato, cagliato. || Mezzo tra liquido e sodo, che si spessisce: mezzellone. || aria quagghiata, ferma e pesante. || flemma quagghiata, di uomo sommamente flemmatico, paziente, posato, o pigro, piaggellone.
Quagghiatumi. V. quagghiumi.
Quagghiaturi. V. quagghiu.
Quagghicedda. dim. e vezz. di quagghia: quaglietta.
Quagghiceddu. dim. di quagghiu.
Quagghieri. s. m. Strumento a foggia di borsetta, col quale si fischia imitando il canto delle quaglie: quagliere.
Quagghiotta. dim. di quagghia. E per vezzo si dice a ragazzina bofficiotta: sbarba, grillolino.
Quagghiu. s. m. Materia acida che si ricava dalle piante e dagli animali, con cui si fa quagliar il latte: quaglio, gaglio, caglio; quando è preparato e salato si chiama: presame. || Per spacchimi V. || nun ghiri (V. j.) un quagghiu di cani: non valer un fico.
Quagghiumi. s. m. Dicesi di materia liquida divenuta crassa e spessa. || Brodo stretto. || Lo stato del cielo coperto e senza vento, che produce un’afa spiacevole e dannosa.
Quagghiuzza. dim. e vezz. di quagghia.
Quaggiu. V. quagghiu e derivati.
Quaglia. V. quagghia e derivati.
Quagliu. V. quagghiu e derivati.
Qualchedunu. V. qualchidunu.
Qualchi. pron. Alcuno: qualche. || Per quasi, circa, p. e.: stando qualche dodici anni ecc. (Vita della Beata Umiltà ecc.); ce ne troviamo qualche 12,000 libbre (Macchiavelli).
Qualchidunu. pron. Qualcuno: qualcheduno. || farinni qualchiduna, commettere qualche eccesso: farne qualcheduna.
Qualcunu. pron. Alcuno: qualcuno.
Quali. Nome relativo: quale. || Rassomigliativo che si usa colla corrispondenza di tale: quale. || Dubitativo: quale? || taliequali, similissimo: tale quale. || quali! è un modo di esclamare, di negare e simile: che!, che che!, ma che! || lu quali ca... modo di dire che vale cosa che... o dacchè... || cosa pri la quali. Nella Mea del Lori si legge: non li parrà ’na cosa pella quale; in altri esempi è fin usato assolutamente, p. e. è questo un paesino per la quale? (Piovano Arlotto), cioè ammodo, adattato ecc.
Qualìfica. s. f. Il qualificare: qualificazione. || Per qualità. || V. giustificazzioni.
Qualificari. v. a. Dar o attribuir una qualità: qualificare. || Rendere eccellente o singolare: qualificare. || Provare e mostrare con ragioni la verità del fatto. || Dichiararsi. || rifl. pass. Protestarsi, sdebitarsi. P. pres. qualificanti: qualificante. P. pass. qualificatu: qualificato.
Qualificata. s. f. L’azione del qualificare.
Qualificatissimu. add. sup. Qualificatissimo.
Qualificaturi. verb. m. Chi o che qualifica: qualificatore.
Qualificazzioni. s. f. Il qualificare, l’attribuir ad alcuno una qualità: qualificazione.
Qualimenti. V. qualmenti
Qualisìasi, Qualisisìa. add. Qualsivoglia: qualsisia, qualsiasi.
Qualità, Qualitati. s. f. Astratto di quale. Ciò che fa che una cosa è tale quale è detta: qualità. (Dante ha: qualitate). || Condizione, stato: qualità.
Qualmenti. avv. Come, in che guisa: qualmente. comu qualmenti dice il volgo: come qualmente.
Qualunqui. pron. indeterminato riferito a persona o cosa, qualsiasi: qualunque.
Qualura. avv. di tempo, che vale, ogni volta che, quando: qualora. || Per calura V.
Qualuzzi. s. m. pl. Cavoli selvatici.
Quannu. avv. di tempo, allora che, in quel tempo, e si adatta al passato, al presente ed al futuro: quando. || Interrogativo, vale in qual tempo: quando? || Poichè, sebbene, ogni volta che: quando. || Preceduto dall’articolo determinante, vale tempo, ora, momento: quando. || In qualunque tempo si voglia: quando. || di quannu ’n quannu, posto ass., vale alle volte, di tempo in tempo: di quando in quando. || quannu chi, quannu chi sia, qualche volta: quando che, quando che sia. || quann’anchi ecc., tutti modi condizionali: quand’anche ecc. || a quannu, posto avv., vale di rado. || a quannu a quannu, a tempo a tempo: a quando a quando. È anco un modo di dire che vale: una volta che... E sta anche per almeno.
Quànquam. V. quànquaru.
Quànquaru. Nella frase fari lu don quanquaru: fare il quanquam. V. donquànquaru.
Quantità, Quantitati. s. f. Misura di numero di estensione ecc.: quantità, quantitade, quantitate. || Abbondanza: quantità. || in quantità, in abbondanza: in quantità.
Quantitativu. add. Di quantità: quantitativo. || Abbondante, o per lo meno sufficiente. || Detto di crediti o debiti, vale non perpetui, ma a tempo.
Quantu. s. m. Quantità: quanto. || lu tantu e lu quantu, si usa a dinotar numero, prezzo, misura.
Quantu. add. Dinotante quantità: quanto. || quantu? assol. quanto prezzo?: quanto?
Quantu. avv. di quantità: quanto. || avv. di tempo: quanto. || Vale per tutto quello, per quanto: quanto. || tantu quantu, posto avv., alquanto: tanto o quanto. || Siccome, uguale, p. e. quantu iddu: quanto lui. || a quant’ha, è molto tempo: gli è tanto. || in quantu a, circa a: in quanto a... || quantu prima, fra breve: quanto prima. || quantu mai, molto: quanto mai. || quantu a mia, per quanto spetta a me: quanto a me. || quant’è gghiè, quantunque sia o siano, quanto che sia. || quantu chi o quantucchì: quanto che, quantochè.
Quantunchi, Quantunqui. avv. Benchè, ancorchè: quantunque. || mittirisi ’n quantunqui, darsi aria d’importanza: arrecarsi sul quanquam.
Quaquaraquà. Voce della quaglia.
Quaquènchiaru. add. Si dice di persona semplice e dappoco: tangherello, baccellone, midollonaccio.
Quaraìsima. V. quarèsima.
Quaranata. V. quadanata.
Quaranta. s. m. Numero di quattro decine: quaranta.
Quarantaduranalisciu. Quarantaduegrani era una moneta equivalente a 88 centesimi, detto in questo modo però vale uomo tristo, furbo: figuro, gancio.
Quarantamila. Nome numerale di quaranta migliaja: quarantamila.
Quarantana. s. f. Spazio di quaranta giorni: quarantana, quarentana. || Quei giorni in cui le persone provenienti da luogo sospetto di contagio, stanno in lazzaretto: quarantina, quarantena. || mettiri ’n quarantana, fig., vale non crederla, aspettare delle prove per credervi. || fari quarantana a ’na banna, per sim. esser obbligato ad attendere lungamente.
Quarantena. V. quarantana.
Quarantèsimu. add. Numerale ordinativo che comprende quattro diecine: quarantesimo.
Quarantina. s. f. Serie di quaranta cose: quarantina.
Quarantinedda. dim. di quarantina.
Quarantineddu. dim. di quarantinu.
Quarantinu. add. Di quarant’anni: quarantenne.
Quarantottu. s. m. Numero che comprende quattro diecine e otto unità: quarantotto. || mannari unu a carti quarantottu, mandarlo al diavolo: mandare a far friggere. || I Toscani dicono avere uno a carte quarantotto, per dire non curarsi di lui, averlo in non cale.
Quaranturi. s. f. pl. T. eccl. Una delle solenni esposizioni del Sacramento che gira di chiesa in chiesa ogni 40 ore: quarantore. || mettiri o livari li quaranturi, esporre o deporre il Sacramento.
Quarara. V. quadara e derivati.
Quarchedunu, Quarcherunu. V. qualchidunu. (Nerucci: quarcheduno).
Quarchi. V. qualchi.
Quarchirunu. V. qualchidunu.
Quarcunu. V. qualcunu.
Quardara. V. quadara. In quel di Messina.
Quareddu. V. ugnu. Però di porci, cignali ecc: zòccolo.
Quarèsima. s. f. I quaranta giorni che precedono la pasqua, in cui debbono i cattolici poveri digiunare, e astenersi da certi cibi; i ricchi mercè pochi quattrini vengon esentati: quaresima. || rumpiri la quaresima, rompere i digiuni della quaresima.
Quaresimali. s. m. Il libro contenente le prediche che si fanno in quaresima: quaresimale. || met. Ciò che meglio uom sappia dire o fare: il quaresimale di uno. || Così chiamansi certi pezzetti di pasta dolce a forma di biscotti.
Quaresimali. add. Di o da quaresima: quaresimale.
Quariari. V. quadiari e seguenti.
Quarnamentu. V. guarnamentu.
Quarquaraquà. s. m. Il rumor dell’acqua quando bolle: croscio.
Quarquariari. v. intr. Far il rumore dell’acqua quando bolle: crosciare, scrosciare. || Far il canto della quaglia.
Quarquariuni (A. Bollire in colmo: a croscio.
Quarrenchiu. s. m. Pietra come un cornetto, buona contro la raucedine, e creduta in ajuto alla memoria, che si portava al collo (Spat.).
Quarru. V. quatru (add.). || Per angulu V.
Quarrutu. V. quatratu.
Quarta. s. f. La quarta parte di checchessia: quarta. || La quarta parte della circonferenza: quarta. || Per quartu di ora. || stari cu la quarta a ventu, star attento per osservare: star alle vedette.
Quartaloru. s. m. Vaso che è quasi il quarto di una botte. || Colono che piglia la quarta parte.
Quartalureddu. dim. di quartaloru.
Quartana. s. f. Febbre intermittente, il cui accesso ritorna ogni terzo giorno, così detta perchè si contano i due giorni morbosi che coi due intermittenti fanno quattro: quartana. || Prov. pri la quartana nun sona campana. V. in frevi.
Quartanazza. pegg. di quartana: quartanaccia.
Quartanedda. dim. Quartanella.
Quartara. s. f. Vaso di terra, alto, non molto panciuto, e con manichi: brocca. || La quantità che essa contiene: brocca. || Quella di rame: mezzina. || cadiri l’acqua quartari quartari, piovere dirottamente: a bigonce. || Prov. tantu va la quartara all’acqua fina chi si rumpi, è chiaro: tante volte al pozzo va la secchia, ch’ella vi lascia il mantico e l’orecchia. || dura cchiù una quartara ciaccata ca una sana, si dice di chi è malsano e campa: basta più una conca fessa che una sana. || nun pò truzzari cu la petra la quartara, co’ più forti il meglio è non attaccar briga, poichè sempre il più debole perde. (L’origine è da quarto. quartara valeva quarto cioè la quarta parte del barile, quindi rimase come nome della figura del vaso non della misura. E in ital. vi è anco quartalone che è un vaso di terra che tiene quattro boccali).
Quartararu. s. f. Facitore di brocche e di simili vasi in generale: broccajo, pentolajo, vasellajo.
Quartarata. s. f. La quantità che cape una brocca.
Quartarazza. pegg. di quartara.
Quartaredda. dim. Brocchina, brocchetta.
Quartaruna. accr. di quartara.
Quartarunazzu. pegg. di quartaruni.
Quartaruneddu. dim. di quartaruni.
Quartaruni. accr. di quartara. || La quarta parte dell’abolito rotolo, equivalente a 200 grammi circa, dal Fr. quarteron: quarto d’una libbra.
Quarteccia. s. f. T. bot. Pianta che ha le foglie ovato-lanceolate, lisce, le caselle bislunghe; i fiori lanati, gli stami rinchiusi nel tubo: china, chinachina. Da corteccia.
Quarteri. s. m. La quarta parte d’un paese, città ecc., e si prende per parte qualunque, anco che non sia divisa in quattro parti: quartiere. || Alloggi dei soldati: quartiere. || dari quarteri, il concedere la vita a’ vinti: dar quartiere.
Quartermastru. s. m. Colui che sopraintende alla distribuzione dei quartieri de’ soldati e tiene l’amministrazione d’un reggimento: quartiermastro.
Quartettu. s. m. T. mus. Pezzo teatrale a quattro voci, o a quattro strumenti obbligati: quartetto.
Quartiamentu. s. m. Il dividere in quarti. || Lo schermirsi.
Quartiari. v. a. Divider in quarti: quadripartire. E per semplice dividere: partire. || rifl. a. T. scher. Schifare e riparare il colpo: schermire. E fig. Difendersi, evitare checchessia con astuzia o destrezza: schermirsi, destreggiarsi.
Quartiata. s. f. L’azione del partire in quarti. || Lo schermirsi: schermo.
Quartiatu. add. Diviso in quarti uguali: quartato.
Quarticeddu. dim. Di quarto: quarticello.
Quartigghieri. s. m. Soldato incaricato della pulizia della caserma: quartigliere (Mort.).
Quartigghiu. s. m. La quarta parte di un pezzo duro di Spagna. || fig. V. collega al § 2.
Quartignu. add. Detto di animali che ha quattro anni.
Quartina. s. f. Strofa di quattro versi: quartina.
Quartineddu. dim. di quartinu.
Quartinu. dim. di quartu.
Quartirazzu. pegg. di quarteri.
Quartireddu. dim. di quarteri.
Quartiricchiu. dim. di quarteri.
Quartiruni. accr. di quarteri.
Quartòddici. V. quattordici.
Quartu. s. m. La quarta parte di checchessia: quarto. || Parte, divisione della casa: quartiere, quarto (voce ripresa). || In pl. e parlandosi di nobiltà, si intendono le quattro famiglie del padre della madre e degli avoli: quarti. || in quartu, diconsi i libri che sono in fogli piegati in quattro: in quarto. || quarti, si dicono le parti di una casacca o simile che pendono dalla cintola in giù: parti. || acchianaricci o pigghiaricci lu quartu ad unu, adirarsi, saltar in bestia. || quartu di luna, uno de’ quattro periodi della luna: quarto. || quartu si chiama una quarta parte di bestia macellata: quarto. || quartu d’avanti o darreri, chiamansi le parti anteriori o posteriori del cavallo. || E quarti le parti laterali del piede del cavallo. || fausu quartu, infermità nell’unghia del cavallo, quando gli si fende. || quarti d’avanti, in un abito: petti o busti. E quarti d’arreri: schienali. || Ognuna delle due parti del carro d’una carrozza, che comprende la sala colle ruote: partita. Onde partita d’avanti, partita di dietro. || in quartu, formando il quarto, p. e. sedere, giuocare in quarto.
Quartu. add. Numerale ordinativo di quattro: quarto.
Quarto. avv. In quarto luogo: quarto.
Quartucceddu. dim. di quartucciu.
Quartuccïari. v. intr. Misurar vino col quartucciu. || a quartuccïari, a minuto, a boccale; si dice del vender o comprare il vino.
Quartucciu. s. m. Misura di capacità pari a litro 0,75: quarto || La quantità di vino che cape ivi.
Quartuni. s. m. La quarta parte di un rotulu.
Quarumi. V. quadumi.
Quarusu. s. m. Luogo dove è caldo per lo percotimento del sole: caldìno. || Per carusu V.
Quasa. V. causi.
Quasanti. avv. A causa di... per colpa di.... (da causante cioè che è causa).
Quasareddu. s. m. L’ugna de’ ruminanti, staccata dal piede, che pare sia una calzatura: zòccolo (Mort.). || L’usan i calzolai per tenervi la pasta da incollare: corno della pasta. || dim. di quasaru: calzaretto, calzarino.
Quasari. v. a. Vestire il piè o la gamba con scarpe o stivali: calzare. P. pass. quasatu: calzato.
Quasaru. s. m. Scarpa o stivale di qualunque forma: calzare. || cu’ camina nun strazza quasari, benchè parrebbe al contrario, però intende dire che non perde: per istar bene, si fa delle miglia.
Quasaruni. accr. di quasaru: calzerone, calzerotto.
Quasatura. s. f. Tutto ciò che cuopre il piede e la gamba: calzatura.
Quasaturi. s. m. Striscia di cuojo con cui si calzano le scarpe: calzatoja, calzatojo. || V. calzaturi.
Quasetta. s. f. Vestimenta del piede e della gamba: calza in generale, e quella di materia più fine: calzetta. || – di sutta: sottocalze. || – pinti, o trafurati: calze traforate. || – a busa: calze co’ ferri. || – sbutati: calze arrovesciate. || – cu la staffetta: calze a staffa o staffetta. || – agghia: calzette colorate. || Quel panno che si lega alle gambe dei polli per contrassegno: calza. || E quella che s’attacca a’ piedi degli uccelli di rapina: geto. || sfilari la quasetta, dire senza riguardi ciò che si sa: sfilar la calzetta, dar la stura.
Quasi. avv. di similitudine, vale come, come se: quasi. || Circa, intorno, poco più che, o poco meno che: quasi. || quasi quasi, così ripetuto ha più forza: quasi quasi. È modo anco di affermare con enfasi: e quasi!
Quasicavaddu. Idiotismo per cascavaddu V.
Quasittara. fem. di quasittaru: calzettaja. || Colei che rimenda calze: rimendatora.
Quasittaru. s. m. Quegli che lavora o rammenda calze: calzajuolo, calzettajo.
Quasittazza. pegg. di quasetta: calzaccia.
Quasittedda. dim. Calzino, calzettina. || Quel panno che si lega nelle gambe a’ polli per contrassegno: calza. || Lucignolo a calza: calza da lume. || Quella piccola calza senza le difficoltà del cresciuto e dello stretto, che fanno le bambine per esercizio d’imparare: sacchetto, sacchettino.
Quasitteri. s. m. Quegli che lavora o rammenda calze: calzajuolo, calzettajo.
Quasittuneddu. dim. di quasittuni.
Quasittuni. accr. di quasetta; quelle grossolane: calzeroni.
Quassia amara. s. f. Legno, e radice amarissima, usata in medicina come febbrifuga: quassia amara, legno quassio.
Quasuddi. dim. di causi: calzoncini. || È anco maniera di pasta a mano, a guisa di maccheroni.
Quasuddicchi. dim. di quasuddi.
Quasuna. V. quasuni.
Quasuneddi. dim. di quasuni.
Quasuni. s. m. pl. Foggia di calzoni grossolani. || Sorta di ghette lunge e grossolane.
Quatela. V. cautela.
Quaterna. s. f. Quattro numeri che si giocano insieme: quaderna. E così i quattro numeri in fila della tombola: quaderna.
Quaternu. s. m. Alquanti fogli di carta uniti insieme: quaderno.
Quatiliari. V. cautelari.
Quatirnàriu. s. m. Strofa di quattro versi: quadernario, quaternario.
Quatirnazzu. pegg. di quaternu: quadernaccio.
Quatirnedda, Quatirnicedda. dim. di quaterna.
Quatirniuni. s. m. Il corso di giorni quattro continui.
Quatirnolu. V. catannolu.
Quatirnuni. accr. di quaterna.
Quatorzi. V. quattordici. (Fr. quatorze: quattordici).
Quatralineddu. s. m. Mattone piccolo e non grosso e quadro: quadruccio.
Quatralinu. add. Di un ferro quadrangolare per uso dei colonnini della ringhiera: quadretto. || Anco si dice del legname in travi non in tavole o assi; e specialmente dei travi di castagno.
Quatranti. s. m. La quarta parte della circonferenza: quadrante. || È anco uno strumento astronomico: quadrante. || Quel disco bianco dell’oriuolo dove son segnate le ore, detta così abusivamente, giacchè è un cerchio intero: mostra, (quadrante, in questo senso sarebbe francesismo, secondo Carena). || Per squatru, dell’agrimensore (Ant. Romano-Ragusa).
Quatrari. v. a. Ridurre in forma quadra: quadrare. || intr. Adattarsi, convenirsi, p. e. questo esempio quadra al nostro proposito. || intr. pron. Piacere, accomodarsi, soddisfare, p. e. mi quadra o non mi quadra.
Quatrarìa. s. f. Raccolta di assai quadri: quadrerìa. || Galleria di quadri: pinacoteca.
Quatrariedda. dim. di quatrarìa.
Quatraru. s. m. Venditor di quadri: quadraro.
Quatrateddu. dim. di quatratu.
Quatratinu. s. m. T. stam. Pezzetti quadrati che servono per la formazione de’ vuoti nelle linee: quadratino.
Quatratu. s. m. Figura piana di quattro lati con gli angoli retti: quadrato. || T. stamp. Pezzo di metallo della stessa qualità de’ caratteri, ma più basso, che serve per riempire i vani della composizione: quadrato. || – a linia, piccola linea: baffo. || T. mil. Colonna di soldati disposti in ordine quadrangolare, facendo fronte da tutti quattro lati all’inimico: quadrato.
Quatratu. add. da quatrari: quadrato. || avv. Quadratamente.
Quatratura. s. f. Il quadrare: quadratura. || Riduzione geometrica di qualche figura a un equivalente quadrato: quadratura. || fig. Prudenza, saviezza. || T. stamp. Intervallo che comprende tutti quei pezzi di varia grossezza, i quali si mettono nelle righe non piene, od altri luoghi, e che debbon formare il bianco nel foglio: quadratura.
Quatrellu. s. m. Strumento di quattro lati; legnetto a quattro lati uguali per rigare: quadrello.
Quatrettu. dim. di quatru: quadretto. || Mattone quadrato: quadrello.
Quatriari. V. quatrari al § 1. || Beffare: dar la quadra.
Quatriceddu. V. quatrittinu.
Quatriduanu. add. Di quattro dì: quatriduano (Mort.).
Quatrienniu. s. m. Lo spazio di quattro anni: quadriennio.
Quatrigghia. s.f. Sorta di ballo intrecciato a quattro a quattro: quadriglia.
Quatrigghiedda. dim. di quatrigghia.
Quatriglia. V. quatrigghia.
Quatrigliè. posto avv. Si dice di vestito, stoffa ecc., fatto a scacchi o quadretti di vari colori: a quadriglie, a scacco.
Quatrilinu. V. quatralinu.
Quatrimestri. s. m. Lo spazio di quattro mesi: quadrimestre.
Quatrinu o Quattrinu. s. m. Piccola moneta di rame poco più che un centesimo: quattrino. || Generalmente per moneta: quattrino. || Prov. quatrinu sparagnatu, dui voti è guadagnatu: quattrino risparmiato, due volte guadagnato.
Quatrittineddu. dim. di quatrittinu.
Quatrittinu. dim. di quatru: quadrettino.
Quatrittuni. s. m. Spezie di mattone quadro e grande: quadrone.
Quatrìviu. s. m. Luogo dove s’incrocicchiano due strade e formano quattro direzioni: quadrivio.
Quatru. s. m. Figura quadrata: quadro. || Pittura su tela o altro, accomodata in telajo, o in cornice: quadro. || Gli spartimenti che si fanno in terra negli orti e giardini: quadro. || lavuru quatru o di quatru, a differenza del lavoro d’intaglio, è quel lavoro di falegname dove s’adopera la squadra e le seste: lavoro quadro o di quadro. || quatru di puppa. T. mar. Spazio sotto alle finestre di poppa, contornato d’ intagli, nella quale scrivesi il nome del bastimento: quadro di poppa, scudo, specchio. || Per ischerzo: aspetto.
Quatru. add. Di figura quadrata: quadro. || testa o ciriveddu quatru, uomo sennato, savio: quadrato nella mente, testa quadra (Giuliani).
Quatruni. accr. di quatru: quadrone.
Quatrùpiti. add. e s. Che ha quattro piedi: quadrupede.
Quatruplicari. v. a. Render quattro volte tanto: quadruplicare. P. pass. quatruplicatu: quadruplicato.
Quatruplicatamenti. avv. Per quattro tanti: quadruplicatamente.
Quàtruplu. add. Quattro volte maggiore: quadruplo.
Quattordicesimu. add. Numerale ordinativo di quattordici: quattordicesimo.
Quattordici. Nome numerale di dieci e quattro: quattordici.
Quattrina. s. f. una quattrina, un circa quattro cose o persone.
Quattrinu. V. quatrinu.
Quattrocchi. Voce composta da quattru e occhi, che per ischerzo si dice a chi porta gli occhiali; o ad animale che abbia macchie sulle ciglia: quattrocchi. || Per funneddu V.
Quattru. Nome numerale di quattro unità: quattro. || Si dice per dinotar un piccolo numero di checchessia, p. e. far quattro passi ecc. || a quattru pedi, carpone: in quattro. || a quattr’occhi, da sol a solo: a quattr’occhi. || essiri quattru e quattr’ottu, esser chiaro: esser quattro e quattr’otto. || a quattru a mazzu, dicesi di cose di poco conto, da dozzina. || a quattru a quattru, distribuiti per quattro: a quattro a quattro. || a li quattru a li cincu, in breve tempo: in quattro e quattr’otto. Ma dicesi anco di un modo di dividere il prodotto, cioè 4 al padrone e una al mezzajuolo. || quattru di peddi e quattru di pidduncia, ovvero quattru di pappa e quattru di nnappa, modo basso per deridere un mal collocamento di danaro. || V. in saccu un prov.
Quattrucentu. Nome numerale di quattro centinaja: quattrocento.
Quattrucintista. s. m. Colui che visse, che scrisse, che operò nel secolo XIV: quattrocentista.
Quattrugrana. V. quatturrana.
Quattrumila. Nome numerale di quattro migliaja: quattromila.
Quattruni di linu. V. linu filatu.
Quattrutempi. s. m. Il digiuno di tre giorni che si fa in ognuna delle quattro stagioni: quattrotempora.
Quatturrana. s. m. Moneta che equivaleva nove centesimi circa della odierna lira. || Forma di pane che costava tanto.
Quatturranata. s. f. Tanta roba che costi quattro grani ossia nove centesimi od otto.
Quatturranedda. dim. di quatturrana in ambo i sensi.
Quazari. V. quasari o simili.
Quazetta. V. quasetta.
Quazolu. V. causolu. || Prov. quazolu di unu tenilu beni; quazolu di dui un puntu di cchiui; quazolu di tri accussì accussì; quazolu di quattru nenti affattu, enumera i pregi del cavallo secondo sia balzano da uno, da due piedi ecc.: balzan da uno nol dare a nessuno, balzan da tre tienlo per te, balzan da quattro, caval da matto.
Quazuni. V. causi.
Quercia. s. f. Albero ghiandifero, molto grande, il cui legno è pesante, duro, e atto a molti lavori: quercia. Quercus robur L.
Quercinu. add. Di o da quercia: quercino.
Quèrciu. V. guerciu.
Quèrcula. s. f. T. bot. Erba querciola. Teucrum camaedris W.
Querela. s. f. Lamentanza, doglianza: querela. || tirari o dari querela, notificar i misfatti di alcuno alla corte e richiamarsene: porre o dar querela.
Querelari. v. a. Dar querela: querelare. || rifl. pass. Dolersi, rammaricarsi: querelarsi. P. pres. querelanti: querelante. P. pass. querelatu: querelato.
Querennamentu, s. m. Il censurare: censura, riprensione.
Querennari. v. a. Notare i difetti per correggerli: censurare, riprendere. P. pass. querennatu: censurato, ripreso. (Dal Lat. querendum: da esser lamentato).
Quesitu. s. m. Domanda che si propone a sciogliere: quesito.
Quèstua. s. f. Accatto: questua.
Questuari. v. intr. Accattare, chieder limosina: questuare. || Raccogliere danaro o altro per uso pio o simile: questuare. P. pres. questuanti: questuante. P. pass. questuatu: questuato.
Questuàriu. add. Che questua: questuante.
Questura. s. f. Ufficio del questore: questura.
Questuri. s.m. Quegli che sopraintende alla sicurezza pubblica: questore.
Questurinu. s. m. Agente della sicurezza pubblica: questurino.
Quetu. (D. B.). V. cuetu.
Quibbus. s. m. pl. I danari: quattrini, ninni, plurimi.
Quida. V. guida.
Quietari. V. cuitari.
Quieti. V. cuitutini.
Quietu. V. cuetu.
Quillu. per chiddu V. Si trova in un canto di quelli raccolli dal Pitrè.
Quinci. V. in linci.
Quindena. s. f. Proroga di quindici giorni che accordava la legge al debitore. || aviri quindeni elassi, essere colpevole di molti misfatti ancora impuniti.
Quìnnici. Nome numerale che comprende dieci e cinque: quindici.
Quinnicigranata. s. f. ’na quinnicigranata, vale tanta roba che costi quindici grani, ossia trentadue centesimi quasi.
Quinnicina. s. f. Lo spazio di quindici giorni: quindena. || Divozione da farsi per quindici giorni alla fila: quindena. E specialmente quella che si fa prima della festa dell’assunzione di Maria.
Quinnicinedda. dim. di quinnicina.
Quinta. s. f. Intervallo musico di cinque voci per grado: quinta. || Que’ dipinti laterali nel palco scenico del teatro: quinta. || nèsciri di quinta, dar in escandescenze.
Quintadècima. Dicesi della luna quando è piena: quintadecima.
Quinternolu. V. catannolu.
Quinternu. s. m. Quaderno di cinque fogli: quinterno. || E anco di venticinque fogli: quaderno di fogli.
Quintessenza. s. f. Estratto che si crede la parte piu pura ed essenziale delle cose, ottenuto dopo cinque distillazioni: quintessenza. || S’usa ad esprimere l’eccellenza di checchessia: quintessenza. || vuliri vidiri la quintessenza d’una cosa, volerla saper a fondo: ricercare la quintessenza d’una cosa.
Quintettu. s. m. Componimento musicale a cinque voci, o strumenti obbligati: quintetto.
Quintirpolu. V. catannolu.
Quintu. Nome numerale ordinativo di cinque: quinto. || La quinta parte di checchessia: quinto. || rumpiri la quinta corda, annojare, seccare, dar briga.
Quintuplu. add. Cinque volte maggiore: quintuplo.
Quirciudda. dim. di quercia: querciuola.
Quirri. s. m. Sorta di tessuto di cotone.
Quisquigghiu. s. m. T. bot. Sorta di pianta. Iberis umbellata.
Quisquìlia. s. f. Immondizia, superfluità: quisquilia.
Quisquìliu. (Don. Dicesi a persona vile o ridicola: don meta.
Quistioni. s. f. Disputa, contrasto: questione, quistione. || Dubbio o contrasto intorno a cui si deve disputare: questione. || Incertezza: questione. || in quistioni, in disputa, di cui si parla, p. e. il libro in quistione. || quistioni di lana caprina, futile. V. in lana.
Quistiunabbili. add. Disputabile: questionabile.
Quistiunari. v. intr. Contendere, disputare: quistionare, questionare. || Usato anco a mo’ di att. p. e. si quistionano la cosa. P. pass. quistiunatu: quistionato.
Quistiunazza. pegg. di quistioni.
Quistiunedda. dim. Quistioncina, quistioncella.
Quistiununa. accr. di quistioni: questionciona (in Firenze).
Quistu. V. A. per chistu V.
Quitanza o Quittanza. s. f. Dichiarazione legale di essere stato soddisfatto del dovuto: quitanza, quietanza.
Quitanzari. V. quittari. (Ugolini biasima la voce quitanzare).
Quittari. v. a. Far quitanza: quitare. P. pass. quittatu: quitato.
Quondam. V. Lat. Aggiunto che si dà a cosa o persona che fu: quondam.
Quoquènchiaru. V. quaquenchiaru.
Quorchi. V. qualchi.
Quosienti. s. f. T. arit. Il numero che risulta dalla divisione: quoziente.
Quota. s. f. La rata che spetta a ciascuno quando si divide un pagamento o altro: quota.
Quotidianu. V. cutidianu.
Quotizzari. v. a. Ripartire, partire.
Quotu. V. quosienti. || V. anco quota. (V. A. ital. quoto).
Quozienti. V. quosienti.
Supplemento
Quaddara. V. quadara (In Messina).
Quagghiarina. V. calanddredda.
Qualera. V. colera (In Licata).
Quarlini. V. carrinu.
Quatreciu. V. gruppa.
Quatretti. pl. Quei chiodetti usati dai calzolai: punte.