Discussioni progetto:Letteratura/Archivio/2015

Ultimo commento: 9 anni fa, lasciato da Xavier121 in merito all'argomento Doppia trascrizione: Tasso ed Ariosto
Archivio 2015 del Caffè letterario

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Berni berni delle mie brame

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Ciao, Wikisorciani, sono un nuovo utente. Ho sottomano una copia delle Rime del Berni della fu Istituto Editoriale Italiano, e mi sono accorto che potrei aiutarvi coi testi. Ora: devo per forza usare la fonte citata sulla pagina? Commento non firmato di Shinitas (discussioni) , in data 21:37, 3 gen 2015‎.

Caro Shinitas, intanto benvenuto :-).
La domanda che fai è complessa, perchè da un po' di tempo su Wikisource privilegiamo i testi che hanno una fonte scansionata con cui confrontarli, in modo che tutti possano vedere l'originale e correggere.
Una rilettura con il tuo testo potrebbe essere interessante solo se modifichi il testo stesso, o riproduciamo due versioni diverse di questa opera del Berni: una con la fonte già presente, l'altra con la tua. Sono molto simili o sono molto diverse? --Aubrey (disc.) 11:44, 4 gen 2015 (CET)Rispondi

Palazzeschi

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A mio parere è un bellissimo libro. Mi piacerebbe davvero curarne la pubblicazione. L'ho appena caricato. Ma prima di procedere chiedo: pensate abbia problemi di copyright? https://it.wikisource.org/wiki/Indice:Palazzeschi-poesie.djvu L'ho trovato su IA https://archive.org/details/poesie00pala Pic57 (disc.) 18:10, 12 mar 2015 (CET)Rispondi

Ciao, purtroppo Palazzeschi è sotto copyright secondo la legge italina, essendo morto nel 1974. È già capitato che libri di autori in pubblico dominio negli USA ma non in Italia si trovino su IA (vedi Indice:Commentario rapisardiano.djvu). Per maggiori informazioni puoi controllare qui. Provvedo a segnalare la pagina indice per la cancellazione. Se hai bisogno di altri chiarimenti contattami pure nella mia pagina di discussione. Ciao,--Federicor (disc.) 14:29, 13 mar 2015 (CET)Rispondi
Ok, amen. peccato però!Pic57 (disc.) 07:04, 14 mar 2015 (CET)Rispondi

Rilettura delle Opere di Carlo Dossi

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Mi occuperei delle Opere di Carlo Dossi. Eseguirei la rilettura del Volume II https://it.wikisource.org/wiki/Indice:Opere_(Dossi)_II.djvu Ci lavorerei con la mia "squadra" di cui @OrbiliusMagister sa. Potrei venirne a capo nel giro di 1 mese; e poi vediamo se continuare con gli altri volumi Ho dato un'occhiata alla formattazione del primo volume (che cmq è incompleta). Ma insomma mi pare di aver capito quali scelte siano state fatte nella gestione ad es. di accenti ecc... Ho visto che forse ci sarebbe l'intenzione di fare una Guida per i rilettori, però non è stata fatta. Forse potremmo far prima a rileggere che a fare la guida :) Che mi dite? Nihil obstat? Pic57 (disc.) 19:03, 14 mar 2015 (CET)Rispondi

Proprio proprio nihil no... ma non è giusto fermare il gioco perché il manuale non è scritto bene. Le pagine di riferimento anche se scritte male ci sono: Aiuto:Come effettuare la rilettura di un testo, Aiuto:Strumenti per la rilettura e Wikisource:Convenzioni di trascrizione. Proviamo l'approccio induttivo: man mano che i ragazzi trascrivono fatti dire quali problemi hanno e scriviamo qiu sotto le soluzioni per poi creare con questa esperienza la pagina d'aiuto dettata dalla realtà.
Così su due piedi proporrei di attivare gli Strumenti per la rilettura e vedere l'effetto in termini di accelerazione di rilettura. - εΔω 07:24, 15 mar 2015 (CET)Rispondi
Ho provato a creare una pagina con il mio sockpuppet privo di strumenti aggiunti, e ho notato che in reltà gli strumenti per la rilettura sono già tutti presenti. scrivo qui sotto le osservazioni che mi sono sorte e che potrebbero essere utili. - εΔω 08:07, 15 mar 2015 (CET)Rispondi
Ok, allora facciamo così: intanto mi ci provo io e familiarizzo con tutte le cose che hai scritto nella miniguida qui sotto. Tra un paio di settimane vedo di tirarmi dietro un tre o quattro rilettori tra i più svegli e ci diamo dentro. Nel frattempo rileggono testi meno complessi e diffondo sulle pagine quip del gruppo il verbo del «Come effettuare la rilettura di un testo». Pic57 (disc.) 10:33, 15 mar 2015 (CET)Rispondi

Miniguida per Dossi

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  • N.B. Carlo Dossi usa una ortografia personale in cui ad esempio
    • tutte le parole sdrucciole sono accentate: questo è in contrasto con l'ortografia moderna, ma va mantenuto dunque occorre avere occhio attento e dove l'OCR propone fantastico noi troviamo sulla pagina fantàstico e dovremo trascrivere come sulla pagina!
    • Il plurale di parole con finale in "io" atona come desiderio è desiderii con due i
    • I puntini di sospensione sono quattro e non tre.
  • La sequenza segnata su Aiuto:Strumenti per la rilettura è molto corretta: alt+ 5 7 6 8 aggiusta già molte storture nei testi in prosa;
  • L'intestazione si compila automaticamente sulla base di quella di due pagine prima con il bottone {{AutoRI}} posto in basso;
aaarrgghhhh! questo sarebbe molto interessante, ma non lo trovo. Se lo scrivo direttamente mi compare in rosso Template:AutoRI Pic57 (disc.) 10:46, 15 mar 2015 (CET)Rispondi
Seguimi: prima occorre selezionare gli strumenti per la rilettura (Speciale:Preferenze --> Accessori --> Strumenti di modifica --> sesta voce dall'alto). Salva e torna in modifica.
In fase di modifica nella barra di sinistra apparirà il menu Strumenti per la rilettura: scomodo da raggiungere col cursore ma facile da memorizzare con le abbrevazioni da tastiera, come scritto sopra. L'AutoRI è compreso nel comando PostOCR (alt+7).
E qui quel che non sapevi: l'automatismo riconosce l'intestazione guardando quel che si trova due pagine prima e adattando la numerazione alla pagina corrente. Dunque il comando è pensato per chi rilegge pagine sequenzialmente.
Grazie, tutto chiaro.Pic57 (disc.) 00:07, 28 mar 2015 (CET)Rispondi
  • vanno tenute presenti le parole spezzate tra due pagine, per esse esiste il bottone {{AutoPT}}: alla fine della prima pagina si seleziona il troncone e si preme autoPT; all'inizio della pagina successiva si selezione ail troncone s di preme autoPT;
    AutoPT si ottiene attivando (sempre dalle proprie preferenze) i due accessori "La fabbrica dei giocattoli" e "la bottoniera".
  • infine l'OCR confonde ha qualche problemino:
    • molte "t" con delle elle, e questo richiede un discreto lavoro di aggiustatura
    • qualche volta delle macchie "fanno sparire" singole lettere... occorre attenzione nella ricerca di soluzioni sensate.
Pic57 Confermo tutto quello che ha detto Edo, ma aggiungo che per Dossi potrebbe essere anche molto utile lo strumento memoRegex, meglio chiamato sostituzioni automatiche specifiche per un'opera. Impossibile registrare tutte le sostituzioni automatiche necessarie (per gli accenti occorrerebbe caricare un intero vocabolario) ma comunque potrebbe essere utile correggere almeno le parole più frequenti, e, per esempio, la questione dei quattro puntini invece che tre.
Bisogna fare un po' attenzione, per evitare disastri; bisogna che qualcuno "dia il via" allo strumento, regfistrando le prime sostituzioni necessarie e quelle più delicate come i tre puntini; bisogna infine che tu entri nella logica dell'applicazione, imparando a caricare le sostituzioni memorizzate e a aggiornarne la lista quando ne carichi altre; ma se ce la fai poi Alt+7 diventa veramente magico, ne vale la pena. E' un tool malmaturo e sperimentale, soggetto a improvvisi cambiamenti; la cosa certa per ora è che la lista delle sostituzioni memorizzate starà in Discussioni indice dell'opera e che - a meno di una particolare attenzione e attitudine a distcricarsi nel codice - NON deve essere modificata "a mano" ma solo con le procedure previste. --Alex brollo (disc.) 10:18, 28 mar 2015 (CET)Rispondi

G.B. Marino curato da B. Croce

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Vorrei caricare su Commons e trascrivere le Poesie varie di G.B. Marino curate da B. Croce (1866-1952) per Laterza nel 1913. Potrebbero esserci problemi di copyright? Il contributo di B. Croce si limita alla trascrizione e ad una dozzina di pagine bibliografiche dove dà conto delle fonti. Il volume quasi non contiene altre annotazioni. Eventualmente potrei tralasciare la trascrizione della Nota bibliografica. Grazie. Saluti.Lino Marco (disc.) 16:50, 21 mag 2015 (CEST)Rispondi

La domanda è stata superata dagli eventi. Nell'attesa, confidando in una risposta favorevole, avevo caricato il djvu ed iniziato la trascrizione.      Poesie varie    di Giovan Battista Marino (XVII secolo). Dopo qualche ora però si era verificata la paventata intromissione occorsa in tutti i miei recenti lavori. Attendo chiarimenti dall'Amministrazione subito interessata; ogni mia attività è sospesa. Lino Marco (disc.) 09:12, 27 mag 2015 (CEST)Rispondi
Lino Marco, quale sarebbe l'intromissione? E a cosa ti riferisci quando parli dell'"Amministrazione"? Comunque per rispondere alla tua domanda, mi pare di capire che il testo si possa inquadrare come edizione critica di un'opera in pubblico dominio: in tal caso per la legge italiana la durata del copyright sarebbe di 20 anni dalla pubblicazione. Can da Lua (disc.) 10:36, 27 mag 2015 (CEST)Rispondi
Grazie per la risposta. Avevo inviato una e-mail con i dettagli ad un amministratore perché non volevo scatenare una seconda Edit-war. Ma se il reiterato comportamento descritto rientra nella normale etichetta Wikisource, nessun problema, non mi rimarrà che trarre le conclusioni. Saluti Lino Marco (disc.) 14:09, 27 mag 2015 (CEST)Rispondi
@Lino Marco ehm... io non so a chi tu abbia scritto e cosa vi siate detti (le email naturalmente sono private), quindi non capisco assolutamente a cosa ti riferisci. Se ti sei "scontrato" con qualche utente per qualsivoglia motivo, ti suggerisco di parlarne al Bar, cercando la collaborazione di tutti per risolvere la cosa pacificamente e costruttivamente. Ma se non spieghi qual è il problema, difficilmente possiamo fare qualcosa... Can da Lua (disc.) 14:33, 27 mag 2015 (CEST)Rispondi
Come Candalua anche io penso non ci siano problemi per l'edizione (Marino è morto da un po', l'edizione critica di Croce ha solo 20 anni) per cui siamo a posto. Il libro mi pare ottimo, la scansione pure, quindi grazie @Marco Lino per l'inserimento. Se hai voglia e modo di risolvere la questione "comunitariamente", siamo ben felici di aiutare. Aubrey (disc.) 16:27, 27 mag 2015 (CEST)Rispondi

Doppia trascrizione: Tasso ed Ariosto

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@Alex brollo @Xavier121 Ieri è stato il giorno dell'entusiasmo per nuova possibilità dei testi in doppia trascrizione, con la prima realizzazione pratica di Xavier121 dell'inizio dell'Aminta e con la prova che ho poi fatto di abbinare ai Prologhi della Lena in diplomatica la versione critica del Polidori; ed ora vorrei fare alcune riflessioni.

Ho letto l'inizio della prima scena dell'Aminta, un testo già chiaro, che per chi ha un po' di pratica potrebbe essere letto e compreso anche leggendolo direttamente dalla stampa antica, ma non tutti hanno tale familiarità e li si aiuta a superare quel gradino, approntando una versione che invogli anziché scoraggiare; ma mi sorge un dubbio: tutti i testi si prestano ad una lettura quasi diretta, per i quali è necessario soltanto un discreto e quasi trasparente intervento di cortesia?

Cerchiamo di applicare lo stesso criterio alle commedie dell'Ariosto; ci convivo da due settimane e l'idea che me ne sono fatto è che si tratti di testi ben diversi dall'Aminta e che forse diversamente debbano essere trattati. Mentre l'Aminta, per un lettore medio, è un testo comprensibile, ma non leggibile, e si tratta, come dicevo, di dare la spintarella giusta a chi non ha il coraggio di buttarsi da solo, le commedie dell'Ariosto, invece, anche se noi dessimo la spintarella della leggibilità, rimarrebbero, a mio avviso, largamente incompensibili. Una lingua molto più aspra, a tratti gergale, in un accavallarsi di situazioni sceniche ovviamente non descritte, né servite da una punteggiatura che potrebbe farle intuire; con gli a parte tutti lasciati all'immaginazione del lettore, senza distinguere i quali, tutto diventa misterioso. Ora mi chiedo, con un testo del genere, che senso ha, proporre al lettore una versione leggibile che gli rimarrebbe però incomprensibile?

Ecco come era nata la mia prima idea: fornire al lettore, qualcosa di più della mera leggibilità, affiancando, a fronte della diplomatica, una vera versione critica, nella quale l'editore, godendo di libertà ed autorità, avesse potuto scegliere tra lezioni diverse, e fosse fortemente intervuto con punteggiatura, parentesi e note per cercare di esplicitare un senso a cui il lettore medio difficilmente sarebbe potuto giungere da solo. E non sono rari i casi in cui l'editore stesso abbia gettato la spugna lasciando libertà al lettore.

Ma a questo punto, per un testo che può essere affrontato solo attraverso una forte mediazione, che utilità può avere la diplomatica a fronte? Non sarebbe forse il caso, di rimettersi umilmente alla sola edizione critica, che ha già fatto una parte del grosso lavoro nel venire incontro al lettore, assicurandolo che la sua curiosità, se unita alla necessaria buona volontà, non verrà delusa?

Perciò, per testi così difficili vedrei quasi come un accanirsi a sprecare grandi risorse (parlo perché ho provato) il non voler accontentarsi di una vituperata ma onesta edizione critica ottocentesca, in vista di risultati alquanto illusori. Ma su questo mi piacerebbe sentire anche altri pareri. Grazie. Lino Marco (disc.) 16:45, 31 lug 2015 (CEST)Rispondi

Qui su abbiamo uno spazio di libertà quanto mai ristretto, se paragonato ai normali progetti wiki; non solo siamo tenuti a rispettare quanto più fedelmente possibile il testo dell'opera, ma ci sforziamo perfino di rispettare le scelte editoriali e tipografiche dell'editore (più propriamente dell stampatore). Una bella e robusta gabbia. Ci restano poche libertà: una è la sceldta dell'edizione sui cui lavorare. Io, senza alcun tentennamento, avendo a che fare con un'opera antica (XVI-XVII secolo), scelgo una buona edizione "moderna" (XIX secolo), come suggerisci tu; Xavier invece preferisce l'edizione originale, immagino con più entusiasmo se è coeva all'autore e più ancora se vi è indizio/prova che l'autore abbia attivamente partecipato al lavoro di stampa. In effetti, non ha tutti i torti: le opere in cui l'autore ha dato il suo contributo alla stampa, perchè l'ha discussa, rivista e magari ha suggerito qualche accorgimento tipografico, sono doppiamente opera di quell'autore; lo spirito dell'autore e dei suoi tempi e delle sue emozioni è quasi palpabile.... però.... queste opere costano 10 volte più fatica nella trascrizione: l'OCR in genere è pressochè inutilizzabile. Che fare? La mia soluzione è semplice: lasciare che ciascuno usi la libertà di lavorare sull'edizione che preferisce.... senza ovviamente costringere l'intera comunità a caricarsi del terribile peso della trascrizione di un testo veramente antico. Alex brollo (disc.) 17:21, 31 lug 2015 (CEST)Rispondi


Alcuni anni fa un tentativo analogo portò l'utente Torredibabele a realizzare una trascrizione semidiplomatica della prima edizione italiana delle commedie di Aristofane. Era la prima volta che la comunità affrontava in modo diretto la questione ecdotica; il compromesso raggiunto fu un ibrido che conciliava il rigore a cui faceva riferimento Alex con la possibilità di creare qualcosa di comprensibile per il lettore medio. Probabilmente se avessi caricato prima le versioni del Romagnoli, oggi di quella felice circostanza non esisterebbe traccia e la comunità e la rete tutta avrebbe perso un testo unico nel suo genere! La prima versione in italiano delle Rane di Aristofane chiusa in un cassetto e non ristampata più fino al 2009: chi siamo noi per stabilire che a fronte di oggettive difficoltà di lingua, contesto, struttura, ortografia ecc. dovremmo ripiegare su una onesta edizione critica ottocentesca? Dove risiede la validità di un'edizione? Cosa rende un testo più testo di un altro? Io credo che siamo davanti a creature diversissime, ma da affrontare nello stesso modo: una trascrizione fedele da rimettere di nuovo in circolazione e al giudizio insindacabile dei lettori. Il fatto che possa prendere la mania delle fedeltà assoluta, dovuta alla potenza e alla libertà del mezzo che usiamo, non significa che quel lavoro sia inutile: ci sarà sempre qualcuno che ricercherà un testo per quel dato segno o sequenza di segni; non possiamo prevedere l'uso delle nostre trascrizioni. Proporre anche una nostra versione di un testo antico significa solo contribuire a diffondere maggiormente un'edizione che la comunità ritiene importante per la cultura in generale e non solo per la ricerca scientifica. Se il pensiero di Lino Marco (non me ne voglia, è solo un pretesto!) fosse predominante avremmo, ad esempio, una pagina Opera come questa con una sola trascrizione critica (quella del Petrocchi) e una serie di Pagine Indice al 25%, piena di belle immagini ma con tanti link rossi (in sostanza nuove edizioni anastatiche, raramente di alta qualità); si finirebbe per concentrare le forze sulla rappresentazione, finendo per assomigliare a siti tipo questo. Le edizioni non sono permutabili. Il messaggio di un autore si è diffuso nello spazio e nel tempo attraverso lingue, scritture, caratteri, grafiche diverse e inconciliabili; ha visto all'opera copisti di ogni estrazione; traduttori capaci e incapaci; editori esperti o semplici appassionati: obiettivo del mio passatempo, scrollare polvere e muffa da questi testi antichi e introvabili e riproporli in tutte le forme possibili e immaginabili (grazie al buon Alex). Chi desidera occuparsi delle più comode edizioni ottocentesche non riceverà da parte mia alcun biasimo: solo lodi e incoraggiamento! :) --Xavier121 19:18, 2 ago 2015 (CEST)Rispondi
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