Tragedie postume (Alfieri, 1947)/Nota

Nicola Bruscoli

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Tragedie postume (Alfieri, 1947) Indice
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NOTA

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CLEOPATRA

La presente edizione è interamente riveduta sul codice Alfieri 2 che si trova alla Biblioteca Laurenziana1 come tutti gli altri di cui mi sono valso per la revisione delle tragedie postume.

Il codice è di cc. numerate 65 e contiene, oltre la Cleopatra, il Sentimento dell’autore su questa Tragedia, la critica del conte Tana su tutta la Cleopatra e infine la Farsetta dei poeti. La Cleopatra, messa a pulito dall’abate Polidori, occupa le prime 39 carte.

Alla prima carta si leggono le seguenti parole, scritte dall’Alfieri stesso: «Cleopatraccia messa al pulito, (pulita quanto il frontespizio presente) buona però a forbirsi. Con la farsetta dei Poeti, e le critiche del Tana».

A c. 2r, sempre di mano dell’autore, si trova scritto: «Rappresentata per mia disgrazia, e fortuna li 16 giugno 1775 nel Teatro Carignano in Torino».

A c. 41v si leggono queste note autografe: «Ridata una scorsa a tutte queste cose ott’anni dopo, le trovai, come sono, cattive, male scritte, e poco meglio pensate: non però tali da vergognarmene davanti a chi sapesse le mie circostanze d’allora.

Roma, 30 luglio 1782.


E in Firenze nel 1798. Avendone riletti quá e lá degli squarcietti, ho riso veramente di cuore e mi sono rallegrato con me stesso.


Anche i rifacimenti di alcuni versi, che si riportano a piè di [p. 248 modifica]pagina nel testo della tragedia, sono autografi, tranne quello a p. 34 della presente ed. che è di mano del Polidori2.


I versi segnati con asterisco sono quelli a cui l’Alfieri aveva apposto un segno in lapis con l’intento di migliorarli in seguito. Tale modificazione fu fatta solo per quei pochi passi che si riportano a piè di pagina.


Da questi cenni sul codice si comprende come per la Cleopatra abbiamo solo una copia di uno scritto assai giovanile, su cui l’autore è tornato piú tardi per la compiacenza di convincersi sempre meglio della sua maggiore destrezza tecnica, ma non certo col proposito di aggiornarne le grafie secondo criteri piú moderni e piú maturi. Perciò il problema dell’edizione si presenta con aspetti meno rigorosi che per tutte le altre opere delle quali possediamo l’autografo o l’edizione curata dall’autore. Infatti, per questa mia edizione, ho ridotto molte grafie alla forma accertata per le diciannove tragedie, come giá avevano fatto i primi editori e il Milanesi.

Ecco le principali caratteristiche grafiche del codice fra quelle che non sono state riprodotte nella presente edizione:

Azzio, Egizzie strazzi (da straziare);

nò, sò, fú, prò, frá, sá, diffesa, scetro;

sdegniate, darli (= dargli), pregievol;

gl’eroi, l’involi (= gl’involi), gl’empi;

oh rimorsi; talvolta segna cosí il vocativo; come a c. 9r: Tanto dunque, oh rimorsi, è il poter vostro.

Altre volte accade il contrario: c. 11r O quanto l’amo; c. 16v O quanto sei;

un’amico, un’inimico, d’un alma;

coregge (= corregge), rinovar, scelerata;

Giuglio (= Giulio).

C’è anche qualche errore materiale che naturalmente è stato eliminato:

                         c. 17v formate (= formata);
                         c. 32r Marte (= morte).

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Ecco ora l’elenco degli errori nell’ed. Milanesi.

Laurenziano Alfieri 2 Milanesi, vol. II
 2v attori 289 personaggi
 2v Settimmio 289 Settimio
 3v dovean 290 devean
 4r cuor (piú volte) 290 cor
 6v Movano ovunque. Il Milanesi o meglio qualcuno dei primi ed. da cui il Milanesi deriva — non ha compreso che il verso significa: dovunque movano il piede irresoluto, si trovano chiusi dai nemici
295 Muovono ovunque
 7r Quella c’had 295 Quella che ad
 7v picciole forze 295 piccole forze
 8v Io ti presento e inerme 297 Io ti presento, inerme
 8v e cederò al timore 297 E crederò al timore
 9r da’ nemici 297 dai nemici
 9r m’odj e aborri 298 m’odii e abborri
11r vuò (piú volte) 300 vo’
12v quest’è troppo 302 questo è troppo
13r obbliando 302 obliando
13r O vitupero 303 Oh vituperio
13v rossor 303 rossore
15r ch’in sen 305 che in sen
15r sopravissi 305 sopravvissi
15v aborro 306 abborro
17r S’odranno 307 S’udranno
17r Alle insegne 308 All’insegne
17r Ritorcerá in se stesso 308 Ritornerá in se stesso
17r stromento 308 strumento
17v Pel disonor 308 Del disonor
17v Mi fuggo invan 308 Mi fuggo invano
18v E fuggirsene 310 A fuggirsene
19r dei mali 310 de’ mali
19v E questo è il don 311 E questo è don
20v Morte impedir 312 Morte impedire
22r ed immortali 315 e di immortali
22r n’irrigò 315 ne irrigò
22r l’egual di Augusto 315 l’egual d’Augusto
22r Ch’a te 315 Che a te
22v n’obbliavi 316 n’obliavi
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22v innondar 316 inondar
22v E questo è 316 E quest’è
22v e ’l mondo 316 e il mondo
22v intiere (piú volte) 316 intere
23r infra possenti 316 infra i possenti
25r de’ fortunati 319 dei fortunati
25v Fa, che s’apprestin le piú scelte navi
(L’intero verso manca nell’ed. Milanesi)
27r per nostra man 321 per nostra mano
27r ai piè 321 al piè
27r nodrivo 322 nudrivo
29r emolo (piú volte) 323 emulo
29v abominato 324 abbominato
30r Questo è l’alma. Gli ed. non hanno compreso che il questo si riferisce a ben del v. precedente:
325 Questa è l’alma

e sol mi resta
Un ben, che ognor ebbe i tiranni a scherno

30r viltá de’ vostri 325 viltá dei vostri
30r e ’l grande 325 e il grande
30v ebri 326 ebbri
31v divini i segni 327 divini segni
32r gli imperj 328 gl’imperi
32r communi 328 comuni
32r a tanto, e che ti spinge 328 a tanto, che ti spinge
32v preghi 329 prieghi
33v per me s’uccida 330 per me si uccida
33v obbedisci 330 ubbidisci
35r aborristi 332 abborristi
36r castigare 333 gastigar
36v istupidir 334 instupidir
37r davan la palma. Sebbene sia anche nelle prime edizioni mi pare che il futuro non abbia senso. Parla Cleopatra che di tradimenti non può compierne piú alcuno; quei tradimenti le davano in passato la palma.
335 daran la palma
39r ispira 338 spira
39r perfin n’è 338 perfin è
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Per il Sentimento dell’autore su questa Tragedia ho corretto i seguenti errori, pur di mano dell’Alfieri, perché non corrispondono ai modi grafici degli autografi piú tardi:

40r azzione; 40r hò; 40r amettere; 41r esiggeva; 41r colleggio.

Gli errori del Milanesi sono i seguenti:

Laurenziano Alfieri 2 Milanesi, vol. II
40r tard’arrivo 565 tardo arrivo
40r ammettere 565 accettare
41r ingannare Antonio 566 ingannar Antonio
41r una uscita 566 un’uscita
41r indi a poco, scordata 566 indi a poco a poco, scordata
41r su questo 566 in questo
41v Rimproverar Cleopatra 567 rimproverare Cleopatra

È quasi inutile aggiungere che, insieme a tutti questi errori, sono state riprodotte le caratteristiche grafiche e l’interpunzione voluta dall’autore, come ho giá avvertito nella nota alle diciannove tragedie.

Da notare come per la Cleopatra l’elenco degli errori non porta solo elisioni o troncamenti modificati arbitrariamente o maiuscole invece di minuscole, ma ripristina delle lezioni fondamentalmente alterate e recupera perfino un intero verso:

Fa, che s’apprestin le piú scelte navi.

Tale verso manca anche nelle prime edizioni3, sulle quali il Milanesi ha condotto certamente la sua edizione delle postume, senza risalire mai al ms. originale, come avrò occasione di mostrare anche per le tragedie che seguono. [p. 252 modifica]

ALCESTE PRIMA

La presente edizione è condotta sul Laurenziano Alfieri 19 che contiene le due Alcesti, tutte trascritte con molta cura e nitidezza dall’Alfieri stesso, e, a fianco dell’Alceste prima, il testo greco.

L’Alceste prima va da p. 1 a p. 126; l’Alceste seconda, con numerazione iniziata di nuovo, da p. 1 a p. 77. A p. 5 è il sonetto con cui l’autore dedica le due Alcesti alla contessa d’Albany.

Sotto l’elenco dei personaggi, dalla parte del testo greco, è scritto: Textus editione Musgravii Oxonii. 4° 1778. Paucis exceptis carminibus, quae asterisco notantur.

Sotto la prima pagina di traduzione italiana, piccolo, ma contraddistinto da un rettangolo, è scritto: 29 Marzo 1799, in villa Santini.

A p. 95, v. 996, all’espressione Oimè! oimè!, che traduce Ἔ, ἔ4 del testo greco c’è una crocettina. Forse vuol indicare — come per l’Alceste seconda — desiderio di modificazione. Infatti nel testo greco ci sono tre diverse interiezioni, mentre l’Alfieri ripete piú sotto oimè!

A p. 126 — cioè dalla parte del testo greco, che è tutto nel recto — in un rettangolo a piè di pagina, sulla sinistra, è segnato: Dí 19 luglio 1799, a Montuì. Liberati appieno dagli Schiavi Cannibali Celti.

Questa tragedia — che non è nell’ed. Milanesi — ha avuto una assai fedele riproduzione nel I vol. dell’edizione condotta a Firenze coi tipi del Piatti nel 1804, che si finge stampato a Londra colla stessa data.

Poiché tale riproduzione è molto accurata, nell’elenco che segue ho registrato anche le non molte varianti sulla interpunzione.

Laurenziano Alfieri 19 Piatti, vol. I
 10 Eúmelo 114 Eumelo (costantemente)
 12 traduttore. C’è oscillazione in questo uso di maiuscole e minuscole iniziale; trattandosi di un autografo cosí accurato l’oscillazione va mantenuta
115 Traduttore
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 17 accenna 120 Accenna
 18 sí cangeratti 120 si cangeratti
 20 è questo. 123 è questo:
 24 or perdi
Nel Piatti or è stato scritto erroneamente con carattere corsivo; e questo ha un significato perché, come avverte una nota autografa, il corsivo indica allontanamento dal testo greco
 24v muor gloríosa 126 muor gloriosa
 30 da morte Alceste, 129 da morte Alceste:
 55 affrena, 146 affrena
 64 sei tu pazzo
151 sei. Nel Piatti è scritto erroneamente in corsivo.
 73 estími 158 estími
 81 offertogli 164 offertogli,
 95 è vero, 174 è vero
 97 oimè 175 Oimè
 99 cessò la sposa; 176 cessò la sposa,
101 aimè 176 ahimè
107 De’ Bistonj 181 De’ Bristonj
113 qual pro’ 184 pro
116 traduttore 185n Traduttore

ALCESTE SECONDA

Il testo di questa tragedia si trova nel codice, giá descritto, dell’Alceste prima.

La tragedia è stata riprodotta anche nell’ed. Milanesi, senza notevoli alterazioni, ma con frequenti modificazioni di particolaritá grafiche che io dò qui in blocco, perché sarebbe ozioso registrare troppe volte il cambiamento di una maiuscola in minuscola o la soppressione di una virgola.

L’autografo scrive generalmente con la maiuscola Eroe, Profetessa, Sole, Inni, Regnator, Oracolo, Re, Regno, Fato, Destino, Donna, Diva, Vivere, Morire, Grammatiche, Atti, Scene, Cori, Lessico, Personaggi. Anche alcuni aggettivi sono ugualmente scritti colla maiuscola: (notizie) Filologiche, Antiquarie, Lapidarie; (arte) Tragica. [p. 254 modifica]

Molte di queste maiuscole si ritrovano nell’ed. Piatti, mentre il Milanesi le ha quasi tutte sostituite. Il Piatti — per un eccesso di scrupolo — mantiene anche l’evidente errore materiale dell’autografo Scena Quinta (p. 29; Piatti, p. 226 in luogo di Scena Sesta. Invece alla p. 276, in luogo della forma autografa Muricciolajo ha Muricciuolajo, alle pp. 279 e 282, in luogo di disertazione e disertazionare, ha dissertazione e dissertazionare.

Ecco l’elenco di alcune altre modificazioni.

Laurenziano Alfieri 19 Milanesi, vol. II
14 sagrificio (piú volte) 409 sacrificio
20 cor 413 cuor
21 ch’or vi alberga 413 che or vi alberga
24 ai miei piú cari 416 a’ miei piú cari
35 dei Numi 424 de’ Numi
46 si inoltra 433 s’inoltra
49 m’innoltri 435 m’inoltri
50 chi ’l ruppe 436 ch’il ruppe
63 secura 445 sicura
74 qual idea (piú volte) 451 qual’idea
76 lascierò (piú volte) 452 lascerò
76 imagine 452 immagine
76 essere 452 esser
Note
453 note. Mi sembra giusta questa correzione, che è tanto nel Piatti quanto nel Milanesi; perché le parole che si trovano affiancate a questa (né prefazione, né Note, né disertazione) sono iniziate dalla minuscola.

ABÈLE

La presente edizione è condotta sul Laur. Alfieri 23, trascrizione accuratissima che l’Alfieri sembrava aver predisposto per la stampa in ogni particolare.

Il codice è di pagine numerate 76. Le prime dieci contengono la Prefazione dell’autore. [p. 255 modifica]

A p. 2, in luogo delle parole «nella quale la melodia dei Cori...» fino a «i Cori vi sono cantati», parole che sono state inserite in una nota a piè di pagina, si legge come prima redazione: «benché anche in quella vi sia molta melodia, e spesso v’abbia luogo il mirabile. Nella tragedia antica i Cori sono...».

A p. 3, in luogo delle parole «non ne guastasse la terminazione...» fino a «la totalitá del tragico affetto» si legge: «la guastasse, e spiegasse l’intenzione dell’autore di innestare nella tragedia la musica, senza però la totalitá del tragico effetto». Nel corpo stesso dell’aggiunta, in luogo delle parole «i pedanti non me ne lasciassero poi giustamente le corna» si legge, come prima redazione: «non me ne restasser le corna».

A p. 39, al verso, giá scritto su cancellatura,

Ma benedirci pria tu pur dei, Madre

c’è un richiamo e in nota il verso definitivo: (1) vel:

Ma tu pur, madre, pria dei benedirci.

L’autografo è stato seguito in quasi tutte le sue caratteristiche. Me ne sono solo discostato nei casi seguenti: a pp. 37 e 40 scrive cappanna in luogo di capanna; io ho riprodotto la forma corrente. Tre o quattro volte, fra le moltissime che questo nome occorre, Abèle è scritto senza accento; ma la norma è cosí costante e frequente che ho uniformato.

Vediamo ora le alterazioni — questa volta piú profonde e frequenti che nella stessa Cleopatra — che sono state operate nel testo, fin dalla prima edizione.

Il testo autografo ha anche qui una grande abbondanza di maiuscole: Inferni (Dei), Sole, Scena, Re, Gigante, Regale, Maestro, Musica, Divino, Alba, Oriente, Discordia, Popolo, Imperatore, Guerrieri, Donna, Figlie, Sonno, Figlio (raramente), Destino, Terra, Virtú, Padre (raramente), Genitori, Danzatori, Fratello (raramente) Voce (d’Iddio).

Tutte queste maiuscole sono abbastanza rispettate nel Piatti, meno nel Milanesi. Il Milanesi aggiunge esclamativi dopo ahi, deh, ah che nell’aut. hanno spesso la virgola. L’interpunzione è fortemente modificata nell’una e nell’altra edizione. [p. 256 modifica]

Ecco ora l’elenco degli errori del Milanesi.

Laurenziano Alfieri 23 Milanesi, vol. II
  1n Aprile 339n aprile
  2 Eroici 340 eroici
  2 Greca tragedia 340 Greca Tragedia
  2 de’ Cori 340 dei Cori
  2 d’azione 340 di azione
  2 deffinire 340 definire
  2 qual è (frequentissimo come nel Didot)
340 qual’è
  2 tragedia
Nel Milanesi (p. 340) è scritto erroneamente con carattere corsivo
  3 lingua Italiana 341 lingua italiana
  3 perché non vi sono spettatori Manca
  4 Abèle (piú volte) 341 Abele
  5 tramelogedia
342 Tramelogedia (piú volte; nell’aut. oscilla)
  4 platèe 342 platee
  4 ancorch’ella riceva 342 ancorch’ella ricevesse
  4 venga 342 venisse
  6 agli inferni 343 agl’inferni
  6 tragedia
343 Tragedia (piú volte in questa pagina)
  7 Lirico (sost.) 343 lirico
  7 Tragico (sost.) 343 tragico
  7 sudetti culti 343 suddetti culti
  7 Cantanti (sost.) 344 cantanti
  8 presontuosi 344 presuntuosi
  8 Tragici (sost.) 344 tragici
  8 io ’l solo 344 io il solo
  9 Principi (piú volte) 344 principi
  9 ad ottenere 344 ed ottenere
  9 mastro di cappella 345 maestro di cappella
10 ch’ell’abbia 345 ch’ella abbia
12 La Scena varia 347 La Scena — Varia
13 costá su 348 costassú
14 formidabil ira 348 formidabil’ira
14 messaggeri 349 messaggieri
14 Eterno fattore 349 eterno Fattore
16 ariette 350n Ariette
17 Belzebùb 351 Belzebub
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18 parète 351 parete
18 Belzebub
352 Belzebú (piú volte; però in rima è cosí accentato anche nell’aut.)
19 là mia possa 352 la mia possa
20 díurno 353 diurno
20 a lor opra 353 a loro opra
20 adulto Caìn 354 Cain (piú volte)
21 díspari 354 dispari
22 fabbro 355 fabro
24 Mammóna 356 Mammona
25 sol’essa 358 sol essa
26 afferravi 358 afférravi
26 358 vo (piú volte)
26 tuonò 358 tonò
27 clessídra 359 clessidra
27 natío 359 natio
27 A voi da presso
Verrò lassú
359 Io voi da presso
Seguo lassú
27n s’alza 359n si alza
28 saria 359 saria
30 petto il loco 361 petto or loco
33 Son io di ciò 363 Di ciò son io
33 Via, 364 Via!
34 beo 364 bèo
34 Ah, 364 Ah!
36 o madre mia 365 Oh, madre mia
36 come dirci
Debbo? non so
365 e come ha nome?
Io nol saprei
36 In darlo 366 Nel darlo
36 Ghiottoncello 366 Ghiottarello
38 Adiverrà 367 Addiverrá
38 co’ miei 367 coi miei
40 Onnipossente padre 368 Onnipossente Padre
42 or sí; ma armati 370 or sí; armati
43 son’io 371 son io
44 e senza
Che il benedisse, e l’abbracciasse il padre?
372 e pria
Ch’io l’abbracciassi, e lo benedicessi?
45 Muovere 372 Muover
45 messaggera 373 messaggiera
46 acque 373 acqua
46 inseguito 373 inseguíto
47 sol’io 374 sol io
49 ci esporremmo 376 ci esporremo
[p. 258 modifica]
52 Andiame
In traccia, sí. Deh, quai terrori e quanti
378 In traccia
D’essi andiam tosto. Ah quai terrori e quanti
54 pro’ 380 pro
54 Messe 380 Mèsse
54 tratti 380 trátti
55 sagrificj 381 sacrificj
56 A giubilo 382 Al giubilo
56 simile 382 simile
58 Che tanti 383 Cui tanti
59 E il loco
Per lui si serba
384 E il loco
Per lui serba egli
63 aíta 387 aita
63 desíato 388 desiato
64 Né tu pur l’avrai 388 Né tu pur lo averai
65 innocenzia 389 innocenza
66 anch’osi 389 anc’osi
66 assèvri 389 assevri
66 Ch’io ti ferisca 390 Ch’io t’annichili
72 O padre 394 Oh padre
73 Ma s’incontri; si arresti: a un tale aspetto
395 Ma s’incontri e rattengasi; a tal vista
73 scena ultima 395 Scena III
76 omèi 397 omei


Ecco ora gli errori del Piatti:

Laurenziano Alfieri 23 Piatti, vol. I
  1 Tramelogedia   7 Tramelogédia (piú volte)
  2 Greca tragedia   8 Greca Tragedia
  3 deffinire   9 definire
  3 tragedia
Nel Piatti (p. 9) è scritto erroneamente in carattere corsivo
  3 lingua Italiana 10 Lingua Italiana
  3 Questa regione 10 Questa Regione
  3 perché non vi sono spettatori Manca
  5 ancor ch’ella riceva 13 ancorch’ella ricevesse
  5 venga 13 venisse
  7 sudetti 15 suddetti
  7 attori tragici 15 attori Tragici
  7 I tragici attori 15 I Tragici attori
  8 presontuosi 17 presuntuosi
  8 io ’l solo 17 io il solo
[p. 259 modifica]
  9 ad ottenere 17 ed ottenere
  9 natia 17 natía
  9 veicolo 17 veícolo
12 versi lirici 22 versi, Lirici (piú volte)
14 Eden 25 Éden
14 Eterno fattore 25 Eterno Fattore
16 Muggiti, latrati, Ruggiti, ululati
27 Muggíti, latáti, Ruggíti, ululáti
17 Mammona 29 Mamníona
18 Belzebub 30 Belzebu (piú volte)
19 dell’Uom 32 dell’uom
19 aita 32 aíta
23 disnor 36 disnór (piú volte)
24 Mammòna 37 Mammona
24 riempine 38 ríempine
26 41 vo (piú volte)
27               A voi da presso
Verrò lassú
42               Io voi da presso
Seguo lassú
27n s’alza 41n si alza
28 saría 42 saria
30 petto il loco 46 petto or loco
33 Son io di ciò 49 Di ciò son io
36               come dirci
Debbo? non so
52               e come ha nome?
Io nol saprei
36 in darlo 53 nel darlo
36 Ghiottoncello 53 Ghiottarello
38 Adiverrá 55 Addiverrá
44                                             e senza
Che il benedisse, e l’abbracciasse il padre
64                                                     e pria
Ch’io l’abbracciassi, e lo benedicessi
47 sol’io 67 sol io
48 o Figlio 68 o figlio
52                                           Andiame
In traccia, sí De quai terrori e quanti
74                                             In traccia
D’essi andiam tosto. Ah quai terrori e quanti
54 pro’ 77 pro
56 simile 80 simíle
58 Che tanti 82 Cui tanti
59               E il loco
Per lui si serba
83               E il loco
Per lui serba egli
62(b) madre 83(b) Madre
63 desíato 90 desiato
64 pur l’avrai 91 lo avrai
66 Ch’io ti ferisca 94 Ch’io t’annichili
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72 O padre 101 Oh padre
73 Ma s’incontri; si arresti a un tale aspetto
103 Ma s’incontri, e rattengasi; a tal vista
71 o donna 103 o Donna


Dai due elenchi si avverte facilmente che tutte le alterazioni sostanziali della prima edizione sono passate nel Milanesi, il quale dimostra chiaramente — attraverso questa documentazione — di non esser mai risalito all’autografo che egli pure aveva diligentemente descritto.

Per i passi piú fortemente alterati ho voluto confrontare anche la prima redazione della tramelogedia. Questa si trova nel Laurenziano Alfieri 7, quaderno II. È scritto con sufficiente chiarezza, ma non in bella copia, e porta in fondo, autografe, le datazioni seguenti: Parigi 24 decembre 1790. Riletta in Parigi 28 aprile 1792.

Ecco ora dei passi suddetti la lezione prima e quella definitiva:

Laur. Alfieri 23 Laur. Alfieri 7
p. 36          come dirci
5 Debbo? non so
c. 20v
Che saporito è questo nuovo

[tuo...
Non so come il mi dica
p. 36 ghiottoncello c. 20v ghiottoncello
p. 44
e senza

Che il benedisse, e l’abbracciasse
[il padre
c. 26v
Senza aspettar che il bene-

[dica il padre
Senza abbracciare i genitori...
p. 52
Andianne

In braccia, sí. Deh quai terrori
[e quanti
c. 32r          I cari figli,
Deh? ritroviamo
p. 66 Ch’io ti ferisca
c. 39r
all’empio padre

Spettacol tu col tuo esanime corpo Tu qui starai
p. 73 Ma s’incontri; si arresti:
a un tale aspetto
43r
Ma un tale aspetto

Troncar può a un tratto il suo respir,... può morte
Anco assalirla
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I passi qui sopra citati sono sufficienti a mostrare che il primo editore non si è per nulla curato di questa redazione che rappresenta certamente una fase artisticamente piú incerta, in una verseggiatura piú diluita, tra le due stesure in versi, dell’Abele.

Questo primo editore con ogni probabilitá fu il Caluso; e come giá fece per le Rime, ritoccando e completando alcuni versi, cosí pubblicò alterato anche l’Abele. In tali rimaneggiamenti non si è appoggiato — come sopra dicevo — a documenti autografi diversi dal ms. Alfieri 23, ma ha seguito un suo criterio personale. Talvolta, come nel caso del ghiottoncello cambiato in ghiottarello, ha voluto reagire a una tendenza toscaneggiante che nell’Alfieri prende via via piú piede e provoca dissonanza con gli elementi classici e arcaici del linguaggio di scuola, da cui il travagliato poeta non riesce mai a liberarsi interamente. Qui nell’Abele, con proposito evidente fin dalla Prefazione, l’Alfieri si è un po’ piú abbandonato a un linguaggio piú semplice e disteso, piú toscano6. L’amico classicista — con qualche giustificazione generica se si considerano i precedenti dello scrittore, ma contravvenendo a un elementare principio critico — l’ha voluto riportare al suo stile abituale.

È strano caso — ma non insolito nelle nostre molto divagate lettere — che dal 1804 nessuno si sia preso il disturbo di vedere se l’edizione corrispondeva al chiarissimo autografo, giá predisposto per la stampa. Con questa mia revisione il testo viene dunque restituito per la prima volta alla lezione voluta dall’autore.


  1. Ringrazio vivamente la dottoressa Lodi, direttrice della Laurenziana, e i suoi impiegati che, mentre i mss. erano sfollati e la Biblioteca ufficialmente chiusa, mi hanno ripetutamente facilitato la consultazione di tali codici. Un particolare, affettuoso ringraziamento all’amico Carmine Iannaco che, avendo a disposizione i codici alfieriani per l’ed. nazionale, me ne ha cordialmente consentita la consultazione.
  2. Il Milanesi erra anche qui, perché riporta come variante il verso corretto e inserisce nel testo la forma primitiva. Le prime edizioni invece qui stampano giusto.
  3. Il v. si trova invece, tale e quale, nell’abbozzo della tragedia: v. Laur. Alfieri 3, c. 89r.
  4. L’Alfieri trascrive erroneamente collo spirito aspro.
  5. L’Alfieri scrive tutti i versi con l’iniziale maiuscola. Ma il Direttore degli «Scrittori d’Italia» non ha creduto di deflettere — neppure per l’Alfieri — dal criterio generale della collezione per spiegabili ragioni di chiarezza di lettura e di coerenza editoriale. L’avvertenza valga anche per i primi tre volumi.
  6. Alludo alle sole parti drammatiche in versi sciolti. Nelle parti melodrammatiche è impacciatissimo e assolutamente stonato.