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CXXVI. |||
La morte di Annibale |||
Pag. 126
CXXVII. |||
Tormenti amorosi |||
CXXVIII. |||
Perché ami la solitudine |||
CXXIX. |||
Alla madre, che aveva perduto un figliuolo |||
CXXX. |||
Per Achille |||
CXXXI. |||
Nella solitudine della selva |||
CXXXII. |||
È incerto, se rimanere o no a Parigi |||
CXXXIII. |||
Ritorno alla vita |||
CXXXIV. |||
Perché abbandonò la città nativa |||
CXXXV. |||
Mentre corregge le bozze delle tragedie |||
CXXXVI. |||
Per il sepolcro del Tasso |||
CXXXVII. |||
La bellezza femminile |||
CXXXVIII. |||
La fortuna |||
CXXXIX. |||
Dinanzi ad un mulino |||
CXL. |||
Ostacoli che si oppongono allo scriver liberamente |||
CXLI. |||
Conforto al noioso lavoro gli è l’amore della sua donna |||
CXLII. |||
Amore del poeta per ciò che ha scritto |||
CXLIII. |||
Capitolo ad Andrea Chénier |||
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CXLIV e CXLV. Parigi sbastigliato, ode |||
CXLVI. |||
Che cosa guadagni chi scrive |||
CXLVII. |||
Tentò ogni genere letterario, in tutti gli pare di aver fallito |||
CXLVIII. |||
Tentò ogni genere letterario, eccetto la storia |||
CXLIX. |||
Perché da qualche tempo non scriva piú versi |||
CL. |||
Lo agita il pensiero che la sua donna debba morire prima di lui |||
CLI. |||
Ad una tortorella |||
CLII. |||
Che sia il Poeta |||
CLIII. |||
Alla madre |||
CLIV. |||
Rivedendo un’antica sua fiamma |||
CLV. |||
Superiore ad ogni altro è il linguaggio d’Italia |||
CLVI. |||
Ritornando in Italia |||
CLVII. |||
Sullo stesso soggetto |||
CLVIII. |||
A Firenze |||
CLIX. |||
Compiendo il quarantacinquesimo anno |||
CLX. |||
Per la malattia dell’Abate di Caluso |||
CLXI. |||
Umane chimere |||
CLXII. |||
Si vergogna della propria ignoranza |||
CLXIII. |||
Nulla di nuovo al mondo |||
CLXIV. |||
Piccoli e grandi dolori |||
CLXV. |||
Leggendo l’Iliade |||
CLXVI. |||
Ricordi |||
CLXVII. |||
Vorrebbe cessar dallo scrivere, e non può |||
CLXVIII. |||
Per un dono avuto |||
CLXIX. |||
A quarantaquattro anni |||
CLXX. |||
Ad una improvvisatrice |||
CLXXI. |||
Ad un improvvisatore |||
CLXXII. |||
Chiede di esser considerato, per il linguaggio, fiorentino |||
CLXXIII. |||
Si duole di non aver unito agli scritti l’azione |||