Nuovo vocabolario siciliano-italiano/AF
Questo testo è completo. |
◄ | AE | AG | ► |
Affabbili. add. Che usa affabilità: affabile. Sup. affabbilissimu: affabilissimo.
Affabbilissimamenti. avv. sup. Affabilissimamente.
Affabbilità e Affabbilitati. s. f. Virtù per la quale l’uomo è piacevole in usare colle genti: affabilità, affabilitade, affabilitate.
Affabbilmenti. avv. Affabilmente.
Affabbiluni. accr. Più che affabile.
Affacciareddu o Affacciareddi. Col verbo fari: far capolino, affacciarsi destramente e spessamente per vedere. || Fig. Far la civetta or affacciandosi or ritirandosi: coccoveggiare, civettare. || Met. Far atti di vanità, e di leggerezza, detto per lo più delle donne: far la frascherella, vaneggiarsi.
Affacciari. v. intr. Metter fuori la faccia da qualche luogo per vedere, come a finestre, porte e simili: affacciare. || Rifl. pass. Affacciarsi. || Farsi vedere, comparire: affacciarsi. || Cominciar a nascere: apparir, uscir fuori. || Presentarsi innanzi alcuno: affacciarsi. P. pass. affacciatu: affacciato.
Affacciata. s. f. L’atto dell’affacciarsi, p. e. fari o dari un’affacciata: dar un’occhiata. || T. arch. V. facciata. || Met. Rimprovero: bravata, sbarbazzata.
Affacciatedda. dim. d’affacciata; dari un’affacciatedda: dar un’occhiatina.
Affacciu. avv. Alla vista, ovvero, dirimpetto, in faccia. || T. agr. siminari all’affacciu: modo di seminar a macchieto, farlo disseccare, bruciarlo e poi affidarne il grano alla terra, e ricoprire con semplice lavoro di zappone. || Prov. cui simina affacciu, meti a lu strafacciu: chi semina senza arare, non miete nulla: chi semina in rompone, raccoglie in brontolone.
Affacinnamentu. s. m. Affaccendamento.
Affacinnarisi. v. intr. pass. Affaticarsi, far faccende: affaccendarsi. P. pass. affacinnatu: affaccendato.
Affacinnateddu. add. dim. Alquanto affaccendato.
Affacinnatizzu. add. Mezzo affaccendato.
Affacinnatu. add. Che ha faccende: affaccendato, infaccendato. Sup. affacinnatissimu: affaccendatissimo.
Affacinnatuni. add. accr. Di molto affaccendato.
Affamari. v. a. Indur carestia: affamare. P. pass. affamatu: affamato.
Affamatamenti. avv. Affamatamente.
Affamatazzu. add. pegg. Affamataccio (Fanf. Voc. d. u. Tosc.).
Affamateddu. add. dim. Affamatello, affamatuzzo.
Affamatizzu. add. dim. Affamaticcio. || Per povero. || Per voglioso: famelico. || Per avaro: tegnente.
Affamatu. add. Che ha fame: affamato, famelico. || Assai desideroso: voglioso, affamato. || Necessitoso. || Avaro, tirchio.
Affamatuni. add. accr. Di molto affamato. || Avarone.
Affamigghiarisi. v. rifl. pass. Venirgli famiglia. P. pass. affamigghiatu: con famiglia.
Affamigghiatissimu. sup. Aggravato da famiglia.
Affamòria. V. brama.
Affangari. V. infangari: affangare.
Affangatu. V. infangatu: affangato. || Met. affangatu ’ntra l’affari: immerso negli affari.
Affannamentu. s. m. Affannamento.
Affannari. v. a. Dar affanno: affannare. || Rifl. a. Darsi affanno, briga: affannarsi. || Rifl. pass. Industriarsi durar fatica: travagliarsi. || affannarisi lu pani: buscarsi il vitto. || io affannu e tu sudi: uno fa i miracoli, e un altro raccoglie i moccoli, uno lavora e l’altro ne gode. P. pass. affannatu: affannato.
Affannatamenti. avv. Affannatamente.
Affannatu. s. m. Mercede di mercenario, procacciata con istento. || Travaglio.
Affannatu. add. Affannato. || Procacciato con fatica: affannato. || essiri comu lu diavulu affannatu: non aver mai posa per moltiplicità di affari: affacchinato, tutto acciaccinato. Sup. affannatissimu: affannatissimo.
Affannatuni. add. accr. Di molto affannato.
Affannu. s. m. Ogni sorta di dolor vivo che si comunica al corpo e renda la respirazione non facile: affanno; e meno di ambascia. || Fastidio: affanno. || perdiri l’affannu e la liscìa: perder il ranno ed il sapone, affaticarsi invano.
Affannuni –na. s. m. e f. Quegli o quella che d’ogni cosa piglia soverchia briga: affannone –na.
Affannusamenti. avv. Affannosamente.
Affannusu. add. Pieno d’affanno o che apporta affanno: affannoso. Sup. affannusissimu: affannosissimo.
Affaracciu. pegg. d’affari, voce d’uso: lo stesso che affarazzu: affaraccio.
Affaramentu. s. m. Abbronzamento, abbruciamento.
Affarari. v. a. Abbruciare che fa il fuoco nella superficie o estremità delle cose: abbronzare. || Rifl. pass. abbronzarsi. SecondoPasq. dal greco ἁφή accendo. P. pass. affaratu: abbronzato.
Affaratu. add. Pien d’affari.
Affaravatu. add. V. accaudanatu.
Affarazzu. pegg. d’affari: affaraccio.
Affareddu. dim. Affaretto.
Affarettu. Lo stesso che affareddu: affaretto.
Affari. s. m. Il soggetto di quel che si fa o s’è fatto o è da farsi: affare, faccenda. || donna di mal’affari: femmina di ma affare; omu o persuna di mal affari: uomo o persona di mal affare. || jirisinni pri l’affari soi: andar pel fatto suo. || farisi l’affari soi: far il fatto suo, non si brigar delle cose altrui.
Affaruni. accr. Affarone.
Affaruzzu. dim. Affaruccio.
Affascinamentu. s. m. Affascinamento.
Affascinari. v. a. Far malìe con quel che i Latini chiamavano fascino, ovvero con gli occhi: affascinare. P. pass. affascinatu: affascinato.
Affascinatu. add. Tanto abbagliato o accecato da non discernere il vero: affascinato. Sup. affascinatissimu: affascinatissimo.
Affastiddiari. V. fastiddiari.
Affatigamentu. s. m. Affaticamento.
Affatigarisi. v. rifl. pass. Durar fatica: affaticarsi. || Arrabattarsi, darsi briga: affaticarsi. P. pass. affatigatu: affaticato.
Affattu. avv. Negazione assoluta: mai no, in niun modo. || affattu affattu: niente affatto, intensiva negazione.
Affatturamentu. s. m. Affatturamento.
Affatturari. v. a. Nuocere con malefizii: affatturare. || Adoprar arte soverchia e non sincera per migliorar più l’apparenza che l’intimo delle cose: affatturare. || Metter nota in sacchi di moneta denotante la somma in essi contenuta. P. pass. affatturatu: affatturato.
Affazzunamentu. s. m. Affazzonamento.
Affazzunarisi. v. intr. pass. Divenir di bello aspetto: affazzonarsi. P. pass. affazzunatu: affazzonato.
Affazzunateddu. dim. Affazzonatino, bellino.
Affènniri. Idiotismo per offenniri e tutti i derivati.
Afferramanu. s. m. T. valig. Quelle strisce di cuojo dietro il mantice delle carrozze, che servono di appicco ai servidori: manopole. (Così a Firenze).
Affettamentu. s. m. Affettamento.
Affettari. v. intr. ass. Mostrare con soverchio studio d’aver qualità che o non s’hanno o non a quel punto: affettare. || Far uso vizioso o ridicolo di alcuna cosa: affettare. || Simulare, imitare: affettare. P. pass. affettato e affittatu: affettato.
Affettatàggini. s. f. Affettataggine.
Affettatamenti. avv. In modo affettato: affettatamente.
Affettateddu. dim. Affettatello.
Affettatu e Affittatu. add. Che usa in tutto soverchio artificio e caricatura: affettato. Sup. affettatissimu: affettatissmo.
Affettatuni. add. accr. di affettatu.
Affettazioni e Affittazioni. s. f. Ricercatezza, artificio nel vestire, nel muoversi, nel parlare: affettazione.
Affettaziunedda. dim. di affettazione: Affettazioncella.
Affettu. s. m. Principio d’attaccamento, men forte di passione, ora principio, ora supplemento all’amore: affetto. || Per desiderio: affetto. || Per affezione: affetto. || fari l’affettu cu unu: legarsi d’amore.
Affettu. add. Impressionato, preso: affetto; corpu mali affettu: corpo mal affetto.
Affettuusamenti. avv. In modo affettuoso: affettuosamente.
Affettuusazzu e Affittuusazzu. add. accr. Son di quei peggiorativi che noi come ironicamente usiamo però in buon senso, volendo qui dire: affettuosissimo.
Affettuuseddu e Affittuuseddu. add. dim. Affettuosino.
Affettuusissimamenti e Affittuosissimamenti. avv. sup. Affettuosissimamente.
Affettuusità. s. f. Affettuosità.
Affettuusu e Affittuusu. add. Che ha affetto: affettuoso. Sup. affettuusissimu: affettuosissimo.
Affettuusuni e Affittuusuni. add. accr. Molto affettuoso.
Affezionamentu e Affiziunameutu. s. m. Affezionamento.
Affezionari e Affiziunari. v. a. Rendere affezionato: affezionare. || Rifl. a. Prender affezione: affezionarsi. P. pass. affezionatu e affiziunatu: affezionato.
Affezionatamenti e Affiziunatamenti. avv. Affezionatamente.
Affezionatissimamenti e Affiziunatissimamenti. avv. sup. Affezionatissimamente.
Affezionatissimu e Affiziunatissimu. add. sup. Affezionatissimo.
Affezionateddu e Affiziunateddu. add. dim. Alquanto affezionato.
Affezionatuni e Affiziunatuni. add. acc. Molto affezionato.
Affezioni. s. f. Sentimento più in atto, meno di affetto, e riguardante più l’interno senso: affezione. || Impressionamento morboso del corpo: affezione.
Affeziunedda e Affiziunedda. dim. Affezioncella.
Affiatamentu. s. m. Affiatamento.
Affiatari. v. a. Cantar bene accordate due o più voci: accordare, armonizzare. || Rifl. Prender dimestichezza, divenir confidente: affiatarsi. P. pass. affiatatu: affiatato, accordato.
Affibbiamentu. s.m. Affibbiamento. || Stretta dimestichezza: familiarità.
Affibbiari. v. a. Più comunemente affigghiari. Legare con fibbia: affibbiare. || affibbiarisi cu unu: restringersi con uno, far grande amicizia. P. pass. affibbiatu: affibbiato.
Afficaci. V. efficaci.
Afficatarisi. v. rifl. Farsi fegatoso.
Afficatatu. add. Che ha ribollimento con pustole rosse: fegatoso.
Afficcareddu. add. Che si sa introdurre, insinuare per acquistar familiarità ecc.: entrante, ficchino. || Da ficcareddu aggiuntovi l’a.
Afficcarisi. v. rifl. pass. Immergersi, applicarsi, profondarsi: ficcarsi (A. V. Ital.: afficcarsi). || Non contentarsi del ragionevole. P. pass. afficcatu: ficcato.
Afficiatu. V. officiatu.
Affidamentu. s. m. Affidamento.
Affidari. v. a. Dar sicurezza: affidare. || Commettere all’altrui fede: affidare. || Rifl. att. affidarsi. P. pass. affidatu: affidato.
Affidaturi –trici –tura. verb. Chi o che affida: affidatore –trice.
Affiddari (Vinci) v. a. Tagliar in fette: affettare.
Affigghiamentu. s. m. Affibbiamento.
Affigghiari. v. a. e intr. Congiunger insieme con fibbie, aghetti, stringhe, bottoni, gangheri e simili: affibbiare, allacciare, abbottonare, aggangherare s’usa anche rifl. att. e così i corrispondenti. || affigghiarisi li naschi: montar in bizza, incollerirsi. P. pass. affigghiatu: affibbiato.
Affigghiatura. s. f. L’effetto dello affibbiare: affibbiatura. || La parte del vestimento ove s’affibbia, l’occhiellatura: affibbiatura.
Affigurari. (Mal.) v. a. Riconoscer alla figura: affigurare, raffigurare.
Affilamentu. s. m. Affilamento.
Affilari. v. a. Assottigliar il taglio a’ ferri: affilare. || affilari l’oricchi: appuntar gli orecchi, stare attento. || Prestar orecchio dar orecchio ad una cosa. || Rifl. a. Drizzarsi per alcun luogo: affilarsi. || Partirsi. P. pass. affilatu: affilato.
Affilatarisi. intr. Affliggersi: affegatarsi. P. pass. affilatatu: affegatato. Da filatu come dolore.
Affilatu. add. Acuto, tagliente: affilato. || nasu affilatu: naso affilato, cioè ben fatto; si dice pure del naso assottigliato dei moribondi. || jiditu affilatu: dito affusolato. || Sup. affilatissimu: affilatissimo.
Affilatu. s. m. Sensazione pietosa, amorevole: e pri un duci affilatu chi in mia trovi (Meli). || S’usa per afflatu. V.
Affilatura. s. f. L’assottigliatura del taglio dei ferri: affilatura.
Affilicchiari. v. intr. Quasi freq. di affilarisi, indirizzarsi per alcun luogo: avviarsi. || Vale anche: appuntare, tender l’orecchio.
Affimminamentu. s. m. Effeminamento, effemminamento.
Affimminari. v. a. Far prender o prender costumi e modi femminili: effeminare, effemminare. P. pass. affimminatu: effeminato.
Affimminatàggini. s. f. Effeminataggine, effemminataggine.
Affimminatamenti. avv. In modo effeminato: effeminatamente, effemminatamente.
Affimminatazzu. add. pegg. d’affimminatu: effeminataccio.
Affimminateddu. add. dim. Effeminatello. (Benchè manchi nei Voc. ital. parmi voce usabile).
Affimminaticchiu. add. dim. Effeminatino, alquanto effeminato.
Affimminatissimamenti. avv. sup. Effeminatissimamente.
Affimminatizza. s. f. L’esser effeminato: effeminatezza, effemminatezza.
Affimminatu. add. Di modi, d’animo femminile: effeminato, effemminato. || Delicato, morbido: effeminato. Sup. affimminatissimu: effeminatissimo.
Affimminatunazzu. add. pegg. di affimminatuni: grandissimamente effeminato.
Affimminatuni. add. accr. di affimminatu: di molto effeminato.
Affina e Affina chi. avv. Infino, insino, finchè, infin che... || affina cca, dda, ddocu: fin qua, là costà.
Affinaitari. v. a. Dicesi di terra e vale prescrivere, assegnar i confini di un campo: determinare, confinare.
Affinamentu. s. m. Affinamento.
Affinari. v. a. Ridur fino: affinare. || Aguzzare, far pungente: affinare. || Met. Condurre a perfezione: affinare. || Rifl. Divenir puro: affinarsi. P. pass. affinatu: affinato.
Affinateddu. add. dim. Bellino.
Affinatu. add. Affinato. || Sottilino, magretto: mingherlino.
Affinchè, avv. Affinchè.
Affini. s. e add. Parente per affinità: affine.
Affinità e Affinitati. s. f. Parentela che nasce per maritaggio tra i consanguinei della moglie e la moglie e viceversa: affinità, affinitade, affinitate. || Parentado che nasce da qualsivoglia congiungimento: affinità. || Convenienza, somiglianza: affinità.
Affirmari e Affermari. v. a. Esprimere che si tien per fermo, dir di sì: affermare. || Sostenere o dichiarare per vero: affermare. || Confermare, approvare: affermare.
Affimatamenti. (Scob.) avv. Affermatamente, con certezza.
Affermativa. s. f. Affermazione, contrario di negativa: affermativa.
Affirmativamenti e Affermativamenti. avv. Affermativamente.
Affirmativu e Affermativu. add. Che afferma: affermativo.
Affirmatu. add. Affermato. || tempu affirmatu: tempo fermo, sicuro, non più cangiante.
Affirmazioni e Affermazioni. s. f. L’affermare: affermazione.
Affirrabbili. add. Da potersi afferrare.
Affirragghiarisi. v. rifl. a. Afferrarsi, per tenersi o arrampicarsi: aggrapparsi.
Affirragghieddu. dim. di affirragghiu.
Affirragghiu. s. m. Cosa alla quale altri si afferra: afferratojo. || Strumento qualunque per afferrare: uncino. || Per manico. || dari affirragghiu: dar appicco, appiglio. || affirragghiu di la spata: impugnatura.
Affirramentu. s. m. Afferramento. || Cattura, presura.
Affirrari. v. a. Prendere di forza e ritenere, è più di acchiappare e dicesi di cosa solida: afferrare; in italiano, affine ad afferrare vi è aggrappare che s’usa più di quello nel riflessivo. || L’usiam pure pel ghermire, detto di animali rapaci. || Ha senso di colpire, ferire: afferrare. ||| Rubare. || Met. Comprendere e ritener forte in mente il detto altrui: afferrare. || Catturare, detto di persona che prema, sorprendere: acciuffare. || Attaccarsi che fa la pianta alla terra in modo da poterci vivere: afferrare. || affirrari pri li campagni: Fuggire: darla per le campagne. || T. mar. Delle navi che piglian terra: afferrare. || Prov. afferra quantu pòi, nun quantu vòi: va preso quel che si può avere. || Rifl. Azzuffarsi: afferrarsi. || E semplicemente per tenzonare, altercare. || fig. affirraricci ’ntesta: saltargli il grillo, incaponirsi. P. pass. affirratu: afferrato, con tutti i sensi di sopra.
Affirrateddu. Sta pel semplice participio affirratu. (Salomone Mar. Canti pop. Sic.)
Affissari. v. a. Affiggere, attaccare a veduta altrui: affissare. || Guardar fiso: affisare. P. pass. affissatu: affissato. || Affisato.
Affissu. s. m. Cartello reso pubblico per avvisare: affisso.
Affissu. add. da affissari: affisso.
Affittabbili. add. Da potersi affittare: affittabile.
Affittamentu. s. m. Affittamento.
Affittari. Per affettari V. co’ suoi derivati. || Scob. lo registra anco per guardari V.
Affittari. v. a. Allogare a fitto: affittare, appigionare. || Prender a fitto. P. pres. affittanti: affittante. P. pass. affittatu: affittato.
Affittaturi –tura. verb. Chi o che affitta: affittatore –trice. Fittajuolo.
Affittu. s. m. Prezzo che si paga da’ fittajuoli della possessione ch’ei tengono: affitto, pigione. || Per pensione, censo, prezzo, a certo tempo sopra i fondi, poderi, ecc.
Affizioni. V. affezioni e derivati.
Afflatu. s. m. Spiramento, infondimento: afflato. || Per desiderio. || pigghiaricci, viniricci n’afflatu: aver un desiderio.
Affliggimentu e Affriggimentu. s. m. Affliggimento.
Afflìggiri e Affrìggiri. v. a. Dar dolore, più d’addolorare, meno di trafiggere e meno intenso di accorare: affliggere. P. pass. afflittu: afflitto.
Afflijiri. (Veneziano) V. affliggiri.
Afflittamenti. avv. Afflittamente.
Afflittissimamenti. avv. sup. Afflittissimamente.
Afflittivu. add. Che affligge: afflittivo.
Afflittu. s. m. Reo da giustiziarsi fra poco: sentenziato.
Afflittu. add. Afflitto. || Travagliato, tormentato. || Macilento, estenuato. Sup. afflittissimu: afflittissimo.
Afflittuliddu. add. dim. Alquanto afflitto. || Alquanto estenuato.
Afflizioni. s. f. Dolore del corpo e dell’animo, più di tristezza: afflizione. || Col verbo dari vale: affliggere.
Affliziunedda. s. f. dim. Afflizioncella.
Affluenza. s. f. Concorso d’acqua e per simil. d’altro: affluenza. || Abbondanza, copia: affluenza.
Afflussiunateddu. add. dim. Alquanto afflussionato.
Afflussiunatu e Affrussiunatu. add. Che ha preso una infreddatura: afflussionato.
Afflussiunatuni. add. accr. Di molto afflussionato.
Afflussu. s. m. T. med. Concorrimento d’umori in qualche parte: afflusso.
Affrancabbili. add. Che puossi affrancare: affrancabile.
Affrancamentu. s. m. L’affrancare: affrancamento. || Detto delle lettere ecc. a cui si apponga francobollo: francamento. || Detto di spese: rimborsamento.
Affrancari. v. a. Far franco, libero: affrancare, francare. || Riscattare. || affrancari li littri: francar le lettere, pagar anticipatamente o apporvi il francobollo. || Rifl. a. Liberarsi: affrancarsi. P. pres. affrancanti: affrancante. P. pass. affrancatu: affrancato, francato.
Affrancatura. s. f. Ciò che si paga per francare: affrancatura (Fanf. Suppl.), francatura.
Affrancaturi. verb. Chi franca: affrancatore.
Affrancazioni. s. f. T. leg. Pagamento del prezzo per liberarsi da un canone: affrancazione. || Il francar le lettere: francagione.
Affranchiri. v. a. Esentare: franchire. || affranchirisi li spisi: rimborsarsi le spese, farsi franche le spese. || affranchirsi ’ntra lu jocu: rifarsi nel gioco. P. pass. affrancutu: franchito.
Affransisari. V. infrancisari.
Affrappari. V. frappari.
Affratellamentu e Affratiddamentu. s. m. Affratellamento.
Affratellari, Affratillari e Affratiddari. v. a. Render come fratelli: affratellare. || rifl. a. Dimesticarsi, trattarsi da fratelli: affratellarsi. P. pass. affratillatu e affratiddatu: affratellato.
Affrattariddatu e Affrattariatu. add. Che si dà un gran da fare premurosamente: acciaccinato, affuriato (così a Firenze). Da frattarìa: furia, premura.
Affriddamentu. s. m. Affreddamento. || Quel tremito e capriccio che precede la febbre: ribrezzo, riprezzo.
Affriddari. colle part. mi, ti, cci. Sentir il ribrezzo di febbre: abbrividare, ribrezzare. P. pass. affriddatu: ribrezzato .
Affriggiri. V. affliggiri.
Affrigugghiari. V. affriddari.
Affrìiri. v. n. Portar cociore, e dicesi delle piaghe, delle scottature e simili.
Affrinata. add. Detto di scarpa, che cuopre il collo del piede: accollata. (Gior. La Sicilia.)
Affrittamentu. s. m. Affrettamento.
Affrittari. v. a. Accrescer l’azione o dar premura di cominciare: affrettare. || Spingere a finire, a tor via gl’indugi: sollecitare || Là dove s’indichi crescimento di moto: accelerare. P. pass. affrittatu: affrettato. || Sollecitato. || Accelerato.
Affrittatamenti. avv. Affrettatamente.
Affrittucori. s. m. Meschinello, tapinello.
Affrivarisi d’una cosa. (D. B.) Averne frega o fregola o uzzolo, averne brama.
Affrivatamenti. avv. Con grande ardore: accesamente.
Affrivatu. add. Voglioso, bramoso. || essiri affrivatu ’ntra ’na cosa: morirsi di voglia. || Per essere grandemente impegnato in una cosa. || Per affezionato, che porta affezione. Da frevi.
Affrivigghiarisi. v. rifl.pass. Esser preso da febbre: infebbrichirsi. P. pass. affrivigghiatu: infebbrichito, febricitante.
Affrivigghiatizzu add. dim. Un po’ infebbrichito.
Affrivugghiarisi. V. affrivigghiarisi.
Affrizioni. V. afflizioni.
Affriziunateddu. add. dim. Alquanto smunto per malattia. || Meschinello.
Affriziunatu. add. Malaticcio: macilento. || Per poveraccio. || Per colpito da sventura: afflitto.
Affruntari. v. a. Riprendere. || Far altrui vituperevolmente vergogna: svergognare. || Per andar incontro: affrontare (Mort.) || v. rifl. sentir vergogna: vergognarsi, provar un misto di temenza e vergogna: peritarsi. P. pass. affruntatu: ripreso. || Vergognato, peritato. L’origine dev’essere simile a quella dell’italiano sfrontato che è il contrario del nostro affruntatu.
Affruntu. s. m. Sentimento che si prova di azione a cosa non lodevolmente fatta: vergogna. || Timore nato da soggezione: peritanza. || Ingiuria: affronto. || Riprensione. || faricci un affruntu ad unu: dir vergogne ad uno e alle volte: far una riprensione. || essiri senza affruntu: essere sfacciato, sfrontato. || Prov. a tavula nun ci voli affruntu: a tavola non bisogna aver vergogna. || cui nun senti affruntu nun senti vastunati: chi non teme il sermone, non teme il bastone.
Affruntusamenti. avv. Con senso di vergogna: vergognosamente, peritosamente.
Affruntusazzu. add. pegg. Che molto si vergogna: molto peritoso.
Affruntuseddu. add. dim. Vergognosetto, temitoso. || fari l’affruntuseddu: far il dinoccolato, esser lento, svogliato, fingendo peritanza.
Affruntusu. add. Tocco da vergogna: vergognoso, timido: peritoso. Sup. affruntusissimu: peritosissimo. (Sp. afrentoso: ignominioso).
Affucacavaddi. T. bot. Graminacea comunissima: erba marzolina, Pannocchina; Dactylis Glomerata L. || – Elymus Europœus L.
Affucamentu. s. m. Affogamento.
Affucapatri. T. bot. Pianta singenesiaca: Affogapadre. (Fanf. Voc. d. u. Tosc.) Carlina Lanata L.
Affucari. v. a. Uccidere impedendo la respirazione, e propriamente dell’annegato: affogare. || Sopprimere, celare: affogare. || affucari lu piritu: tirar loffie per corregge. || Prov. affucari lu cani a lasagni: affogar il cane colle lasagne, quando per riuscir nell’intento si offra più del bisognevole. || affucari ’na causa: perderla. || Rifl. a. affogarsi. || Prov. affucarisi a la cuda: perder la zuppa fra la bocca e la mano, abbandonar una cosa in sul compirla. || Intr. ass. affucari la stivala: strozzare, non poter calzare per istrettezza. P. pass. affucatu: affogato.
Affucatizzu. add. dim. Mezzo affogato. || vuci affucatizza: voce rauca.
Affucatu. add. Affogato. || affucatu di li debiti, facenni, miserii: affogato ne’ debiti, faccende, miserie, averne molti. || campari affucatu o affucatizzu: esser immerso, affogato nelle faccende. || Vivere meschinamente: campacchiare, tapinare. || Incatarrato. || cacocciuli, sparaci, ecc. affucati. T. cuc. Maniera di apparecchiare le oleracee, senza pria bollirle nell’acqua. Sup. affucatissimu: affogatissimo.
Affucavèstii. V. affucacavaddi.
Affucazioni. s. f. Affogamento, affogatura. || Oppressione, sollecitudine. || Raucedine, fiocaggine.
Affucazzu. s. m. Raucedine.
Affucusu. add. Detto di frutta che hanno quell’asprezza per acerbità, che fa anco male alla gola: afro, aspro, lazzo. || Fig. Aspro, riottoso. || Uomo che precipita le azioni: abborraccione.
Affuddamentu. s. m. Affollamento.
Affuddari. v. intr. Opprimere: affollare. || Rifl. pass. affuddarisi a manciari: affoltarsi. || Rifl. pass. L’avvicinarsi in molti, formando folla: affollarsi, accalcarsi. || Met. Affannarsi per ottenere tal cosa. P. pass. affuddatu: affollato, accalcato.
Affuddata. s. f. Il riunirsi in calca: affollata.
Affumamentu. s. m. Affumicamento.
Affumari. v. a. e intr. Far fumo o dar fumo a una cosa: affumare, affumicare. || Dicesi per ischerzo di chi sbaglia il colpo nello sparare lo schioppo: sberciare. || Trasl. Non riuscir nell’intento: far in vano. || Intr. pass. Empiersi di fumo: affumarsi. P. pass. affumatu: affumato, affumicato.
Affumateddu. add. dim. Un po’ affumicato. || Un po’ nero di pelle: moretto, nericcio.
Affumatizzu. add. dim. Mezzo affumato. || Annerito.
Affumatu. add. Affumato, affumicato. || negoziu affumatu: andato in fumo. || carni, minestraecc. affumata: carne ecc. che sa di fumo. || dutturi, mastru, ecc. affumatu: Dottore, maestro de’ miei stivali. || Galante e borioso de’ vestiti: spocchioso. Sup. affumatissimu: affumatissimo.
Affumaturi. verb. Chi suole sbagliar i colpi nello sparare: sbercia.
Affumicari. V. affumari e derivati.
Affumiramentu. s. m. Letaminamento.
Affumirari. v. a. Sparger il letame: letamare, letaminato.
Affunciari. v. a. V. ammaccari. || Nel senso di restringersi. || affunciari ’na vastunata: affibbiarla. (Calvino Batracom.) || Intr. ass. fig. Imbronciare.
Affunciatizzu. add. Alquanto imbronciato.
Affunciatu. add. da affunciari. Chi sta col broncio: musone.
Affunciri. V. affunciari. || Per abbronciar fortemente.
Affuni di morsa, s. m. Piastra di ferro fermata sul bancone con viti o chiodi: ganasce della morsa.
Affunnamentu. s. m. L’atto dello affondare: affondamento.
Affunnari e Affundari. v. a. Mandare o andar a fondo: affondare. || affunnari ’na fossa: affondar una fossa, farla più profonda. P. pass. affunnatu: affondato.
Affunnatura. s. f. Scavamento, il render più profondo: affondatura.
Affuranarisi. v. intr. pass. Dicesi del tempo quando s’annuvola: rabbruscarsi, rabbujarsi. P. pass. affuranatu: rabbruscato. Da furana V.
Affurcari. v. a. Impiccar alle forche: afforcare. P. pass. affurcatu: afforcato.
Affuristicatu. add. A mo’ di forestiero: afforestierato.
Affurtunatu. add. Affortunato. V. furtunatu e suoi derivati.
Affurturàrisi. v. intr. Esser infestato dai geli, dalla rigidità.
Affurturatu. add. Detto di pianta o simile che ha patito rigidità, verno.
Affurzari. V. infurzari.
Affussamentu. s. m. Affossamento. || Profondità.
Affussari. v. intr. Andar in profondo: profondare. || Avvallare.
Affussatu. add. Profondato. || Avvallato. || Incavato; occhi affussati: occhi affossati.
Affustu. s. m. T. mil. Quell’arnese a carro ove si mette su il cannone: affusto.
Affutari. (Vinci) Attrarre l’odore delle cose col naso: fiutare.
Africanu. add. Affricano. || Dicesi a chi abbia naso schiacciato e pelle abbronzata, tipo Etiopico.
Afta e Afti. T. med. Ulceretta superficiale nella bocca accompagnata da infiammazione: afte.
Supplemento
Afa. V. ossu (In Pantelleria).
Affacchinarisi. v. rifl. Darsi gran fatica: affacchinarsi.
Affacinnuni. s. m. Faccendiere, affannone: faccendone.
Affamicarisi. V. arrabbiarisi.
Affangu. V. affannu, per fatica grande.
Affarateddu. dim. di affaratu, da affarari al § 2.
Affari. l’affari di....: opera di...., p. e. da qui a Monreale, ci sarà opera di 6 chilometri.
Affattatu. V. malaffattatu.
Affè. Esclamazione affermativa, la quale suole unirsi alla voce macari, onde macari affè: affè.
Afferramanu. Per manigghia V. || Maniglie. || Maniglione.
Affilari. intr. ass. Per proseguire, continuare.
Affilaturi. s. m. T. pan. Pelle su cui si affila il rasojo: striscia.
Affiliari. v. a. Associare, aggregare alla congrega: affiliare. P. pass. affiliatu: affiliato.
Affrijutu. add. Dicesi di pianta arsa da vento freddo o gelo (Corruzione di affriggiutu o afflittu).
Affrittu. V. afflittu.
Affrivarisi. v. intr. pron. Venirgli la febbre: infebbricchire (Nerucci).
Affuddari. Per sollecitare (Rocca).
Affudduni. (A l’ posto avv. In folla.
Affunciari. v. intr. Quell’attaccarsi che fanno i molluschi. || Metter la funga o la muffa: funghire. || intr. rifl. V. appizzari, e specialmente dell’appiccar la bocca alla bocca d’un vaso per bere ingordamente.