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Affrivigghiarisi. v. rifl.pass. Esser preso da febbre: infebbrichirsi. P. pass. affrivigghiatu: infebbrichito, febricitante.
Affrivigghiatizzu add. dim. Un po’ infebbrichito.
Affrivugghiarisi. V. affrivigghiarisi.
Affrizioni. V. afflizioni.
Affriziunateddu. add. dim. Alquanto smunto per malattia. || Meschinello.
Affriziunatu. add. Malaticcio: macilento. || Per poveraccio. || Per colpito da sventura: afflitto.
Affruntari. v. a. Riprendere. || Far altrui vituperevolmente vergogna: svergognare. || Per andar incontro: affrontare (Mort.) || v. rifl. sentir vergogna: vergognarsi, provar un misto di temenza e vergogna: peritarsi. P. pass. affruntatu: ripreso. || Vergognato, peritato. L’origine dev’essere simile a quella dell’italiano sfrontato che è il contrario del nostro affruntatu.
Affruntu. s. m. Sentimento che si prova di azione a cosa non lodevolmente fatta: vergogna. || Timore nato da soggezione: peritanza. || Ingiuria: affronto. || Riprensione. || faricci un affruntu ad unu: dir vergogne ad uno e alle volte: far una riprensione. || essiri senza affruntu: essere sfacciato, sfrontato. || Prov. a tavula nun ci voli affruntu: a tavola non bisogna aver vergogna. || cui nun senti affruntu nun senti vastunati: chi non teme il sermone, non teme il bastone.
Affruntusamenti. avv. Con senso di vergogna: vergognosamente, peritosamente.
Affruntusazzu. add. pegg. Che molto si vergogna: molto peritoso.
Affruntuseddu. add. dim. Vergognosetto, temitoso. || fari l’affruntuseddu: far il dinoccolato, esser lento, svogliato, fingendo peritanza.
Affruntusu. add. Tocco da vergogna: vergognoso, timido: peritoso. Sup. affruntusissimu: peritosissimo. (Sp. afrentoso: ignominioso).
Affucacavaddi. T. bot. Graminacea comunissima: erba marzolina, Pannocchina; Dactylis Glomerata L. || – Elymus Europœus L.
Affucamentu. s. m. Affogamento.
Affucapatri. T. bot. Pianta singenesiaca: Affogapadre. (Fanf. Voc. d. u. Tosc.) Carlina Lanata L.
Affucari. v. a. Uccidere impedendo la respirazione, e propriamente dell’annegato: affogare. || Sopprimere, celare: affogare. || affucari lu piritu: tirar loffie per corregge. || Prov. affucari lu cani a lasagni: affogar il cane colle lasagne, quando per riuscir nell’intento si offra più del bisognevole. || affucari ’na causa: perderla. || Rifl. a. affogarsi. || Prov. affucarisi a la cuda: perder la zuppa fra la bocca e la mano, abbandonar una cosa in sul compirla. || Intr. ass. affucari la stivala: strozzare, non poter calzare per istrettezza. P. pass. affucatu: affogato.
Affucatizzu. add. dim. Mezzo affogato. || vuci affucatizza: voce rauca.
Affucatu. add. Affogato. || affucatu di li debiti, facenni, miserii: affogato ne’ debiti, faccende, miserie, averne molti. || campari affucatu o affucatizzu: esser immerso, affogato nelle faccende. || Vivere meschinamente: campacchiare, tapinare. || Incatarrato. || cacocciuli, sparaci, ecc. affucati. T. cuc. Maniera di apparecchiare le oleracee, senza pria bollirle nell’acqua. Sup. affucatissimu: affogatissimo.
Affucavèstii. V. affucacavaddi.
Affucazioni. s. f. Affogamento, affogatura. || Oppressione, sollecitudine. || Raucedine, fiocaggine.
Affucazzu. s. m. Raucedine.
Affucusu. add. Detto di frutta che hanno quell’asprezza per acerbità, che fa anco male alla gola: afro, aspro, lazzo. || Fig. Aspro, riottoso. || Uomo che precipita le azioni: abborraccione.
Affuddamentu. s. m. Affollamento.
Affuddari. v. intr. Opprimere: affollare. || Rifl. pass. affuddarisi a manciari: affoltarsi. || Rifl. pass. L’avvicinarsi in molti, formando folla: affollarsi, accalcarsi. || Met. Affannarsi per ottenere tal cosa. P. pass. affuddatu: affollato, accalcato.
Affuddata. s. f. Il riunirsi in calca: affollata.
Affumamentu. s. m. Affumicamento.
Affumari. v. a. e intr. Far fumo o dar fumo a una cosa: affumare, affumicare. || Dicesi per ischerzo di chi sbaglia il colpo nello sparare lo schioppo: sberciare. || Trasl. Non riuscir nell’intento: far in vano. || Intr. pass. Empiersi di fumo: affumarsi. P. pass. affumatu: affumato, affumicato.
Affumateddu. add. dim. Un po’ affumicato. || Un po’ nero di pelle: moretto, nericcio.
Affumatizzu. add. dim. Mezzo affumato. || Annerito.
Affumatu. add. Affumato, affumicato. || negoziu affumatu: andato in fumo. || carni, minestraecc. affumata: carne ecc. che sa di fumo. || dutturi, mastru, ecc. affumatu: Dottore, maestro de’ miei stivali. || Galante e borioso de’ vestiti: spocchioso. Sup. affumatissimu: affumatissimo.
Affumaturi. verb. Chi suole sbagliar i colpi nello sparare: sbercia.
Affumicari. V. affumari e derivati.
Affumiramentu. s. m. Letaminamento.
Affumirari. v. a. Sparger il letame: letamare, letaminato.
Affunciari. v. a. V. ammaccari. || Nel senso di restringersi. || affunciari ’na vastunata: affibbiarla. (Calvino Batracom.) || Intr. ass. fig. Imbronciare.
Affunciatizzu. add. Alquanto imbronciato.
Affunciatu. add. da affunciari. Chi sta col broncio: musone.
Affunciri. V. affunciari. || Per abbronciar fortemente.
Affuni di morsa, s. m. Piastra di ferro fermata sul bancone con viti o chiodi: ganasce della morsa.
Affunnamentu. s. m. L’atto dello affondare: affondamento.
Affunnari e Affundari. v. a. Mandare o andar a fondo: affondare. || affunnari ’na fossa: affondar una fossa, farla più profonda. P. pass. affunnatu: affondato.
Affunnatura. s. f. Scavamento, il render più profondo: affondatura.
Affuranarisi. v. intr. pass. Dicesi del tempo quando s’annuvola: rabbruscarsi, rabbujarsi. P. pass. affuranatu: rabbruscato. Da furana V.
Affurcari. v. a. Impiccar alle forche: afforcare. P. pass. affurcatu: afforcato.