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dei deputati a pacificare lo stato, 133; ricordato, 135; sebbene fautore del Savonarola fa entrare il figlio Tommaso ne’ Compagnacci, 147; dopo la morte del Valori è assalito ne’le sue case, ma la Signoria lo fa difendere, 152; ricordato, 155: condannato solo a prestare certe somme, torna in Fiorenze, 156; commissario contro Bibbiena, — destinato ambasciatore al duca di Milano, 171; a Ferrar.; ed a Venezia, 173-4; commissario contro Pisa col Gherardi— si ammalano entrambi, 1 - 2; sua morte che desta poco rimpianto in Firenze, 183.

Soderini Piero, favorito di Piero de’ Medici — mandato ambasciatore a Carlo, degli ambasciaturi a Luigi XII, 161 ; rimasto presso Roano, 199; dei capi della fazione favorevole ai PanciaticIli, 204; dei dieci di balia, 266; n >n interviene, sebbene richiesto, alla Pratica dei quaranta, 209; creato Gonfaloniere — per rendersi popolare non convoca Pratiche ma si consulta coi Collegi, 209-10; degli oratori al Valentino — degli ambasciatori che lo accompagnano quando parte, 213; ricordato, 226; dei dieci nominati dopo i fatti di Arezzo, 2. mandato in Lombardia a levare la gente promessa dal re ne trova poca e ritarda assai, 230-1, va ad Asti cogli oratori fiorentini, a visitare il re, 232; dei commissari a ricevere la restituzione di Arezzo, 234; favore popolare per lui nella discussione per il gonf ilonierato a vita, 240; eletto gonfaloniere a vita — giudizio su lui,
250-1: la notizia dell’elezione lo trova commissario ad Arezzo — viene a Firenze, 251; entra in carica, 252; suo contegno nel gonfalonierato, 270 e sgg.; atti ostili ai Salviati. 272; suoi disegni contro P.sa che falliscono, 273-4 vuole che sieno condotti i Colonna — o-tacola l’invio dell’Acciaiuoli a Consalvo, 277; dopo la vittoria sull’Alviino sostiene l’impresa di Pisa, 27’ ; riesce a farla votare, 279; non cura la minaccia di Consalvo, — ha gran carico pe>- il fallimento dell’impresa, 2Sc; nomina Micheletto bargello del contado contro il parere dei dieci, 261: inizia la formazione di milizie cittadine, 281-282; sua insistenza nel proporre nuove gravezze, 186-7; favorevole all’aiuto chiesto da Giulio II, 290; contrasti coi suoi avversari per la nomina di ambasciatori a Massimiliano, 297; contrario all’invio di essi, 296; opposizione contro di lui, 299; ottiene che sia mandato il Machiavelli, 302; ritenuto amico del re di Francia, 303; contro la cessione deil’arcivescovado di Firenze al Capponi, 305; costretto ad agire palesemente — sue difficoltá con la Signoria, 300; insiste per l’impresa di Pisa, 307-8; ingannato da’ pisani, 308; favorevole all’accordo coi due re, 309; dopo molte esitanze si decide ad agire contro i lucchesi, 312; favorevole a rappresaglie verso Viareggio, 314; favorevole alle proposte dei lucchesi, 316; per una lega di un anno con essi, 317; non fa alcuna opposizione alla nomina del