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operato astutamente che da Milano e molti luoghi era venuto aviso che lui era per condursi con viniziani con gran vantaggi; in su’ quali avisi mostravano gli amici sua che questa sarebbe cosa perniziosa alla cittá e che l’arme nostre diminuirebbono, ed e converso quelle de’ viniziani si accrescerebbono in Toscana; e’ quali oltre allo avere piú gente, si varrebbono d’uno uomo valente e che, per essere stato lungo tempo a’ soldi nostri, aveva gran notizie de’ passi e del paese, ed anche amicizia con molti nostri sudditi. Ed essendo udite queste ragione nello ufício de’ dieci, de’ quali si trovavano Luca d’Antonio degli Albizzi e Bernardo Rucellai suoi grandissimi fautori, che era stato eletto in luogo di messer Guido che era ito capitano di Pistoia, finalmente ne feciono la condotta non avendo in compagnia chi bene considerassi la importanza della cosa. E perché in luogo di Giovanni Manetti, morto, era suto eletto de’ dieci Piero Guicciardini che si trovava commessario in quello di Pisa, dubitando che lui mosso o dal bene della cittá o da essere amico di Pagolo non guastassi questa pratica, sollecitorono la conclusione in modo che la feciono la sera che Piero tornò in Firenze; ed essendo egli ito alla signoria e di poi a pigliare l’uficio ed in ultimo, non avendo notizia di questa materia, preso licenzia de’ compagni per essere stracco ed itosene a casa, non gli dissono quello volessino fare, ma come fu partito, ne feciono el partito. Il che intendendo Pagolo, ne fece fare da messer Currado suo cancelliere molte doglienze, in modo che per posarlo fu necessario accrescere la condotta ancora a lui al pari di quella del conte Renuccio.

E cosi la cittá si trovò con tanto numero d’uomini d’arme adosso, che non poteva soportare tanta spesa, benché piú volte si fussi fatto el calculo di quegli dovessino tenere e non gli passare; e lo uficio de’ dieci ne acquistò tanto carico, e cosi e’ primi cittadini, parendo allo universale che e’ governassino secondo le loro spezialtá, non secondo la utilitá della cittá; che ne segui pessimi effetti, come di sotto in altro luogo si dirá.

Partirono di poi gli oratori e vennono a Ferrara, e quivi