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XXV.

Governo di Piero Soderini. — Suoi errori nell’impresa di Pisa. — Preparativi di Ascanio Sforza contro Firenze e Milano. 1504. Seguitò lo anno 1504, nel principio del quale si cominciorono a scoprire nuovi umori di cittadini nella cittá. Di sopra si è detto largamente per che cagione si creassi la provisione di fare el gonfaloniere a vita, e perché el popolo voltassi tanto grado in Piero Soderini, e come in lui concorressi molti uomini da bene, massime Alamanno ed Iacopo Salviati; ora s’ hanno a intendere gli effetti sua, e’ quali non corrisposono in gran parte al disegno fatto. Principalmente lui, o perché considerassi che se e’ metteva el governo delle cose importante nelle mani degli uomini da bene, che loro sendo savi e di autoritá ne disporrebbono a modo loro e non seguiterebbono el suo parere se non quanto si conformassino insieme, ed e converso che gli uomini di meno cervello e qualitá, nelle cose che avessino a trovarsi, si lascierebbono disporre e maneggiare da lui, e cosi mosso da ambizione, o pure avendo preso sospetto contra ragione, che se gli uomini da bene pigliavano forze, vorrebbono ristrignere uno stato e cacciare lui di quello grado che aveva acquistato per opera loro; o mosso da l’uno e l’altro, e cosi da ambizione mescolata con sospetto, cominciò a non conferire ogni cosa colle pratiche, le quali quando si facevano era necessario vi intervenissino e’ primi uomini della cittá, ed in quello che pure