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si era condotto Pagolo Vitelli, el quale in quegli di era venuto da Mantova dove era stato prigione, preso nel reame di Napoli, dove si trovava con Camillo suo fratello. Di poi la mattina a di 28, intendendosi che Piero veniva verso la cittá, si trasse a buon’ora la signoria nuova che ne fu gonfaloniere Piero degli Alberti, e furono uomini tutti confidati allo stato ed inimici de’ Medici; di poi rinfrescando tuttavia la venuta di Piero, furono mandati Paolantonio Soderini e Piero Guicciardini a fare cavalcare Paolo ed essere in sua compagnia, scelti, massime Piero, piú per la amicizia tenevano con lui, che per essere inimici de’ Medici. Cavalcò con costoro alla porta a San Piero Gattolini, ed avendo notizia che Piero era vicino a uno o due miglia, si fermò quivi, e fece serrare la porta; e dubitandosi che Piero non avessi drento intelligenzia, furono sostenuti in palagio circa a dugento cittadini che erano piu a sospetto per conto dello stato vecchio; e nondimeno nella cittá non prese persona le arme, se non quando si intese che si partiva, eccetti pochi inimici sua capitali, e quegli non molto a buon’ora, come e’ Nerli, e’ Capponi, e’ Pazzi, Lorenzo di Pierfrancesco, gli Strozzi e simili. Stette Piero piú ore alla porta, e veduto non farsi movimento alcuno nella cittá, e che la stanza sua quivi era con pericolo, dette la volta adrieto, e per la medesima via, sanza essergli fatta offensione alcuna, se ne ritornò a Siena.

Partito Piero ed entrata la signoria nuova, fu gran disputa per le cose del frate, perché ei gonfaloniere Giovanni Canacci e Benedetto de’ Nerli, che erano de’ signori ed inimici suoi capitali, lo volevano spacciare; da altra parte messer Antonio Canigiani e messer Baldo Inghirlani lo difendevano, mantenendo quattro fave, benché con grande difficultá, in suo favore. Nella quale controversia sendo riscaldati gli animi de’ cittadini e tutti divisi, furono deputati d’ogni parte a posare le cose e pacificare la cittá. Bernardo del Nero, Tanai de’ Nerli, Niccolò Ridolfí, Paolantonio Soderini, Piero Guicciardini, messer Agnolo Niccolini, messer Guidantonio Vespucci, Bernardo Rucellai, Francesco Valori, Pierfílippo Pandolfini