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dini: messer Francesco Gualterotti, Lorenzo Morelli, Giovan Batista Ridolfí e Piero Guicciardini. Ed in effetto si introdusse una pratica, che el re non soccorressi Pisa, operassi che e’ genovesi e lucchesi non lo soccorressino, e noi fussimo obligati a dargli una certa somma di danari: e cosi al re di Spagna, che si obligava non aiutargli, in caso che noi recuperassimo Pisa in termine di uno anno dal di dello accordo fatto, e non altrimenti o in modo alcuno. Ed essendo apiccato questo ragionamento in Firenze, dove era anche venuto per questa materia uno oratore del re di Spagna o di Ragona, el re di Francia revocò lo imbasciadore suo; in modo che questa pratica si ritirò tutta in Francia e doppo molti dibattiti si faceva questa conclusione: che el re si obligassi alla nostra protezione; non ci impedire nelle cose di Pisa, anzi aiutarci di tutti quegli favori che lo richiedessimo, ed in spezie comandare a’ genovesi e lucchesi che non gli aiutassino; obligare el re di Spagna alle cose medesime; ed e converso noi fussimo obligati dare a lui centomila ducati, al re di Ragona cinquantamila ducati; e tutto si intendessi in caso che Pisa si acquistassi in termine di uno anno dal di dello accordo fatto, altrimenti ogni accordo ed ogni obligazione dall’una parte e l’altra spirassi e si intendessi vana. Consultossi questa cosa in molte pratiche, e consigliò vivamente messer Francesco Gualterotti che e’ si tagliassi ogni ragionamento, perché considerata la natura de’ franzesi, che sono sanza fede e non vogliono stare a ragione, lo effetto sarebbe che questo accordo non ci darebbe Pisa, e nondimeno con cavillazione e per forza ci trarrebbono di mano questa somma di danari. El gonfaloniere, Giovan Batista Ridolfi, Piero Guicciardini, Alamanno ed Iacopo Salviati erano di contraria opinione, presupponendo che, come era chiarissimo, non si componendo con questi dua re, Pisa non si poteva avere; dove componendosi, ed egli osservassino la fede, era da avervi speranza grandissima; e quando la si avessi, benché la somma dei danaio fussi grossa, pure che e’ sarebbono bene spesi, rispetto al travaglio in che ci teneva