Nuovo vocabolario siciliano-italiano/ES
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Esacerbamentu. s. m. L’atto di esacerbare o esacerbarsi: esacerbamento.
Esacerbari. v. a. Inacerbare, inasprire: esacerbare. || rifl. Esacerbarsi. P. pass. esacerbatu: esacerbato.
Esacerbazioni. s. f. Esasperamento: esacerbazione.
Esacerbaziunedda. dim. Lieve esacerbazione.
Esacrari e derivati. V. esagrari e derivati.
Esaggerari. v. a. Aggrandire con parole, iperboleggiare: esagerare. P. pres. esaggeranti: esagerante. P. pass. esaggeratu: esagerato.
Esaggeratamenti. avv. In modo esagerato: esageratamente.
Esaggerateddu. add. dim. Alquanto esagerato.
Esaggerativu. add. Atto ad esagerare: esagerativo.
Esaggeratuni. accr. di esaggeratu.
Esaggeraturi –trici. verb. Chi o che esagera: esageratore –trice.
Esaggerazioni. s. f. Lo esagerare: esagerazione.
Esaggeraziunedda. dim. Esagerazioncella. (La crederei usabile.)
Esaggirari. V. esaggerari.
Esagràbbili. add. Degno di esecrazione: esecrabile.
Esagrabbilmenti. avv. In modo esecrabile: esecrabilmente.
Esagrandu. add. Esecrabile: esecrando.
Esagrari. v. a. Aver avversione viva di cosa che inchiuda l’idea di profanazione, credere o dire la cosa o persona non più sacra: esecrare. P. pass. esagratu: esecrato.
Esagrazioni. s. f. Lo esecrare: esecrazione.
Esalàbbili. add. Che può esalare: esalabile.
Esalamentu. s. m. Evaporamento, esalo: esalamento.
Esalari. v. intr. Uscir fuori salendo in alto, proprio dei vapori: esalare. || a. Mandar fuori disperdendo nell’aria: esalare. || – lu spiritu, morire: esalar lo spirito. P. pass. esalatu: esalato.
Esalatòriu. add. Di, da esalazione: esalatorio.
Esalazioni. s. f. Ciò che esala, e l’esalare: esalazione.
Esalaziunedda. dim. Esalazioncella.
Esaliceddu. dim. di esalu: ricreazioncella.
Esaltàbbili. add. Da esaltarsi: esaltabile.
Esaltamentu. s. m. Lo esaltare: esaltamento.
Esaltari. v. a. Levar in alto: esaltare. || met. Aggrandire, accrescere: esaltare. || Conferir onori, gradi: esaltare. || Magnificare, lodar grandemente: esaltare. || rifl. Invanirsi, insuperbirsi: esaltarsi. || Per concitarsi, accendersi, infervorarsi. P. pass. esaltatu: esaltato. || Concitato, fervido, entusiasta.
Esaltatamenti. avv. Con animo concitato: concitatamente. Noi usiamo esaltarsi per concitarsi, lo che in italiano è da fuggirsi.
Esaltateddu. add. dim. di esaltatu: un po’ acceso, infervorato, fervido.
Esaltatissimu. add. sup. Esaltatissimo. || Concitatissimo.
Esaltatuni. acc. di esaltatu nel secondo senso: concitatissimo.
Esaltaturi –trici. verb. Chi o che esalta: esaltatore –trice.
Esaltazioni. s. f. Lo esaltare o esaltarsi: esaltazione. || Sollevamento, riscaldamento di fantasia: entusiasmo, concitazione.
Esalu. s. m. Conforto dopo le fatiche: ricreazione, ristoro.
Esami. s. m. Ponderata considerazione di ciò che si voglia conoscere ne’ pregi e ne’ difetti: esame. || Diligente osservazione di checchessia per darne giudizio: esame. || jiri a l’esami, andar a sottoporsi agli esami: andar all’esame. || fari l’esami, sottoporsi ad essere sperimentato degli studi fatti: dare, prestar gli esami. || – di cuscienza, quel riandare ai falli commessi per averli presenti nella confessione: esame di coscienza.
Esàmina. V. esami: esamina.
Esaminamentu. s. m. L’atto d’esaminare: esaminamento.
Esaminari. v. a. Diligentemente osservare, e prudentemente considerare checchessia per darne giudizio: esaminare. || Giudizialmente interrogare: esaminare. || Cimentare, far prova: esaminare. || – unu, sottoporlo all’esame: esaminar uno. || rifl. Far l’esame di coscienza: esaminarsi. || Sottoporsi ad esami: esaminarsi. P. pres. esaminanti: esaminante. P. pass. esaminatu: esaminato.
Esaminata. s. f. L’azione dell’esaminare: esaminata.
Esaminatedda. dim. del precedente.
Esaminaturi –trici. verb. Chi o che esamina: esaminatore –trice.
Esarcatu. s. m. T. stor. Quelle parti d’Italia già governate da un esarca, e per antonomasia il Ravennato: esarcato.
Esasperari. v. a. Aspreggiare, trattar aspramente: esasperare. || T. med. Di quelle cose che esacerbano il male: esasperare. P. pass. esasperatu: esasperato.
Esasperazioni. s. f. Lo esasperare: esasperazione.
Esattamenti. avv. Con esattezza: esattamente.
Esattissimamenti. avv. sup. Esattissimamente.
Esattizza. s. f. Astratto di esatto, diligenza, giustezza: esattezza.
Esattu. add. Da esigere: esatto. || Riscosso. || Puntuale, diligente: esatto. || Preciso, uguale, giusto: esatto. Sup. esattissimu: esattissimo.
Esattuni. add. accr. di esattu. Molto diligente, preciso, accurato: esattissimo.
Esatturi –trici. verb. Chi o che esige: esattore –trice. || Per riscotitore, che ammette idea più mite di esattore, in materie di pagamenti. || Prov. malu esatturi fa malu pagaturi, chi non bada a ciò che ha da avere, avvezza il debitore a non dare: il cattivo riscotitore fa il cattivo pagatore.
Esaudibbili. add. Da esser esaudito: esaudibile.
Esaudiri. v. a. Ascoltare quel che uom domanda e concederglielo: esaudire. P. pass. esauditu e esaudutu: esaudito.
Esaudituri –trici. verb. Chi o che esaudisce: esauditore –trice.
Esaurìbbili. add. Che può esser esaurito: esauribile.
Esauriri. v. a. Consumare, votare affatto: esaurire. || – ’na materia: sbrigare, compiere, aver fine; in questo caso dire esaurire è erroneo. P. pass. esauritu: esaurito.
Esàustu. add. Voto, privo affatto: esausto. Sup. esaustissimu: esaustissimo.
Esautorari. v. a. Spogliare d’autorità: esautorare. P. pass. esautoratu: esautorato.
Esazioni. s. f. L’esigere, riscossione: esazione.
Esaziunedda. dim. Piccola esazione.
Esca. V. isca.
Esclamari. v. intr. ass. Gridar ad alta voce; dir con enfasi: esclamare. P. pass. esclamatu: esclamato.
Esclamativu. add. Atto ad esclamare, che esprime esclamazione: esclamativo.
Esclamaturi. verb. m. Chi o che esclama: esclamatore –trice.
Esclamazioni. s. f. Lo esclamare, grido di ammirazione, allegrezza, dolore ecc: esclamazione.
Esclamaziunedda. dim. esclamazioncella.
Esclùdiri. v. a. Non ammettere, non inchiudere, non comprendere, rigettare: escludere. P. pres. escludenti: escludente. P. pass. esclusu: escluso.
Esclusioni. s. f. L’escludere: esclusione.
Esclusiva. s. f. Esclusione: esclusiva.
Esclusivamenti. avv. In modo esclusivo: esclusivamente.
Esclusivu. add. Atto ad escludere, che porta esclusione: esclusivo.
Escoggitàbbili. add. Che si può escogitare: escogitabile.
Escogitari. v. a. Ritrovare pensando: escogitare. P. pass. escoggitatu: escogitato.
Escoggitaturi –trici. verb. Chi o che escogita: escogitatore –trice.
Escoriari. V. scuriari e derivati.
Escrementali. add. T. med. Degli escrementi: escrementale.
Escrementazzu. pegg. di escremento: escrementaccio.
Escrementìziu. add. Che partecipa della natura degli escrementi: escrementìzio.
Escrementu. s. m. Il soperchio del cibo e degli umori separati dalla natura nel corpo animale, per cacciarlo fuori: escremento.
Escrementusu. add. Che ha escremento: escrementoso.
Escrescenza. s. f. Crescimento sopra il piano solito: escrescenza. || T. med. Crescimento di carne oltre il naturale in una parte del corpo: escrescenza. || Rigonfiamento delle acque sopra il livello ordinario: escrescenza.
Escursioni. s. f. Scorreria: escursione. || Per gita.
Escusari. V. scusari e derivati (Mort.).
Esecrari. V. esagrari.
Esecratòriu. add. Di giuramento in cui si chiama Dio per testimone: esecratorio (Mort.).
Esecutivu. add. Che eseguisce, che dà facoltà od ordine di eseguire: esecutivo. || mandatu esecutivu. T. leg. Ordine del giudice per cui si può costringere il debitore al pagamento: mandato esecutivo. || via esecutiva, potestà agli atti autentici di poter tosto essere messi in esecuzione: via esecutiva. || putiri esecutivu. T. pol. uno dei tre poteri del governo costituzionale: potere esecutivo.
Esecutòria. s. f. Approvazione regolare delle bolle pontificie, regio exequatur: esecutoria, esecuzionale.
Esecutoriali. add. Di mandato del giudice, esecutivo: esecutoriale.
Esecutoriamenti. avv. T. leg. Per via di esecuzione: esecutivamente. E s’usa per irremissibilmente.
Esecutoriari. v. a. Assegnare con atto esecutivo: esecutare. || Munire del regio exequatur. P. pass. esecutoriatu: esecutato. (Esecutoriare è barbarismo condannato dall’Ugolini).
Esecutòriu. add. Spettante ad esecuzioni: esecutivo. || Decreto del magistrato che permette lo eseguire alcun atto: esecuzionale. || Aggiunto dell’atto stesso spedito nella forma legalmente esecutiva e non soggetto a prolungamenti: esecuzionale.
Esecutu. add. da eseguiri: eseguito.
Esecuturi –trici. verb. Chi o che eseguisce: esecutore –trice. || – tistamintariu, quegli a cui il testatore commette di far eseguire l’ultima sua volontà: esecutore testamentario.
Esecuzioni. s. f. Lo eseguire: esecuzione. || mettiri in esecuzioni, eseguire: fare, mettere, mandare in esecuzione. || dari esecuzioni, metter ad esecuzione, ma porta l’idea di più prontezza, lestezza: dare esecuzione. || fari l’esecuzioni, effettuare una cosa colla forza: far l’esecuzione. E giustiziare.
Eseguibbili. add. Che può eseguirsi: eseguibile.
Eseguimentu. s. m. L’atto di eseguire: eseguimento.
Eseguiri. v. a. Fare, mandar ad effetto una idea propria o un comando ricevuto, suppone minor difficoltà dello effettuare, e si dice anco delle opere della mente o dell’arte: eseguire. V. effettuari. P. pass. eseguitu e esecutu: eseguito.
Esempieddu. V. esempiuzzu.
Esempigràzia. avv. Vale per esempio, a cagion d’esempio: esempigrazia, essempigrazia, esempligrazia.
Esèmpiu. s. m. Cosa che viene proposta o degna d’esser proposta da imitare o contemplare, seguire: esempio. || Quaderno dove i ragazzi si esercitan nello scritto: esemplare, partita, mostra (Rigutini). || E ancora un fatto, una particolarità addotta per dimostrare, per rendere più evidente una proposizione: esempio; questo secondo senso esemplare non l’ha. L’esempio è in bene e in male, l’esemplare è sempre di bene. || E quando ha senso di cosa da cui si levano copie, manoscritti, immagini, lezioni di carattere ecc., da imitarsi dal discepolo: esemplare. || dari bonu esempiu, esempio di azioni buone: dar buon esempio. || passari per esempiu, stabilire un uso incitando ciò che fu da altro praticato: andare o passar in esempio. || essiri timutu comu esempiu, esser esemplare: andar in esempio. || dari o mettiri in esempiu, proporre ad imitare: porre o dar in esempio. || senza esempiu, dicesi di cosa non mai avvenuta o rara: senza esempio. || per esempiu, formola dichiarativa colla quale ci disponiamo a proporre o citare checchessia: per esempio. || Prot. movi cchiù l’esempiu chi li paroli: contan più gli esempî che le parole. || la forza di l’esempiu, fa lu giustu, empiu, il cattivo esempio trascina anco i buoni.
Esempiuzzu. dim. Esempiuccio.
Esemplari. s. m. Cosa da cui si levano copie, manoscritti, figure ecc. proposte a discepoli: esemplare. || Cosa degna da imitarsi, sempre in buon senso: esemplare.
Esemplari. add. Degno di essere proposto ad esempio: esemplare. Sup. esemplarissimu: esemplarissimo.
Esemplarità. s. f. L’esser esemplare, nel senso morale: esemplarità.
Esemplarmenti. avv. In modo esemplare: esemplarmente.
Esemplificari. v. a. Apportar esempî, spiegar con esempî: esemplificare. P. pass. esemplificatu: esemplificato.
Esemplificatamenti. avv. Per via di esempi: esemplificatamente.
Esemplificaturi. verb. m. Chi o che reca esempî: esemplificatore.
Esemplificazioni. s. f. Lo esemplificare: esemplificazione.
Esemplu. V. esempiu.
Esentari. v. a. Far esente: esentare. || rifl. Allontanarsi: esentarsi. P. pass. esentatu: esentato.
Esentata. V. esenzioni.
Esenti. add. Privilegiato, franco, libero: esente. || essiri esenti, restarne libero: andar esente da una cosa. Sup. esentissimu: esentissimo.
Esenzionari. V. esentari: esenzionare.
Esenzioni. s. f. L’eccettuazione da un dovere, privilegio concesso o per ragioni speciali o per favore, si riferisce a qualunque peso e differisce da immunità che è di pesi personali, è privilegio che dispensa, e suol avere idea di più rispetto: esenzione.
Esèquii. s. f. pl. Pompa di martorio: esèquie. || fari l’esequii, esequiare: far le esequie. || accattarisi l’esequii, far cose che portino la morte, morire.
Esequiri.V. eseguiri.
Esercenti. add. (Mort.). Che esercita una carica, un uffizio: esercente.
Esercibbili, Esercitàbbili. add. Che può essere esercitato: esercitabile. Ed è brutto modo dire esercibile in italiano.
Esercitamentu. s. m. L’esercitare: esercitamento.
Esercitari. v. a. Istruire con atti frequenti: esercitare. || Far durar fatica per indurre assuefazione e acquistar pratica: esercitare. || Metter in atto: esercitare. || Travagliare, esporre a cimenti: esercitare. || Far una professione, ma ammette solennità, il diritto di farlo: esercitare. || rifl. Addestrarsi ecc.: esercitarsi. || Far moto: esercitarsi. Bocc. Si esercitava per iscaldarsi. P. pres. esercitanti: esercitante. P. pass. esercitatu: esercitato.
Esercitata. s. f. L’azione dello esercitare.
Esercitatissimu. add. sup. Esercitatissimo.
Esercitaturi –trici. verb. Chi o che esercita: esercitatore –trice.
Esercitazioni. s. f. Esercizio più deliberato e ordinariamente più diretto a uno scopo: esercitazione.
Esèrcitu. s. m. Moltitudine d’uomini armati, disciplinati per combattere: esèrcito; e s’intende per lo più di terra, poichè di mare è: armata. || fig. Quantità grande di persone, di animali o di cose: esercito.
Esercizziari. v. a. Dar colpi di disciplina sopra altrui: disciplinare. || Percuotere: tambussare, picchiare.|| rifl. a. Far la disciplina negli esercizi spirituali: disciplinarsi.
Esercizziu. s. m. Pratica di un’arte: esercizio. || Fatica attuale per arrivare a imparare a fare: esercizio. || La scuola pratica del soldato nelle armi e ne’ movimenti: esercizio. || tèniri o tinìrisi in esercizziu, esercitarsi continuamente: stare, tenersi in esercizio. || essiri fora esercizziu, non riuscir più in una cosa per averla abbandonata da tempo: esser fuori di esercizio. || esercizzii spirituali, meditazioni e contemplazioni per riformare la vita, che si fanno in tempi determinati: esercizii spirituali. Onde farisi l’esercizzii, ascoltar le prediche che in tali occasioni si fanno. E dari l’esercizzii, predicar in tal tempo. Vale anco bastonare: picchiare, zombare. Cioè quando esercizziu ha senso di bastonata.
Esi-Esi. V. jesi-jesi.
Esibbiri. v. a. Offerire, presentare; presentar le scritture in giudizio: esibire. P. pres. esibbenti: esibente. P. pass. esibbitu: esibito.
Esibbituri. verb. Chi o che esibisce; che presenta una lettera: esibitore –trice.
Esibbizioni. s. f. Lo esibire: esibizione.
Esiggenti. add. Che esige, pretende: esigente.
Esiggenza. s. f. Bisogno di ciò che conviene, che è espediente: esigenza. || Per riscossione, esazione: esigenza. (L’Ugolini lo scusa). || Pretensione di molti e minuti servigi ecc.: esigenza. Onde aviri troppu esigenzi: aver troppe esigenze. || esiggenza chiamasi quella che il massaro fa nell’accattar grano, orzo ecc. nella estate. || tempu di l’esigenza è detta l’estate.
Esiggìbili. add. Che può esigersi: esigibile.
Esiggibbilità. s. f. Qualità di un debito che puossi riscotere: esigibilità.
Esìggiri. v. a. Pretendere, richiedere con autorità e forza ciò che è dovuto o convenevole: esìgere. || Ricevere pagamenti: riscuotere; e quando ha idea di costringere o se altro: esigere. P. pass. esiggiutu: esatto.
Esiggituri. verb. Chi o che riscuote, riscotitore. || Prov. lu malu esiggituri fa lu malu pagaturi V. esatturi.
Esiggiuta. s. f. L’azione dello esigere.
Esiggiutedda. dim. del precedente.
Esiggiutina. V. esazioni.
Esiggiutuna. accr. di esiggiuta.
Esilarari. v. a. Render ilare: esilarare. P. pass. esilaratu: esilarato.
Èsili. add. Tenue, sottile, minuto: èsile. || Di poco valore: esile.
Esiliari. v. a. Mandar in esilio: esiliare. || rifl. Esiliarsi, andar in esilio volontariamente. P. pass. esiliatu: esiliato.
Esilità. s. f. Astratto di esile: esilità.
Esilitati. V. sopra.
Esìliu. s. m. Scacciamento dalla patria imposto o preso da per sè: esilio, esiglio. || fig. Luogo ermo, deserto. || jiri in esiliu, esiliare: andar in esilio.
Esìmiu. add. Eccellente, singolare: esìmio.
Èsimu. s. m. Cosa picciolissima, da non tenersene conto, di veruna importanza: nonnulla, tantinino, minuzzolino, trìtolo.
Esistenza. s. f. Lo stato presente di ciò che è, l’esser in atto: esistenza.
Esìstiri. v. intr. ass. Essere in atto, aver l’essere: esistere. P. pres. esistenti: esistente. P. pass. esistutu: esistito.
Esitamentu. s. m. Esitazione: esitamento.
Esitanza. V. esitazioni.
Esitari. v. a. Far esito: esitare. || v. intr. Star dubbioso, perplesso: esitare. P. pres. esitanti: esitante. P. pass. esitatu: esitato.
Esitazioni. s. f. Lo esitare: esitazione.
Èsitu. s. m. Uscita: èsito. || Fine, evento: esito. || Vendita, spaccio: esito. || fari esitu, esitare: far esito.
Esiziali. add. Pernicioso: esiziale (Mort.).
Esorbitanti. add. Eccedente, maggiore del dovere: esorbitante.
Esorbitantimenti. avv. In modo esorbitante: esorbitantemente.
Esorbitanza. s. f. L’esser eccessivo: esorbitanza.
Esorcìsimu. s. m. T. teol. Atto, e cerimonie, con cui scacciare il diavolo creduto nel corpo d’alcuno: esorcismo.
Esorcista. s. m. Colui che fa esorcismi, chi ha il terzo degli ordini ecclesiastici: esorcista.
Esorcistatu. s. m. Il terzo ordine ecclesiastico per cui puossi esorcizzare: esorcistato.
Esorcizzari. v. a. Far esorcismo: esorcizzare. P. pass. esorcizzatu: esorcizzato.
Esorcizzazioni. s. f. L’atto di esorcizzare: esorcizzazione.
Esòrdiu. s. m. Principio, prologo, prima parte di un discorso: esòrdio.
Esortamentu. V. esortazioni.
Esortari. v. a. Cercar di muovere, persuadere con parole: esempî ecc: esortare. P. pass. esortatu: esortato.
Esortativu. add. Che esorta, che ha uffizio d’esortare: esortativo.
Esortatòriu. add. Che ha virtù ed è ordinato ad esortare: esortatòrio.
Esortaturi. verb. m. Chi o che esorta: esortatore –trice.
Esortazioni. s. f. L’esortare: esortazione.
Esortaziunedda. s. f. dim. Esortazioncella.
Esòticu. add. Forestiero, straniero, importato da paesi fuori: esòtico, ed è proprio delle piante.
Espansìbbili. add. Che tende ad espandersi: espansibile.
Espansibbilità. s. f. Facoltà che hanno certi corpi od organi di dilatarsi: espansibilità.
Espansioni. s. f. L’espandere: espansione. || Larghezza di affetto, quando esprime l’ampiezza del sentimento: espansione; quando l’abbondante espressione di esso: effusione. (Tomm. D).
Espansivu. add. Che fa espansione, che dimostra larghezza di affetto: espansivo.
Espansività. V. espansioni nel 2º §.
Espedienti. s. m. Qualunque cosa giovi a vincere un impedimento, ad agevolar l’atto, a trarsi d’impaccio: espediente, spediente.
Espedienti. add. Utile: espediente.
Esperientimenti. avv. Con esperienza: esperientemente.
Esperienza. s. f. Conoscimento acquistato mediante l’uso, la pratica, la prova: esperienza. || aviri ’na certa esperienza, averne alcun poco: aver una certa esperienza, aver esperienziuola. || omu d’esperienza, pratico per età, sapere, prove ecc: uomo sperimentato, uomo d’esperienza. || Prov. l’esperienza è matri d’ogni cosa: esperienza madre di scienza. || l’esperienza ’nsigna gran cosi, il medesimo del primo. || cu’ nun havi esperienza, nun havi scienza, è chiaro. || pigghiari esperienza, vale anche: dar principio. E anche: riuscir a fare.
Esperimentali. avv. Che si fonda nella esperienza: esperimentale.
Esperimentari e derivati. V. sperimentari.
Esperimentu. s. m. Opera mediante la quale si fa prova di una cosa, effetto ecc: esperimento. || Adoperato anche per esperienza V.
Esperiri lu drittu. v. a. T. leg. Far conoscere col fatto: esperire.
Espertamenti. avv. Con esperienza, maestria: espertamente.
Espertissimamenti. avv. sup. Espertissimamente.
Espertu. add. Pratico, che ha esperienza: esperto. Sup. espertissimu: espertissimo.
Espettazioni. V. aspittazioni e simili.
Espettoranti. add. Di rimedio che giova all’espurgo del petto: espettorante. E usasi sost.
Espettorari. v. a. Mandar fuori spurgandosi i cattivi umori che si adunano nella trachea: espettorare. || fig. Palesare, rivelare.
Espettorazioni. s. f. L’espettorare: espettorazione.
Espiari. V. scuttari.
Espiatòriu. add. Attinente ad espiazione: espiatòrio.
Espiaturi –trici. verb. Chi o che espia: espiatore –trice.
Espiazioni. s. f. L’espiare, purgazione della macchia per via di penitenza ecc.: espiazione.
Esplicari. V. spiegari.
Esplicitamenti. avv. In modo esplicito: esplicitamente.
Esplìcitu. Espresso, dichiarato, formale: esplìcito.
Esplòdiri. V. scuppiari.
Esplorari. v. a. Spiare, investigare alcun luogo o gli andamenti altrui: esplorare. P. pass. esploratu: esplorato.
Esploraturi –trici. verb. Chi o che esplora: esploratore –trice.
Esplorazioni. s. f. Lo esplorare: esplorazione.
Esplosioni. s. f. Moto subitaneo, impetuoso della polvere, dell’oro fulminante, delle combinazioni dello zolfo col salnitro nello infiammarsi ecc: esplosione.
Esponenti. s. m. T. alg. Il numero posto a dinotare il grado di una potenza: esponente. || add. Che espone: esponente.
Esponìbbili. add. Che può esporsi: esponibile.
Espòniri. v. a. Porre fuori: esporre, esponere (poco usato quest’ultimo). || Manifestare il senso di uno scrittore, delle sue parole: esporre. || Porre davanti, presentare: esporre. || Dire ciò che si vuole o che si ha in commissione: esporre. || Offrire, avventurare, mettere in cimento: esporre, esporre la vita, ecc. e rifl. esporsi. || espòniri ’na criatura, abbandonar un fantolino di fresco nato in luogo deserto o pubblico, per non allevarlo: esporre. P. pass. espostu: esposto.
Esposituri –trici. verb. Chi o che espone: espositore –trice.
Esposizioni. s. f. Lo esporre: esposizione. || Pubblica mostra di tutti i capi d’arte, commercio ecc: esposizione.
Espostu. add. Da esporre: esposto. || Fanciullino buttato via dai parenti, che la carità pubblica raccoglie: esposto. Sup. espostissimu: espostissimo.
Espressamenti. avv. Chiaramente, spezialmente: espressamente. || A posta, a bella posta: espressamente. || Per il fine determinato di cui si parla, p. e. fattu espressamenti per unu: fatto espressamente per uno, ma dice il Fanf. non è bel modo.
Espressioni. s. f. Dimostrazione, dichiarazione: espressione. || Significato: espressione. || Significazione de’ concetti mediante la favella: espressione. || Lo esprimere una determinata cosa, forza: espressione. || Parola, locuzione: espressione (a molti non piace). || T. pitt. Rappresentazione viva e naturale degli affetti ecc: espressione. || T. mus. Modo di far sentire un senso di affetto determinato: espressione. || Alcuni l’usano per: complimenti dallo Sp. exprecsion.
Espressisimamenti. avv. sup. Espressissimamente.
Espressiunatu. V. espressivu.
Espressiva. s. f. Modo di significar il proprio concetto: espressiva.
Espressivamenti. avv. In modo espressivo e aperto: espressivamente.
Espressivu. add. Che ha espressione, che esprime chiaro ed efficacemente il suo concetto: espressivo. || Per loquace, parolajo; o che esageri nelle espressioni, nel lodare, far complimenti: esagerato, sdolcinato. || avv. Espressivamente.
Espressu. add. Da esprimere: espresso. || Chiaramente dichiarato, pronunziato: espresso. || sost. Per: messo, corriere, espresso. Sup. espressissimu: espressissimo.
Espressu. avv.Espressamente: espresso.
Esprìmiri. v. a. Manifestar il proprio concetto con chiarezza e al vivo: esprìmere. || Significare: esprimere. || Nella pitt., poes. ecc. rappresentar al vivo gli affetti ecc: esprimere. || Per spremiri V. P. pres. esprimenti: esprimente.
Esprupiari. v. a. Privar altrui della proprietà: spropriare, espropriare. P. pass. esprupriatu: espropriato.
Esprupriazioni. s. f. L’espropriare: espropriazione, spròprio.
Espugnàbbili. add. Facile ad espugnarsi: espugnabile.
Espugnari. v. a. Vincer per forza un luogo forte, e s’usa anche met.: espugnare. P. pass. espugnatu: espugnato. (Mort.).
Espugnaturi –trici. verb. Chi o che espugna: espugnatore –trice.
Espugnazioni. s. f. Lo espugnare: espugnazione.
Espulsioni. s. f. Lo espellere, scacciare: espulsione.
Espulsu. add. Scacciato fuori: espulso. || Per espulsioni V.
Espurgàbbili. add. Atto ad essere espurgato: espurgabile.
Espurgari. v. a. Purgare, lavare: espurgare. P. pass. espurgatu: espurgato.
Espurgativu. add. Atto ad espurgare: espurgativo.
Espurgaturi. verb. Chi o che espurga: espurgatore –trice.
Espurgu, Espurgazioni. s. m. e f. Lo espurgare: espurgazione, espurgo, spurgo. || Per spurga V.
Espurtari. v. a. T. comm. Portar fuori da un luogo merci o altro: esportare. || Per portar con sè.
Espurtaturi. verb. Chi o che esporta.
Espurtazioni. s. f. Il portar fuori una merce da uno Stato in un altro: esportazione. || Detto del portar armi con sé ecc.
Espusiziunedda. s. f. dim. di esposizione: esposizioncella.
Esquilibbrari. v. a. Torre l’equilibrio: esquilibrare, squilibrare. || rifl. pass. Uscir d’equilibrio, perder l’equilibrio: esquilibrarsi. P. pass. esquilibbratu: esquilibrato.
Esquilìbbriu. s. m. Contrario di equilibrio: esquilibrio, squilibrio.
Esquisitu e derivati V. squisitu e derivati.
Esse. V. s: esse. || T. magn. Ferro ripiegato a modo di S: esse. || ad esse, posto avv.: ad esse, della figura d’un esse. || omu ad essi, per sim. gobbo.
Essemi. V. esami. Così a S. Fratello.
Essenza, Essènzia. s. f. L’essere delle cose: essenza. || Ciò che è assolutamente necessario a costituire una cosa: essenza. || Liquore estratto per distillazione da fiori, droghe ecc, di buon odore: essenza. || essiri la quinta essenza, essere la schiuma p. e. di ribaldi, di arditi ecc: essere la quinta essenza. (A. V. ital. essènzia).
Essenziali. add. Che appartiene all’essenza, necessario: essenziale. Sup. essenzialissimu: essenzialissimo.
Essenzialità. s. f. Ciò che costituisce l’essenza: essenzialità.
Essenzialmenti. avv. In modo essenziale: essenzialmente.
Èssica. (An. M.) Per dire: attenti, all’erta, olà!
Èssiri. v. sost. Èssere. || essiri ’n sè, sano di mente: essere in sè. || essiri ’n sì, di buon umore, disposto a compiacere: esser in buona. || essiri o duviri essiri unni unu o cu unu, ritrovarsi, andar da alcuno: essere o dover esser a o da uno. || cci semu! modo di encomiare: va bene, ci siamo. || a chi cci semu poichè siam qua o a far questo: da che o a che ci siamo. || ora cci semu, ora andiam bene: ora ci siamo. || nun c’è di chi, quasi dicessesi non c’è che dire, non c’è male: non fa una grinza. || cci si o nun cci si? si dice ad alcuno per iscuoterlo dalla distrazione, vuoi tu capire? dove hai il capo? || nun semu a nenti, abbiamo fatto poco o nulla. || nun semu nenti! dinota fragilità, insufficienza. E si dice alle volte come per dire: non siam più amici? quelli di prima? || comu fu fu, in qual modo sia ita la faccenda: come si fosse. E significa anche, cosa finita su cui non c’è più rimedio, non ci si pensi più. || fussi veru iddu: foss’egli vero! || accussì nun fussi, attesta la verità di cosa spiacevole: così non fosse! || comu è è o su su o comu egghiè, siano come siano, comunque sia: com’egli è (a Firenze) e nel contado Fiorentino: com’egghiè (Eppur vogliono alcuni che il nostro dialetto venga dal Sanscrito! dal Saracino!) || Prov. sugnu misu ’nta sta cantunera, guardami ca sugnu e no cu’ era: dimmi chi sono e non mi dir chi ero, non sempre si deve giudicare da qualcosa passata; sto prov. è per la riabilitazione. || qual egghiè, qualsisia: qual egli è. || cci semu o nun cci semu; vi garba? vi torna? || o semu o nun semu, si dice per esortare a fare: o l’è o non è; o come qual Fiorentino antico disse: cosa fatta capo ha. || chi è chi è? o chi è chi nun è? vale, da un momento all’altro, ovvero, dopo tanto chiasso non era che: che è che non è o che è che è. || unni èramu? si dice volendo ripigliar il filo del discorso: dov’eravamo? || s’io fussi di tia o si fussi di tia e di mia, se io fossi te: se io fossi in te. || Parlandosi di tempo si dice: sunnu quattru anni, cioè sono passati: son quattro anni. || Per andare, arrivare p. e. doppu un migghiu fomu ddà: dopo un miglio fummo là. || è ad iddu a farila o no, sta a lui: è a lui farla o no. || io sugnu cu iddu, ne divido le opinioni: io son con lui. || nun è chi... ciò non impedisce, non resta per ciò o non cessa: non è che... || per essiri, modo di dire p. e. uno dirà che la tal cosa è così, e l’altro risponderà: per essere, tu sbagli, dacchè l’è così. || essiricci, essere sul fatto, p. e. io non temerei, e l’altro risponderebbe: bisognerebbe esserci. E significa anche esser d’accordo per una gita, un partita ecc.: trovarcisi, starci. || essiri o nun essiri ’n dinari, avere o non aver denaro: essere o non essere in quattrini. || essiri di teatru, di ballu ecc.: andarvi, e non è bene usar in italiano simile frase. P. pass. statu: stato.
Èssiri. s. m. Essenza, esistenza: èssere. || Condizione stato: essere. || dari l’essiri: creare: dar l’essere. || dari ad unu tuttu l’essiri so, privarsi di tutto per altrui. || essiri all’essiri, seguitare nè meglio nè peggio. || Per sostanze.
Est o Esti. s. m. Oriente: est. || Terza persona singolare del presente indicativo di essere: è. L’usan in alcuni luoghi.
Està. s. f. Quella delle quattro stagioni, che è calda: estate, state; e poco usata anco in verso: està. || Prov. nun jinchi li visazzi, estati chi fa cucuzzi e ramurazzi, l’estate che fa zucche e rafanelle non empie bisacce, non arricchisce. || està in invernu e nell’invernu estati, nun ti darrannu mai li boni annati: quando il verno è nella state, e la state nell’inverno, non avrai buona derrata. || unni hai fattu l’estati va fatti l’invernu: chi ha goduto sgoda.
Èstasi. s. f. Elevazione dell’anima, alienata dai sensi a contemplar cose superiori ad essa: èstasi. || fig. Sopraffatto da immenso diletto: estasi.|| jiri o essiri in estasi, oltre il senso proprio, essere stupefatto, pieno di diletto: andar o esser in estasi. || E anche per esser fuor misura allegro, contento: non potere stare nei panni.
Estati. V. està.
Estàticu. add. Di o da estasi: estàtico. || Rapito in estasi: estatico.
Estempuraneità. s. f. Facoltà di improvvisare: estemporalità.
Estempuraniamenti. avv. In modo estemporaneo: estemporaneamente.
Estempuràniu. add. Detto o fatto all’improvviso: estemporaneo. || pueta estempuraniu, che improvvisa lì lì: poeta estemporaneo.
Estènniri. v. a. Stendere, allungare, allargare ciò che è ristretto o raccolto: estèndere. || rifl. a. Distendersi, allungarsi: estendersi. || Allargar il discorso: estendersi a dire. P. pass. estisu: esteso.
Estensioni. s. f. L’estendere o estendersi, e la dimensione stessa di una cosa considerata nelle sue misure: estensione.
Estensòriu. add. Di alcuni muscoli della mano e del piede: estensorio.
Estenuari. v. a. Dimagrar a poco a poco, indebolire: estenuare. P. pres. estenuanti: estenuante. P. pass. estenuatu: estenuato.
Estenuatìssimu. add. sup. Estenuatissimo.
Estenuazioni. s. f. Indebolimento, smagrimento, macilenza: estenuazione.
Esteriuri. add. Quel che è di fuori: esteriore. S’usa anco sost.
Esteriurità. s. f. L’esteriore: esteriorità.
Esteriurmenti. avv. Di fuori, dalla parte di fuori: esteriormente.
Esterminari. v. a. Guastare, distruggere, mandar in rovina: esterminare. P. pass. esterminatu: esterminato.
Esterminatu. add. Di cosa smisurata, fuor de’ termini: esterminato, sterminato.
Esterminaturi –trici. verb. Chi o che estermina: esterminatore –trice.
Esterminazioni. s. f. Distruggimento, rovina: esterminazione.
Estermìniu s. m. Dispersione, distruzione, quasi fuor de’ termini: estermìnio, stermìnio.
Esternamenti. avv. Dalla parte esterna: esternamente.
Esternari. v. a. Dar fuori, far palese, manifesto: manifestare, palesare. Esternare è biasimato come francesismo. P. pass. esternatu: manifestato.
Esternazioni. s. f. Il manifestare: manifestazione.
Esternu. add. Ch’è di fuori: esterno. S’usa anco sost.
Èsteru. add. e sost. D’altra nazione, paese: estero.
Estètica. s. f. Scienza che ricerca e determina l’essenza del bello nelle produzioni della natura o dell’arte; e quella che deduce dalla natura del gusto la teorica generale delle belle arti: estètica.
Estèticu. add. Di estètica: estètico.
Estimativa. s. f. Potenza dell’anima che estima, facoltà di giudicare: estimativa.
Estimazioni. V. stima: estimazione.
Èstimu. V. stima: èstimo.
Estinguìbbili. add. Facile ad estinguersi: estinguibile.
Estinguimentu. s. m. L’atto di estinguere: estinguimento.
Estìnguiri. v. a. V. astutari. || Soddisfare il creditore: estinguere un debito. || rifl. Svanire, annientarsi, detto di cose naturali: estinguersi. || Detto di stirpe, mancar la discendenza: estinguersi, fallire.
Estintu. add. Da estinguere: estinto. || Cessato di vivere: estinto.
Estinzioni. s. f. Lo estinguere, in tutti i sensi: estinzione.
Estirpamentu. s. T. L’atto di estirpare: estirpamento.
Estirpari. v. a. Tor via sì che non rimanga sterpo: estirpare. E s’usa anche al fig. P. pass. estirpatu: estirpato.
Estirpaturi –trici. verb. Chi o che estirpa: estirpatore –trice.
Estirpazioni. s. f. L’estirpare: estirpazione.
Estisamenti. avv. In modo esteso: estesamente.
Estisu. V. in estènniri. || Detto di ragionamento, chiaro, dilungato: esteso.
Estivari. v. intr. Voc. Lat. Abitare in un luogo ombroso o sano per fuggire il caldo: meriggiare, statare.
Estivu. add. D’estate: estivo.
Estòrciri, Estòrquiri. v. a. Torre a forza: estòrquere, storcere. P. pass. estortu: estorto (Mort.).
Estorsioni. s. f. Esazione violenta, angheria: estorsione.
Estraggiudiziali. T. leg. Aggiunto dato a scrittura autentica, ma non esposta agli occhi del giudice: estragiudiciale.
Estraggiudizialmenti. avv. In modo estragiudiciale: estragiudicialmente.
Estràiri. v. a. Trarre fuori, cavare: estrarre. || Portar mercanzie ecc. fuori dello Stato: estrarre.
Estraniu. V. stràniu.
Estraordinariu. V. straordinariu.
Estrarri. V. estràiri.
Estrattu. s. m. Materia più eletta cavata per operazioni chimiche da altra materia: estratto.|| Ristretto, sommario di un libro: estratto. || Esempio cavato da’ registri conservati dagli uffiziali pubblici: estratto. || La vincita al lotto sopra un numero giocato spicciolato, e il numero stesso: estratto. || Sugo rappreso di pomidoro che conservasi per lungo tempo e serve a condire: conserva di pomidoro. || fig. Si dice essiri l’estrattu di...: essere la quinta essenza se in male, o il tipo se in bene.
Estrattusu e Astrattusu. add. Che ha, o è pieno di conserva di pomidoro.
Estrazioni. s. f. L’estrarre: estrazione. || I cinque numeri che si tiran su al lotto: estrazione.
Estraziunedda. s. f. dim. Piccola estrazione del lotto: estrazioncella (Credo d’uso).
Estremamenti. avv. In modo estremo: estremamente.
Estremari. v. a. Dar l’estrema unzione: dar l’olio santo. || rifl. riceverlo. || Per strimiari V.
Estremissimamenti. avv. sup. Estremissimamente.
Estremità, Estremitati. s. f. L’estrema parte: estremità, estremitade, estremitate. || Si dicono le mani e i piedi: estremità. || Eccesso, estremo: estremità.
Estremu. s. m. Estremità: estremo. || Prov. ogni estremu è viziusu: tutti gli estremi sono viziosi. || dari ’ntra l’estremi, dar in eccessi. || essiri a l’estremu, essere per morire: esser allo o in estremo. E vale anche esser ridotto alla gran miseria. || Prov. l’estremi si toccanu: gli estremi si toccano. || in estremu, posto avv. alla fine: in estremo o all’estremo.
Estremu. add. Ultimo: estremo. || Grandissimo: estremo. || casu estremu, urgentissimo, pericoloso. || estrema unzioni, quel sacramento che s’amministra a’ moribondi coll’olio santo: estrema unzione.
Estremunzioni. V. in estremu, add.
Estrinsicamenti. avv. Dalla parte esteriore: estrinsecamente.
Estrinsicamentu, Estrinsicari. V. esternari.
Estrìnsicu. add. Che vien di fuori, che direttamente non appartiene alla cosa di che si parla: estrìnseco. || sost. Vale straniero. Sup. estrinsichissimu: estrinsechissimo.
Estru. s. m. Furor poetico, capriccio impensato, fugace, più innocuo: estro. || veniri o affirrari l’estru: venir l’estro, andar a estro.
Esubberanti. add. Ridondante, sovrabbondante: esuberante.
Esubberanza. s. f. Abbondanza, eccedenza: esuberanza.
Esubberari. v. intr. Eccedere, sovrabbondare: esuberare.
Èsula. s. f. T. bot. Erba purgante, in tre specie: esula. Euphorbia esula L. Euphorbia caracias L.
Esulceramentu. s. m. L’esulcerare: esulceramento.
Esulcerari. v. a. Piagare, ulcerare: esulcerare. P. pass. esulceratu: esulcerato (Mort.).
Esulcerazioni. s. f. L’esulcerare: esulcerazione.
Èsuli. add. In esilio, esiliato: èsule.
Esultanza. s. f. Astratto di esultante: esultanza.
Esultari. v. intr. Aver allegrezza, brillar di gioja: esultare. P. pres. esultanti: esultante.
Esultazioni. s. f. L’esultare: esultazione.
Esurtari. V. esortari.
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