Nuovo vocabolario siciliano-italiano/JE

JE

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JA JH

[p. 512 modifica] . pron. V. io.

Jècula. V. aquila.

Jèddimi. V. jemmulu. Così nel Messinese.

Jèdira. V. areddara.

Jelu. V. gelu.

Jèmmulu. s. m. Quegli che è nato con un altro nel parto: gemello.

Jena. s. f. T. zool. Poppante carnivoro ferocissimo, e fortissimo, ha la testa e il collo grosso, i crini chiomosi nel collo e lungo la schiena, abita l’Asia: jena. Canis hyaena L.

Jencu. s. m. Il toro castrato che abbia compito il primo anno e non il secondo: giovenco. || Prov. lu jencu fui a la vista di lu tauru, perchè è men forte. || lu jencu ’mpara di lu voi, e lu viteddu di la vacca, il giovenco impara dal bue e il vitello dalla vacca. || nun sempri un jencu rinesci d’aratru, non tutto ciò che si vuole riesce: tutte le palle non riescono tonde.

Jènnaru, Jènniru. s. m. Marito della figliola: gènero.

Jennu-jennu. Coll’andar del tempo: man mano, di mano in mano, in andando.

Jerba. V. erva.

Jerciu. V. guerciu.

Jermanu. V. irmanu.

Jèrmitu. s. m. Tanto di spiche o erbe quanto ne tiene la mano del mietitore, manata: manìpolo. Quasi si dicesse ghermito da ghermire (Vinci).

Jesi-jesi. Posto avv. Pian piano, dolcemente: giò giò, bel bello.

Jettacàntari. add. Persona vile e dappoco: spulcialetti.

Jettafocu. s. m. Fucile, pietra focaja: battifuoco. || Per fiammifero.

Jettalapardi. (Biundi) V. scruccuni.

Jettasecunni, add. Baggeo, goffo, mal messo: sciatto, pellone, scioperone.

Jètticu. V. ètticu.

Jèttitu. s. m. Ramicello tenero che mette l’albero: pollone, messa. || Ramicello che esca dalla gemma: germoglio, getto. || Pel gettare: getto, gèttito. || Ciò che rendon le entrate, prodotto: getto. || a gghiettitu (V. j), detto di metalli, gesso ecc. vale versato nelle forme già preparate a oggetto di formarne figure ecc.: a getto. Vale anche forte, solido: massiccio. E si dice per: ad ipotesi. || di jettitu. V. manciuni. E può significare rispettabile, che ha pochi pari nel suo genere. || jettitu, per luogo comodo: cesso. || Condotto nelle case per le acque che si gettano via: acquajo. || La cosa gettata o da gettarsi: getto, gettito. || Spillo, zampillo d’acqua che esce da un cannello o simile: getto.

Jeu. V. io. Dal provenzale yeu o ieu.

Jeuu. V. àutru (S. Fratello).

Supplemento

[p. 1149 modifica] Jecula. V. arvanu.

Jeja. V. deja.

Jemiddu. V. jemmulu.

Jettitu. I gioiellieri chiamano così i solchetti delle mezze staffe, per cui scorre il metallo [p. 1150 modifica]strutto versato nella bocca della forma: canale. || aviri o teniri li così pri jettitu, non curarle.