Della nobiltà et dell'eccellenza delle donne et de' gravissimi diffetti degli Huomini/Prima Parte/Della nobiltà de' Nomi, co' quali è adornato il Donnesco sesso. Cap. I.

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Della nobiltà de' Nomi, co' quali è adornato il

Donnesco sesso. Cap. I

N
ON è dubbio alcuno, che i propri nomi co' quali si chiamo le cose, dimostrano, et fanno manifesta la natura, e essenza di quelle, se però à dotti Filosofi noi vogliamo alcuna fede prestare, i quali costantemente affermano, che i nomi ci guidano nella cognitione della cosa nominata, questo affermò fra gli altri Averroe,addotto però dall'autorità d'Aristotile nel libro ottavo della Metafisica. Onde è di mestieri, anzi è necessario il credere, che non à caso, come alcuni poco scientiati, et nell'arti poco periti credono; ma che con somma prudenza sieno i nomi propri degli huomini ritrovati, et poscia con grandissima ragione posti. ma gli antichi Egittij, et i Savi Chaldei non credevano già, che dagli huomini fossero ritrovati i nomi, co' quali si chiamano le ragionevoli creature: ma che dal Cielo dipendessero, il quale non solamente piegasse l'animo di colui, che'l nome imponea, ma che con una certa violenza lo sforzasse à nomare una tal particolar donna, o huomo con un tal determinato nome: in guisa che non se li potesse in alcun modo un'altro porre; et da lor fatta con lunghissima sperienza una osservatione, cjoè tra nomi, et l'operationi delle cose nominate, fabricarono una nuova arte, o scienza chiamata Nomandia per mezo della quale si presumevano di avere una sicura, et certa cognitione della natura, et [p. 5 modifica]operatione non solamente degli huomini in particolare: ma di ciò, che nel mondo si ritrovava, la qual scienza fu appresso i Theologi Hebrei molto stimata, et pregiata. di quanta forza fossero i nomi, et sieno lo dimostra Iamblico nel libro intitolato de mysterys Ægyptiorum, che afferma, che i nomi scuoprono, et dimostrano non solamente l'essenza, et potenza delle cose nominate, ma anchora di Dio; onde senza alcun dubbio noi affermaremo quella cosa esser più nobile, et singulare, la quale sarà ornata di più degno et honorato nome. Ma chi dubiterà giamai che il Donnesco sesso non sia ornato di più degni, o di più chiari nomi del sesso de' maschi? niunò à giuditio mio, se noi andaremo considerando la forza de' nomi, co' quali egli si noma. Sono i nomi, che rendono degno di honore questo sesso cinque di numero, tratti da diverse lingue, cioè Donna,Femina, Eva,Isciach,et Mulier, Nomi del sesso donnesco cinque nomi tutti nobili, et pregiati, et per incominciare dal primo.È cosa nota ad ogn'uno, che questo nome di Donna deriva da Domina voce latina, che significa Signora, et Padrona, nome pur d'Imperio, e di potenza regia, il quale non solamente appresso noi è in uso, ma etiandio fù dagli antichi usato. chiamavano gli Sparatani, come scrive Plutarco nella vita di Licurgo, le donne con una voce, che significava Signore, et Donna nome, quanto importiEpitetto nel suo Enchiridion à cap.55. lasciò scritte queste parole. Mulieres a tertiodecimo anno Domine vocantur.. Et Claudio Cesare conoscendo l'eccellenza delle Donne chiamava la moglie Signora, il che fece anco [p. 6 modifica]Adriano Imperatore. Et fino al tempo di Homero si honorava questo sesso con sì illustre nome. Onde nel libro terzo dell'Odissea, parlando della moglie di Nestore nel latino cavato dal greco, si legge. Cui domina uxor lectum suum stravit et nel settimo, ragionando di Alcinoo Quem suis ipsa manibus Domina construerat. è tanto pieno di nobiltà questo nome di Donna che non solamente i Duchi: ma i Regi più grandi se lo usurpano, et attribuiscono. Onde si dice Don Cesare da Este Duca di Modona, Don Vincenzo Gonzaga, et Don Filippo d'Austria, Re di Spagna.. Et etiando i Poeti considerando l'eccellenza di questo nome, lo addattarono à Dei, et à qualunque cosa, che significa dominio et signoria. Onde il Petrarca, ragionando d'Amore, disse:

Per inganni, e per forza è fatto Donno.

Et Dante.

Ch'hebbe i nemici del suo Donno in mano

Et Torquato Tasso, parlando del sonno nel canto decimoquarto à stanza 94.

Quel serpe à poco, à poco, e si fà Donno
Sopra i sensi di lui possente, è forte

Et non contenti di haver fatto questo gran nome mascolino, ne hanno fabricati, e verbi, et adverbi tutti denotanti signoria, et dominio. Onde volendo il Boccaccio nelle sue Novelle dir signorilmente, disse quasi Donnescamente la Reina impose ad Elisa, che seguisse. usò il Petrarca Indonnare per signoreggiare, dicendo:

Fiamma d'Amor, che'ncor alto s'indonna

[p. 7 modifica]Et Dante:

Per quella riverentia, che s'indonna.

Da tutte queste chiarissime autorità de' Scrittori addotte si vede apertamente, che questo nome di Donna(invero come dice il Guarino, Secretario del gran Duca di Toschana, Don del Cielo) denota signoria, et imperio: ma placido dominio à punto corrispondente alla natura della Dominante. che s'ella signoreggiasse à guisa di Tiranno, come fanno i poco cortesi maschi, forse starebbono mutoli l'insolenti detrattori di questo nobil sesso. Sono alcuni, che credono, che il nome di Donna non si convenga à tutto il sesso femminile, et n'escludono le vergini; della quale opinione è Giuseppe Passi, parendoli Errore del Passi intorno al nome di donna che un tal nome sia troppo nobile per adattarlo a tutto il sesso; ma io con le auttorità de' Poeti, et de' Prosatori dimostrerò chiaramente, che questo nome di Donna, etiando alle Vergini conviene. diede l'Ariosto il nome di Donna ad Angelica nel primo canto, pur Vergine, dicendo.

La donna il palafreno à dietro volta

Et parlando di Bradamante nel secondo canto dice.

La Donna amata fù da un Cavaliero
che a' Africa passò col Rè Agramante.

Et altrove ragionando pur di Bradamante.

Così l'elmo levandosi dal viso
Mostrò la donna aprirsi il paradiso

Et di Marfisa.

Voglia seguir la bellicosa donna.

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Laqual chiamò la Vergine Marfisa.

Et il Trissino parlando di Sofia pur Vergine, la chiamò mille volte donna nel lib.3 dell'Italia liberata; et Torquato Tasso mentre ragiona della Vergine Soffronia, la chiama altera donna: et di Clorinda che guerreggiava con Tancredi dice nel canto 13. stan.53

La fortissima donna non diè crollo

Et nella stanza 66. <Passa la bella donna, e par che dorma.</poem> E così d'Erminia. Et il Cavaliere Guarino nel suo Pastor fido introducendo Mirtillo à lamentarsi di Amarilli dice.

La mia donna crudel più dell'Inferno.

Et parlando di Dorinda.

Già che di donna in lupo ti trasformi.

Et in altri infiniti luoghi. fra Prosatori. non ci è il Boccaccio nelle Novelle, nel Laberinto, nella amorosa Fiammetta, et in ogni libro? ma à ché mi affatico io in provar quello, che ad ogn'uno è noto, et palese? nè punto è contraria à questa opinione quella rima del Petrarca ove dice.

La bella giovinetta,c'hora è donna.

Percioche il Petrarca hebbe riguardo à l'età et non à l'esser Vergine; perche nella età di trenta anni,ò quaranta non si dirà giovinetta: ma donna, et questo si conosce apertamente dalle rime antecedenti,ove egli così scrive.

 Onde s'io veggio in giovinil figura
Incominciarsi il mondo à vestir d'herba
Parmi vedere in quella etade acerba

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La bella giovinetta,c'hora è donna.

E questo basti quanto al nome di donna. Il Nobiltà del nome di femina secondo nome dal latino derivato è femina, il cui significato è così alto, et nobile, che pochi nomi à questo si possono agguagliare, ò vogliamo, che così si chiami a fetu, ò parto, come vuole Isidoro over che derivi da Sos greco, che significa fuoco;perchioche nel primo modo la femina dinota produttione, ò generatione, come lasciò scritto Platone nel Chratillo, che è attione dignissima fra tutte le operationi de viventi, che dipende à punto solamente da' perfetti viventi, come sono le donne: se adunque così è, come si vede continuamente; come ardirà alcuno di negare, che il nome di femina non sia singolare, et grande già che da lei dipende così nobile attione, ch'è il generare. Nel secondo modo significa fuoco tra tutte le cose forsi di questo mondo inferiore, la più utile, et la più bella. Onde volendo alcuno dimostrare l'agilità, et la prontezza nell'operare, et la nobiltà d'alcuna cosa l'assomiglia al fuoco, essendo egli il più attivo fra gli Elementi, et de' misti la perfettione. anzi che molte persone pensarono che l'anima istessa fosse calore, o fuoco. Eccellenze del fuoco Due cose meravigliose si scoprono nel fuoco, il calore et lo splendore, mirabili eccellenze, che portano tanta utilità à viventi. Chi produce, e feconda più del calore? che cosa più bella, et utile si trova al mondo della luce? o che mirabil nome è questo di femina molto più nobile di quello di Donna; percioche il primo significa signoria, et dominio, et questo secondo causa producente [p. 10 modifica]te, et del fuoco senza il cui calore non è la vita; et levata la luce si può dire che languirebbe il mondo, o almeno la natura. O che doti eccellenti, o che doti rare di tal nome; ond'io fra me stupisco, come questo nome di femina non ha più in uso, che quello di Donna. ma questo è accaduto per una certa mala consuetudine di parlare anchor che il Boccaccio usi sovente questo nome di femina con aggiunto honorato, cosa che Error del Passi. non concede il Passi, dicendo femina nobile, et virtuosa, et l'Ariosto parlando di due donne, le quali erano state cagione della morte delli duoi ribaldi figliuoli di Marganore dice:

Due femine a quel termine l'ha spinto.

Usò etiandio la voce di femina senza tristo aggiunto il Guarini introducendo à parlare il Satiro dicendo.

Maledetta Corisca, e quasi dissi
Quante femine ha il mondo

E Torquato Tasso nel suo Torrismondo disse, le femine Norvegie. Onde si vede, che il nome di femina è con buono, et tristo aggiunto, si come anco, di donna. è il terzo nome Eva,Eva,che cosa significhi.voce antichissima, che dinota vita, dalla quale dipende l'essere di tutte le cose del mondo, et in particolare delle cose animate. anzi che molti vogliono, che il nome di vita solo alle cose animate si convegna.la qual eccellenza quanto sia nobile, hora non mi estenderò a raccontarlo; dipendendo dalla vita l'essere, et tutte le operationi; et però con ragione è attribuito questo nome al sesso femminile, si come quello, che dà [p. 11 modifica]l'essere, et la vita à maschi, che si può dir più? che dar l'essere, et la vita: onde questo nome trapassa gli antecedenti; percioche il primo dinota signoria, il secondo produttione, et fuoco; ma questo vita, et anima,suprema perfettione di tutte queste cose inferiori. Il quarto nome è Isciah,che significa fuoco, Isciah quarto nome quanto importi. che significa fuoco, ma molto diverso dal fuoco primiero; perche questo nome dimostra un fuoco celeste, divino, et incorruttibile, la cui natura è di perfettionare l'anima ne' nostri corpi chiusa, di eccitarla,illustrarla, et in somma renderla partecipe di divina perfettione, allontanandola da ogni bruttezza terrena. si vede risplendere questo celeste fuoco nella bellezza del corpo del sesso donnesco, come al suo luogo proveremo, che si può dire di questo nome? se non che si come le celesti cose sono più nobili delle terrene, così che questo superi di gran lunga tutti gli altri, già che gli huomini rende partecipe di divina essenza. Onde si può ben chiamare infelice quell'huomo, che si trova haver priva la casa d'un tal fuoco, che lo ecciti et svegli à contemplare il Cielo. Il quinto, et ultimo nome è Mulier,voce latina Mulier nome nobile, che significa molle, et delicato, se al corpo il nome applichiamo; ma se all'animo, mansueto, et benigno. Onde all'uno, et all'altro modo sempre risulta in lode alla donna; percioche le carni morbide, et delicate argomentano, che l'ingegno in quel tale sia più atto ad intendere, che non farebbe fra carni ruvide, et aspre. Questo insegna Aristotile dicendo Mollis carne apti mente. Se all'animo, che più lodata della mansuetudine, [p. 12 modifica]et clemenza? ma così sono unite insieme queste due eccellenze, che importano questo nome Mulier, che non si può per modo di dire ritrovar l'una senza l'altra; et dedicato corpo ascosa anima d'horrida fera, nè sotto ruvide, et horride spoglie celarsi un'animo benigno, et mansueto. concluderemo adunque da tutte queste cose il nome Mulier non esser molto inferiore à tutti gli altri narrati: ma ancor egli essere di non poco valore, et pregio. sono questi i nomi, co' quali è adornato questo honorato sesso à giuditio mio, sì come io ho chiaramente provato i più illustri, et singolari nomi, che da bocca humana si potessero esprimere. O che nomi rari, meravigliosi, e degli: già che dinotano, et significano tutte quelle meravigliose eccellenze, che nel mondo si ritrovano, et ritrovar si possono. ceda pur à voi ogni altro nome, già che denotate produttione,et generatione; fuoco; et splendor del mondo; anima, et vita; Raggio divino, et celeste; delicatezza;et clemenza: et finalmente dominio,et signoria. Onde si può dire ordinando insieme tutti questi nomi;che la donna produca il poco cortese maschio, li dia anima, et vita; lo illumini con lo splendor della divina luce; lo conservi in questa terrena spoglia co'l calore, et con la luce; lo renda al contrario delle fiere d'animo affabile, et cortese; et finalmente lo signoreggi con un dolce, et non punto tirannico impero. Dio immortale, che più chiari nomi adunque si ritrovano al mondo di questi? che sono tanto nobili, che significano Vita, [p. 13 modifica]Producente,Fuoco,Clemenza et Signore. Et questo voglio che basti intorno alla dichiaratione dei nomi attribuiti al sesso femminile; et alle cagioni me ne passo.