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xii. Risposta della signora Veronica Franca. Ella risponde invitando l’innamorato, che non può riamare, a celebrar Venezia; dove, perché egli possa dimenticar lei per altra donna, non tornerá cosí presto |||
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xiii. Della signora Veronica Franca. La donna disfida a morte l’amante, che è con lei corrucciato; tuttavia, s’egli cercherá pace, s’azzufferá sí con lui, ma nelle voluttuose risse d’amore |||
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xiv. Risposta d’incerto autore. L’amante sfidato si dichiara vinto senza contrastar con arme; e s’arrende alla bella inimica, al cui dominio offre volentieri il cuore |||
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xv. Della signora Veronica Franca. Si scusa con un amico per non essere andata a trovarlo: la partenza dell’amante cosí l’ha turbata e sconvolta, che non se n’è sentita la forza, benché n’avesse desiderio; ma, s’egli insiste, andrá da lui, che stima, pur non essendone innamorata |||
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xvi. Della signora Veronica Franca. Ad un malèdico, che l’ha con suoi versi oltraggiata, risponde a lungo, e ribatte le ingiurie, che colpivano la condizione di lei |||
» 289
xvii. Della signora Veronica Franca. Sfogo di gelosia contro un suo amante, che ha lodato un’altra donna; ma, poiché ancor gli vuol bene, lo invita a venir presto da lei e gli perdona |||
» 295
xviii. Della signora Veronica Franca. Prega un amico cortese di correggerle i versi d’un’epistola da lei scritta per far la pace con l’amante |||
» 299
xix. Della signora Veronica Franca. Ad un uomo di religione, pel quale provò in gioventú un amore non dichiarato, Veronica manifesta, ora ch’egli è giunto all’etá matura, i suoi sentimenti, mutati in fervida amicizia, e lo prega di benevola e cordiale corrispondenza |||
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xx. Della signora Veronica Franca. Lamenta la durezza d’un uomo, che non la riama e che, mentr’ella di notte va a casa sua per trovarlo, è assente, forse presso un’amica piú fortunata di lei. Spera tuttavia corrispondenza dall’animo gentile di lui; altrimenti ne morrá |||
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xxi. Della signora Veronica Franca. Scrive all’amante, da cui s’è allontanata: incauta, ché senza di lui non ha un momento di pace |||
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xxii. Della signora Veronica Franca. La crudeltá dell’amante l’ha spinta a rifugiarsi in campagna: quivi ogni spettacolo naturale, rivelandole la potenza d’Amore, la richiama alla sua trista sorte e a Venezia, miracolo unico di bellezza; onde sospira il ritorno |||
» 319
xxiii. Della signora Veronica Franca. Oltraggiata da un vile, in sua assenza, chiede consiglio ad un uomo d’arme, esperto delle questioni d’onore, per vendicarsi, com’è suo diritto |||
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