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INDICE
I
GASPARA STAMPA
Dedica. Allo illustre mio signore |||
pag. 3
I. Rime d’amore.
i. |||
A chi legge. Dalle sue meste rime spera gloria, non che perdono |||
» 5
ii. |||
Il primo giorno del suo amore |||
» 6
iii. |||
La grandezza del suo signore infonde in lei virtú di poesia |||
» ivi
iv. |||
A lui, nascendo, gli astri diedero le loro grazie |||
» 7
v. |||
Comparazione |||
» ivi
vi. |||
Le doti preclare di lui furono le sue dolci catene |||
» 8
vii. |||
Egli, bello e crudele; ella, fedele e dolente |||
» ivi
viii. |||
Amore, che l’ha sollevata a lui, ispira i suoi versi |||
» 9
ix. |||
Ella un dí sará libera; egli, tardi, pentito |||
» ivi
x. |||
Troppo alto soggetto egli è per le rime di lei |||
» 10
xi. |||
Lodi alla famiglia dell’uomo amato |||
» ivi
xii. |||
Si duole d’aver tardi appreso ad amarlo |||
» 11
xiii. |||
In lode del suo signore |||
» ivi
xiv. |||
Giovane e sola, fu vinta da Amore, al primo assalto |||
» 12
xv. |||
Cántino tutti i poeti le lodi dell’uomo da lei amato |||
» ivi
xvi. |||
Vorrebbe aver arte adeguata ai meriti di lui |||
» 13
xvii. |||
«Io non v’invidio punto, angeli santi...» |||
» ivi
xviii. |||
Egli è il sole, a cui ella si rischiara |||
» 14
xix. |||
Ella scopre in lui sempre nuove virtú |||
» ivi
xx. |||
Egli doma ogni cuore con la sua bellezza |||
» 15
xxi. |||
Nulla può Amore per lei: tempo e fortuna l’aiuteranno |||
» ivi
xxii. |||
Spera nella pietá dell’amante |||
» 16
xxiii. |||
Prega le Grazie di renderlo a lei benigno |||
» ivi
xxiv. |||
Benedetti i martíri d’Amore, per i diletti che esso dá! |||
» 17
xxv. |||
Vuol liberarsi da lui, e poi disvuole |||
» ivi