Pagina:Bandello - Novelle. 3, 1853.djvu/460

458 indice
Novella XXXVI. Nicuola, innamorata di Lattanzio, va a servirlo vestita da paggio, e dopo molti casi seco si marita; e ciò che ad un suo fratello avvenne 
» 65
— XXXVII. Odoardo III re d’Inghilterra ama la figliuola d’un suo soggetto, e la piglia per moglie 
» 92
— XXXVIII. Temeraria presunzione d’uno innamorato, e la morte di quello, perchè strabocchevolmente e senza consiglio si governò 
» 138
— XXXIX. Una donna, stata lungo tempo concubina d’un prete, avuta da quello licenza, s’appicca nella propria camera d’esso prete 
» 145
— XL. Una virtuosa giovane, veggendosi abbandonata dal suo amante, s’avvelena, secondo il parer suo, bevendo un’acqua non velenosa 
» 151
— XLI. Uno, di nascoso, piglia l’innamorata per moglie, e va a Baruti. Il padre della giovane la vuol maritare; ella di dolore svenisce, e per morta è seppellita. Quel dì medesimo ritorna il vero marito, e la cava della sepoltura; e si accorge che non è morta; onde la cura, e poi le nozzi solenni celebra 
» 191
— XLII. Pietro Simone in Zelanda con astuzia piglia per moglie la figliuola del suo nemico, e con lui fa la pace 
» 216
— XLIII. Inganno della reina d’Aragona al re Pietro suo marito, per aver’da lui figliuoli 
» 224
— XLIV. Amore di don Giovanni di Mendozza e della duchessa di Savoia, con vari e mirabili accidenti che v’intervengono 
» 230
— XLV. Giocosa astuzia di don Bassano a liberarsi dal suo vescovo, che lo voleva incarcerare, per praticare con le monache 
» 256
— XLVI. Atto memorabile di Massimiliano Cesare, che usò verso un povero contadino nella Magna, essendo alla caccia 
» 253

— XLVII. Piacevole e ridicolo inganno usato da una