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Medimborgo è terra principale de l’isola di Zelanda, molto ricca e mercantile, ed ubidisce a l’imperadore, ove sono di molte belle donne e piacevoli; ed io per me eleggerei di starvi sempre, così mi piace quella pratica e domestichezza, ma vorrei aver i danari d’Ansaldo Grimaldo per far tutto il dì de le cene a quei giardini ed averci sempre diece o dodici belle giovanette, bianche come la neve e tanto piacevoli che pare che tu sia stato cento anni con loro e solamente quella sera le averai vedute. Sono in quella due casate, riputate le prime di Medimborgo, tra le quali facendosi certa mischia venne una nemistà grandissima, perchè nel menar de le mani un fratello di Pietro de la famiglia dei Simoni ammazzò il figliuolo d’Antonio Velzo e fu da l’isola per la giustizia bandito. Era restata ad Antonio una sola figliuola chiamata Maria, giovane assai bella, ma tanto aggraziata e di così belle maniere piena che più non si potrebbe dire; ed ancora che Antonio non desse se non mille cinquecento ducati di dote a la figliuola, nondimeno ella dopo la morte del padre ne ereditava più di trenta mila. Per questo ella era da molti desiderata e chiesta per moglie. Ma il padre, che che se ne fosse cagione, non la maritava, ed anco ella pareva che di marito poco si curasse e che molto più le calesse di star insieme con la madre. Ora veggendola molto spesso Pietro Simone, e parendogli troppo più bella ed avvenente di quante per a dietro vedute avesse ne l’isola già mai, sì fieramente di lei s’innamorò che senza la vista di quella non sapeva vivere. E veggendosi de l’amore di Maria Velza in modo preso e sì ardentemente infiammato che allentar i lacci e scemar tante fiamme non poteva, si trovava il più disperato uomo del mondo, sapendo che per la fiera e crudelissima nemicizia che tra loro interveniva non l’averebbe mai ottenuta per moglie. Fece egli prove assai per rivolger l’animo altrove e levarsi costei di mente; ma il tutto fu pur indarno, perciò che il povero amante senza pro si consumava. Era questo Pietro Simone molto ricco e dei primi de la terra, e viveva splendidissimamente. Praticava alora ne l’isola un mercadante fiorentino, Franco Mappa chiamato, il quale teneva amichevole e stretta domestichezza con Pietro Simone, e