Nuovo vocabolario siciliano-italiano/AZ
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Azienda. s. f. Amministrazione degli affari domestici: azienda.
Azionàriu. V. azionista.
Azioni. s. f. Operazione di un agente: azione. || Faccenda, intrigo: azione. || T. leg. Dimanda fatta in giudizio di qual che ci è dovuto: azione. || Il muovere e lo gestire della persona che recita, arringa: azione. || Nelle belle arti, anima, spirito, verità: azione. || Prov. ognunu è figghiu di li so’ azioni: ognuno gli è figliolo delle proprie azioni, ognuno è responsabile di sè.
Azionista e Aziunista. s. m. T. comm. Chi con somme concorre ad una impresa: azionista.
Azzaccagnatu. add. Del vino quando è un po’ guasto e inacidito: agrestino.
Azzaccanamentu. s. m. Il racchiuder il bestiame, o spoppar gli agnelli ecc. || L’inzaccherarsi.
Azzaccanari. v. intr. Racchiuder il bestiame nel gagno. || Levar il latte agli agnelli e alle vitelle destinati a mettersi nella mandra: spoppare. || Rifl. a. Empirsi di zacchere, farsi la panzana: inzaccherarsi, impillaccherarsi. Da zaccanu V. P. pass. azzaccanatu: chiuso in gagno. || Spoppato. || Inzaccherato.
Azzagariari. v. intr. Il mandar fuori che fa l’uva i mignoli, il suo fiore: mignolare. || L’usiamo anco per gli aranci e anco per altri alberi: fiorire. P. pass. azzagariatu: mignolato, fiorito. Da zàgara V.
Azzalòra. s. m. T. bot. Albero noto: azzeruolo o lazzeruolo. Cratacycus Azarolus. Il frutto in italiano s’intende, f.: azzeruola.
Azzannamentu. s. m. Rintuzzamento.
Azzannari. v. a. Ribattere, rivolgere la punta o il taglio de’ ferri taglienti: rintuzzare. || Perder il filo che fanno i ferri da taglio: sfilare. || Far danno: p. e. nun ci pottiru azzannari un pilu, non potergli nuocere di nulla. || azzannari lu ciriveddu, affaticarsi a ragionare di cose irragionevoli: beccarsi, travagliarsi il cervello. || azzannari l’occhi, la testa ecc.; dicesi di tutto ciò che in sul subito abbaglia e sorprende, così di colori, immagini ecc.: avventare. P. pass. azzannatu: rintuzzato. || Sfilato. || Avventato.
Azzannatura. s. f. Quel poco di mancamento, che è tuttavolta nel taglio del coltello o altro ferro da taglio: tacca.
Azzappari. V. zappari.
Azzappuniari. v. intr. Quel percuotere che fanno i cavalli, o altri animali, la terra col piè dinanzi, quasi zappandola: raspare.
Azzarbari. v. a. Metter le ulive ne’ canti (zarbu): metter in caldo (Pal. Voc. Met.).
Azzardari. v. a. Far una cosa all’impensata con rischio: arrischiare, azzardare. || intr. Arrischiare, azzardare. || intr. pass. Arrischiarsi, azzardarsi. P. pass. azzardatu: arrischiato, azzardato. Azzardaturi. V. azzardusu.
Azzardu. s. m. Cimento: rischio, azzardo.
Azzardusu. add. Rischioso, azzardoso.
Azzarettu. s. m. Acciajo lavorato, più puro dei comune: acciajo raffinato.
Azzariari. v. a. Congiungere l’acciajo col ferro rovente per farne strumenti da taglio: inacciajare.
Azzariatu. add. Inacciajato. || Medicato o acconciato coll’acciajo: acciajato. || Met. Duro di corpo o di animo che resiste a sventure o a intemperie: che è di acciajo.
Azzarinu. s. m. T. calz. Ferro per dar il filo a’ trincetti: acciarino. || Macchinetta adattata agli archibusi, per far fuoco: acciarino. || Strumento da musica fatto a triangolo e si batte dentro con una verghetta di rame: sistro. || add. Detto di colore d’acciajo.
Azzàru. s. m. Ferro reso più duro ed elastico mercè operazioni: acciajo.
Àzzaru. s. m. T. bot. Albero, del legno di cui si fanno molti lavori: acero. Acer L. Da noi pur detto àgghiaru V.
Azzazzàri. V. assaggiari.
Azzèntu. V. accentu.
Azziccafrìttuli. add. Spilorcio: gretto, tirchio.
Azziccari. v. a. Cogliere, investire, colpire: azzeccare. || azziccari un pugnu: azzeccar un pugno, darlo per bene. || Per configgere. || intr. azziccaricci: azzeccarci, azzeccare in, darvi dentro, indovinare. || azziccari nettu: dar nel segno, misurare per bene. P. pass. azziccatu: azzeccato.
Azzìddari. V. zòddari.
Azziddàrisi. V. cacarisi.
Azziddaràrisi. v. intr. pass. Provar una certa gioja: gioire. || Avere gran paura: impaurirsi. || Iscornarsi per parole acri: pungersi.
Azziddica. s. f. T. bot. Erba: abrotano, selvatico. (D. B.).
Azzimmamentu. s. m. Il cimar i panni: cimatura.
Azzimmari. v. a. Detto di panni, levar la cima: cimare. || Assassinare. || intr. Detto di uccelli quando vanno nelle reti: buttarsi. P. pass. azzimmatu: cimato. || Assassinato. || Buttato.
Azzimmatura. s. f. Ciò che si leva cimando: cimatura.
Azzimmaturi –tura. verb. Chi o che cima: cimatore –trice.
Azzimmiddamentu. s. m. Zimbellamento.
Azzimmiddari. v. a. Allettar gli uccelli collo zimbello: zimbellare, toccare. || Met. Far un colpo. P. pass. azzimmiddatu: zimbellato.
Azzimmiddata. s. f. Atto dello zimbellare: zimbellata.
Àzzimu. add. Senza lievito: azzimo.
Azzitarisi. v. intr. pass. Promettersi sposo. || a. V. citari.
Azzizzamentu. s. m. Il raffazzonarsi: adornarsi.
Azzizzari. v. a. Adornare, rassettare con diligenza: raffazzonare, azzimare. || Rifl. a. Raffazzonarsi, rinfronzirsi. || Arricchirsi. || Iron. procacciarsi guai: conciarsi pelle feste e s’usa anche att. Da zizzu V. P. pass. azzizzatu: raffazzonato, azzimato.
Azzizzata. s. f. Il raffazzonare, azzimare: raffazzonata. || Rassettata.
Azzizzatedda. dim. Rassettatina, assettatina.
Azzizzateddu. add. dim. Ravviatino, alquanto raffazzonato.
Azzò. cong. Denotante cagione, fine: acciò. || omu d’azzò: uomo d’importanza, d’abilità.
Azzòlu. add. Aggiunto di color turchino cupo: azzuolo. || Colore che si infonde alla salda per colorir le biancherie: turchinetto. || È anche una specie di pere minute.
Azzu. Esclamazione: cappio! per dinci. V. cazzu.
Azzubbunari. V. abbiuccari.
Azzuccarari. v. intr. e intr. pass. Dicesi di frutte candite o a giulebbe, quando ricopronsi alla superficie di zucchero come cristallizzato.
Azzuccari. v. intr. Venire innanzi proprio delle piante: allignare, ceppare. Da zuccu V. P. pass. azzuccatu: allignato, ceppato.
Azzuddàrisi, Azzuddaràrisi. V. azzaccanarisi.
Azzuffari. v. a. Far venire a zuffa: azzuffare. || rec. Venir a zuffa: azzuffarsi. || Met. Non affarsi: azzuffarsi. P. pass. azzuffatu: azzuffato.
Azzulari. v. a. Colorire in azzuolo. || Dar il turchinetto. P. pass. azzulatu: color azzuolo.
Azzuleddu. V. azzulettu.
Azzulettu. add. Che ha dell’azzurro: azzurrino, azzurrigno.
Azzuliari. v. a. Dar busse per bene: zombare, tambussare.
Azzuliata. s. f. Buona quantità, e s’intende sempre di busse: carpiccio.
Azzuppari. v. a. Far divenir zoppo: azzoppare. || Intr. Divenir zoppo: azzoppare. P. pass. azzuppatu: azzoppato.
Azzuppatina. s. f. Lo azzoppare.
Azzurrògnulu. s. f. Azzurrino: azzurrognolo.
Azzurru. Aggiunto di colore alquanto più pieno del celeste, che anco si dice turchinu: azzurro.
Azzuttari. V. zuttiari. (Sp. azotar.).
Azzuttatu. add. Dicesi di terreno che non avendo pendìo faccia pozze (zotta): appozzato.
Supplemento
Azzaccagnari. V. azzaccanari. || Per appuzzari V. || Intristire, esser infermiccio.
Azzancarcari. V. azzaccanari.
Azzannari. Contraddire. || – lu discursu, stornarlo.
Azzanni. V. ancorchì (Caltanissetta).
Azzappuliari. V. zappuliari.
Azziccari. Insistere in chicchessia.
Azzicchïari. V. addìiri.
Azziddarisi. V. sbiguttirisi.
Azzinnatu. V. scannaliatu.
Azzuccari. Dar dentro, azzeccare, aggiustare p. e. busse e simili.
Azzudurarisi. V. azzuddararisi.
Azzuttari. Tuffare.