Laude (1910)/Lessico/A
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a con: ‘a molto onor’ 17, 14, ‘ad honore’ 100, 70, ‘a dolore’ 24, 73 e 85; 52, 18, ‘a gran dolore’ 35, 42; 41, 19, ‘a follìa’ 40, 38, ‘a mia follìa’ 48, 27, ‘a furore’ 51, 58, ‘a descionore’ 41, 5, ‘a uillanìa’ 48, 37, ‘a ragione’ 21, 12, ‘a tutte mie ualute’ 43, 374; per: ‘a non romper sogello’ 2, 44, ‘molina a macenare’ 14, 37, ‘a nulla parte piegare’ 38, 22, ‘a pratecar scienza’ 34, 47, ‘a non uedere’ 50, 51, ‘adùnansi a capitoli’ 31, 8, ‘a cui l’ài congregata’ 58, 65, ‘Tu engrassi questa carne a li uermi’ 47, 31, ‘cera a sigello’ 61, 73, ‘creato a uita eterna’ 69, 5, ‘a questa uolta’ 47, 93; da: ‘a la carne enganar te lasse’ 26, 39; in confronto di: ‘questo te sia deliccio a quel che te uoglo fare’ 3, 38; col gerundio: ‘a lauoranno’, ‘a coltiuanno’, v. n. 97; altri usi particolari: ‘cantar a uoce’ 57, 14, ‘co stai ad alto’ 62, 39, ‘uiue a conscienza’ 82, 27, ‘prenderne a Christo morto’ 82, 27, ‘miserere, Dio, al cecato’ 57, 12, ‘deggia hauer a noi pietanza’ 43, 190, ‘guardàte a lecto morbedo’ 3, 39, ‘ad hom mai non guardai’ 16, 13, ‘aguarda a lo mio lato’ 26, 35, ‘a la moglie ha ferito’ 22, 30; sottinteso: ‘t’à dato stabilezza portar tanta dolcezza’ 2, 64, ‘gl’insegnaran cantare’ 21, 34, ‘m’aiuta me liberare’ 27, 33, ‘se bè glie i do mangiare’ 27, 49.
abandonato ‘che m’ò ab.’ ho abbandonato 19, 8.
abasse ‘t’a.’ ti rendi vile 26, 40.
abbi v. avere.
abbreuiata rimpicciolita 74, 60; v. breuiare etc.
àber v. avere.
abominanza vergogna 10, 31; v. n. 99.
abondo abbondante 39, 7. Mazzatinti in Scelta di cur. lett. n. 179, p. 89: Ma tu, Maria, ài lo core abondo.
abracciare abbracciare: abracciao 43, 11 (n. 86), abracciòne 61, 71 (n. 59).
abracciata abbracciamento 46, 58; cf. n. 98.
abramare bramare: abrama 90, 71 e 262, abrami 90, 149; nell’aquil. abbramare morire dal desiderio.
abrasciato abbragiato, ardente 101, 85; v. n. 34, ma avrei dovuto registrarlo piuttosto al n. 26.
abrenca ‘Et, quanto uol, t’a.’ 56, 23. Il Modio spiega: ‘t’abraccia’; il Tresatti: ‘il medesimo che t’abranca q. d. indùstriati quanto vuoi con farmi de’ dispiaceri’; La Crusca: ‘adoprarsi, industriarsi, da branca o affine ad arrancare’. Cf. Arch. Glott. XV, 100.
abreuiare rimpicciolire 5, 9; abreuiando 74, 52; v. abbreuiata, breuiare etc.
absoluto assolto 17, 5.
absolueto 56, 7; 57, 17; v. n. 94.
abundi ‘tanto più foco a.’ tanto più abbondi in ardore 77, 7; v. n. 14.
abyssare per inabissare: abyssame 90, 290, abyssata 91, 209; v. n. 101.
acacto acquisto, guadagno 62, 9; cf. acatto con lo stesso significato nel cortonese, v. Crest. 461, 60-61; nell’aquil. v. Buccio di Ranallo; e v. anche Bianchi, p. 158.
acatte acquisti 20, 29; v. n. 82 e cf. acatare nei due significati di ‘acquistare e guadagnare’ in Bonvesin, Lib. d. Tre Scritture.
acattarìa acquisto, guadagno 47, 61; v. n. 98 e cf. Parodi in Arch. Glott. XV, 43.
accendersi per addolorarsi profondamente: ‘tutto m’accendo de lassargli desolati’ 9, 12; infiammarsi: ‘a far mal so acceso’ 11, 7.
accendimento ardore 9, 36; v. n. 99δ.
accennanno cogli occhi, adocchiando 25, 28; v. n. 65.
accorare o aco- colpire nel cuore: accorata 88, 173; morte acorata morte per accorazione 65, 216; accorato d’amore soffocato dall’a. 83, 26.
accurrere accorrere: accurre 93, 3 (nn. 14 e 87), accurrite accorrete 2, 70 (nn. 1 e 81).
achianta alligna, attecchisce 88, 53; v. nn. 37 e 102. Il Tresatti: ‘fa presa, piglia terra, si attacca. Il suo contrario è schianta’; cf. Canello in Arch. Glott. III, 358.
acolle accoglie 60, 25; v. n. 36.
acolmato ‘uaso a.’ colmato, colmo 68, 25; v. n. 102.
acolte strette, raccolte 8, 36.
acomenza incomincia 73, 46; 87, 13; v. n. 29.
aconciato acconciatura 8, 51; cf. n. 98.
aconciarsi prepararsi: acónciate l’arme 55, 64; aconci ‘oue t’a. el luoco’ ove prepari tua stanza 58, 22.
aconfé ‘s’a.’ si confece, si convenne 58, 10; v. n. 102 e cf. Voc.
acquistamento ‘facea a.’ acquistava, comperava 21, 33; v. n. 99δ.
acto azione 90, 134; pronto, disposto 43, 295.
ad per: ‘ad saperte endrudire’ 36, 20, ‘per hauermete ad amico’ 89, 10; ‘assai me lieuo a matutino ad officio diuino’ 28, 10; in: ‘udir messa ad sancto’ in chiesa 20, 11; — lo stesso che a, anche dinanzi a consonante: ‘ad me’ 65, 115 e 116, ‘ad te’ 65, 87; 83, 21, ‘ad sé’ 65, 47 e 97; 70, 82; 90, 72; 99, 19, ‘ad lui’ 65, 4, ‘ad lei’ 65, 88, ‘ad cui’ 65, 154, ‘ad tal’ 90, 187 e 197, ‘ad tale’ 65, 52, ‘ad sua’ 91, 233, ‘ad que’ 39, 25, ‘ad quella’ 61, 52, ‘ad quello’ 91, 155, ‘ad quelli’ 101, 97, ‘ad cusì uil’ 65, 49, ‘ad paradiso’ 36, 1, ‘ad plorare’ 39, 37, ‘ad l’amor’ 65, 1, ‘ad beuer’ 90, 208, ‘ad la uergogna’ 94, 7, ‘ad dignità’ 65, 152, ‘ad transire’ 94, 29.
adagiato messo ad agio, benestante 24, 14; provvisto del necessario 62, 43; ‘co so ad. de leuarme en piede’ come potrei 25, 67; ‘colui che è ad. a comparar terre’ che ha tanto da comprar terre 25, 77. Nel Laud. Orvietano, c. 29b, trovo disdasciato.
Adam Adamo 92, 119; 96, 52.
adamato ama, imperat., 61, 18; v. n. 94.
adarsi accorgersi: ‘non te n’adai’ 26, 51, ‘non se nn’è adato’ 67, 13; cf. addasse nel Dial. d’Arcevia, e gli esempj addotti dal Voc.; v. inoltre Bianchi, p. 155.
adasta eccita, spinge 20, 28; v. n. 102 e cf. Bianchi, p. 191 e Parodi, Il tipo italiano aliáre aléggia in Misc. Ascoli, p. 474.
ademandare domandare 43, 346; 57, 44; 86, 25, ademando 65, 141; 80, 9; 86, 26; 90, 286, ademandi 43, 235, ademanda 43, 409, ademandato 43, 265, -e 44, 15; v. n. 57.
ademanni domandi 43, 249; v. n. 57.
ademplendo riempiendo, colmando 89, 217; v. n. 37.
ademplenza fig., soddisfazione 78, 26; v. nn. 37 e 99β e cf. adempiere col significato di riempire, empire nel lucchese (Salvioni, Arch. Glott. XVI, 429).
adetata 7, 24; il Bonaccorsi: ‘mostrata a dito: come infamata’.
adimandi domandi 57, 13; v. sotto ademandare.
adizata aizzata 16, 41; v. n. 102 e cf. Körting 208.
adoguagliato uguagliato 85, 6; v. nn. 18 e 102, e cf. ad oguale ugualmente in Buccio di Ranallo.
adoloraua mi addoloravo 24, 156.
adomando domando 101, 179; v. n. 57 e adimandare.
adorato adorazione 79, 26; cf. n. 98.
adornanza ornamento 37, 27; v. n. 99.
adulterato ‘con tutte ha ad.’ ha tradito tutte 41, 23.
adùnense si adunino 11, 15; v. n. 83.
adurare perseverare 80, 63; ‘en a.’ con perseveranza 16, 46; adura persevera 43, 328; v. n. 57 e cf. Bianchi, p. 253.
adurato ‘per a.’ 52, 22; il Bonaccorsi: ‘cioè per perseuerantia & patientia’; v. nn. 57 e 98.
adùsate abìtuati 3, 37; v. n. 102 e cf. Bianchi, p. 144.
aduiàme mi avviai 89, 20; v. n. 61.
aduocata difenditrice, rif. alla Madonna 20, 32; cf. advocata con lo stesso significato nella Lauda in Crest. 455, 54.
affare ‘donna de grande a.’ ricchissima 65, 150, ‘de poco a.’ di poco conto 69, 4, ‘de sì alto a.’ 69, 104; ‘secondo l pouer mio a.’ secondo le mie povere forze 28, 7; ‘dargli tutto l suo a.’ tutto il suo 78, 9; anche nel Laud. Orvietano, c. 29b: ‘siam pastor de vile affare’.
affà ‘s’a.’ 35, 52; 70, 26; il Bonaccorsi: ‘cioè gli si conviene’; cf. Bianchi, p. 138.
affècta ‘la perdonanza a.’ 38, 60; il Bonaccorsi: ‘cioè desidera’.
affécta ‘ciascun coltel m’a.’ 38, 61; il Bonaccorsi: ‘cioè taglia a similitudine di pane o di altro che si taglia in fecte ’.
affecto passione, dolore, tribolazione 24, 148.
afferrare tormentare: m’afferra 73, 31, afferrato tormentoso, doloroso 93, 44, afferrate tormentate 93, 67.
affictare e afi- affisarsi, guardare attentamente: afficta 54, 6; aficta 64, 24; afictai 89, 31; v. n. 102.
afflecto afflitto 93, 53; v. nn. 10 e 96.
afflicto ferito 26, 35.
affollato oppresso, schiacciato 30, 12; cf. Bianchi, p. 205; Flechia, Arch. Glott. VIII, 320 e Bonvesin, Lib. d. Tre Scritture.
affolto sostenuto, appoggiato, difeso 94, 16; v. n. 102 e cf. il lat. fultus e gli esempj recati dal Voc. sotto affoltare.
affrantura e afra-: debolezza sia fisica e sia morale 15. 15; 25, 66; 43, 364; dolore 12, 10; 34, 17 e 32; 93, 52; pena eterna 24, 188; v. n. 99η e cf. affrantura e afran- col significato di ‘dolore’ nella lauda urbinate in Crest. 470, 33 e 38.
affrenare raffrenare: affrenata 97, 19 (n. 102), affreniti freniate 78, 34; v. nn. 19, 83, 92 e 102.
aficco ‘m’a.’ mi figgo 83, 21; v. n. 102.
afigura ‘questo non m’a.’ non posso figurarmelo 69, 78; v. n. 102.
afocare infuocare: afocata 2, 49; affogare: afocato 53, 62.
afogato affogato o soffocato 81, 71.
afoma ‘omne fama mia s’a.’ si offusca 55, 5; v. nn. 13 e 101.
afranto sofferenza, dolore 58, 70; cf. n. 98 e v. affrantura.
afrigolito infreddolito 29, 23; v. n. 101 e frigo. Nel pisano abbiamo frigolo, v. Arch. Glott. XII, 161 n.
ageueleza ‘se t’è a.’ se ti è facile 25, 57.
ageuoleza quasi il piacere della facilità in contrapposto della forteza dei màrtiri 53, 41.
agirlato ‘tutto l dì ne uo a.’ 9, 31; il Bonaccorsi: ‘cioè col capo a torno: come ebrioso per poco dormire’.
agne anni 16, 14; v. nn. 45 e 70.
agno agnello 83, 33; cf. agna nel Petrarca, v. Giannuzzi-Savelli, Arcaismi nelle rime del P., p. 111.
agnolo angelo 15, 3; v. n. 18.
agone lotta 34, 70.
agrondo ‘m’a.’ mi rattristo 29, 25; v. Caix, Studi 350.
aguardare rimirare, osservare: aguarda 23, 18; 26, 35; 51. 45; aguàrdame 96, 33, aguàrdate 8, 21, aguàrdace 3. 36; 51, 48, 52, aguardàte 73. 6, aguardai 89, 12, aguardando 14, 7; v. n. 57 e i riscontri addotti dal Voc.
aguata guarda, osserva 31, 15; v. n. 57.
aiace conviene 14, 32; 58, 27; 80, 107; v. n. 102; con questo significato adiacere anche in Buccio di Ranallo.
ainina ‘carta a.’ cartapecora 64, 21; v. nn. 22 e 99γ.
aino agnello 40, 50; v. n. 16 e cf. ainello nella lauda umbra in Crest. 464, 90; cf. anche Körting 370.
aiutare salvare 22, 92; 25, 33; 26, 53: ‘aiuta la sconficta’ salvaci dalla sc. 30, 41; ‘aiuta, Dio, aiuta lo notare’ assistici ecc. 50, 31; pei numerosi riscontri, v. Voc.; aiutiti aiutiate, v. nn. 1 e 83; aiutòne aiutò, v. n. 59.
aiute ‘l’a.’ 43, 151; il Bonaccorsi: ‘cioè l’aiuto’; v. n. 72.
albergare ospitare 82, 8, albèrgalo lo ospita 88, 128, albergato 70, 30; abitare 88, 38, albergato abitato 67, 70.
albergarìa abitazione, stanza 88, 228; v. nn. 17 e 98 e cf. Bonvesin, Lib. d. Tre Scritture.
albergo abitazione 67, 50 e 55; 71, 30.
albitrio arbitrio 85, 41; v. n. 38 e così anche negli Stat. dei Disciplinati di Todi, cc. 5b e 6a.
alcono alcuno 69, 4; v. nn. 13 e 79.
alegranza gioja 69, 109; 88, 78; v. n. 99.
alegrare rallegrare 26, 26, alegrar 96, 43, t’alegri 25, 1.
alentata ‘degiunar non fui a.’ non lasciai, non cessai 16, 17. Cf. il march, allentà cessare in Crocioni, Dial. di Arcevia, e il lucch. allentare rimuovere, diminuire in Salvioni, Arch. Glott. XVI, 429.
aleuata allevamento 24, 26; v. n. 98.
alienata ‘la mente a.’ volta ad altre cure 13, 9.
alifante elefante 40, 50; v. n. 18.
alitare ‘t’è opo a.’ 35, 61; il Bonaccorsi: ‘cioè ti bisogna vivere’.
allapidata lapidata 78, 39; v. n. 102 e cf. l’ant. lomb. allapidar (Arch. Glott. XII, 386) e allapidare in Laud. Orvietano, c. 35b.
allazo allaccio 95, 16; v. n. 34 e cf. Caix, Studj 82.
allecerare 44, 10; 67, 79; il Bonaccorsi: ‘cioè lo licentiare & mandar uia’; allecerato 29, 25; allecerati 62, 63; cf. Bianchi, p. 149.
allena scema, diminuisce 65, 38; cf. Canello, Arch. Glott. III, 397; nel march. si ha allenì sfinire, avvilire, v. Crocioni, Dial. d’Arcevia.
alleuai ‘da poi che m’a.’ poiché fui adulto 20, 3.
allidere percuotere, rompere; allide 88, 69 e 163; 93, 3; alliso 41, 52; 73, 19; cf. Caix, Studj 147.
allìtate ti allieta 88, 68; v. nn. 3 e 56.
allore allora 76, 7; 82, 8 e 23; v. n. 72 e cf. Nannucci, Nomi, p. 438 sgg. e Arch. Glott. III, 403. Pei numerosi riscontri, v. Voc.
allumenare illuminare 27, 18; alluminare: allumini 101, 67; v. n. 102 e, oltre gli esempj addotti dal Voc, cf. Salvioni, Pianto delle Marie 130, 282 e Percopo, Laude e Dev. Aquilane. In una carta Todina del 1293 trovo alluminata e illuminata.
almino almeno 3, 62; v. n. 2.
alteza orgoglio, superbia 20, 24; nobiltà 65, 48 e 100; nobile e ricca condizione 65, 153; ‘amor de tanta a.’ così alto, così nobile 65, 173; alteze glorie 65, 30.
alto ‘ad a.’ in alto 62, 39; 64, 49; ‘en a.’ altamente 18, 12; ‘fanno clamore en a.’ mandano alte grida 51, 20.
altri alcuno 20, 11; 41, 27; v. n. 79.
altro ‘l’a.’ tutto il resto 20, 4.
altroi ‘de l’a.’ altrui 9, 8; v. nn. 12 e 79.
altura altezza 69, 129; 89, 14; nobiltà 34, 2; 39, 64; 65, 32; 78, 4; 89, 32; 90, 14 e 101; ‘homo de a.’ superbo 25, 1, ‘o superbia mia d’a.’ 73, 11; ‘de più a.’ più alto 60, 40, ‘più en a.’ più alto 69, 7.
ama ‘tu sè quel a.’ quell’amore 81, 52.
amantare vestire 3, 30; 88, 178; t’amanta 46, 20; se n’amanta 64, 27; amantase 70, 5, ammantato 88, 45; 94, 24; ‘se omne lor difecto non t’amanta’ non prendi su di te 43, 259; amanta ricoprono rif. a nido 88, 59; v. n. 82 e cf. Voc.
amantatura vestito 43, 176; v. n. 99η.
amantenente immantinenti 15, 2.
amanza amore 33, 6; 61, 57 e 78; 70, 49; 86, 7; 88, 216; v. n. 99.
amare ‘el m’è en a.’ lo amo, lo desidero 83, 13.
amaricato amarezza 89, 53; cf. n. 98.
amaricato amareggiato 43, 72, doloroso 41, 47, -a addolorata 43, 96.
amarore amarezza 9, 22; 101, 30; v. n. 99ε cf. Laud. Orvietano, c. 32b: ‘morrà in a.’.
amastrato ammaestrato 62, 15 e 31; v. n. 61.
amatiuo che si deve amare 81, 39; 85, 8, 45; amativa ‘luce a.’ dell’amore 81, 37.
amato amore 80, 7; cf. n. 98.
ambiadura ‘a l’a.’ all’ambio 55, 29; v. n. 99η. Il Tresatti: ‘a passetti piccoli per le pastoje’; cf. Canello, Arch. Glott. III, 359 e Körting 588. Se ne trova qualche esempio nel Voc.
amenza follia, demenza 100, 30; v. n. 99β.
amesurare ‘de l’a.’ della misura, della quantità 27, 50; amesurai misurai 19, 15; v. n. 57.
amiranza ammirazione 52, 13; 61, 55; 73. 41 e 42; v. n. 99.
amistanza amicizia 11, 13; 41, 31; 42, 37 e 39; 70, 48; 75. 8; 91, 175; v. n. 99.
ammannito occupato, affaccendato 57, 9.
ammirabile ‘sommerso en a.’ 85, 5; il Tresatti: ‘in admirabile lumen suum, & in admirabilem amorem Dei’.
amollare intenerire 90, 39.
amoranza amore 81, 54; v. n. 99.
amorositate benevolenza, amore 45, 21; 85, 39; v. n. 99ζ
an sancto in una chiesa? 57. 24.
ancilla serva 69, 113; ‘Ecco l’a. de lo Signor mio’ 43. 165.
Anconetana ‘la marca A.’ 59, 9.
ancore fino ad oggi 19, 7; cf. n. 72 e Nannucci, Nomi, p. 438 sgg.
ancura ancora 21, 26; v. n. 11 e cf. per qualche riscontro aretino L. Röhrsheim, p. 15.
andare: andi vai 91, 193 (n. 88), anda va 65, 11 (n. 88), andi tu vada 65, 203 (n. 83), t’andasti te ne andasti 15, 8.
andata viaggio o via 24, 188; cf. n. 98.
àne ha; v. n. 59 e auere.
anegato ‘en tal... a.’ annegamento 79, 18; cf. n. 98.
anemalio animale, in senso dispregiativo 39, 22.
angelicata ‘uita a.’ degli angeli 13, 35; v. n. 101.
angeloro degli angeli 81, 60; v. n. 69.
anichilare annientare 92, 2, anichilato 53, 42; 73, 46; 85, 38; 92, 3 e 26; 95, 30; umiliato 1, 12; 39, 58; v. n. 101. In alcuni dial. umbri è allichinì v. Trabalza, Voc. Umbro-Italiano.
anno ‘en a. en a.’ di anno in anno 14, 39; 59, 17.
annuntiata annunzio 2, 21; cf. n. 98.
ante prep.: ‘a. me’ 89, 56, ‘a. sé’ 65, 12; avv., antea: 43. 126.
Antichrisso Anticristo 51, 59; v. n. 51.
Antichristo 62, 74.
antiquo antico 50, 6 e 40; -a 90, 81; v. n. 48.
Antonio ‘sancto A.’ 61, 32.
anuito causa 10, 8; 24, 32; 67, 9; 68, 7; 93, 45; dolore 29, 22; 53, 7; cf. anuito col significato di ‘dolore’ nella lauda urbinate in Crest. 470, 25. Altri esempj sono frequenti negli antichi testi umbri.
apalato manifestato 17, 13.
apenato addolorato 98, 22; v. n. 102.
apetisce ‘quanto gli a. el core’ q. il suo cuore desidera 14, 6.
apianare salire 69, 42; s’apiana si sale 69, 85; v. n. 102 e applanato; cf. inoltre Bianchi, p. 250.
apicciare e app- appiccare, unire, attaccare 88, 209; apicciarate ti appiccicherà 6, 8; apicciase 32, 21; appicciato 88, 49; afferrare 21, 69, apicciò 61, 43; accendere: apicciato 15, 19; 52, 6; 77, 15; apicciarsi restringersi: m’apiccio 29, 11. Si trova appicciare col sign. di accendere in Buccio di Ranallo, e nell’abruzzese infatti si ha apiccià accendere e arpicciars’ rinvigorirsi (Finamore). Infine il Tresatti: ‘In alcun paese d’Italia apicciarsi ad uno significa appigliarsi et attaccarsi a lui. In queste altre parti nostre tutto il dì si sente apicciar il fuoco, apicciar il lume con sentimento di accender il fuoco, accender il lume’. Per l’etimo v. Körting, nn. 759, 7131 e 7134.
aponerai apporrai a colpa 93, 28; v. n. 90.
apontare: opporre: s’aponta 1, 32; intaccare: ‘nullo ferro ci aponta’ 56, 17; v. n. 15.
apostema ‘et l’a. al lato manco’ 48, 6; il Tresatti: ‘più pericoloso per la vicinanza del core’.
apparato lusso 8, 52; cf. n. 98.
apparito apparso 64, 60; 89, 61; -a 75, 40; v. n. 96.
apparuto apparso 61, 37; 62, 23; 75, 32; v. n. 96.
appellatione appello nel significato giuridico 54, 7; v n. 99ζ.
appeso ‘condanna ormai l’a.’ il peccatore impenitente? 11, 8.
appetere appetire, sost. il desiderio 92, 19; cf. n. 81.
applanato 69, 33; il Bonaccorsi: ‘cioè montato, salito’; e v. apianare.
appresentare ‘opo n’è a.’ bisogna presentarci 15, 4; t’apresenta ti presenta 46, 21; v. n. 102.
approbato approvato 69, 63; v. n. 55.
appropinquare avvicinare 58, 78; v. n. 48.
appropriato ‘amor a.’ amor proprio 34, 21.
aprere aprire 61, 81; v. n. 81.
aprenno aprendo 93, 38; v. n. 65.
apresso agg., prossimo 9, 3; prep., presso ‘apresso lei’ 69, 97; cf. Bonvesin, ove ha il sign. di ‘in confronto, vicino’, nel Lib. d. Tre Scritture.
aprete aperte 85, 15; v. n. 64.
aprito aperto 37, 22; 89, 3; -a 30, 18; v. n. 96.
aprute aperte 36, 36; v. n. 96.
aquilone ‘da parte d’a.’ verso settentrione 58, 47.
arafrenato raffrenato 62, 71; v. n. 57.
aragnare e arr- far questione, venire alle mani: t’aragnasti 25, 16 (Tr.: ‘venesti alle mani, facesti questione, hai combattuto, hai fatto a capelli’); arragnato ‘t’èi a. con meco’ 96, 26. Per l’etimo, cf. Bianchi, p. 326; ma ricordo che nel reatino abbiamo tuttora arrannecata ‘piena di dispetto, arrabbiata’ (Papanti, p. 537).
aramorto smorzato 91, 17; v. n. 57.
aramorti soffochi, metti in tacere 91, 220; v. n. 57.
arapicciata accesa 58, 37; v. n. 57 e apicciare.
arauere ‘empaurato del doppio ar.’ di una doppia vendetta 24, 88; v. n. 57.
arbore albero 23, 18 etc., arbor 69, 2 e 85 etc., arbori 59, 18; 69, 139 (nn. 38 e 72); arbor femm. 88, 66 (n. 73).
archieda richieda 79, 32; v. n. 57.
archiuso richiuso 55, 45; v. n. 57.
arcomenzaua ricominciava 24, 153; v. n. 57.
arcomperare riscattare, redimere dal peccato 2, 73; v. n. 57 e cf., sotto comparare, il Voc.
arcouerare ricovrare, riparare 74, 54; v. n. 57.
ardita ostacolo, difficoltà 36, 28; e cf. n. 98.
ardo ‘de la uergogna m’a.’ ardo dalla v. 22, 93.
ardore ‘ne uo a l’a.’ all’inferno 27, 5; Tresatti: ‘a la Gehenna meritandola’.
ardura ardore 90, 109; il fuoco eterno 25, 30 e 54; v. n. 99η.
aregna regna 88, 127; v. nn. 57 e 102.
aremanni rimandi 43, 255; v. n. 57.
arendi rendi 90, 288.
arentrare rincasare 22, 9; arentri io rientri 57, 10; v. n. 57.
arepresento presento di nuovo 95, 6; v. n. 57.
aresce riesce 94, 18; arescece ci si apre 55, 9; v. n. 57.
aretrovare ritrovare 66, 28; v. n. 57.
argento denaro 21, 38.
argir ritornare 55, 33; v. n. 57 e cf. l’ant. abruzz. regire comune a più testi.
argomente ‘de castitate... guardata en a.’ 4, 53; il Tresatti: ‘cioè guardandola con artificij, ovvero con ingegno: ché argomento è dell’uno e dell’altro significato’.
ariccare arricchire, trans. 26, 34; ariccar 18, 20; 54, 26; v. nn. 81 e 102; ariccare anche in Buccio di Ranallo.
arlegame mi rilega 38, 52; v. n. 57.
armagnenza rimanenza 5, 9; v. nn. 57 e 99β.
armaner rimanere 62, 79, arman 13, 5; 14, 34; 23, 13 e, col significato di è, 22, 22; 57, 10, armanéa 22, 78, armàse rimase 85, 15; v. n. 57 e cf. l’umbro mod. armané in Trabalza, Voc. Umbro-Italiano.
armenare ricondurre: armenaua 66, 9, armine io rimeni 26, 27; v. nn. 1 e 57 e cf. l’abruzz. armenà ricondurre (Finamore).
armetta rimetta 57, 2.
armine ‘ch’io... t’a.’ ti riconduca 26, 27; v. n. 1 e 57 e armenare.
arnunzare rifiutare, respingere 21, 30, arnunzato 47, 60; v. nn. 29 e 57 e cf. renunzare con lo stesso significato nell’ant. romanesco, v. Vattasso, Nuovi anedd., 2, a, 69.
arnunzascione rinuncia 55, 37; v. nn. 29 e 57.
arósciase'' si tinge di rosso 8, 32; v. n. 26.
arpiaceme mi ripiace 38, 41; v. n. 57.
arprendere riprendere: arprende 55, 42, arprendi 62, 72; v. n. 57.
arprouo provo di nuovo 55, 64; v. nn. 4 e 57.
arrabbi tu riabbia 65, 95; v. n. 57.
arrate ‘presi l’a.’ m’impegnai 24, 4; cf. nel Ritmo volg. su S. Alessio: arrare fidanzare, e v. narrata.
arsalghi tu risalga 26, 49; v. nn. 57 e 83.
arsimigliare rassomigliare: arsimiglia 9, 20, arsimigliata 100, 4; v. n. 57.
arsomeglia ‘al poder tuo t’a.’ règolati secondo le tue forze 9, 9; v. nn. 10 e 57.
arte ‘per a.’ ad arte 89, 52; secondo i precetti dell’arte 1, 20 e 21.
articoli decreti, ordini 31, 8.
articulata esposta per articoli 71, 19; v. n. 21.
artificio ‘palazo en a.’ 61, 8; il Tresatti: ‘artificioso, tirato a regole d’architettura’.
artoglie ritoglie 67, 8; v. nn. 35 e 57.
artollote ti ritolgo 3, 68; v. nn. 35, 57 e 88.
artornare ritornare 67, 78, artorni 57, 22; v. n. 57.
artorrò ritoglierò 62, 76; v. nn. 36 e 57.
artrouare ritrovare 82, 23; v. n. 57.
aruersare riversarsi 90, 73; v. n. 57.
aruenire rivenire 66, 13, aruenisse 24, 27, aruenuto 55, 6; v. n. 57.
aruolere rivolere: aruole 23, 12, aruol 23, 16, aruorrìa 41, 42; v. n. 57.
ascaran scherano 58, 14; v. nn. 17 e 57 e cf. Bianchi, p. 388.
ascempio nel testo la scempio 94, 10, ma corr. l ascempio, che dall’ed. è interpretato giustamente ‘lo scempio’.
ascendisti salisti 100, 68.
ascide 79, 25; il Bonaccorsi: ‘cioè me uccide’; ma forse: mi assedia, mi preoccupa.
asciogliere assolvere, nel senso religioso 43, 384.
Ascisi Assisi 31, 2.
ascondere nascondere: ascondese 8, 7, ascondito 2, 18; v. n. 96.
asino ‘per macerar mio a.’ la mia carne, i miei desiderj 38, 40.
Asise Assisi 61, 25; v. n. 19 e cf. Nannucci, Nomi p. 168.
asmo ‘el mal de l’a.’ l’asma 48, 14; v. n. 73 e cf. Nannucci, Nomi p. 97.
aspecta forse nello stesso significato del lat. aspectare ‘guardare, mirare’ 2, 14.
assagiato saggio, prova 27, 46; cf. n. 98.
assai me lieuo a matutino’ di buon’ora 28, 10; cf. Parodi, La rima nella D. Com. p. 135, n. 137c.
assecta ‘se a.’ si siede 13, 28.
assegnare mirare al segno 27, 36; col significato di indicare è nel lucchese, v. Salvioni, Arch. Glott. XVI, 431.
asseio ‘contra te fa a.’ ti assedia 7, 53; v. n. 30. Per l’etimo cf. Pieri in Miscellanea Ascoli, p. 423.
assembiamento radunanza, gruppo di persone 20, 19; 21, 31; v. n. 37 e cf. gli esempj cit. dal Voc.; ai quali è inutile aggiungere i molti altri che s’incontrano in testi antichi di ogni regione.
assendito assennato 32, 17; v. n. 45.
assentare per assentire 2, 24; v. n. 81.
assessore ‘la iustitia ch’è a.’ che siede al giudizio 87, 17.
assimigliare e asi- rassomigliare: assimiglio 69, 39; desiderare: assimiglio 20, 32; 32, 10; augurare: asimiglia 14, 30; v. n. 102.
asti ‘asti, paraggi, calzare et uestire’ 24, 77; il Tresatti: ‘Il verbo di questo nome asto è far ad asto che è far a gara et il verbo di paraggio è pareggiare o pareggiarsi’. Il Voc. cita ad asto a gara.
asutiglia ‘le sue belle fatteze lo pensier m’a.’ mi tormentano 3, 65; cf. n. 82.
aterrenato ‘lo cor è a.’ umiliato, avvilito 33, 13; v. n. 101.
atossecare avvelenare 32, 18.
atremìo ‘s’a.’ s’impaurì 62, 28; v. nn. 86 e 102. Forse da *ad-tremire o *a-tremire, con a prostetica; per l’ant. ital. tremire, mil. stremì, bresc. strumì etc., v. Flechia in Arch. Glott. II, 384.
attendato ‘le terre agio a.’ 62, 53; il Bonaccorsi: ‘cioè posto le tende, a similitudine de assediatori & oppugnatori de terre’.
attèndeti affidati 18, 6.
attumulato sepolto 17, 15; v. n. 101.
audire udire 47, 85, audimo 88, 93, audìte 3, 1; 22, 1, audii 40, 40, audito 2, 3, -a 7, 7; v. n. 22.
auditore uditore 75, 37; v. n. 22.
Augustino sant’ Agostino 98, 16.
aulente odoroso 1, 17; 100, 40; v. n. 20.
aulimento profumo 101, 87; v. n. 20.
aue v. n. 91 e auere.
aue ebbe, n. 91 e v. auere.
auegnenza ‘albergo d’a.’ 43, 117; il Bonaccorsi: ‘cioè conveniente’; v. nn. 27 e 99β; nell’ant. castellano si ha aveniente (Bianchi, Il dialetto di Città di Castello, p. 30).
auén abbiamo, n. 44 e v. auere.
auenante 43, 122 e 333; il Bonaccorsi: ‘cioè nobile’; v. n. 96.
auene ‘s’a.’ si conviene 21, 13; e cf. Voc.
auenesse avvenisse 8, 39; v. nn. 10 e 81.
auere: auire n. 81; agio ho, aggio n. 31, hauemo, hauem e auén abbiamo n. 44, onno, on e ò hanno, ònte ti hanno, honme mi hanno, n. 88; habbi e abbi tu abbia, n. 83; aggia agia, e aia io abbia, n. 31; agi io abbia, hagi tu abbia, agi egli abbia, n. 83; agiamo e agiam abbiamo, cong., nn. 31 e 92, aian abbiano; haueu’ tu avevi, n. 84; hauesse e auesse io avessi, n. 85; ebbe io ebbi, auest tu avesti n. 86; abbi ebbi, àber ebbero, n. 91; haui e aui ebbi, aue ebbe, hàuer ebbero, n. 91; arò avrò, harai avrai, n. 90; aggi, agi e agi imperat. abbi, n. 94; aggete abbiti imperat., n. 87; hauerogl li avrò, hauerai, hauerà, auerà, aueriti avrete, aueran 61, 86; auerìa avrebbe, auerìe avresti, hauereste avresti, hauerìen avrebbero, n. 61; aùto avuto, n. 61.
auere ausil. per essere: ‘en tal fame s’on trouati, che i calzar s’on manecati’ 9, 27 e 28, ‘tutta la mente s’à rosa’ 13, 11, ‘l ben suo s’on manecato’ 14, 46, ‘en uanità sì t’ài perduti’ 18, 5, ‘poi che s’onno satollati’ 18, 18, ‘del tuo facto s’on scordati’ 18, 18, ‘perduto m’ò gli occhi’ 25, 27, ‘tanto t’ò gito encalzanno’ 26, 19, ‘tanto t’ò gito cheendo’ 26, 24, ‘l’acque s’à beuute’ 50, 8, ‘sì s’onno congregati’ 51, 31, ‘la bona se n’à scelto’ 67, 25, ‘m’ò perduto’ 68, 8, ‘lo s’à comparato’ 79, 38, ‘beffe me n’ò facto’ 96, 64.
auersere ‘gli a.’ i demonj 21, 58; v. nn. 70 e 99α.
auersier avversario 62, 2; v. n. 99α.
auersire avversario, nemico 22, 91; 27, 41; v. nn. 56 e 99α.
auetare abitare, abitazione 95. 30 e 31; il Tresatti: ‘nel suo abitacolo o abitazione’; nell’ant. rom. era avitare (cf. Vattasso, Anedd. V, 119); avetare in Buccio di Ranallo e in Pèrcopo, Laudi e Devoz. Aquilane.
auetoso 43, 287; forse aferetico per suauetoso.
aui ebbi, n. 91 e v. auere.
Auicenna 15, 23.
auilare avvilire 95, 53, auilato 22, 42; 95, 54, tenuto a vile 14, 50; v. n. 81.
auiuacciata pronta, sollecita 2, 27; v. uiuacce e cf. Caix, Studj 3 e Körting 10264.
azemo non fermentato 3, 56; il Tresatti: ‘senza lievito’.
azone azione 54, 9; v. n. 29.