<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2929&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20161203123826</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2929&oldid=-20161203123826
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 2929 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 83modifica] me, questi tali participii, come tensus e tentus, non sono che un solo pronunziato in due diversi modi per proprietà della lingua materiale. Onde vexus, cioè vecsus, è lo stesso identicamente che vectus, e vecsare o vexare, per rispetto all’origine, lo stesso che vectare. Ma vexus si perdette, restando vectus, e forse fu piú antico di questo, come vexare sembra esser piú antico di vectare. Del resto da veho is exi è cosí ragionevole che venga vexus, come da necto is exi, nexus, onde nexare, compagno di vexare, e da pecto is exi, pexus (e notisi ch’egli ha eziandio pectitus) e da plecto is exi, plexus, onde amplexare ec. flecto is exi, flexus (vedi p. 2814-15, margine) ec. E quanto ai verbi che hanno o ebbero de’ participii cosí in sus come in tus, vedi per un [p. 84modifica]altro esempio fundere, che ha fusus ed ebbe anche futus, p. 2821, e nitor eris che ha nixus, onde nixari, ed ebbe nictus, onde nictari, il qual esempio (vedi la p. 2886-7) fa particolarmente al caso. Vedi p. 3038. Figo-fixi-fictus a fixus ch’é piú comune ancora1. E di molti altri verbi la nostra teoria de’ continuativi dimostra de’ doppi participii o supini,
Note
↑Similmente noi figgere-fisso e fitto, del che puoi vedere p. 3284 e p. 3283, dove hai fixare affatto analogo di vexare. Veggasi la p. 3733, seg.