<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3733&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20151205201336</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3733&oldid=-20151205201336
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3733 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 138modifica] (fatto da me in proposito di vexare). Ben è ragione che veho abbia vexum, poich’egli ha vexi, e poich’il supino corrisponde al perfetto. Viceversa quel discorso conferma grandemente queste osservazioni. Le conferma [p. 139modifica]flexus da flexi, nexus da nexi, e gli altri quivi notati. Le conferma lo stesso vectus, noto, certo e moderno participio di veho, nel qual vectus, donde viene il c che niente ha che fare con questo tema, se non dal perfetto vecsi? Cosí dite di victus per vivitus (vedi la p. 3710), dove il c viene da vixi che sta pel regolare vivi. Cosí in mille altri di questo genere. Fluo ha fluxi; dunque fluxum; ed anche fluctum antichissimo (vedi Forcellini in fluo, fine), onde anche oggi fluctus us fluctuare ec. (e cosí appunto è vectus per vexus). Ma il suo regolare perfetto sarebbe flui: or dunque egli ebbe pur fluitum dimostrato da fluito e fluitaris ec. Cosí per diversi perfetti, diversi corrispondenti supini si troveranno, cred’io, in molti verbi. Ai perfetti in xi corrisponde egualmente il supino in xum e