<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2843&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20160414131703</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2843&oldid=-20160414131703
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 2843 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 29modifica]gausare, e ne sparisse la i che manca in gozar, ma con tutto ciò è piú sfigurato. Cosí dite di joie, jouissance, joyeux ec. e di gioia, gioire ec. che di là vengono. Pressare, presser, prensar, oppressare, oppressé, soppressare, expressar e da premo-pressus. Vedi il glossario. Tritare da tero-tritus. Il glossario Tritare, Frequenter terere, Joh. de Janua cioè genovese del secolo XIII, autore di un lessico edito. Cautare, incautare da caveo-cautus. Vedi il glossario. Pransare o pranzare italiano da pransus di prandeo, onde il frequentativo latino pransitare. Incettare non da un barbaro incaptare, come pensa Giordani nel principio della lettera a Monti, Proposta, vol. I, parte 2, ma appunto da un inceptare, mutato l’a di captare in e per virtú della composizione, come in attrectare, contrectare, detrectare, obtrectare, ec. da tractare o da detractus ec. di detraho, in affectare ec. da affectus di afficio, il quale viene da facio, in coniectare, subiectare, obiectare ec. da coniectus di coniicio che viene da iacio, in descendo, ascendo ec. da scando, in occento da occentus di occino da cano, in aggredior ec. da gradior, in accendo, incendo, succendo da candeo o dall’inusitato cando vedi p. 3298, e in molti simili, benché piú generalmente e regolarmente l’a della prima sillaba de’ verbi dissillabi1 si muti per la composizione in i (e puoi vedere la p. 2890). [p. 30modifica]Incepto da inceptus d’incipio è tutt’altro verbo. Da capto, o certo da capio, vengono excepto, recepto, accepto, intercettare, discepto ec., i quali pure mutano l’a in e, e non fanno excapto, recapto ec. Vedi p. 3850, fine, 3900, fine. Avvisare nel suo senso proprio (vedi la Crusca in avvisare, § 1, 2, 3) è verissimo continuativo di avvedere nel senso suo primitivo. Ma non può esser fatto da questo verbo italiano, il quale ha per participio avvisto e avveduto, non avviso. Conviene che sia fatto da advisus di advidere, il quale verbo oggi non si trova nella buona latinità. Puoi vedere la p. 3034. Trovasi però nella bassa il verbo advidere in senso di avvertire che io credo metaforico,